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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
aveva fatto, ¶ e che nel parlar suo poco ha
2
1483
come prima s'avvide nel petto ¶ ardea di questi
3
1483
della ingiuria mia ¶ che nel core e nel volto
4
1483
che nel core e nel volto è ancor segnata
5
1483
io porto d'Ulivier nel viso il segno, ¶ e
6
1483
contento me ne vo nel mondo cieco». ¶ Era Gan
7
1483
Falseron si turbò tutto nel volto, ¶ ed anche a
8
1483
chiome. ¶ Gli animal che nel parco eran rinchiusi ¶ comincioron
9
1483
che minacci. ¶ Ma benché nel giardin le triste aguria
10
1483
vide più lieto, ¶ e nel consiglio a tutti la
11
1483
rallegròe; ¶ e giudicava ognun nel suo segreto ¶ che Ganellon
12
1483
Marsilio pigliava licenzia, ¶ e nel partire ordinava ogni cosa
13
1483
e' bisognassi ¶ centomila pagan nel primo sguardo; ¶ nella seconda
14
1483
cacciassi ¶ dugentomila; e poi nel retroguardo ¶ altrettanto di tutti
15
1483
natura, ¶ ch'animo cesarèo nel suo cor regna. ¶ Ed
16
1483
presunzïone, ¶ e non sarebbe nel centro caduto ¶ per voler
17
1483
Satàn, come voi dite nel Vangelo, ¶ tentato, e poi
18
1483
dimesso; ¶ se non che nel ben far perseverato ¶ non
19
1483
Dunque un Primo è nel Ciel, che tutto intese
20
1483
navilio ¶ apparecchiarsi, e lui nel volto lieto; ¶ ma non
21
1483
e come e' fece nel parco il convito: ¶ ognun
22
1483
tratto di volpe! ¶ E nel partir sopra l'armi
23
1483
tutti siàn per morir nel mondo nati: ¶ venite ad
24
1483
ultimi anni: ¶ voi sarete nel ciel ben ristorati; ¶ ben
25
1483
figurato il lor Macone ¶ nel campo rosso, con due
26
1483
Rinaldo: - Adunque io son nel gagno ¶ de' dïavoli! Orsù
27
1483
ultimo a tutti e nel centro più imo, ¶ poi
28
1483
ch'egli 'ntese esser nel Ciel sù primo. ¶ E
29
1483
tanto che cade giù nel basso mondo. ¶ Rinaldo allor
30
1483
la vista: ¶ però questa nel Ciel non truova scusa
31
1483
da quella parte rovinòe nel centro. ¶ Vera è la
32
1483
insin che e' giacerà nel fieno. ¶ E se la
33
1483
e però, bestia, ritorna nel gagno». ¶ E così doppia
34
1483
io fui cattivo insin nel Cielo: ¶ pensi quel ch
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1483
gli dètte un barnocco ¶ nel capo, e come una
36
1483
pur Lucïana prese errore ¶ nel padiglione, io vo' che
37
1483
prima si fa tuffandosi nel loto; ¶ dormendo il coccodrillo
38
1483
mortoro; ¶ poi si ritornon nel paese loro. ¶ Ed ardea
39
1483
alfine, ¶ ma non mostrava nel volto il coraggio; ¶ ed
40
1483
Greci, ¶ per lasciar poi nel mondo un piccol vanto
41
1483
come que' padri già nel sen d'Abramo, ¶ e
42
1483
cocca. ¶ Avino intanto saltava nel ballo: ¶ la lancia abbassa
43
1483
deserto, ¶ ché gli misse nel cor proprio la lancia
44
1483
del sordo. ¶ Orlando aveva nel suo colonnello ¶ di Normandia
45
1483
rimbombo, ¶ e Marte credo nel ciel si riscosse; ¶ e
46
1483
la cosa vada, ¶ ché nel passar non lo vide
47
1483
anche scarzo; ¶ e cacciògli nel petto più che mezzo
48
1483
sua forza ¶ e ritrovarsi nel mezzo alle busse, ¶ e
49
1483
ché d'ubbidire Iddio nel cor tutto ardo. ¶ Sievi
50
1483
andrò sotterra ¶ non sentirò nel cuor la metà pena
51
1483
Truova dell'acqua e nel viso la spruzza, ¶ ché
52
1483
gittò in terra, e nel cascare ¶ l'elmo gli
53
1483
rivedere, ¶ pur si rimase nel suo petto saldo. ¶ Rinaldo
54
1483
Fuligatto. ¶ Già era capitato nel deserto. ¶ Ecco apparire un
55
1483
diceva: «D'Angrante ¶ Orlando, nel tal tempo, quel guerriere
56
1483
pon mente: ¶ parvegli tanto nel rizzarsi destro, ¶ e ne
57
1483
in un luogo foresto ¶ nel mezzo della strada hanno
58
1483
mezzo uom, mezzo cavallo. ¶ Nel Monte Periglioso suole stare
59
1483
Fuligatto con un dardo; ¶ nel braccio tutto gliel ficcava
60
1483
terra un tomo; ¶ e nel cader, con ira molto
61
1483
e crucifisso, e poi nel Limbo entrato, ¶ per liberarci
62
1483
Dirén quel che seguì nel nuovo canto ¶ con la
63
1483
ha meritato, è scritto ¶ nel tuo santo Evangel, benigno
64
1483
penna ¶ tosto non bagni nel sangue di Senna. ¶ E
65
1483
dell'Orïente, e pur nel cor avea ¶ la morte
66
1483
e l'odio che nel petto avea sepolto. ¶ Proverbio
67
1483
suo pensiero stolto, ¶ ché nel cor femminil può molto
68
1483
penne; ¶ e colle trombe nel sacco ne venne. ¶ Ed
69
1483
e riscaldasti la serpe nel petto: ¶ io veggo il
70
1483
perché avevi orecchi. ¶ E nel giardino un dì sendo
71
1483
Gano una guanciata ¶ che nel viso e nel cor
