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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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realtà. Così abbiamo avuto nella metà del secolo scorso
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colà, l’ottimo Edoardo, nella ridente e ospitale città
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allegra città per approfondirmi nella conoscenza della lingua francese
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sconosciuti ch’egli intravedeva nella scienza, signora e padrona
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campo nuovo e fantastico, nella sua positiva realtà, che
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ometto grassottello, sbarbato, irreprensibile nella sua mise grigio perla
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cadenzato del treno fuggente nella notte, sopra il quale
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Il treno correva sempre, nella notte tenebrosa, il frastuono
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per compagno. ¶ La stazioncina nella quale eravamo discesi, era
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ore ci aveva trascinati nella pazza sua corsa sin
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gradino petroso che, incavato nella roccia viva, incominciava la
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della viuzza, incassata sempre nella roccia viva, apparve all
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che scende a precipizio nella valle. Vi si arriva
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senso di superstizioso terrore nella voce. ¶ Intanto la nera
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clamore che veniva avanzandosi nella piazzetta. ¶ Vedemmo parecchi dei
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di una stretta corte, nella quale s’entrava per
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trovar nulla da fare nella decrepita e affumicata spelonca
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ben altrimenti. ¶ Vagolava dunque nella valle la lontanissima tradizione
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tanto potente da tirar nella rete nientemeno che tutti
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grandi e vivi colori, nella sua barbara ingenuità, a
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cominciamo. ¶ — Ti ascolto. ¶ — Aiutami nella mia ricerca. ¶ — Eccomi pronto
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rumore di passi precipitosi nella Biblioteca, un andito di
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tutte le vostre ricerche nella Biblioteca, tutti i vostri
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vostri assaggi, quassù, giù nella valle, intorno al Castello
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di vimini scivolava trattenuta nella sua corsa fantastica verso
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mai veduta l’eguale. ¶ Nella mia mente, ottenebrata ancora
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conto ch’eravamo sempre nella nostra cesta, che tu
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così, nell’inerzia completa, nella quiete assoluta!... ¶ E così
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di metallo che trovavansi nella sua camera, come i
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molte ore di permanenza nella perfetta oscurità, scoprì come
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Edoardo... – mormorai. ¶ Egli, rapito nella fulgida visione, non mi
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la loro vivida luce nella nebbia fulgente che tutto
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infinita, senza orizzonte, perdendosi nella luce, davanti ai nostri
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avrei giurato di aver nella mente come una strana
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idea s’era formulata nella mia mente. ¶ — Voi dovreste
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un piccolo armadio posto nella parete del Tempio ne
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di esso, che risvegliava nella mia memoria il ricordo
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già noti, quasi perduti nella nebbia di un passato
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ma vagamente ancor vivo nella mia coscienza. ¶ Edoardo aveva
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e là s’aprivan nella roccia piccoli getti d
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la valle tutta luminosa nella sua sottile nebbia siderea
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tranquillamente vivere in pace.... nella nostra luce eterna e
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giorni!) invece è rimasto nella più grossolana e stolida
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una inutile ombra svanita nella vana storia del tempo
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pazzi bizzarri e geniali, nella sua stramba originalità, prodotti
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prepararono le nostre conquiste nella Scienza moderna – Gerolamo Cardano
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del tutto assurdo. Solo nella grotta che ho ricordato
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vecchi. Quando noi, vissuti nella pace e nel pensiero
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vegetale nè animale, entrava nella loro alimentazione. ¶ Del resto
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viuzza, che parea scavata nella cruda roccia e che
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e del tutto isolata nella pianura da cui sorgeva
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colori, che pur esistono nella grande ricchezza della Natura
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alto: poi si dissolse nella vaga penombra luminosa. ¶ E
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toccarmi lievemente la spalla. ¶ Nella bianca figura ch’era
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lei.... ¶ — In lei? ¶ — Sì, nella bella e purissima creatura
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a noi Komokokis taceva nella sua eterna pace fatta
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super-umano. ¶ * ¶ Quando rientrai nella capanna che mi serviva
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s’era fatta gigante nella mia coscienza. ¶ Fuggire! ¶ Poichè
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via donde eravam caduti nella strano mondo che ora
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vita e della natura nella quale io era nato
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ormai ardentemente di ritornare nella calda aria, imbevuta di
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e dolcissimo, passerai raggiante nella tua immortale bellezza, che
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sulle cui sponde – scintillante nella diafana nebbia luminosa – sorgeva
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non nutriva nessuna fiducia nella riuscita della nostra impresa
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ripidissima ascesa, scavata quasi nella viva roccia. E cominciai
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Continuammo il cammino ancora nella tenebra più fitta. ¶ La
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fitte che ne circondavano, nella rapida corsa della nostra
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a sollevarla per recarla nella barca, feci un balzo
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farsi piccina, esile, vana nella trionfante luce del sole
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amico?... Ella si dissolve nella luce!... Il vecchio Kalika