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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
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1796
in pensarvi, sembrano improbabili – ¶ nel gran giro de’ secoli
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tal la crociata ¶ fu nel duecento trentasei adunata. ¶ Parte
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memorabile e solenne. ¶ Tommaso, nel calor di quel conflitto
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lo suo offizio ir nel giardin sovente, ¶ le potea
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una certa porticella ¶ che nel giardin contiguo riuscia ¶ e
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e imbrogli; ¶ e poiché nel giardin veduto l’ebbe
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quando poscia il sol nel mar s’immerse, ¶ inosservatamente
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cerimonial su cui sovente ¶ nel congedarsi un amator si
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il nuovo eunuco. ¶ Anzi, nel far ricerche di Tommaso
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la balza laterale, ¶ che nel circasso suol già si
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viril si ricoprisse; ¶ arse nel cor d’un vivo
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donne mie care, ¶ che nel corso di questo poemetto
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quando e il come. ¶ Nel fior degli anni suoi
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e tu fa che nel canto io non istuoni
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in salute, ¶ l’influsso nel governo è affatto nullo
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maestosa negli atti e nel sembiante; ¶ nel diadema imperial
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atti e nel sembiante; ¶ nel diadema imperial splendea ¶ il
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sul mostaccio. ¶ Le donne nel vederlo ebber paura ¶ e
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non merti esser confuso ¶ nel comun, come par tuo
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quando ai primi è nel passar vicina ¶ questi d
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immerso nella crapola e nel gioco. ¶ Della scienza e
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fassi palese, ¶ acciò perfetto nel mestier si renda ¶ talor
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e mozzi ¶ nell’orecchia, nel naso e nella faccia
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e regina. ¶ Che se nel fatto la total mancanza
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il fato, ¶ tutto ricaderà nel primo stato. ¶ Che importa
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idee, ne’ costumi e nel linguaggio ¶ galanteria non già
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che questa gentaglia ¶ introdusse nel tartaro domino. ¶ Non io
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vien pensosa e sola ¶ nel cocchio appresso volgi i
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scellerate ¶ anime non vedrai nel mondo tutto. ¶ Dell’atroce
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gli alti favori; ¶ ella, nel fausto dì del suo
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si vede altrove, ¶ onde nel corso della storia mia
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tosto fu fatto entrar nel gabinetto, ¶ ove trovollo in
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parte ad altri ascosa. ¶ Nel tranquillo silenzio ivi risplende
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più mite e umano, ¶ nel congedarlo strinsegli la mano
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avendo egli il tabarro, ¶ nel cinto preso alle parti
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nell’Impero calmucco e nel mogollo; ¶ onde, di sua
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d’un sol dì nel breve giro ¶ accadut’era
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divote si converse ¶ e nel mistico culto e nell
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in tal guisa avria nel core ¶ potuto insinuar della
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bizzeffe e finir poi ¶ nel letto della gloria i
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bellicoso al primo lampo ¶ nel veloce destriero e ne
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mano. ¶ Ei fisso ognor nel principal suo scopo ¶ fervidi
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mentre i satiri, ascosi nel macchione, ¶ scorbacchiandol dicean: «Oh
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ogn’altro pensier, e nel suo core ¶ solo rimane
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forte lusinga. ¶ Regni Amor nel mio sen, né so
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indispensabil tedio: ¶ perché ciò nel dover più li ritiene
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è ignoto ¶ perché qui nel mio codice v’è
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dietro si mena; ¶ e nel gran padiglion dopo il
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bruno aere echeggia, ¶ poiché nel centro epigrafe allusiva ¶ in
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e il fe’ seder nel più distinto loco. ¶ Venian
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lui ¶ con detti tai nel trapassar l’arresta: ¶ «Mi
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guida i passi miei ¶ nel dubbioso sentier u’ m
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fu ¶ che di Soria nel sanguinoso piano ¶ caddi de
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come i pupazzi fan nel mondo nuovo. ¶ A sì
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porta e francamente entrò ¶ nel quartier di Tommaso, e
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gli eroi di Caracora ¶ nel sacro inaccessibile recesso ¶ ove
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tu puoi». ¶ E poscia, nel dividersi, abbracciollo ¶ con amichevol
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cortigian pusillanime e geloso, ¶ nel passar gli fe’ strada
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bagna ¶ fin colà dove nel Selinga cade: ¶ Selinga, che
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e d’acque pien nel Baical si getta. ¶ E