72
1483
che nel viso e nel cor riman segnata. ¶ Ah
73
1483
terra, ¶ è fatta su nel Ciel questa battaglia, ¶ e
74
1483
l'altro rabbracciorno. ¶ Ma nel partire i superbi giganti
75
1483
l fischio. ¶ Il gigantin nel boschetto si tuffa ¶ come
76
1483
e' fe' la potenzia nel suo braccio. ¶ E se
77
1483
bel giuoco: ¶ ancor resta nel cor qualche scintilla ¶ di
78
1483
signor di Brettagna ¶ ognun nel sangue volentier si bagna
79
1483
forza cadere, ¶ e ritrovossi nel sangue allo smalto; ¶ e
80
1483
eran per terra tutti ¶ nel sangue imbrodolati, strani e
81
1483
getta: ¶ qui si nuota nel sangue e non nel
82
1483
nel sangue e non nel Serchio; ¶ e tanto adoperò
83
1483
la penna: ¶ sepolte eran nel sangue le persone. ¶ Ora
84
1483
core, ¶ prudente e molto nel parlare audace. ¶ Giunse a
85
1483
che il re Bianciardino ¶ nel suo partir ti lasciassi
86
1483
pace fa' che sia nel core; ¶ e se vi
87
1483
lacrime son false. ¶ Carlo nel volto si venne cambiando
88
1483
Or se qui Ganellon nel lardo nuota ¶ e 'l
89
1483
nota, ¶ e se parrà nel letto una ghiandaia. ¶ Egli
90
1483
ver creduto. ¶ Orlando aveva nel suo petto sdegno, ¶ ché
91
1483
nascer qualche scandalo. - ¶ E nel partire avea detto a
92
1483
il nidio antico. ¶ E nel partir mi diè questo
93
1483
e la misura, ¶ poi nel campo amascen fe' il
94
1483
gl'intinse la lingua nel cervello. ¶ E tentò insin
95
1483
prima che infusa sia nel corpo nostro. ¶ Gli spiriti
96
1483
l'altra mattina ordinar nel giardino, ¶ e Gan vi
97
1483
e col fuoco. ¶ Orlando nel palazzo fu menato ¶ e
98
1483
mano, ¶ e diren tutto nel cantar futuro. ¶ Guardivi il
99
1483
E portano un lïon nel campo nero ¶ nello stendardo
100
1483
quel ch'osserva percuote nel petto, ¶ tanto ch'egli
101
1483
o io ti gitterò nel mare a' pesci. - ¶ Disse
102
1483
la bizzarria, ¶ e dèttegli nel capo due puccetti ¶ e
103
1483
ravvolse Manfredonio e quello ¶ nel padiglion, che parve un
104
1483
sepoltura, ¶ ché spera che nel Ciel l'alma abbi
105
1483
è scosso, ¶ e dèttegli nel viso una guanciata ¶ che
106
1483
sol riposare, ¶ ch'appena nel tuo porto savàn surti
107
1483
fiero, ¶ come Rinaldo, avea nel campo nero. ¶ E per
108
1483
caduto. ¶ L'anima sua nel Ciel si rimarita. ¶ E
109
1483
in terra steso, ¶ poi nel portava all'osteria di
110
1483
pigliorno la terra. ¶ E nel palazzo ove lo 'mperio
111
1483
anella; ¶ e non parea nel suo parlar Bilette ¶ che
112
1483
chiocciole, ¶ o Astarot, che nel cavallo stette, ¶ e sotto
113
1483
hanno scontrati, ¶ e salutârsi nel nome di Dio. ¶ L
114
1483
questa imagine guastalla; ¶ e nel guastar questa figura orribile
115
1483
paura che gli entrò nel cuore; ¶ Malgigi gli facea
116
1483
Fortuna; ¶ e dà sempre nel brocco a mezzo il
117
1483
bussava ¶ e ricettato fu nel romitoro. ¶ La notte certi
118
1483
avendo Orlando pur fitto nel core, ¶ a Bambillona condotta
119
1483
gli unghioni. ¶ Orlando Durlindana nel costato ¶ gli cacciò tutta
120
1483
gli artigli gli ficca ¶ nel capo, e strinse insin
121
1483
turbato un dì tutto nel volto, ¶ e la cagion
122
1483
ed una staffa perdé nel cadere. ¶ Poi si rizzò
123
1483
tuo marito, ¶ di dimorar nel mio regno sì poco
124
1483
vanno alla cittate; ¶ Astolfo nel palagio gli menava, ¶ e
125
1483
vedi come tu se' nel viso rosso! ¶ Con meco
126
1483
rote ¶ a quella che nel Ciel tutto ha veduto
127
1483
buffone! - ¶ ed una pèsca nel capo gli appicca ¶ per
128
1483
Dilïante si rintoppa, ¶ e nel colpirsi ognun parve discreto
129
1483
provedimento. ¶ Gano avea fisso nel mezzo del core ¶ di
130
1483
di tradimenti anzi è nel mar di Baga: ¶ a
131
1483
a un tagliere ¶ e nel catin tuo intigne, e
132
1483
di legger certe lettere nel brando, ¶ le qual dicìeno
133
1483
Cristo: ¶ «Colui che meco nel catino intigne ¶ mi dèe
134
1483
e giudicò di Gan nel suo cor presto; ¶ e
135
1483
l'abbracciate; e finalmente ¶ nel gran palazzo il popol
136
1483
cose ognun ragiona, ¶ Calavrïon nel campo aveva inteso ¶ ch
137
1483
il concestoro. ¶ Quivi Aldighier nel trïunfal palagio ¶ di porpora
138
1483
ebbe Ettor troiano. ¶ Poi nel palazzo il magno imperadore
139
1483
però che la passò nel pettignone, ¶ ch'arme ch
140
1483
al piano. ¶ Ed Archilesse nel portava via, ¶ e come
141
1483
e piacerà a Macon nel Ciel per certo. - ¶ Il
142
1483
quella tolse. ¶ Questi stangon nel petto si percossono, ¶ tanto
143
1483
e ria ¶ mi cacciassi nel fondo dalla cima! ¶ Io
