Gian Giorgio Trissino, Sofonisba, 1524

gente insieme andaro; ¶ e nel campo una notte acceso

altro caso a lei nel manifesti? ¶ Acciò ch'io

nuova mia regina ¶ forse nel nido suo paterno ancora

caval ne la battaglia. ¶ Nel cui principio i nostri

ch'a viva forza nel menor prigione. ¶ Alor fu

aggiunge peso? ¶ Il re nel campo è preso. ¶ e

ch'è capitano, ¶ tengo nel campo il più sublime

E che le disse nel primiero incontro? ¶ MESSO ¶ La

le fu negato? ¶ MESSO ¶ Nel ripriegò con più soavi

arme, ¶ senza aspettarci, e nel nimico albergo ¶ celebraste le

s'io non ho nel prenderla servato ¶ il modo

quanta v'ho fatta ¶ nel campo utilità con la

ché qualunque ¶ si ritrova nel stato, in che son

vuol dir poi, che nel principio, quando ¶ tutte le

fai sentir, ma su nel ciel trappassi, ¶ e l

tue mani, ¶ sento però nel cuor molto dolore, ¶ udendo

Massinissa, la regina ¶ fe' nel palazzo suo tutti gli

al figlio, che piangea, ¶ nel prese in braccio, e

mal tu resti. ¶ E nel conoscer poco è ben

cui se poi somigli ¶ nel resto, forse non sarai

era andata, dopo questo, ¶ nel più secreto luogo de

che se voi su nel ciel fossi regina ¶ lo

freddo conforto), ¶ pur prenderò nel mal qualche ristauro. ¶ Appresso

ch'ancor non siete nel vigesim'anno. ¶ SOFONISBA ¶ Il

da l'atrio, riponetela nel mezzo; ¶ e racconcisi poi

Ohimei, ben son venuta ¶ nel peggior stato, che mai

lasso, ¶ tardo giunto sarò nel suo soccorso. ¶ CORO ¶ Non