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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
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muggí un bue, e nel freddo della sera sentii
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letame. Chi adesso stava nel casotto non era dunque
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un posto, non averlo nel sangue, non starci già
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queste digradavano verso Canelli, nel senso della ferrata, del
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notte nidi di stelle nel cielo nero. Coi colleghi
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andando per lo stradone nel buio, lontano dalle case
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Anche l’America finiva nel mare, e stavolta era
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quando lavorava con me nel locale sulla strada del
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sotto la costa. Capii nel buio, in quell’odore
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una donna, le sparava nel sonno, le rompeva la
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dice che è come nel fumare, quando si smette
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ragione ma dovevano muoversi nel ’45 quando il ferro era
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o che cosa. Qui nel paese piú nessuno si
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chiesi se andava mai nel Belbo a pescare con
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tavolo e la pistola nel gilè. E anche da
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rifece tranquillo e quando, nel brusío delle mosche, prendevo
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si lavava le mani nel catino bianco, scriveva una
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perfino gettato una diga nel Belbo quand’io ancora
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pini e di canne. Nel pomeriggio il gruppo di
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collina e tutto finiva nel vuoto. ¶ – In tutte le
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IX. ¶ Adesso bisognava scendere nel cortile della casa e
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mai niente. Lo lasciai nel suo bosco, sotto i
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visto Cinto corrergli dietro nel Belbo, zoppicando. ¶ – Chi sa
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il letame lo metti nel buono… ¶ Questi discorsi non
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Quand’abbia visto che nel mondo c’è chi
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Allora gli dissi che nel mondo ne avevo sentite
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di Genova – ci camminavo nel mezzo e cercavo un
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le sapeva, e nessuno nel paese le sapeva, se
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e vieni di motociclette nel polverone. Ma il grosso
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non mi ero sbagliato, nel mondo i nomi di
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la baracca e trasferirmi nel Messico. Era il confine
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macchine: andavano alla costa. Nel mio senso, nessuna. Non
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Bisogna che ci vada nel Messico, dicevo, scommetto che
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portati su una carretta nel vecchio ospedale, e diversi
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pino o sul trave nel cortile, a vegliare – passanti
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Al terrazzo. Al pianoforte nel salotto. Pensavo alle bigonce
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bisognava attaccare la bestia nel cortile col buio, sotto
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le donne mi chiamavano nel cortile, mi mandavano a
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piangeva giorno e notte nel cortile. E una sera
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polenta, alzava gli occhi nel cortile, comandava con gli
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grandine, alla sfogliatura. Eravamo nel cortile al buio, una
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farmi sparare dieci colpi nel bersaglio. Mi diceva che
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che entrava e usciva nel caffè. I caffè di
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che c’è ancora nel giardino l’ho inserito
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noi, me ne scappavo nel filare dell’Emilia e
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che s’era fatta nel ’18 – tanti cani scatenati dal
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il coltello. Allora uscimmo nel sole, passammo in mezzo
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suo padre. Sparirono insieme nel sole. ¶ Cos’avrei dato
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E avrei voluto ritrovarmi nel cortile della Mora, quel
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inutile, stavamo già abbracciati nel letto. Oppure dirle che
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che cosa avessimo veramente nel sangue, era questo. Sarebbe
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sdraio come se fosse nel mio letto. Io ridevo
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fiore o un rametto nel giardino – meglio, una foglia
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acceso un bel fuoco nel caminetto, e si sentiva
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sarebbe stato farli cascare nel letame, ma da quella
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a mezzanotte, di entrare nel cortile del Nido – col
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di far la serva nel Nido. Ma quando mi
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incagnita, e si fermava nel cortile, nella vigna, era
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in questa valle e nel mondo che le succede
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vita se quel mattino nel cantiere di Remo avessero
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sul versante che strapiomba nel Belbo, un incendio si
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abbattessero un albero, e nel fresco della notte una
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la loro; sedemmo Cinto nel prato e raccontò a
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e si era fatto nel cortile. Il padre sulla
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Cinto non poteva scendere nel prato perché il padre
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del noce aveva visto nel riverbero pendere i piedi
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a tutti e tossiva nel puzzo di fumo e
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che restava delle donne. ¶ Nel cortile del Morone nessuno
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con Nuto a passeggiare nel cortile, sotto le ultime
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o veniva tra noi nel cortile, sui sentieri, e
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raccolti, per le semine. Nel Nido, fece l’inventario
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si sentiva soffocare, usciva nel giardino, la portavano via
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dormiva come una morta nel bosco e un cacciatore
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ma fredda, lo accompagnava nel giardino e al cancello
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sentiva suonare e ridere nel sereno, la sera era
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vidi tutte e due nel chiaro dell’acetilene abbracciate
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trovò poi Silvia disteso nel prato, vicino al muso
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dell’acetilene, e poi nel buio della strada in
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si vede di notte nel buio dietro le stelle
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portico. Vide una moto nel cortile, delle coperte. Ragazzi