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luogo eternamente adombra. ¶ Avvi nel centro un diruto abituro
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o misera baracca, ¶ sdraiati nel fetor, nel sucidume, ¶ in
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baracca, ¶ sdraiati nel fetor, nel sucidume, ¶ in sullo strame
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né si trattenga; ¶ e nel tempo medesimo si espresse
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sei; ¶ e così mai nel caso il ciel ti
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in su’ primi momenti, ¶ nel partir ch’egli fe
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è d’uopo implorar nel duro caso ¶ tutto il
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ostensore del presente. ¶ Siveno, nel partir, di tasca il
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e spettacol lugubre appar nel cielo. ¶ Veggo gran carro
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Cutsai, per vero dir, nel primo istante ¶ mostrossi alquanto
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le campagne e arditamente ¶ nel centro dell’Impero entrar
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nell’inquieta plebe e nel villano ¶ che, votando la
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che, se fisso è nel ciel ch’io resti
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ed ampia fascia stringegli nel fianco ¶ la casacca che
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e le rispose: ¶ «Poiché nel ballo ancor vuoi ch
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mie man gli caccerò nel ventre ¶ e di quei
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ribelli torme; ¶ e poiché nel terror, nello scompiglio ¶ darsi
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atroci, in quell’orrore, ¶ nel sanguinario istinto e furibondo
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spicca. ¶ Cade rovescio e nel cader appeso ¶ col manco
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tenne, ¶ ch’ei, pertinace nel crudel consiglio, ¶ contro i
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trabocca ¶ e muore, e nel morir morde la terra
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anima codarda ¶ mostrò già nel periglio e nell’ambascia
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ognor nell’opra e nel pensiere ¶ volle Catuna una
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ciaschedun impari ¶ a farsi nel mestier pratico e destro
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i bachi, ¶ Melicerta tremò nel fondo algoso ¶ e Proteo
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a me, se poi nel mar m’annego?» ¶ Sovente
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disalberate, altre sommerse ¶ rimaser nel furor della procella; ¶ altre
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lo cossero arrosto e nel tegame, ¶ e depredaro e
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la biblioteca tutta, ¶ acciò nel mondo inter se ne
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giunse in Caracora ¶ che nel gran posto era Tommaso
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vuole, ¶ non vi fu nel saper talpa sì cieca
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tutti i Tartari felici. ¶ Nel tempo stesso ancor, di
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ridir quant’io soffersi ¶ nel penoso lunghissimo viaggio ¶ gravi
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dirti a suo nome nel partir m’impose ¶ che
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son condutto ¶ per implorar nel tartaro dominio ¶ d’un
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borsa era ita, impallidì nel volto: ¶ che colà non
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la superstizion colla barbarie. ¶ Nel dolce esterior smorfie profonde
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e a quei che nel mestiere ¶ prima de’ viaggi
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ma il Pantalon, che nel passar li vide, ¶ e
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strepitoso passo ¶ brama brillar nel mondo e far del
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esperto e accorto ¶ era nel mondo e aver talento
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avea acquistato. ¶ Non sol nel grosso delle nazioni, ¶ ma
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il nostro assunto. ¶ Ella, nel traversar la gran cittade
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e di milizia ¶ che nel gran tempio e canta
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concava s’appiatta ¶ o nel cavo di vecchia elce
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sorgon due monaster, parte nel masso ¶ edificati a colpi
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arcani il popol venera ¶ nel fragil sesso e nell
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e il germe lamico nel ventre; ¶ ed esse altere
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o lago o monte ¶ nel circuito appar dell’orizzonte
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cui si niega ¶ penetrar nel gran tempio, adora e
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adora e prega. ¶ Sol nel tempio inoltrar lice a
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recò il pan là nel deserto, ¶ un corvo fosse
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ella è a lor nel trapassar vicina ¶ s’inchinano
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ella ama, ¶ entrar potrà nel monaster vicino, ¶ e alcune
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Fo dipinto. ¶ Catuna entrò nel santuario; e dietro ¶ restar
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risponder cura ¶ e mesce nel parlar termini ignoti, ¶ e
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prestato omaggio ¶ partissi, e nel partir due gran cassette
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più vicino circuito. ¶ Qui nel suo palanchin tornossi a
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opra dall’arabo linguaggio ¶ nel linguaggio mogol la versione
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original della scrittura santa ¶ nel greco trasportar dal testo
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d’alcun dì talor nel ventre ¶ sento mosse e
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ceto ¶ in forma registrar nel protocollo ¶ fe’ del pubblico
