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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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1956
tasca davanti e tre nella tasca di dietro d
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1956
fece una profonda bruciatura nella fronte. La Regina stava
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1956
uova: Cannelora si rifugiò nella grotta. Mentr’era nella
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1956
nella grotta. Mentr’era nella grotta sentì una vocina
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sentì una vocina fuori, nella pioggia: – Mi lasci entrare
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1956
tomba che c’era nella grotta e lo seppellì
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1956
dalla tempesta e riparò nella grotta. Venne la serpicina
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1956
morto, con due buchi nella testa che buttavano fuori
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1956
per bruciare i colombi. Nella locanda abitava una Fata
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1956
mangerò. ¶ Allora Filomena salì nella casa dell’Orca; ma
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1956
che dalle finestre volano nella stanza migliaia d’uccelli
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1956
tappeto sempre più alto nella stanza. Così, in ventiquattr
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accorti che qualcuno veniva nella caverna a derubarli. Il
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lì vicino, sentì rumore nella botte. Si mise ad
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1956
bollente e la rovesciò nella botte. I briganti morirono
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1956
il marengo era sempre nella sua tasca. Così visse
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1956
a chiave la figlia nella sua stanza, che non
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non vedesse nessuno. ¶ Sola nella sua stanza, Carola si
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1956
non sentiva niente, perché nella sua stanza c’era
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e poi ti butterò nella pece. ¶ La giovane tremando
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1956
stava per esser gettata nella caldaia. ¶ – Fermi! – gridò, afferrò
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come un matto. ¶ Intanto, nella caldaia era stata gettata
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andava da Re Pipi nella nicchia, e gli diceva
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portato via! Mi chiuderò nella mia stanza col mio
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saper niente. ¶ Ma chiusa nella sua stanza non ci
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perché possono stare solo nella sua galleria, tanto sono
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e se la portò nella sua stanza. ¶ La mattina
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a tutta la gente nella piazza apparve il ragazzo
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Evviva! – Intanto accorreva folla nella piazza da tutta la
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era anche lei vissuta nella povertà, gli disse solo
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era rimasto nel bosco nella notte. Lo afferrarono e
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1956
le mani tutte sanguinanti nella camicia. ