Massimo Carlotto, L'amore del bandito, 2009

Tali sostanze erano conservate nel deposito del laboratorio dell

in una zona che nel giro di un’ora

volentieri si sarebbero infilati nel letto di quella esotica

il suo sguardo frugò nel buio alla ricerca disperata

trovavo in un bar nel centro di Padova. Uno

mi accendevo una sigaretta. ¶ «Nel complesso ha un’aria

sono stata troppo precipitosa nel convincermi che era l

sedia al mio fianco. Nel frattempo arrivò anche Max

sangue gelare nelle vene. Nel giugno del 2004 ero stato

chi c’è dietro». ¶ «Nel frattempo siamo bersagli facili

di una burla proprio nel giorno dedicato mi avrebbe

qualche giorno, veniva distrutto nel più vicino inceneritore. ¶ Ovviamente

dal profondo dei polmoni. ¶ Nel suo italiano stentato mi

con la voce assonnata. «Nel senso che in questo

la diede a gambe. ¶ Nel locale il silenzio si

Max la Memoria entrò nel mio appartamento senza bussare

commentai, gettando un ciocco nel caminetto. ¶ Il ciccione si

guardo bene dall’infilarmi nel tunnel di una dieta

Rossini la teneva perché nel vano motore c’era

confidenti già in attività nel 2004» puntualizzai. ¶ «Sono stanco di

poco prima di mezzogiorno. Nel pomeriggio disse: «Andiamo a

e propria vocazione. Come nel caso di Morena Borromeo

fare, era dannatamente brava nel convincere la gente a

unghie laccate di rosso nel bicchiere e tirò fuori

bofonchiai mentre mi allontanavo. ¶ Nel tardo pomeriggio il vecchio

aveva reso una leggenda nel mondo del contrabbando. ¶ Il

una banconota da venti nel taschino della camicia. «Ci

sere non volle fermarsi, nel caso Sylvie fosse riemersa

senso era quello. ¶ Entrando nel locale mi colpì il

a fissare i clienti. Nel giro di venti minuti

riuscita. Fui volutamente sfacciato nel guardarla, esibendomi in espressioni

secondi ci trovammo avvinghiati nel buio. Quando si voltò

e Max attendevano impazienti nel mio appartamento. Li avevo

che spingeva il carrello nel reparto surgelati, estrapolata dai

attuale. ¶ Una palazzina immersa nel verde di un parco

nome» continuai. «È venuto nel mio locale e quando

imitarlo. Aprii il cassetto nel quale conservavo la fotocopia

un sacco di gente nel giro del contrabbando, se

una puttana per divertirsi nel weekend. “Un altro a

avviarono verso l’uscita. Nel passarmi a fianco lui

aveva ben capito perché nel 2004 si fosse accumulata una

le dovute informazioni sconfinò nel jazz e nel blues

sconfinò nel jazz e nel blues chiedendomi notizie di

aver infilato la forchetta nel risotto per dichiararsi disposto

medicina legale di Padova nel 2004». ¶ «E voi cosa chiedete

era fondare un narcostato nel cuore dell’Europa, ma

in conflitto tra loro. Nel 2004 il carcere di Padova

bambina in una villa nel centro di Este, un

rimasto tutto il giorno nel suo appartamento. Mi mostrò

la forza di parlare. «Nel contrabbando mi conoscono tutti

Marito e moglie, soci nel lavoro. Specialità, rapine a

Italia. Un furgone blindato nel torinese. Il piano l

vento gelido. Ci infilammo nel bar a bere qualcosa

per guardare dalla finestra. Nel cortile della villa erano

armati e camuffati, penetrarono nel giardino scavalcando il muro

era del dominio tecnologico nel campo della sicurezza. ¶ Max

faceva sempre quell’effetto. Nel mio mondo nessuno lo

anni che Sylvie urla nel sonno e non si

si è ulteriormente radicata nel Nordest. Insomma, alla fine

immaginato gli argomenti trattati nel corso della cena avrebbe

allarmi, di entrare nottetempo nel laboratorio e di nasconderci

per coprirgli il culo, nel caso i libanesi avessero

traforata. «Lo sai che nel testamento ho specificato che

attento a non finire nel raggio d’azione di

li prendevano a calci nel sedere ogni volta che

giornali disturbando gli affari. ¶ Nel frattempo i bravi cittadini

approfittando spudoratamente della situazione. ¶ Nel Nordest, d’altronde, spadroneggiavano

stoffa del capo, rivelata nel periodo in cui aveva

che batte la fiacca nel darci la caccia». ¶ «Però

una posizione di rilievo nel clan, non sono ancora

un boccone e tornai nel brutto appartamento di Scanferla

età. ¶ Infilai il cd nel lettore e selezionai la

la cravatta. ¶ Feci ritorno nel mio appartamento poco prima

che non era corrotto nel senso classico del termine

di serbi che agisce nel Nordest. Il capozona si

sue quotazioni sarebbero precipitate. Nel campo delle marchette vincono

realizzai che eravamo entrati nel mio vecchio quartiere chiesi

a Kladovo, Serbia orientale, nel maggio del ’50. Nel ’72 a

orientale, nel maggio del ’50. Nel ’72 a Belgrado aveva sposato

crimini contro l’umanità. ¶ Nel 2001, subito dopo l’arresto

coglioni». ¶ Schiacciai il mozzicone nel posacenere. «Vuol dire che

che Arben si trovava nel retro del locale e

malavitoso fallito e vive nel passato». ¶ “Ed è uno

per la mattina seguente nel bar di piazza Mazzini

coltellata o un proiettile. Nel momento in cui il

un guizzo di furbizia nel suo sguardo che mi

fare il furbo sei nel posto sbagliato». ¶ «Non mi

Il suo piano consisteva nel fingere di vendermi la

tutto quello che accade nel mondo della musica del

che cazzo ci facevi nel bar di copertura dei

arrivava. Forse avevamo sbagliato nel valutare Arben. Magari di

avremmo fottuto era nascosta nel portatovaglioli di carta e

attendere che fosse piazzata nel bel mezzo del tavolino

ti riguardano. Dimmi invece: nel caso io volessi accettare

come funzionerebbe la faccenda?». ¶ «Nel modo più semplice. Ti

Market, collegato al magazzino nel seminterrato da una scala

Ci sarà qualcuno anche nel magazzino». ¶ «No. In mattinata

Mercedes nera. È parcheggiata nel seminterrato. Impossibile avvicinarsi». ¶ «La

macchina e si nascosero nel retro del furgone con

la superiorità del nemico. Nel frattempo Beniamino aveva tenuto

Fatico a crederci, ma nel caso tu avessi ragione

e le più malate. ¶ Nel frattempo non aveva mai

gangster serbo ci condusse nel magazzino. Senza degnare di

donna e la portò nel seminterrato. Dal furgone prese

donna infilò le mani nel borsone e tirò fuori

patti non erano quelli. ¶ «Nel giro di qualche ora

rischieresti di trovarti coinvolto nel processo ai serbi». ¶ Poi

questa merda bisogna vivere nel passato. Trovare gente che

palestra e molto probabilmente nel cortile di una caserma

uscire la sera. Passeggiando nel quartiere mi ritrovai davanti

serbo ortodosso. Si trovava nel diciottesimo, al numero 23 di

alle spalle dell’officiante nel bel mezzo della cerimonia

acceso e chiavi inserite nel quadro, ed era sceso

Clignancourt, dove saremmo scomparsi nel sottosuolo infinito di Parigi

ai piedi. Si infilò nel sedile posteriore della macchina

Era un professionista e nel giro di poco ci