144
1483
uom molto rapace ¶ che nel deserto sta di Caprafolle
145
1483
se stata fussi Antea nel mondo allora, ¶ che degli
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1483
innanzi, il pome; ¶ né nel suo Aconzio "Cidippe" scrivea
147
1483
aspetta alla battaglia Antea nel letto. - ¶ E raccontò ciò
148
1483
lasceren Rinaldo a riposarsi ¶ nel letto insin che potrebbe
149
1483
parrà che per viltà nel padiglione ¶ mi stessi addormentata
150
1483
e lassa, ¶ ché sto nel letto, e voi siete
151
1483
aveva dato, ¶ gli rimbombava nel cuor la percossa, ¶ e
152
1483
di strada. ¶ Orlando ritornò nel suo consiglio: ¶ videsi preso
153
1483
ho, cugin mio buono, ¶ nel bosco? Ed io, dove
154
1483
d'oro alcuna stella ¶ nel campo azurro, molto ben
155
1483
Antea vede venire, ¶ sente nel cuor di sùbito un
156
1483
non potea il cor nel petto stargli saldo, ¶ e
157
1483
tuo non tornerei; ¶ e nel partir mi donò questa
158
1483
ciò ch'io ho nel mondo, ¶ e s'altro
159
1483
star del tuo Rinaldo nel castello, ¶ tanto ch'e
160
1483
disserra ¶ che lo tagliò nel mezzo come un torso
161
1483
un torso, ¶ e Macometto nel cader giù chiama: ¶ così
162
1483
piangerai. ¶ Un'isola è nel mar là della rena
163
1483
gliel fe' sentire: ¶ perché nel ceffo giugneva al pagano
164
1483
mangerebbe l'anca. - ¶ Poi nel partir lasciò la fede
165
1483
re Costanzo, e stavan nel deserto; ¶ quale ho con
166
1483
lancia dura e grave ¶ nel petto a quel, che
167
1483
paura, ¶ e come savio, nel suo core a dire
168
1483
usciti ¶ di Bambillona e nel campo tornorno. ¶ I baron
169
1483
ch'Orlando ¶ è qui nel campo, e questa gente
170
1483
volle dar col guanto nel mostaccio; ¶ se non ch
171
1483
una punta gli dètte nel fianco, ¶ che gli fe
172
1483
a l'azzurro, ¶ ma nel cappone, o lesso o
173
1483
credo alcuna volta anco nel burro, ¶ nella cervogia, e
174
1483
quando io n'ho, nel mosto, ¶ e molto più
175
1483
mangurro; ¶ ma sopra tutto nel buon vino ho fede
176
1483
credo nella torta e nel tortello: ¶ l'uno è
177
1483
là in Turchia. ¶ E nel principio sonar la ribeca
178
1483
famoso, ¶ se santi son nel Ciel, per un quattrino
179
1483
so domar le bestie nel travaglio. ¶ Del resto, come
180
1483
l'asse o vuoi nel forno. - ¶ L'oste rispose
181
1483
scorticata: ¶ e' lo sparò nel corpo solamente. ¶ Parea di
182
1483
da lui scampata; ¶ ma, nel fuggire, a un ramo
183
1483
faccimi a' lïon guardar nel bosco, ¶ tanto ch'io
184
1483
apparire, ¶ mi rallegrai, dicendo nel mio core: ¶ «E' fia
185
1483
e conficcò la lingua nel palato ¶ al fer gigante
186
1483
torrïon giù rovinava; ¶ e nel cader ciò che truova
187
1483
anni. - ¶ Questa fanciulla diventò nel viso ¶ subitamente piena di
188
1483
prese questo e scagliollo nel Nilo. ¶ Un miglio o
189
1483
arebbe in Egitto; ¶ e nel cader morì sanza dar
190
1483
ed arò sempre scritto nel mio core ¶ come tu
191
1483
amo: ¶ così ti tratterò nel mio castello; ¶ così Margutte
192
1483
Carlo nol vuol più nel suo concilio; ¶ e come
193
1483
chiamassi, ¶ che l'anima nel corpo ritornassi, ¶ come fece
194
1483
menato, ¶ e messi poi nel fondo d'una torre
195
1483
parve che 'l cor nel petto si schiantassi ¶ per
196
1483
s'è messo: ¶ Gan nel suo petto par che
197
1483
sentì da uno stral nel core ¶ esser ferito, e
198
1483
Rinaldo l'avea, ¶ e nel partir molto il suo
199
1483
confortare; ¶ com'io dirò nel seguente cantare. ¶ CANTARE DECIMOQUARTO
200
1483
Ciel patir tanto peccato ¶ nel qual tu se' pure
201
1483
di star col ciacco nel porcile! ¶ Dunque tu porti
202
1483
ch'alfin v'aspetta nel suo etterno regno. ¶ Non
203
1483
il vostro errore aperto, ¶ nel qual cresciuti siete a
204
1483
e perch'io vivo nel cuor mal contento ¶ d
205
1483
armati; ¶ e per insegna nel suo gonfalone ¶ eron due
206
1483
sta fissa l'aquila nel sole; ¶ e dè' pensar
207
1483
e serafini ¶ come è nel foco dello etterno amore
208
1483
è la salamandra ancor nel foco, ¶ che si godea
209
1483
allargare, ¶ e' lo metteva nel fesso del guscio, ¶ e
210
1483
schifi ¶ quando prima Argo nel suo regno sente, ¶ che
211
1483
e 'l porco, che nel fango è imbrodolato; ¶ quiv
212
1483
morto il lïofante, ¶ e nel cadergli addosso quella fera
213
1483
cerastra, ¶ la vipera scoppiar nel partorire; ¶ la serpe si
214
1483
scura, ¶ e iacul, tanto nel corso veloce, ¶ e la
215
1483
etterna, ¶ donami grazia che nel giusto impero ¶ a' tuoi
216
1483
