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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
1
1947
mio paese, volendo segnalarmi nel mondo della carta stampata
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1947
qualcosa deve aver lasciato nel nostro sangue. Certi giorni
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1947
Non faccio mai niente nel momento giusto, sono un
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1947
e la sua ombra, nel vano della porta a
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1947
ormai. Ricordo una poesiola nel libro delle elementari: diceva
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1947
rametto e lo conservo nel portafogli. Rileggo anche i
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1947
suoi vecchi la aspettavano nel cimitero di Poggioreale. Questo
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1947
Porta Volta o sonnecchiava nel cinema Commenda, mentre mia
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1947
I morti stanno soltanto nel nostro cuore di vivi
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1947
L’oro di Napoli ¶ Nel maggio del 1943, in una
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1947
sartine vi s’indugiavano nel versare la moneta, e
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1947
delineandosi o scomparendo diabolicamente nel fumo. Si fletteva, prillava
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1947
esplosioni, gli si infisse nel ventre. ¶ Tre mesi dopo
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1947
il tintinnio dei bicchieri nel vicino chioschetto tappezzato di
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1947
la loro marcia, e nel quale non è difficile
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1947
come ultimatum; la notte, nel buio fitto, da caverna
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1947
sgombro di minacce — pensavo nel maggio del 1943 — i napoletani
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1947
le nostre strade divergono nel passato, si dirigono verso
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1947
comunque, si agitò eccezionalmente nel suo letto: disse che
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1947
Napoli; mi tendeva agguati nel corridoio per costringermi a
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1947
mano e mi portavano nel paese di Sandokan. ¶ In
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1947
cugino Aurelio, l’arciprete. Nel corridoio benedisse le vecchiette
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1947
chiuse con mia madre nel salotto. Naturalmente io non
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1947
ricco che mi pagò, nel 1916, una tassa scolastica. Suppongo
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1947
sostenni con mia nonna, nel corridoio, duelli di agilità
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1947
lei spossanti preghiere, mentre nel caso contrario riuscivo a
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1947
come stecche di ventaglio. ¶ Nel pentolino la zia Luisa
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1947
pianterreno di un campanile, nel giorno in cui la
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1947
realtà non sono che nel ricordo dei figli maschi
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1947
madre sussultò accorgendosene. Disse: ¶ «Nel vostro interesse, don Salvatore
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1947
aristocrazia; ci sterilizzò anzitutto, nel senso che fece bruciare
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1947
su un divano, squassò nel pugno l’animale e
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1947
un lembo di toga nel ritratto di un antenato
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1947
cena il canonico D., nel vassoio su cui la
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1947
conte di M. trotterellava nel corridoio, facendo sussultare pareti
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1947
da qualche ora; sempre nel fumo e nell’odore
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1947
qualcuno che vuole attirarci nel letto, o viceversa. ¶ Cara
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1947
le mie sorelle; dormivamo nel grande letto d’ottone
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1947
grattugia e le cipolle nel cestino; mille volte presi
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1947
salvateci) va e viene nel suo cuore come il
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1947
la mia stretta faccia nel mezzo che evita il
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1947
E così è stato. Nel maggio scorso, qui a
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1947
oggi forza e aroma nel mio cuore, posso macinarne
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1947
l’impronta di sugo nel piatto... era grosso così
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1947
ansie amorose che vigevano nel 1916, una flessibile ragazza con
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1947
ore consecutive le mani nel catino, era un interminabile
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1947
un pizzico di sale nel barattolo e l’affettuosa
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1947
due volte a Milano nel 1926 e tutto andò bene
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1947
l’olio, o almeno, nel peggiore dei casi, immaginare
50
1947
che l’acqua penetrasse nel nucleo di ogni pezzetto
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1947
modo che si fermassero nel boccone e potessero raggiungere
52
1947
brava di mia nonna nel privarsi della sua parte
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1947
pazienza e di inedia nel 1916; stava per svegliarsi, sospirò
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1947
trova sulla terra fruga nel cielo, perciò le sagrestie
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1947
chiesa delle chiese. ¶ Eccola nel mio cuore, lucente e
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1947
salmodiano dall’interno e nel momento rituale spalancano i
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1947
