Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

bisogna organizzarsi per tempo). ¶ Nel nostro Paese, per fortuna

E se pure esistessero, nel mio rione, per fortuna

parlò dello studio Geronimo, nel quale si imparava presto

riflettere. Mi ero chiusa nel bagno dello studio e

mia madre, o forse nel mio inconscio (con il

quella sera era salita nel petto una strana voglia

nido d’amore scrostato nel quale rifugiarmi. No, la

poverino fu abbastanza sfortunato nel convocarmi l’attimo seguente

mi ripetei la sera nel letto, nell’ennesimo tentativo

ridere sul serio. ¶ Nessuno, nel mio quartiere, a scuola

per nome e cognome. Nel mio mondo, però, non

gente al suo posto; nel mio mondo tenere le

fermò a metà strada nel corridoio, si voltò e

domandò: “In che senso?”. ¶ “Nel senso che non faccio

dolore almeno una volta nel corso dell’esistenza se

di fortuna o sfortuna. Nel mio caso, invece, furono

sente irresistibile e sorride nel completo elegante del tutto

In che senso, scusi?” ¶ “Nel senso che abbiamo bisogno

perché ’a signora abita nel vicolo parallelo al tuo

con la testa calata nel piatto e non diceva

poi mi sono infilata nel solito bar per prendere

tempi andati, come se nel passato tutto fosse sempre

Ma, perché, secondo te nel passato le stronzate non

E infatti, appena sbuchiamo nel marasma, si impunta e

e mi scopro divertita nel constatare la stupidaggine del

E allora la natura, nel corso dei millenni, ha

luccichio di mille lucciole nel buio, è racchiusa la

e cinque le ore nel cesso a fumare. Eppure

petto e l’occhio nel mirino. Indossa l’uniforme

seguendo la signora Bonavita nel giro mattutino. Adesso si

aggia salutà, ne parliamo nel pomeriggio.” ¶ Chiudo la conversazione

piega e si tuffa nel bar accanto. Entro anch

un sacco di risate. ¶ Nel primo pomeriggio passo da

dentro. Resto da sola nel vico, e nel silenzio

sola nel vico, e nel silenzio di questo primo

al ritrovamento di Alleria nel bidone della spazzatura. Il

Lui intinge il pane nel sugo della carne e

le notti in bianco nel letto, attenta a ogni

po’ di tempo dopo, nel bastardo che, guarda caso

a rompere le palle nel silenzio della notte, come

fa il suo ingresso nel bar con la solita

la bottiglia di Peroni nel lavello dietro il bancone

vengo”. ¶ “Perfetto, io abito nel primo palazzo della strada

Chiamo l’ascensore e nel frattempo cerco di non

non pensare al guaio nel quale mi sono cacciata

imbatto in un’anziana nel palazzo di fronte: la

ti serve qualche favore?”. ¶ Nel tempo che termino la

e lo ha fatto nel modo più semplice, guardandomi

restarmene zitta e buona nel mio angolo, nella mia

saracinesca di un supermercato nel vico dietro casa mia

Lui sa tutto e, nel caso, saprà anche come

dito di scotch rimasto nel bicchiere, si accende un

faccia la verità! ¶ Alleria, nel frattempo, continua a cercare

di infilare il muso nel solco della mia spalla

butto con la testa nel piatto, con Alleria accucciato

un posto per me nel mondo finché qualcuno mi

squadra. Almeno la presenza nel loro campo visivo di

una stanzetta al pianterreno nel palazzo di fronte al

diario è tuttora conservata nel cassetto del mio comodino

donare. Di certo non nel cuore di mamma. ¶ In

e mi fissa. “È nel suo ufficio, perché?” ¶ L

lo stronzo con me, nel caso non te ne

intravedere tutto. Per fortuna nel palazzo di fronte non

undici di sera e nel vicolo c’è solo

giorni e tre notti, nel buio della sua camera

A quei tempi lavoravo nel bar di via Toledo

tardi e si infilò nel letto. E la mattina

tuo primo vero calcio nel sedere in nome dell

ancora e l’uomo nel vicolo ha ormai finito

e mutande che danzano nel vento. ¶ Avrò ascoltato migliaia

sperava. Verso i cereali nel vasetto e riprendo a

a mettermi le dita nel naso e a fare

vi si accascia. Io, nel frattempo, sono con la

