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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «nell»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
braccia stanche si allentaron nell’erba rinfrescata. E sentì
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lui come una vampa, nell’odore delle piante aromatiche
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amava più indugiare. Tuffò nell’acqua la faccia, e
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da qualche tempo accesa nell’animo: quella di volersi
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lento volgersi delle sfere nell’orologio a pendolo. ¶ Questo
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la sua collera sbolliva nell’eruzione delle parole come
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uomo così acerbamente colpito nell’orgoglio e nell’amore
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colpito nell’orgoglio e nell’amore paterno per opera
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Riotti. Questi entrò subito nell’argomento. ¶ — Per mia norma
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essi, eccitati o stanchi, nell’ore tarde rincorrevano il
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come se lasciasse ondeggiare nell’aria qualcosa di sé
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tutta l’anima sua nell’interpretazione della musica, e
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e per quella facilità nell’apprendere i linguaggi chèè
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voce che entrasse fin nell’anima, subdolamente, come un
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voce gli era penetrata nell’intimo, gli si aggirava
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intimo, gli si aggirava nell’eco dell’ anima come
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un male antico, ruggente nell’ intimo delle sue fibre
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risoluzione gli era entrata nell’animo, egli non indugiava
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cappello, e si scioglieva nell’ampiezza d’un manicotto
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un momento si trovaron nell’impaccio entrambi, poiché non
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dolce insieme, come se nell’intimo della sua natura
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si prese una mano nell’altra, girando gli anelli
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inquietudine che ho vissuti nell’attesa di parlare con
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stesso andava più volte nell’anno a Londra, sacrificando
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donna di meno irreprensibile nell’opinione altrui, e furon
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ognuno senza mai cadere nell’adulazione. Il principe d
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presso il Mammagnùccolo impettito nell’intonaco della sua camicia
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lo si vedeva, elegantissimo nell’abito nero, girar per
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quelle parole ambigue che nell’ amore fanno tanto male
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qualche lacrima gli luccicava nell’ occhio fermo, qualche battito
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avrebber dovuto aver luogo nell’autunno seguente, con un
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avuto ragioni da vendere nell’andarsene via dalla bottega
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Urbino, recarsi all’ippodromo nell’automobile di Lanzo Malatesta
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si davan più volte nell’anno in casa Aimone
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egli avrebbe voluto entrar nell’intimo di quella società
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di proporlo al Circolo nell’autunno prossimo, poiché frattanto
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lasciar scorrere l’estate nell’accaparrarsi destramente un certo
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corni di caccia perduti nell’eco delle bandite, rispondeva
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e qualche volta, pur nell’ore più intime, dimostrava
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un nido, che bagnava nell’acqua placida le sue
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in disparte, quasi nascosti nell’intimità del loro nido
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magnificenze di fiori, consumava nell’ardore delle postreme sue
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di signore ciarliere, ferventi nell’opera intrapresa, tutto il
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Claudia era già oltre nell’autunno della sua famosa
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sentì nascere il capriccio nell’animo di quella donna
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d’intimità, troppo esigente nell’opera delle amorose fatiche
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crespa l’aveva ripristinata nell’antico splendore. Ella viveva
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ala, nel fuggire. Poi, nell’altra stanza, rideva, rideva
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riverbero di lampioni, disperso nell’azzurra luce della notte
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e la buona vivanda, nell’ora fra tutte più
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di toccare, di sorridere, nell’odore stesso di lei
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guardarla maravigliato, quasi trasognato, nell’udirla parlare così. Poi
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che tentasse di fasciarlo nell’insidia della sua femminilità
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graste i davanzali. ¶ Filippo, nell’anticamera, si mise a
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cercava ora una sottoveste nell’armadio. ¶ — Cosa ne sai
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Grazie. ¶ Le sue narici, nell’odorarlo, avevano la palpitazione
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proverò. ¶ Arrigo si ritrasse nell’altra stanza, lasciando la
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fare per sembrarle naturale. Nell’accomodarsi i riccioli ella
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lasciata baciare. ¶ Una pendola nell’altra stanza battè l
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velluto e vivendo intera nell’ombra che le faceva
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così ella pareva essere, nell’ombra del suo palco
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come quando ella cercava nell’amante uno svago alla
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come un grande miracolo, nell’amore. ¶ Così non era
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Nel ridotto, ne’ corridoi, nell’atrio, su per le
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tentazione di rivederla. Tornò nell’atrio e attese. ¶ Presto
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colpa gli era penetrata nell’essere insidiosamente, senza lasciargli
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ebbe estenuata ogni forza nell’attorcigliarsi contro la sua
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mi stai così forte nell’anima che non posso
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tovagliolo di bucato chiuso nell’anello d’alluminio, quasi
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addietro, gli entrava sin nell’intimo del cuore prodigandogli
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che lo possedeva sin nell’intimo e lo feriva
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luco rossastra, ch’era, nell’aria ferma, il riflesso
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poi chinò la faccia nell’ombra del cappello. ¶ — Se
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grande che vi sia nell’amore. ¶ Ella ebbe un
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un sottile piacere. ¶ Poiché nell’amarlo non cercava in
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fuggente, la udì piangere nell’ebbrezza, ridere nel dolore
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Ti amo... ¶ Quando furono nell’ultima cascina, il canto
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si sentì rabbrividire fin nell’intimo, preso da una
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trepidava e si agitava nell’attesa della prova solenne
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han talvolta certe rose, nell’aprirsi, fra il giallo
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più parti, applaudendo. E nell’aria oscillò quella specie
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il largo recinto, che nell’imminenza della gran corsa
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Versilia! Versilia!... ¶ C’era nell’aria elettrici la sospensione
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che le fece fare nell’ ultimo metro il salto
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che le fece avere nell’ estrema tensione il più
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una vecchia donna, confusa nell’ombra dei colonnati, pregava
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fanciulla intinse la mano nell’acquasantiera e si segnò
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sedette sovra un banco, nell’ombra del colonnato, e
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palmi, appoggiò le labbra nell’incavo dei due pollici
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tenui come biada nascente. ¶ Nell’alta chiesa l’organo
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cacciato per strade oblique; nell’ombra s’era fatto
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bauli, s’apparecchiò. Ma nell’ora della partenza, l
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per ascoltare. La intese nell’anticamera, riconobbe il fruscio
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singolare; le si leggeva nell’espressione del volto un
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spavento s’era aperto nell’anima sua; le era
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più terribile che sia nell’amore. ¶ Forse i grandi
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vegetale dei prati maggenghi, nell’aria limpida e sana
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quale premeva egli stesso nell’inarcarsi per remare; la
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ferma e la lenza nell’acqua. Piano piano, senza
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in una mano e nell’altra le due funicelle
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affondare troppo il remo nell’acqua; così, guarda. Snoda
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il gaudio che ardon nell’essenza dell’amore. ¶ Il
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di bella notte spandevan nell’aria limpida ondate di
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all’altra strettamente, perchè nell’ombra si sentivano più
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il sin corpo disperdersi nell’annientamento, il suo dannato
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Una paura gelida, radicata nell’essere, una paura che
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Egli rimase a camminare nell’atrio lungamente, poi scese
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moltiplicava intorno a lui, nell’ebbro giardino. ¶ Traverso il
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vestivan di bianchi splendori nell’incantesimo della notte. ¶ Trascorse
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suoi fili d’argento nell’intrico dei rami frondosi
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battendo insieme le ginocchia nell’impazienza dello spasimo da
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grembo inconsapevole si ribellò nell’attimo della dedizione. Con
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ferì nella carne, fin nell’anima, con più irte
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s’era trovato curvo nell’attimo estremo, quando stava
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gli si era scatenata nell’anima una buia tempesta
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porterò nei sensi e nell’anima la tua memoria
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albergo due giorni, sperduta, nell’inerzia, nello stupore, nello
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la notte sopra tutto, nell’incubo del dormiveglia, le
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vedendo insane immagini accendersi nell’oscurità. ¶ Allora con la
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sordo le si levava nell’anima contro lo scomparso
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con il triste peso nell’anima d’una colpa
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giorno si lasciò persuadere. ¶ Nell’afa del caldo mese
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ch’egli poteva desiderare nell’amante sognata; era fanciulla
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per una stanza, intravvidero nell’altra un letto vasto
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scegliere come ti piacerà. Nell’autunno, per esempio, un
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ginocchi, proteso verso lei nell’ardore del suo desiderio
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nessuno vi entrasse, anzi, nell’uscir di casa, ne
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e, mordendosi un labbro nell’ira taciturna, s’avviò
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usata per meglio guardare nell’ombra dell’anima sua
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nascere nei sensi e nell’anima d’una piccola
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amore gli fosse nato nell’anima, e non trovò
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forse gli dormiva insospettato nell’anima, come una profonda
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rimase per lunghe ore nell’ombra dei colonnati, presso
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più forte gli suggellò nell’anima il suo grande
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il meccanico ch’era nell’interno della vettura si
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che un punto nero nell’immobile splendore dell’acqua
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gli batteva il cuore nell’avvicinarsi alla casa paterna
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attenta e ben nascosta, nell’ombra del suo cammino
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i consueti amici, poiché, nell’interrogarli destramente, avrebbe forse
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mettere il tuo nome nell’elenco dei soci onorari
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libertino, di aver tramato nell’ombra il mercato fraterno
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a lui, di sera, nell’ombra, con brivido, su
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le sue braccia nude, nell’ avvincersi a lui, sapevano
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trovasse un’acre sapore nell’orribile nome. ¶ Poi le
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volta si svestiva, lasciava nell’aria, su tutti gli
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deboli sotto il vento. ¶ Nell’aria ferma, poco più
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facesser rumore. Poi vide nell’ombra due luci, due
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passò un cortile, giunse nell’orto, si aggrappò ad
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lasciandosi dietro un solco nell’erba rugiadosa, bevendo il
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bubbolii freschi dei fonti nell’ora meridiana, ed il
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di sentirsi ghermire. Poi, nell’alto fogliame, intese un
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occhi un po’ spersi nell’incantesimo della notte d
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nel rumore dell’infinito, nell’opaco fervore delle sue
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stava nel mezzo, ella nell’angolo, sempre rintanata, con
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ma in cuor suo, nell’interiore sua febbre. Non
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rabbrividita, e si restringeva nell’ angolo, s’impiccioliva nella
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nostro amore... ¶ E già, nell’ebbrezza del suo perdimento
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inquietudine solare, prima che, nell’irrompere del giorno, tutto
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fila. E cantavano sempre, nell’aurora vittoriosa, l’inno