gli manderòe. - ¶ Ricciardetto tornò nel campo tosto, ¶ e disse
217
1483
di tal caso avea nel cor gran peso. ¶ Veggendol
218
1483
io lo verrò scultando ¶ nel cor per sempre, se
219
1483
volse con tanta destrezza ¶ nel dipartirsi al suo caval
220
1483
brandi sì infiammati ¶ che nel colpirsi dicea l'uno
221
1483
miglior ch'egli avessi nel suo campo; ¶ era montato
222
1483
lancia Chiarïella, ¶ e poi nel petto al gigante la
223
1483
Se tu vedessi costei nel visaggio, ¶ diresti: «Cibo non
224
1483
mio cugin, che tutto nel petto ardo. ¶ So che
225
1483
in Ulivieri, ¶ ch'era nel mezzo di questa baruffa
226
1483
a sollazzo: ¶ Rinaldo governava nel palazzo. ¶ Or ci convien
227
1483
mio signor, ch'è nel campo di fuora, ¶ e
228
1483
oro; ¶ ella pareva Venere nel volto; ¶ gli occhi stelle
229
1483
era questa donna umana: ¶ nel petto larga è quanto
230
1483
che più non è nel mondo o fra gli
231
1483
lo volgeva latino, ¶ e nel voltar, chi vedeva da
232
1483
che molto l'aveva nel core; ¶ tra fàlago e
233
1483
era largo tre palmi nel petto, ¶ corto di schiena
234
1483
cose udire: ¶ così diren nel bel cantar seguente, ¶ acciò
235
1483
cose che tutti infiammava nel core; ¶ e in mezzo
236
1483
e Lucïana ¶ menata fu nel palazzo maggiore, ¶ e in
237
1483
sole. ¶ Ma Chiarïella diventò nel viso ¶ del color delle
238
1483
quel ch'io serbo nel petto: ¶ è questo il
239
1483
che tu hai detto, nel petto ogni cosa ¶ drento
240
1483
par che fiamme Amor nel suo cor fiocchi. ¶ Ed
241
1483
già miseramente sciolto; ¶ era nel tempo che più scalda
242
1483
Dodon s'accorse, ¶ farsi nel volto come fresca rosa
243
1483
che tu ti vadi nel nome di Dio, ¶ perché
244
1483
lui scorgea, ¶ come stella nel viso fiammeggiava, ¶ e del
245
1483
quella, ¶ tanto che giù nel pozzo se n'è
246
1483
chi vuol de' grossi nel fondo giù pesca: ¶ io
247
1483
rimaneva. ¶ La volpe poi nel can dètte di cozzo
248
1483
rispose, benché e' sia nel pozzo, ¶ che 'l traditor
249
1483
e come preso fu nel padiglione: ¶ così la sua
250
1483
ch'io lasciai pur nel suo regno sicuro? ¶ Dove
251
1483
il savio sempre; e nel tempo felice ¶ non si
252
1483
si fossi, ¶ tanta allegrezza nel suo petto sente. ¶ Non
253
1483
da ogni lato; ¶ avea nel capo cento verrettoni; ¶ ma
254
1483
raccolta, ¶ poi che Fortuna nel fondo lo tiene. ¶ La
255
1483
non temea; ¶ e che nel pian lo voleva affrontare
256
1483
molto Orlando amava, ¶ così nel suo segreto il prenze
257
1483
più Rinaldo», ¶ e stava nel proposito suo saldo. ¶ Orlando
258
1483
tutto parea già cambiato ¶ nel volto e pien di
259
1483
cadessi una torre; ¶ e nel cader percoteva al Danese
260
1483
morto rovinòe. ¶ E parve, nel cader quel torrïone, ¶ ch
261
1483
a Carlo imperadore, ¶ benché nel petto il tenessi segreto
262
1483
anni che noi siàn nel bosco. - ¶ Quivi era Malagigi
263
1483
Tutto s'accese Rinaldo nel core, ¶ e missesi di
264
1483
poté far non entrassi nel ballo; ¶ e 'l primo
265
1483
vanno i destrieri; ¶ e nel cader l'elmetto si
266
1483
buona; ¶ se tu ragguardi, nel tempo passato ¶ per mille
267
1483
merzede? ¶ Non è pietà nel mondo più né in
268
1483
tuoi fedel che credon nel Vangelo? ¶ S'io ho
269
1483
tempo passato ¶ combattuto ho nel Ponente e Levante: ¶ tal
270
1483
I Maganzesi gli sputan nel viso ¶ come facieno a
271
1483
giusto Nazareno, ¶ non è nel Ciel per me difesa
272
1483
Iddio! - ¶ E tanto sdegno nel suo core abonda ¶ che
273
1483
pugno lo picchia ¶ quando nel volto e quando nell
274
1483
ne sarebbe contento. ¶ Gan nel suo core avea molta
275
1483
omore, ¶ lasciava pur raffreddarlo nel core. ¶ Dopo alcun giorno
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mi pareva, a vederlo nel volto, ¶ che fussi tutto
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molto disdegnoso ¶ mi guardassi nel viso a mano a
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le parole intende, ¶ subitamente nel volto cambiossi, ¶ e di
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che così fossi! - ¶ E nel suo cor tanta pietà
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de' peccati sui, ¶ come nel dir seguente dirò in
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dir quanto tu sia nel Ciel beata, ¶ tu redemisti
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egli avea gran duol nel suo segreto. ¶ Orlando con
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n'ho tanto dolor nel mio petto ¶ ch'io