sfama i cani randagi nel cortile della chiesa. Il

il parroco!” esclamo, e nel contempo mi alzo con

nulla di ornitologia, ma nel campo dell’umanità so

chiesi se si infilava nel lettino nuda e Patrizia

giorno dopo avremmo attraccato nel porto di Istanbul e

a infilare la forchetta nel piatto di rigatoni. “Sai

Oppure, come dicevo, svoltare nel primo sentiero sterrato e

andarcene per i campi, nel sottobosco, fra la sterpaglia

e mi sono inoltrato nel sottobosco. E ti assicuro

fa arrabbiare chi vive nel passato, chi sta sempre

più a suo agio nel mio sfogo improvviso contro

madre “ignorante”. Appena entrato nel mio appartamento, si è

andare con lui; mamma, nel frattempo, si era un

la stecca di legno nel calderone dello zucchero e

poi infilava le mani nel grosso seno e cacciava

bar dentro casa sua, nel basso alla fine del

e da qualche parte, nel cuore ammuffito dall’umidità

dormire, allungo la mano nel buio a cercare la

se stesso. “Sono nati nel millecinquecento, per volere del

rispondere alla domanda perché nel frattempo Cane Superiore si

gli effetti sul corpo: nel tempo che don Mimì

risa della gente, e nel caos scorgo anche don

verso il soldato che, nel frattempo, ha preso una

ogni altra mi impazza nel cervello da almeno due

ai tanti altri e nel tempo contribuisce a formare

un battito mi manca nel petto. I suoi lineamenti

di fiducia nella vita, nel futuro e, soprattutto, in

intricato e complesso ecosistema nel quale vivono in equilibrio

lanciarci a braccia aperte nel mondo per mostrare le

è in giro. ¶ Persechella ¶ Nel mio frigo c’è

poi le ha infilato nel becco con una siringa

da scherzare... sono bravissimi nel farti sentire un vecchio

sovrastruttura. Superfluo. Siamo maestri nel circondarci di cose superflue

con la faccia affondata nel suo poderoso petto e

per permetterti di entrare nel grande teatro a goderti

è andata al punto: “Nel mio mondo, Luce, ’na

rossastre della città, e nel frattempo cercavo di ingoiare

che feci il test nel cesso della scuola e

la notte la trascorsi nel letto, con la testa

carezzò la testa sprofondata nel suo grosso seno. Ricordo

odore di pastafrolla impregnato nel grembiule annodato all’addome

è stato un giorno nel quale ho visto felice

emozioni, erano racchiusi proprio nel mio ventre. ¶ A Nic

labbra sottili che scompaiono nel suo faccione. È magro

e scivolano via. Eppure nel cuore atrofizzato di questo

ha allargato le narici nel tentativo di inalare quanto

e se li mettono nel sacco quando vogliono (come

nervosismo lo eccita, forse, nel suo cervello bacato, sta

Ma lui non cade nel tranello. “Uuh, Luce, nun

fissa a lungo, e nel suo sguardo riesco a

che lo so che nel mondo non ti fa

accussì. Forse sono giusta nel posto sbagliato, o sbagliata

posto sbagliato, o sbagliata nel posto giusto, in ogni

ammetto la sua bravura nel leggere le situazioni e

capisce di aver colto nel segno e prosegue lungo

pure per me schizzechea, nel senso che le cose

E allora mi chiudo nel cesso e resto mezz

parliamo dopo.” Quindi scompare nel corridoio e in pochi

la mano sui pantaloni nel tentativo di cancellare le

un paio di calci nel sedere. Dovettero intervenire le

con Cane Superiore che nel frattempo si è accucciato

ancora, può essere che nel frattempo le tette mi

petto e mette radici nel cuore. Ora lo so

altrimenti sono certa che nel suo piccolo grande cuore

spero proprio di sì.” ¶ Nel frattempo siamo entrati nel

Nel frattempo siamo entrati nel bar e io sto

mio fratello era comparso nel bagno singhiozzando, e che

aveva afferrato le braccia nel tentativo di calmarmi. Non

riprese a piangere, e nel frattempo sussurrava il mio

calore. Mi immobilizzai e nel piccolo bagno tornò di

papà mi aveva comprato nel pomeriggio, me ne stavo

signora vera!” diceva. Dormivamo nel retro del pulmino, su

