Rossella Bernardi, Il lato oscuro, 2010

tutto possibile” per rientrare nella mia vita regolare, pubblica

capito che dovevo, pur nella mia follia, darmi delle

studentelli. ¶ Quindi prudenza, oculatezza nella scelta, né nomi, né

per poi scivolare precipitosamente nella noia e sentire l

testa, affondando la mano nella massa dei miei capelli

organizzando cene a quattro nella splendida Magione o invitandomi

devoto. ¶ Gliel’ho presentato nella speranza di darle qualcosa

gioco e mi calo nella parte della severa professoressa

il favore di metterla nella tua classe, il prossimo

lampo di paura rivolto nella mia direzione, baluginare tra

ed entro con decisione nella serra, per lasciarmi alle

sarebbe sognato di vedere nella sua famiglia. Dopo è

me, rivedendo la scena nella serra, fra le preziose

un’ombra d’ansia nella sua voce e il

un’idea mi balena nella mente... ¶ “Hai una storia

giovani sanno essere, arroganti nella loro certezza di un

finalmente fare una pausa nella loro conversazione serrata, il

piccolo vantaggio per me nella nostra relazione. Io so

di più. Quando rientro nella sala, la folla è

mi strappa un bottone nella fretta di togliermi la

affondo è una coltellata nella carne. ¶ Quando ho perso

Torino, cerca una breccia nella mia evidente ostilità. ¶ Dunque

attorno alla vita. Anche nella penombra della stanza, posso

pausa. ¶ Ho riflettuto molto, nella pace della mia casa

vuole studiarmi la faccia nella luce impietosa dei neon

cose normali, di mischiarmi nella folla indaffarata del sabato

deve restare ben sepolta nella mansardina sui tetti. ¶ A

per meglio dire; Fabio, nella mia vita, esiste anche

fa freddo, mi stringo nella mia vestaglia felpata e

ridacchio stupidamente, mentre rovisto nella borsa per trovare le

suora laica. ¶ Rimettere piede nella mia vecchia facoltà, mi

distesi a letto, immersi nella pigrizia del “dopo”, Peter

finalmente andato a posto nella mia vita di eterno

Va bene, ci sto. Nella peggiore delle ipotesi, io