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e battélla al gigante nel mostaccio; ¶ poi Durlindana in
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lui, ¶ dove tu arderai nel foco etterno ¶ giù negli
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ch'io sento già nel cuor tanto conforto ¶ ch
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che l'anima portâr nel regno santo. ¶ E d
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poveretto, ¶ qual ti parve nel mondo troppo bella»: ¶ ch
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ho partito. - ¶ Lasciàn costor, nel nome di Maria, ¶ ed
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è baron di cui nel mondo dotti. ¶ Vedi que
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ed or tanto dolor nel mio cor sento! ¶ E
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finalmente, come piacque 'Amore, ¶ nel dipartirsi il suo caro
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canne; ¶ un occhio avea nel petto a mezzo il
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un urto e colselo nel petto, ¶ per modo che
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sozzopra fe' cascallo; ¶ e nel cader questo animale strano
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aiuta, Iddio, chi crede nel Vangelo! ¶ Quel baston pare
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si ruppe il resto nel colpire; ¶ chi dice che
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uno strale a Rinaldo nel petto ¶ che si pensò
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punta della spada scrisse: ¶ «Nel tal tempo il signor
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marmo ad amar mosso; ¶ nel petto un ricco smalto
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più bello amar che nel Levante! - ¶ Ulivier sospirò nel
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nel Levante! - ¶ Ulivier sospirò nel suo cor forte, ¶ quasi
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mi pareva, a guardàgli nel volto, ¶ che tra lor
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tanto fier si mostravan nel visaggio. - ¶ Rispose Orlando: - E
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cavalieri; ¶ e Dodone anco nel montar non cova: ¶ ognun
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bisogna aver questo timore: ¶ nel tuo parlar si dimostra
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nella tua terra e nel tuo bel paese: ¶ io
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Dodon della mazza. ¶ E nel campo è di Manfredonio
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sentia. ¶ E poi mandò nel campo un messaggiere ¶ al
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ritrovava, ¶ che si chiamava nel campo Brunoro; ¶ segretamente la
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grazia mi dona che nel dir seguente ¶ segua la
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gli possin trovare, ¶ ché nel boschetto morti gli lasciamo
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par dovuto, ¶ non tornerai nel campo: io ho timore
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Disse Dodon: - Deh, gettalo nel fiume. - ¶ Morgante vel gittò
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Dodon con costoro, ¶ e nel suo campo il sanator
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però che sempre è nel combatter danno, ¶ e solo
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in mano ¶ ed avvïossi nel campo pagano. ¶ E saracin
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lance e chi sassi nel petto; ¶ pure al battaglio
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lor mille torti. ¶ Avea nel dosso migliaia di zampilli
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io non tornerò più nel mio regno; ¶ so che
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ritornerò sanza speranza alcuna ¶ nel regno mio, se così
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gran pianto veduto ¶ che nel suo dipartir fa la
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e poi che tutta nel viso s'accese, ¶ i
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debbi a quella ¶ che nel suo cor sentia mille
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E' fu crucifisso, e nel profondo ¶ del limbo a