giocavamo in sagrestia e nel coro e nei confessionali
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1947
un attimo dopo piombava nel giuoco, pareva l’immensa
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1947
dicesse Santa Rita. ¶ Misi nel tegame-nascondiglio una figurina
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1947
i mantici dell’organo. Nel polveroso stanzino abbassavamo con
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1947
si divertivano come bambini nel bagno. L’organo tacque
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1947
impronte delle nostre scarpette nel suo frusto saio, miche
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1947
il fortilizio e ho nel sangue l’odore molle
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1947
davanti alla sua porta nel cortiletto; ha quindici anni
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1947
che nelle sembianze e nel carattere differiscono profondamente da
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1947
sarebbero memorie incarnate, sarebbero nel mio caso figli del
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1947
andare in casa mia, nel 1919, entravo in un palazzo
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1947
tre ciuffi di paracarri nel mezzo. Avanti, diagonalmente, verso
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1947
avessero estratto a sorte, nel misero cortile da cui
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1947
dita, in mente e nel sangue; avevo una tale
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1947
una ragazza da guardare nel cortiletto, la forma i
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1947
cambiava forma e posizione nel cielo al solo scopo
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1947
amammo, io e Carmela, nel più taciturno e misericordioso
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1947
rientrai tardi, molto tuffi. Nel sottopassaggio intravidi Carmela che
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1947
nella forza fisica e nel numero delle condanne riportate
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1947
volti remoti mi riaffluiscono nel cuore. ¶ Eravamo una decina
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1947
sere, per motivi letterari, nel vecchio Caffè Uccello di
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1947
argomenti riuscì a suscitare nel proprietario di una piccola
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1947
gemendo, soffiava come Eolo nel lume a petrolio, inciampava
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1947
che i papi emettevano nel medioevo. Suppongo che, data
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1947
più presto del solito nel lume a petrolio. ¶ Ripenso
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1947
che esse presumibilmente resusciteranno nel destinatario, solo che costui
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1947
scorgo in questa cartolina? Nel settembre dello stesso anno
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1947
in grazia di Dio. Nel ’18 mia moglie era incinta
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1947
intorno a noi e nel nostro cuore tutto era
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1947
un cartoccio di alici nel lembo dello scialle; poi
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1947
stufo di collocare sempre nel punto giusto, da basso
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1947
quale canzonetta napoletana nacqui, nel remotissimo novecentodue? Mentre le
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1947
là della parete o nel vicolo o presso il
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1947
il posto d’onore nel male e nel bene
91
1947
onore nel male e nel bene: è sempre a
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1947
sapienza incollò sulla parete, nel “basso”, una striscia di
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1947
È sempre stanca; non, nel solito modo: stanca come
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1947
Groenlandia? ¶ A proposito, io nel mio funerale ci voglio
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1947
di Funiculì funiculà. ¶ Gente nel vicolo ¶ Il Vico Lungo
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1947
le porte dei “bassi” nel vento di marzo; bambini
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1947
sulla gente. ¶ Fu appunto nel mese di marzo di
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1947
suo corpo rotondo, sempre nel medesimo punto dell’ineguale
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1947
usciva a sua volta nel vicolo, e su un
100
1947
si immerge con delizia nel fumo di carboni e
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1947
pizze due» scrive laboriosamente nel suo quadernetto. Insomma queste
102
1947
alzò malinconicamente ed uscì nel giardino. Affacciato al pozzo
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1947
qualsiasi altra delizia diffusasi nel mondo da una teglia
104
1947
appare e scompare, come nel cielo nuvoloso fa per
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1947
bisbiglio. Piove, del resto. Nel letto nuziale donna Sofia
106
1947
tempo stesso gli dolgono, nel punto più sensibile della
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1947
pranzo parlavano di affari. Nel pomeriggio, importanti amici di
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1947
liquori; don Saverio scavava nel legno un nuovo mandolino
109
1947
entra come un sospiro nel “basso” di don Alfonso
110
1947
minuto fa essa era nel Cile o a Sciangai
111
1947
tre individui stanno concludendo nel bar verso via Santa
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1947
era una stanza terrena nel cortile di un decrepito
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1947
rugginosa lo ferivano sempre nel medesimo punto. Dormi, povera
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1947
compiangerlo, di amarlo, sostituì nel suo cuore la precedente
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1947
finché non lo trasferirono nel carcere di Avellino Luigi
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1947
