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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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evadere dalla galera impiumata nella quale mi trovavo, dove
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mie più ordinarie necessità. Nella prima, ci trovavo misere
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la nonna viveva sempre nella speranza che presto o
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partire. È sempre così nella vita: una sfilza di
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cucina era la stanza nella quale mia nonna non
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piaciuto riuscire a distinguerlo nella sua interezza, per arrivare
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le tante lacrime versate nella vita. Quel verde miracoloso
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che avevo messo piede nella sua stalla: allora ero
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assomigliavano affatto, ma che nella profondità delle anime si
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natura che si offriva nella sua generosità struggente davanti
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trovava spesso ovunque, sia nella varietà bianca che in
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intromissione della quasi suocera nella scelta dei mobili per
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cielo e le stelle nella notte infinita. ¶ Erano le
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per i miei genitori (nella quale ora dormiva la
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sellino, infilavi i piedi nella fascetta nera dei pedali
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il costume da bagno nella pila, e poi svelta
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assordanti. ¶ Il Santo sfilava nella prima barca, quella con
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piacesse mettere i piedi nella sabbia. Prima era stata
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benefico. ¶ Con i piedi nella sabbia quella sera avevo
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era il vero lusso nella vita: possedere un telefono
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accettare l’evenienza che nella vita tutto può accadere
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volle anche accertarsi che nella cartella ci fosse il
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appassionarsi alla musica. Pur nella maniera più elementare, entrai
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sottofondo. ¶ Con i piedi nella sabbia ¶ L’autobus che
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affondare spensierata i piedi nella sabbia. Era come rientrare
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precisa. ¶ Con i piedi nella sabbia, anche solo per
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me. ¶ Con i piedi nella sabbia rivedevo il mio
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E con i piedi nella sabbia non mi sentivo
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la nonna – e dirigermi nella stanza da pranzo per
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offendeva per poco), che nella vita bastava farsi la
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mai piacere di raccontare nella sua vera essenza era
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le patate per friggerle nella padella. ¶ Se non ero
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fosse tutto a posto nella cartella. ¶ Il pullman che
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mi mandò in punizione nella mia stanza, e mi
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meravigliose e buone, e nella vita è una fortuna
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regala qualcosa in più nella busta paga. ¶ Qui è
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fare qualcosa di buono nella vita. ¶ Spero tanto che
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stato rilasciato per emigrare nella Repubblica Federale di Germania
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senza casa, ma contenti nella propria terra. ¶ A me
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continua con l’affetto. Nella vita ci sono problemi
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gli amici sono tutto nella vita. E non si
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ad affrontare la disgrazia. ¶ Nella confusione del momento, mi
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Per cominciare, si entrava nella stanza del morto. E
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foto del matrimonio, così, nella speranza che l’anima
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che, anche se ricadrò nella tentazione di confessarti i
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invece, si era mostrata nella sua fragile pochezza, come
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freddo. Infilai i piedi nella sabbia implorando Gesù, la
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a mettere i piedi nella sabbia, appena potevo. ¶ I
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testa per guardarmi. Tutto nella regola. ¶ «Sei stata da
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di speranza che brillava nella mia testa da settimane
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non mi era chiaro. Nella mia testa si rincorrevano
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bastardo, continuava a girarmi nella testa. Perché l’aveva
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di salute la impietosiva. ¶ «Nella vita si paga il
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male che si fa!» ¶ Nella novena per Pina la
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era ritornato dritto dritto nella sua tana. Subito, le
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una tristezza tanto grande, nella mia ingenuità pensavo di
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di tutti i bambini nella stanza: ce n’erano
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dovevo abbozzare. ¶ Mentre giocavo nella stanza di fianco, le
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aspettavo (e quante attese nella mia vita) la loro
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E comunque io, pur nella sua rinuncia, quel pacchetto
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tante volte i piedi nella sabbia sul finire di
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interrogativi, mi sarei trovata nella scomoda posizione di fingere
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che a una bambina nella mia condizione, ovvero senza
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lungo con i piedi nella sabbia quando seppi che
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ancora, con i piedi nella sabbia, il giorno in
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era stato un furto nella gioielleria in cui faceva
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anche una persona che nella vita ha avuto tante
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qualche settimana si mostrò nella sua vera natura… ¶ Pausa
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giorno. Giurava di sentirlo nella carne! ¶ «Tuo padre conosce
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perché siamo stati impegnati nella preparazione di una stanza
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sul terrazzo. ¶ Mentre cercavo nella tasca uno spicciolo da
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due estranei anche abitando nella stessa casa. ¶ Un muro
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si trattasse di conseguenze nella norma. La sua spossatezza
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Nessuno fiatava. Nessuno parlava. ¶ Nella nostra chiesa ognuno cercava
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una tazza di tè nella sua stanza. ¶ «Mi accompagni
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dettata da un incoraggiamento: nella vita contavano solo i
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uscite segrete, e pur nella penombra del corridoio lui
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Tamburo Lercio era comparso nella loro vita, tutto era
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sulle cassette della posta. ¶ Nella cerchia degli acculturati di
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spediva erano tutti uguali nella forma. Contenevano la stessa
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di valutare la realtà nella sua crudezza infinita. ¶ Dai
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indispensabili per darsi coraggio nella vita. Perché in certi
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suo sguardo alle spalle, nella maniera solita che mi
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e, dopo averli avvolti nella carta, li infilò nella
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nella carta, li infilò nella sacca di tessuto che
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ore con i piedi nella sabbia a respirare l
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all’ora, e invece nella ditta che gli paga
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o poi ci andremo nella sua città» mi aveva
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proprietario conosceva i miei. ¶ Nella lettera, la mamma aveva
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tante considerazioni mi frullarono nella testa. Ma la parola
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in guardia. ¶ Così, mano nella mano, ci mischiammo alle
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spingeva i miei indumenti nella valigia, per fare spazio
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una tracolla di cuoio nella quale avevo messo di
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quando si è insieme nella tempesta; al contrario, col
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bambina pronta a perdersi nella foresta. ¶ Lo zio Mario
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sempre ¶ I giorni trascorrevano, nella mia nuova casa. Eravamo
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all’altra – visto che nella famosa stanzetta destinata a
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domanda si era infilata nella sua testa come un
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quel giorno sembrava scritto nella Bibbia, tanto era sacro
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a Flörsheim stavamo giocando nella sua stanza, quando all
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far vedere agli altri? Nella testa ancora mi risuonavano
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andati a fare cosa, nella Capitale? ¶ In paese nessuno
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terra, e per quanto nella casa di Flörsheim ci
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quello scambio di battute, nella stanza calò un silenzio
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molto del suo volere nella scelta apparente di mamma
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riti quotidiani, ai quali, nella normalità del loro svolgimento
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dura – come la immaginavo nella mia fantasia di bambina
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i clienti si avvicendavano nella sala, e il rumore
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rientrate a casa, mano nella mano, come se niente
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ero diventata adulta, almeno nella sfera dei peccati che
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riguardavano il corpo. Però nella mia confessione avevo trovato
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salvato dalla rovina. Ma nella sua breve sosta in
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occhi al cielo sperando nella clemenza di Dio. Per
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quando ero ancora intenta nella faticosa esperienza di mettere
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a inglobare il dolore nella mia carne, ad accettarlo