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fosse l’aggettivo, ¶ onde nel caso che presente or
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introdusse dell’antico invece ¶ nel marzial mestier nuovo sistema
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tante, ¶ nell’oro e nel denar posto in riserbo
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il sangue esser suol nel corpo umano, ¶ che se
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martella, ¶ ed il rival nel rimirar contento ¶ la guata
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occorsa, ¶ che l’obbligò nel regno a far dimora
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con maniere accorte ¶ insinuarsi nel favor di lui, ¶ e
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Molta festa si fer nel rivederse ¶ e l’amicizia
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là senza congedo. ¶ Ma nel periglio mio, nel duro
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Ma nel periglio mio, nel duro caso ¶ altro scampo
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per eccellenza. ¶ Del resto nel mestier sì l’un
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omai lividi e pesti. ¶ Nel suo quartier lo scandol
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aromi ¶ fra i tropici nel mar dell’Oriente, ¶ e
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cibo; e volle ¶ indurir nel travaglio e nel disagio
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indurir nel travaglio e nel disagio, ¶ né fu duce
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noia a discacciar fitta nel petto, ¶ appresso vi traete
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ragion gli addusse ¶ e nel lor giusto lume appresentolle
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mente ognor fisso e nel core ¶ l’estinto sposo
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grado a favorito, ¶ visse nel lusso, e riformato poi
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là partiano intanto e nel partire ¶ vider Tommaso e
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e a forza soffocar nel core ¶ tentò il fermento
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antichi amanti ¶ si riscontrar nel rimirarsi in volto ¶ e
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e del Volga colà nel campamento ¶ ella a Mengo
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poiché già fisso avea nel suo pensiero ¶ di macchinargli
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giù scende, ¶ maggior rapidità nel corso prende. ¶ Fuggi, Catuna
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conservati per far chiasso nel mondo. ¶ In mezzo d
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suoi più fidi amici. ¶ Nel centro d’un boschetto
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stesso lasciò scritto poi ¶ nel racconto fedel de’ viaggi
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comitiva, ¶ liberò Toto, e nel partir dicea: ¶ «Toto, non
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fra queste istesse mura ¶ nel santuario dell’Impero stesso
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fin nella reggia tua, nel tuo palagio ¶ insidia a
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fin dove sbocca Amur nel mar d’Ocoto. ¶ Là
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e in ovatta, ¶ e nel trattarla quel monarca augusto
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mio, ¶ lascialo chiachierar, che nel mio caso ¶ faria lo
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dando loro de’ calci nel preterito, ¶ ridevan essi e
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o se più innante ¶ nel mondo ove noi siamo
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affar di Stato; ¶ che nel governo ha il principal
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e di cattiva luna, ¶ nel disordin comun, nel cambiamento
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luna, ¶ nel disordin comun, nel cambiamento ¶ sperando migliorar stato
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ove il fiume Curlon nel Dalai sbocca. ¶ Chiuder solean
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stanzon gli ammontonarono, ¶ ove nel puzzo e nel comun
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ove nel puzzo e nel comun contagio ¶ oppressi e
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limpida viene; ¶ poi fangosa nel corso e turbolenta, ¶ borri
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s’avanza ¶ o incauto nel passar se le presenta
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Ma poi d’umanità nel seno un moto ¶ destosegli
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ad imperar pervenne, ¶ quando nel fausto suo giorno natale
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compagnia. ¶ E volle fosse nel quartier più vago ¶ a
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altra occulta ragion chiudo nel core. ¶ Deh, lasciami alla
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mi s’apre e nel più fondo ¶ baratro suo
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soffogati il rombo ¶ fea nel notturno orror cupo rimbombo
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che ad imperar pervenne ¶ nel primiero favor sempre la
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libertà di passeggiare ¶ o nel vicino bosco o lungo
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mondo estremo lato; ¶ ma nel felice stato e nell
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ella: «Sai che ognun nel proprio stato ¶ empier dee
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timor del pericolo imminente ¶ nel disastroso incommodo passaggio, ¶ i
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traspare in faccia ¶ e nel bollor dei vari affetti
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molto eloquente e istrutto ¶ nel tartaro linguaggio e nel
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nel tartaro linguaggio e nel latino ¶ con una bella
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dopo vari accidenti esposti nel primo canto cadde in
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dà un doppio indice. ¶ Nel primo si spiegheranno le
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in questo poema, e nel secondo le allusioni de