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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Grazia Deledda, Leggende sarde, 1894

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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favolose e meravigliose, smarrite nella nebbia di epoche diverse
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superstizioni bizzarre e infinite. Nella stretta mancanza di denari
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rammento tanti fatti accaduti nella mia infanzia. Anche la
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suoi capelli di sole, nella mia infanzia! ¶ I diavoli
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animale sparì, improvvisamente, sprofondandosi nella neve. ¶ Il cacciatore raggiunse
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del caduto, lo calarono nella nurra. Ma per quanto
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ha, nel paesaggio e nella natura dei nativi, molta
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dessero frequenti convegni notturni nella stessa casa di lei
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altro, spargendo il terrore nella Gallura. La croce del
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campi del Coghinas. E nella fresca serenità della azzurra
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gli occhi morenti fissi nella fatale e affascinante isola
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muraglia nera e triste nella notte scialba e silenziosa
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giorno è invisibile, ma nella notte, sia calma o
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si degnò di scendere nella Sardegna per visitare il
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lo consigliò di ricovrarsi nella chiesa vicina, ma egli
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dopo molti mesi vide nella finestra sparso un magnifico
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giovine che, introdottosi furtivamente nella notte in chiesa, l
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nel disegno dell'arazzo! ¶ Nella notte precedente il dì
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senza mutamento, tutta composta nella soavità dell'atto come
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di festa, in cui nella chiesa del monastero si
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sono di moda, e nella rinascente fioritura degli studi
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della signora colta e nella fantasia rozzamente poetica della
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sognatore dell'artista e nella percezione spregiudicata e indagatrice
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latini, negli usi e nella favella, non si ricordano
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sarda. ¶ I tre fratelli7 ¶ Nella catena di monti che
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chi persino morto. E nella terribile confusione i tre
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la prese con sé nella stanza più remota della
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Ciò detto sparve, lasciando nella stanza come una luce
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in quella stanza remota, nella quale perdurava la luce
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guarire i malati, e nella fortuna non dimenticarti di
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sventura." ¶ E sparì, lasciando nella stanza una luce d
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e ricordarla sempre, anche nella buona fortuna. ¶ Dopo un
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rosario miracoloso stava appeso nella reale cappella, fra altre
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la Giudicessa scendeva raramente nella cappella, passando invece il
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trovadori, che non mancavano nella corte degli Arboréa. ¶ Ora
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diavolo, perché lo aiutasse nella vendetta; e si vestì
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di questo fatto. ¶ Intanto nella Corte Reale si era
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e perdono. ¶ Allora, come nella stanza buia e remota
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eppure nulla mancava mai nella casetta: c'era sempre
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il cucchiarino d'oro nella scarpina di marocchino ricamato
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imposero di viver sempre nella casetta verde nascosta fra
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espiasse i suoi peccati nella solitudine. Non sappiamo se