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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Emmaus, 2009

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
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un semaforo lampeggiava inutilmente nel sole, la spider rossa
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inclinazione che abbiamo ereditato nel sangue. Per generazioni le
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avere una certa competenza nel ramo, maestri di invisibilità
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in genere ritenuto inessenziale. Nel frigorifero si conservano i
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meno crediamo di esserlo. ¶ Nel corredo della normalità d
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nessuno vuole accorgersene. Crediamo nel Dio dei Vangeli. ¶ Così
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Può anche succedere che nel suo liquido assestamento quotidiano
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corde dei loro padri, nel gioco del tennis, quando
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improvvisati – non sembrano credere nel potere salvifico delle abitudini
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nella sua, dove perfino nel nominare si ha d
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la sua meraviglia è nel volto – il colore degli
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lei è dono – grazia. Nel vestirsi, come nello stare
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sua, come una ferita nel fianco. Sanno tutti che
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Facciamo questo perché crediamo nel Dio dei Vangeli. ¶ Quanto
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che cadesse bene. Rientrarono nel bar. Andre ci passò
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una certezza. Così usciamo nel buio più fermi, e
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di rado si annovera nel loro recente passato l
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e ne fummo spaventati. Nel tornare a casa, in
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dava sul giardino. E nel giardino c’erano i
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Voleva ascoltare. Là fuori, nel giardino, mio padre stava
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Lo disse con educazione, nel tono più normale che
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a tenere il segno. ¶ Nel camminare, uno di fianco
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medici è sgradito e, nel caso, ridimensionato dalla scelta
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normalità. Così, ad esempio, nel buio dei cinema parrocchiali
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sul piatto, l’acqua nel bicchiere. Mio padre, soprattutto
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là dei confini ereditati, nel sospetto che non ci
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I due gemelli giocavano nel prato. C’era una
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andava a raccogliere cose nel prato. La bambina alla
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madre, e lo fece nel dolore, come sta scritto
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dolore, come sta scritto nel libro in cui crediamo
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storia che si sa – nel mondo di Andre non
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Non l’ha fatto nel giorno del suo compleanno
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chiesa. Siamo delle star, nel nostro ambiente. C’è
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gomiti appoggiati, lo sguardo nel vuoto. ¶ Usciti, non ci
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era scoprire adesso quanto nel profondo fossero scese le
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lui. Nell’amore e nel dolore, aggiunse. ¶ La donna
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scomodare il demonio, ma nel nostro mondo ogni santità
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invece si dovrebbe avere, nel parlare di demoni. E
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più ad ascoltare. Aveva nel cuore l’ingombro di
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allora – più selvatiche. Dure nel parlare, quando se ne
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figlia, che si disperdesse nel peccato, nonostante i talenti
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c’era solo cortesia, nel tono. ¶ Hai detto che
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sulle sue gambe. ¶ Seduto nel corridoio, aspettavo, da solo
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alzò. Fece qualche passo nel corridoio. C’eravamo solo
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aspettare. Li lasciamo naufragare nel loro piscio? ¶ Stette un
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biancheria. I ricambi. Che nel dettaglio si salvi il
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nebbia. Era tardi, e nel buio c’era soltanto
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ipotesi di un prete nel seminato avverso – un colpo
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facesse schifo, la mise nel suo zaino, perché scomparisse
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così abbagliante da spalancarli nel profondo, e per sempre
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profondo, e per sempre. Nel Nuovo Testamento, quello spalancamento
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pretendiamo giusto, nobile, fermo nel tendere al meglio e
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al meglio e inarrestabile nel suo cammino di creazione
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candore infantile e invincibili nel nostro assetto di irritante
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la storia ha dimostrato. ¶ Nel fondo di questa epopea
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parete di pietra, ma nel cuore sempre porta un
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debole, un appoggio malfermo. Nel tempo abbiamo imparato con
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questo, coi tuoi occhi, nel fissare il mondo, anche
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a un tratto – e nel finale. ¶ Sul basso di
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cercava una qualche necessità nel mettere i gesti in
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poi venne a infilarsi nel nostro letto, tra Luca
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Il Santo era sparito nel nulla. Dalle larve avevamo
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un semaforo lampeggiava inutilmente nel sole, la spider rossa
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oggetti scappati di mano. Nel sordo strisciare di un
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per portare i piatti nel lavello, e invece di
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lasciò cadere all’indietro, nel vuoto. ¶ Nel Vangelo di
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all’indietro, nel vuoto. ¶ Nel Vangelo di Giovanni, e
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non c’era resurrezione nel mio cuore. ¶ Si fece
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capelli appiccicati alla fronte, nel letto di Andre, ma
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facendola nostra. Così crediamo nel rito fondativo della semina
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a svuotare la sacca nel gabinetto lo sentivo gridare
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figli – forse di tutto. ¶ Nel salutarci, mi prese tra
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nostre gambe e leggeri nel ronzio della ruota libera
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un proiettile sparato deliberatamente nel cranio di un essere
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ricordavo un’urgenza nascosta, nel tono, e la pazienza
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settimane andai dal Santo. ¶ Nel risalire i corridoi che
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cose distinte che figurano nel quadro, bocca, mani, occhi
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chiaramente una, e sola. Nel nero, intorno. ¶ È una
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vita, pulsa il sangue – nel tepore. ¶ Il Bambino ha
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non ha più movimento, nel vedere, ma resta fissa
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i figli dei figli, nel lavoro delle loro mani
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gli opposti. Sapevano che nel sacro questo si impara
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ogni inclinazione morale, e nel rovescio di tutte le
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inizio dei tempi, e nel mistero dei demoni, che
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demoni, che erano angeli. Nel modo più alto, e
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calvizie. Così la riga, nel punto in cui partivano
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proprio lei, Andre, seduta nel posto ultimo che dava
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si spostò un po’, nel banco, lasciandomi lo spazio