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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luciano Zuccoli, Roberta, 1897

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
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Levante, di cui sono nel libro parecchi tentativi di
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di chiudere un pensiero nel più stretto cerchio di
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rimorso". ¶ Curioso a dirsi; nel mentre vado sfogliando quel
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vivere la loro vita nel romanzo. E l'autore
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simmetrica che si dissolve nel circolo del tempo", "gli
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che giudicavano sui giornali: nel gridare al pericolo delle
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pur non negando che nel cervello di lui una
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aveva confitto gli artigli nel cuore. ¶ Il giorno, levatosi
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aspirando i germi vitali nel paesello ligure inapprezzato dal
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sulle rocce più inoltrate nel mare, fin dove l
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la Morte, la Morte nel giorno denso di luci
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le imposte chiuse stendevano nel salotto e che gl
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dei marosi, si tuffava nel mare ardendo sotto il
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che li afferrava come nel pugno d'un innamorato
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mani, tornò a imbrancarsi nel gregge silente delle sue
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vibrate a un tratto nel cervello, le quali parevano
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acciaio. ¶ Ella entrava sola nel talamo e sola riposava
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mollizie del bagno, ridenti nel gorgogliare delle acque, un
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giuochi puerili. ¶ Emilia scendeva nel giardino ad aspirare il
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giornata simmetrica si dissolveva nel circolo del tempo. ¶ III
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la donna aveva mostrato nel terribile giorno di paura
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elasticità delle membra era nel passo libero e ritmico
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le ruote pesanti affondate nel terriccio, ingombrava la strada
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La fosforescenza, ch'è nel sorriso e intorno al
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innanzi alla finestra, giusto nel punto in cui succedeva
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alta, la testa cinta nel diadema di nerissimi capelli
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in quella sera avvolta nel ricco manto della luna
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uscì prestamente, s'inoltrò nel buiore delle altre camere
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coperta. ¶ Nella fretta e nel bisogno di buttarsi qualche
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al letto, e trovatala nel buio, si chinò ad
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Emilia; - mi hai colta nel sonno e ti ho
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e le parole fluivano nel silenzio notturno, vibranti e
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così fievoli tutti, vaganti nel grande spazio, che la
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donna soffusa di bianco nel pulviscolo lunare? ¶ Egli si
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conquista. ¶ Egli aveva sentito nel fondo dell'anima scatenarsi
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gran croce d'oro nel mezzo; altri al sèguito
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era la vergine, monda nel corpo e candida nel
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nel corpo e candida nel pensiero.... Poteva dirle?.... Poteva
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di tinte, così poderosi nel disegno, che si sarebbero
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le membra, come fuse nel bronzo, erano glabre, neutre
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del cristallo, si apriva nel mezzo.... Emilia v'era
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sè ella poteva veder nel liquido cristallino il riverbero
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cantate al suo fianco nel bagno eran rimaste intatte
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con gli occhi immobili nel sogno ella stava a
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realtà si escludono e nel sogno si sposano con
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corpo spasmodicamente, Emilia convergeva nel sogno gli sguardi immobili
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e tuttavia aveva informi nel cervello lo parole, e
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un'altra seduzione; e nel giuoco sfoggiava una naturale
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l'insistenza di Cesare nel definir nettamente i termini
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piegarsi a credere specialmente nel male e a diffidare
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doveva cercare e portare nel matrimonio.... Ah, la bellezza
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voce, con un nonnulla nel gesto o nella posa
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ranocchi, su in alto nel serbatoio delle acque irrigue
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sulla tavola di pietra nel mezzo del chiosco era
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voce profonda, quasi mistica nel silenzio vivo del giardino
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si ritrovarono nella notte, nel chiosco, entro il circolo
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udito romore e scrutava nel giardino grigiastro, le orecchie
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accolse e la serrò nel cerchio delle braccia, la
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cose grige dovevano fondersi nel calore febbrile di molte
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silenzii che vanno dispersi nel sonno. ¶ Lo stridore di
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incerta ombra. ¶ Da ultimo, nel silenzio cristallino s'udì
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occhi, gli avesse conficcato nel cervello la cupidigia sacrilega
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certi atti di grazia nel chinarsi fino a un
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fino a un fiore, nel dar la mano, nel
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nel dar la mano, nel sedersi e acconciarsi le
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fossero vissute un attimo nel medesimo cerchio invisibile. ¶ Ma
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Tu ti sei chiusa nel presente e ti sei
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prorompeva dalla finestra aperta nel salotto, chiazzando d'oro
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a un posto secondario nel mio cuore, cedere a
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opportunità, perchè ciò stava nel suo medesimo spirito femminile
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e Cesare, in piedi nel vano della finestra, parlando
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alle guance vivissimo, e nel punto in cui Cesare
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debolezze di Roberta suscitavano nel suo animo, quasi le
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entrare di un tratto nel possesso spirituale di Roberta
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dorati e fragranti, serrandoli nel cavo della mano. ¶ Cesare
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qui.... L'ammalata è nel rustico.... Vada, vada a
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dimane, la vergine intatta nel corpo e monda nel
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nel corpo e monda nel pensiero, si sarebbe macchiata
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addormentata. ¶ E un uomo, nel giardino, stava ad aspettarla
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invitto di superba possanza nel ridente aspetto d'Iddio
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palesavasi finalmlente a Roberta nel fàscino dell'uomo freddo
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tutto dimenticato; era scesa nel giardino, formidabile di ombra
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per sempre; egli terrà nel mio cuore un dominio
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un'interpretazione nuova; soffriva nel petto un'arsura di
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riponendo i suoi arnesi nel panierino da lavoro, e
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allontanandosi... ¶ E tutto ripiombava nel silenzio. ¶ S'era svelata
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Roberta dormisse: e sùbito, nel pensiero di questa lampeggiò
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con gli occhi fissi nel buio... ¶ "Che cosa si
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lei, latrando. ¶ Ma pur nel tempo in cui meditava
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un atto di maraviglia nel Lascaris, aggiunse: ¶ - Oh, ci
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un poco, involontariamente assorta nel ricordo; avrebbe voluto tacere
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occhi, rimase taciturna; mentre nel cuore di Cesare l
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gli dava ora fuoco nel sangue. ¶ - Chi si sarebbe
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donna, alzando il volto nel quale gli occhi, ancòra
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grazia quasi infantile, che nel cuore dell'uomo sempre
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del mare aveva taciuto nel grande assopimento notturno; così
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Lascaris, senza difendersi, assorto nel pensiero molesto del ritardo
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pensiero molesto del ritardo, nel pensiero difficile di giungere
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in piedi, tutta bianca nel volto, tutta agitata da
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alla sorella, Roberta sentì nel cuore l'odio aprirsi
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e composta, similmente che nel riposo della morte. Di
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fatica doveva torturarla. ¶ Ma nel rilassato atteggiamento conservava pur
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Urtò a bella posta nel tavolino, per richiamar la
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risonasse più nell'orecchio, nel cervello, mentr'era sveglia
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a un grande specchio nel mezzo della parete centrale
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un viaggiatore fosse salito nel suo scompartimento; ma sollevando
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era giovane ed elegante; nel volto un poco abbronzato
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d'una giovane incontratisi nel treno; e veniva poi
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mai sentita, e irrompeva nel suo cuore una turba