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pur troppo tradimento ¶ ucciderlo nel modo che tu sai
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promesso ¶ cento talenti Gan nel suo ritorno. ¶ Il messaggier
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arme due lïon dorati ¶ nel campo azurro, e ciascun
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Erminïon famoso e degno ¶ nel campo rosso era un
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al messaggier di Gano ¶ nel suo partir donare un
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E poi la notte nel campo avvisava ¶ Erminïon, ciò
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questi dì il mandai ¶ nel tal paese, per saper
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ch'io intesi, ché nel domandai, ¶ un dì in
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sentendo nominarlo, ¶ rispose: - Sia nel nome di Macone! ¶ Dunque
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lor massimo onore, ¶ e nel suo padiglion gli ha
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tu se' di Dio nel cielo sposa, ¶ colla tua
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Verbo Lui: ¶ questo era nel principio, al parer mio
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allumina la mente. ¶ Era nel tempo quando Filomena ¶ con
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Gli antichi padri nostri nel deserto, ¶ se le loro
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Passamonte morto rovinava; ¶ e nel cadere il superbo e
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poi la sua possa: ¶ nel pettignon tutta la spada
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questo buon voler terrai nel core, ¶ l'anima tua
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che que' che son nel Ciel glorificati, ¶ s'avessin
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Ciel glorificati, ¶ s'avessin nel pensier compassïone ¶ de' miseri
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gigante, ¶ si turbò tutto nel primo sembiante. ¶ Orlando, che
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s'emenda, è scritto nel Vangelo ¶ che maggior festa
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ne porto per sempre nel core ¶ l'abate, la
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tempo amore: ¶ rendavi sù nel Ciel per me buon
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conte Orlando intese, ¶ rintenerì nel cor per la dolcezza
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la dolcezza, ¶ tanto fervor nel petto se gli accese
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tanto principale, ¶ che fu nel mondo sì gran paladino
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e per dolcezza trabocca nel core. ¶ L'abate non
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piovvon mai dal ciel nel centro. - ¶ Allor Morgante la
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di qualche loco, ¶ ché nel mondo è certe bocche
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stanza sì bella ¶ che nel suo cor tutta si
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si pente; ¶ e ritornossi nel suo bucolino. ¶ Perdonimi, s
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Dismonta, e poi verrai nel padiglione. - ¶ Orlando lascia a
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Morgante Rondello ¶ e va nel padiglion col re pagano
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ciò ch'io ho nel mondo: ¶ ché basta a
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Manfredon gli onorava, ¶ e nel suo padiglion sempre gli
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dallo imbusto la testa. ¶ Nel campo si tornò poi
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riguardava ¶ ch'Orlando ricordò nel suo partire, ¶ e tramortito
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salutòe. ¶ - Io il trovai nel deserto di Girfoglia, ¶ ch
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imperador s'accomiatorno; ¶ e nel partirsi questi cavalieri ¶ tre
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Alabastro, quello ¶ ch'Orlando nel deserto uccise quando ¶ il
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i porci poi pescar nel truogo. - ¶ Rinaldo facea vista