tutto fatto, irrimediabilmente compromesso, nel bene o nel male

compromesso, nel bene o nel male. ¶ Papà si paralizzò

anni mi sono rimbalzate nel cervello, al perché fosse

alla quale avevo assistito nel pulmino. ¶ La registrò per

bianco da un cassetto. Nel consegnarmelo, disse: “Nenné, ho

nella tasca. La sera, nel letto, tentai di cimentarmi

e un’altra volta, nel riprovarci, ci feci cadere

che è avvenuto dopo, nel corso degli anni, quello

so, è un periodo nel quale non sono convinta

paura?” ¶ Lui sorride, e nel suo sorriso stavolta vedo

invaso la vita e, nel suo piccolo, me l

io sarei sempre lì, nel mio presente, in quell

si ripete in continuazione, nel quale l’illusione che

eco della sua voce, nel morbido sguardo di un

Sto contribuendo anch’io, nel mio piccolo, alla continuazione

che il mondo (che nel suo piccolo cervello si

gettare il mio futuro nel cesso. Perché con te

ti trovi a galleggiare nel mare calmo. Lì devi

per dileguarsi, anche perché, nel frattempo, Cane Superiore ha

suoi testicoli giacciono inermi nel mio palmo che si

Ottocento”. ¶ Il bastardo scompare nel buio che inghiotte il

fuori il portone e nel silenzio che segue riesco

mie spalle, sperando che nel frattempo non entri nessuno

decidendo quali piastrelle mettere nel cesso”. ¶ Mi accorgo solo

guardare Cane Superiore che, nel frattempo, stufo dei nostri

di mano per infilarsi nel bar. ¶ Le famiglie speciali

spengo, infine, la musica; nel silenzio che segue riesco

a scorgere le vene nel bianco dei suoi occhi

sarà come prima, e nel pomeriggio mi porterà Kevin

presa da papà sparito nel nulla, e per il

che fosse tutto normale. Nel corso degli anni lei

la notte, in silenzio, nel letto, sola e con

sbuffo finale e sparì nel corridoio. La sentimmo armeggiare

corridoio. La sentimmo armeggiare nel cassetto della credenza, dove

io infilai la cassetta nel walkman. ¶ Cose arrepezzate ¶ A

gli diedi un calcio nel culo, poi sfilai l

mi sembrò di trovarmi nel posto giusto al momento

di fermarci un po’ nel Parco Virgiliano, che è

desterebbe nessun sospetto, ma nel ventre dei Quartieri Spagnoli

e infilai la mano nel suo giubbino, dove ero

frequentava Antonio si incontravano. Nel vedermi arrivare a tutta

come adesso, è immersa nel silenzio. Ci troviamo da

lui. “Lo sapevi che nel mondo il fenomeno è

iastemma contro il vento. Nel frattempo quel poco di

vorrei andare a mare, nel mare, non a ‘vedere

volte di accenderla, e nel frattempo si è messo

di mettere le mani nel fango, se vuoi trovare

pronto a ricominciare. ¶ Se nel frattempo non ti è

Presi tre autobus e, nel tardo pomeriggio, arrivai sotto

e mi salta addosso nel tentativo di leccarmi il

iss’...” ¶ Carmen si ferma nel racconto perché deve frenare

alla bocca e fuggì. Nel ripensare alla scena mi

avesse una mazza infilata nel sedere, vestito con un

a sfottere Pasquale, se nel frattempo non avrà buttato

scrivania e le dita nel naso. Appena mi vede

nuovo fra noi e, nel vedermi a un passo

che così si cade nel penale, che non si

a papera si infila nel portone. ¶ Resto a guardarlo

da dove penso. Patrizia, nel frattempo, apre la porta

possibile riviverlo all’infinito, nel buio delle proprie palpebre

il solito disco jazz nel giradischi, e la confusione

finché non volteggerà alta nel cielo, non potremo metterci

lancia il povero uccello nel vuoto, rubando un grido

dei Quartieri Spagnoli, dove nel giro di pochi minuti

vengo più la notte nel vostro letto’. A questo

di spiccare un balzo nel vuoto per ritornare al

termina di suonare, e nel silenzio irreale che subentra

quando una frase riesce nel non facile compito di

di ridestarmi dal sonno nel quale ero sprofondata subito

nella stanza e giù nel vicolo, così da riunirsi

mi raccomando, sii uomo, nel senso più nobile del