Lucia la tenne stretta nel pugno fino all’alba
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1947
elementare compromesso si insinuò nel suo discernimento e vi
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1947
fatto, che mi colpì nel 1920 a Napoli; siccome si
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1947
se le leggesse. Frattanto, nel mezzanino adibito ad abitazione
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1947
percorsa in carrozza, sgusciava nel palazzo da una porticina
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1947
il piccolo Antonio Criscuolo nel mezzanino adibito ad abitazione
122
1947
era remoto e vago nel mondo del piccolo Antonio
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1947
da scaffali vuoti, con nel mezzo un grosso tavolo
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1947
esenzione dal servizio militare, nel 1916, i pusillanimi di quindici
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1947
o le loro grucce nel singolare “basso” di piazza
126
1947
e tasti d’avorio nel migliore ordine che il
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1947
quattordicenne che ieri correva nel vicolo, rintronandolo e logorandolo
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1947
tutte le mattine; quando, nel primo sole, sulla soglia
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1947
e madrigalesca la mezzana nel descrivere il suo patrocinato
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1947
bisbigliano nell’animo e nel sangue di ogni ragazza
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1947
uno scatto di coltello. Nel crepuscolo, quando i voli
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1947
una grondaia piange eternamente nel cortiletto. Il loro uomo
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1947
fu il più generoso nel rifocillarlo. Brodi e polli
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1947
necessaria dimestichezza con lei. ¶ Nel cimitero di Poggioreale vidi
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1947
maggior numero di volte nel minore spazio possibile, e
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1947
due dita al berretto nel pronunziare “la mia signora
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1947
e tazzine, li sciacquava nel secchio e li riponeva
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1947
secchio e li riponeva nel canestro con movimenti studiati
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1947
distacco. ¶ Egli aveva intinto nel brodo della pentola il
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1947
esempio ricco o povero nel più esclamativo dei modi
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1947
Poveri le aveva dragate nel torrente della guerra, dette
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1947
Aragona che lo fondò nel Seicento: è un edificio
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1947
ma è vero? Noi, nel Mezzogiorno, abbiamo giuochi puerilissimi
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1947
si innamorano: s’innamorano nel tegame, aggiunge la nenia
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1947
nenia... l’importante sta nel non sbagliare, frattanto, la
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1947
si innamorano... S’innamorano nel tegame...»: non meno astrusa
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1947
giorni ti avrebbero riportata nel Friuli; non fu così
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1947
Poveri vi ha dragate nel torrente della guerra ed
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1947
le vecchie si innamorano nel tegame; essa non è
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1947
in ginocchio, veramente contrito nel sole di Milano che
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1947
percorrere invece il Chiatamone: nel largo Cairoli troverò le
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1947
spalanca come una rosa nel bicchiere, non ha più
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1947
è uscito. Lo spremilimone nel chiosco dell’acquaiolo non
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1947
accadeva mai di confondere, nel riconsegnare gli abiti, un
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1947
al punto da nascondere nel fazzoletto del taschino una
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1947
trasporto funebre si radunasse nel cortile o gremisse le
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1947
si era accorto; uscirono nel sole. ¶ Il declino del
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1947
una panchina di pietra nel vicoletto di Port’Alba
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1947
la mattina possano sopravvenire nel pomeriggio è praticamente inutilizzabile
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1947
o ritornare il sereno nel cavo del suo mandolino
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1947
tra la folla estatica, nel vostro policromo costume di
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1947
suo petto faceva frusciare nel taschino la busta-paga
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1947
dolore; quanto a me, nel vostro dramma non vedo
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1947
io ora mi incanto nel ricordo di Porta Capuana
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1947
È verde e accigliata nel cuore della città; intorno
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1947
da Ferrante d’Aragona nel 1484; chi sa se il
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1947
sulla ruota di Napoli nel successivo sabato. ¶ «Non ci
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1947
più vergine che mai, nel lettuccio contiguo a quello
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1947
figlia di don Ciro, nel momento stesso in cui
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1947
celestiale trapasso e avvertì nel riso della fontanella pubblica
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1947
erano ottantanove». ¶ Armeggiò misteriosamente nel fondo della stanza, poi
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1947