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ne vuole andare, ¶ e nel paiuol si tuffava allo
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si forba, ¶ e morto nel paiuol quasi lo caccia
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alfin buon frutto. ¶ Era nel tempo ch'ognun s
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priego e spero: ¶ rivedrenci nel Ciel sù presso a
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or pel collo, or nel petto lo pigli; ¶ e
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intanto una percossa ¶ giunse nel petto sì forte e
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sciocco e fole, ¶ che nel cader quello animal pesante
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valle oscura, ¶ ove poi nel dimestico s'entrava: ¶ cominciono
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se l'affisse Rinaldo nel core; ¶ e disse: - Il
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testa gli mozza; ¶ ma nel morir, pel fetor e
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non si sferra: ¶ ché nel finir la bocca in
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la mano. ¶ Rinaldo tutto nel viso si tinse ¶ e
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in marmo, d'oro: ¶ «Nel tal tempo» dicea «qui
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dentro alle mura. ¶ E nel palagio Rinaldo menòe ¶ e
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e fredda la proposta ¶ nel condolersi del crudele artiglio
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rea fortuna, ¶ tanta dolcezza nel mio cor ne sento
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qual simil già mai nel mondo visse! ¶ E questo
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ver, ch'egli è nel cor ferito), ¶ quando pregava
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Marsilio la falta, ¶ dubitò nel suo cor di tradimento
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a imaginarlo ¶ che tradimento nel campo non fosse: ¶ per
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cognosciuti certo, ¶ tanto gaudio nel cor sente in un
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claro ¶ vendetta debbe or nel Cielo esclamare, ¶ il qual
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suo segreto ¶ credea manco nel Ciel che negli abissi
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suoni e canti, e nel mezzo si scaglia, ¶ e
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Macone, ¶ e spergiurato ha nel Cielo ogni Iddio ¶ come
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tutto il mondo, che nel core ¶ sempre poi t
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che Terigi al padiglion nel porta. ¶ Astolfo andava pel
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le starne gli dànno nel guanto. ¶ E Turpino ancor
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sì che la lancia nel petto giugnea, ¶ tal che
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per tutto, in modo nel sangue si guazza, ¶ e
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la spada gli mise ¶ nel fianco sì che alla
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a tradimento mi désti nel fianco ¶ per riportar come
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molto Ulivier gli era nel core ¶ e la battaglia
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solo. - ¶ Poi lo menò nel mezzo dello stuolo. ¶ Ulivier
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nïente aspetta ¶ e ritornò nel campo tra' pagani ¶ come
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lo vede, ¶ sì che nel sangue si storce e
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e' canta ogni uccel nel suo linguaggio ¶ e l
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ché quanto io ho nel mondo adoperato ¶ non ne
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iudicio, Signor, meco, ¶ ché nel cospetto tuo giustificato ¶ non
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tu se' di Dio nel mondo atleta, ¶ vero campion
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e ciò che già nel corno egizïano ¶ facesti, come
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qui meco: ¶ il qual nel Ciel ti farà compagnia
