Pietro Metastasio, Giustino, 1713

lido di Durazzo, appunto nel tempo che l'infelice

Ma tu, Giustino, che nel fior degli anni ¶ Dimostri

Egli partissi, ed io, nel punto istesso ¶ Che mancava

E tu lieto saresti ¶ Nel mirare che Amor faccia

Ei già partissi, e nel partire, oh Dio! ¶ Io

delle tue vele ¶ Nube nel ciel che ti contenda

contenda il giorno, ¶ Vento nel mar che t'impedisca

e ridente ¶ Ieri, poiché nel mare il sol si

mal la ria cagione ¶ Nel corpo suo si asconde

impero alcun non lassa, ¶ Nel partir di Giustino ¶ Volle

Che cresce sempre più nel petto mio, ¶ Mi sforza

gentil nipote, ¶ Cui risiedon nel volto amore e doglia

che vi rimiro ¶ Mesto nel volto? ¶ CLE. Da diversi

tratta e confusa; ¶ Ma nel vostro apparir si dileguaro

flutto. ¶ CLE. Alto signor, nel cui possente braccio ¶ La

il barbaro stuolo, e nel suo stato ¶ Riduce un

Già le future genti ¶ Nel suo parlar Giustinian ravvisa

Non ancora uman pensiero ¶ Nel futuro il vol portò

guisa d'arco, ¶ E nel cui chiuso sen l

Gli giace il cor nel petto, e come ghiaccio

vaso. ¶ L'alma destar nel grave sonno immersa. ¶ Ma

poco core hai tu nel seno, ¶ Che per nuovo

il mio bene ¶ Restò nel flutto e si sommerse

Il mio dolor tanto nel sen si avanza ¶ Che

e d'ira ¶ Tutta nel volto accesa, a voi

un insensibil quasi ¶ Moto nel petto ha chiuso. Ei

Già la morte è nel seno. Almen pietosa ¶ Mi

godrei felice stato, ¶ Se nel mio petto Amor non

luci, piangete. ¶ D'Amor nel regno ¶ Non v'e

ha maggior piacere ¶ Che nel tempo felice ¶ Rammemorare i

altrui ferma si rende, ¶ Nel più bel del cammin

ingresso ¶ A dovuta pietà nel vostro core? ¶ GIUS. Qual

io, Giustin, vi dono, ¶ Nel porgervi la destra, oggi

sol punto unirsi, ¶ Così, nel giro di cotanti affanni

madre d'Amor: ¶ E nel fin di sì torbido