fontanella e ingordamente beve. Nel trascolorante cielo pasquale le
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1947
individui mai visti prima. ¶ Nel rione Stella si nasce
174
1947
in possesso del documento; nel mese successivo si sposarono
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1947
signore». ¶ Don Gennaro partì, nel settembre del 1912. Rimpatriò dopo
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1947
napoletani, ricominciò a sfaccendare nel “basso” di via Materdei
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1947
provando la sua assenza nel periodo utile, il disconoscimento
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1947
cosa a don Gennaro, nel modo più adatto a
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1947
giorno o l’altro, nel suo “basso” di via
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1947
dopotutto, allogarsi e fiorire nel “basso” di via Materdei
181
1947
la cui porta era nel cortile), di un esiguo
182
1947
stessa profonda atavica fede. Nel gran silenzio di certi
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1947
fumo d’incenso stagnò nel cortile. ¶ L’indomani la
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1947
alle domande del commissario; nel corridoio piangevano sua moglie
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1947
figli che ora mugolano nel corridoio. Perciò verrà rilasciato
186
1947
ma dichiarò che agiva nel comune interesse. Disse che
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1947
e punito un imbroglione nel sud era ormai irrevocabile
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1947
stalla che si raggrumava nel cortile, e lentamente si
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1947
si deve dire che nel periodo in cui essa
190
1947
dei pezzi di ghiaccio nel secchio di legno stillante
191
1947
acre gocciolìo del limone nel bicchiere opaco, delle vellose
192
1947
stessa subitaneità, aveva cantato nel suo sangue. Donna Assunta
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1947
sulla sedia. Uscendo, passavano nel riverbero del forno; in
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1947
ma nella produzione e nel collocamento di quadretti votivi
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1947
di fuochi pirotecnici, come nel vostro quadro; ma non
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1947
occhi perché d’improvviso, nel vasto letto d’ottone
197
1947
soave ricomincia a specchiarsi nel suo Bambino, mentre i
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1947
egli si era impiccato nel retrobottega; dovunque ci fosse
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1947
un orfano come fece nel 1919. ¶ Si iniziava l’ascensione
200
1947
fili d’incenso fuggivano nel vento: i mazzi di
201
1947
di fruste per cavalli nel rione Pendino, riuscì infatti
202
1947
era “figlio della Madonna”, nel senso che della sua
203
1947
si era divisa proprio nel giorno in cui le
204
1947
un pessimo barbiere, inabile nel radere guance e incapace
205
1947
di brace per riscaldarsi; nel «gioco delle tre carte
206
1947
è che egli, barricato nel suo grasso, chiuso nei
207
1947
è naturale, come è nel giusto punto tra felicità
208
1947
del morbo lo strozzassero nel sonno, egli soleva alzarsi
209
1947
mattino e passeggiare canticchiando nel vicolo finché il sole
210
1947
sole spuntava per rassicurarlo. Nel 1912 don Aniello aveva anche
211
1947
finito usciva a canticchiare nel vicolo, pensando (ne son
212
1947
creaturine gli morirono regolarmente nel mese delle albicocche e
213
1947
diramate oltre la soglia nel vicolo; quanto faticasse il
214
1947
si era forse scoperta nel sonno. Valeva la pena
215
1947
le scarpe, si alzò. Nel vicolo c’era una
216
1947
vacanza dal ginnasio, geme nel corridoio. Non può muoversi
217
1947
balsamico, gentile, che accompagna nel ragù i petti dalle
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1947
Carraturo... sì, lui... anche nel presente e difficilissimo Natale
219
1947
che preghiere; quasi sempre, nel mio straordinario paese, la
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1947
abbastanza distesi e addormentati nel letto, poi, da non
221
1947
un moncherino, sanguinò forse nel ricordo del “necessaire” di
222
1947
mare come lo spumante nel ghiaccio del secchiello. Su
223
1947
don Ernesto Acampora, famoso nel rione Mercato e forse
224
1947
di sigaretta; era commerciante nel senso che disponeva di
225
1947
chiunque, rimuove il ragù nel tegame, trascorrono anni e
226
1947
non fu più visto nel rione Mercato; ma vivo
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1947
d’onore, sembra scavata nel tufo tanto è vecchia
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1947
cucchiaio di legno rimuove nel tegame, con l’impareggiabile
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1947
loro Pantheon. Non erano nel 1912 a Napoli con me
230
1947
noi il nostro ingresso nel palazzo dei palazzi lo
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1947
lo faceva diventare nero nel padellino, riusciva così a
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1947
gli occhi, esce impercettibilmente nel corridoio, sguscia in cucina
233
1947
forchetta, tutto è bianco nel suo piatto e nel
234
1947
nel suo piatto e nel suo cuore, egli dice
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1947
don Vincenzo, il secchio nel quale lo scontrosissimo latte
236
1947
impegno, io infatti nacqui nel tempo in cui da
237
1947
di livido sale. ¶ Sì, nel 1912 erano più panorami di
238
1947
portandoli sotto il braccio, nel fascio di carta bollata
239
1947
una volta ¶ Non nego, nel mio paese vige la
240
1947
di notte qualcuno canta nel vicolo, è perché soffre
241
1947
la quale fu edificata nel punto in cui si
242
1947
fu ai miei tempi, nel rione Avvocata, il gasista
243
1947
ma cadde un fuochista nel forno D., scoppiò il
244
1947
impigliò Dio sa come nel ventilatore. Adibito alla verifica
245
1947
che non mi piace nel giornale di oggi» quando
246
1947
sagoma di metallo infissa nel legno perché vi si
247
1947
forma e di vita nel grembo della madre, finalmente
248
1947
il primo a credere nel suo malefico potere, e
249
1947
sovrattutto la considerazione che nel suo quadernetto non avrebbero
250
1947
numeri del lotto ditegli nel suo interesse che non