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se tu vuogli ancor nel mondo stare, ¶ Iddio ti
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tra' santi benedetti ¶ e nel numero assunti degli eletti
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che color che son nel Cielo ¶ volessin ritornar più
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raccomandata, ¶ tu la vedrai nel Ciel felice ancora, ¶ appresso
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e giusti ¶ confirmato è nel corno della Croce ¶ con
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punito. ¶ E perché Iddio nel Ciel ti benedica, ¶ piglia
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Rinaldo dopo a te nel mondo resta ¶ per difender
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quel fosse, ¶ tante volte nel petto si percosse. ¶ Era
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mormorando seco, ¶ come disse nel tempio il buon vecchione
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santo vecchio, o ben nel mondo visso! ¶ E finalmente
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morte lui stesso, ¶ e nel morir tanta [avea] contrizione
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dolorose ¶ per Runcisvalle, ognun nel sangue fitto, ¶ ché son
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se tu vuoi placar nel cielo Iddio, ¶ fallo squartar
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venire, ¶ dubitòe di Marsilio nel suo core ¶ che nol
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bandiera si vide scoprire ¶ nel campo bianco con la
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caduti in qualche fossa, ¶ nel fango in terra fitti
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tu hai di me nel Ciel merzede ¶ come solevi
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l'anima si tornò nel regno santo. ¶ Carlo cognobbe
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le dolente note; ¶ e nel sepulcro lettere si scrisse
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lancia, ¶ tanto ne prese nel petto terrore: ¶ perché e
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bugiardo: ¶ non domandar se nel sangue s'intrise! ¶ E
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di Iocasta. ¶ Rinaldo già nel palazzo era entrato; ¶ e
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la notte, il rubaldone, ¶ nel sangue imbrodolato come un
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santo ¶ alla mia istoria nel seguente canto. ¶ CANTARE VENTESIMOTTAVO
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sciolta, ¶ so che tanto nel Ciel n'è fatto
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morto; ¶ e dicea sempre nel suo sospirare: ¶ - Chi sarà
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farà più questa anima nel petto? ¶ La vita mia
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ch'un tanto campion nel mondo è spento. ¶ E
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come Carlo la gittò nel mare, ¶ e il dì
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che non sanza cagion nel Ciel sù misse ¶ Carlo
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E ciò che addrieto nel Morgante è scritto, ¶ ogni
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aveva ogni arroganza doma, ¶ nel suo tornar, per più
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tutti; ¶ quivi tutto vedrà nel santo volto; ¶ quivi corrà
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lui fu clementissimo ¶ e nel sepulcro suo fece scultarlo
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corona da papa Leone, ¶ nel vigesimoquarto dì spirato ¶ del
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formosa la statura, ¶ largo nel petto e nelle spalle
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grave e nella guardatura, ¶ nel parlar grazia, e maiestà
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parlar grazia, e maiestà nel volto, ¶ la barba lunga
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che Ulisse, ¶ donna è nel Ciel che mi fia
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fantasia ¶ a descriver Giovanni nel deserto; ¶ quivi cantano or
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accetti ¶ tra' servi suoi nel numer degli eletti. ¶ E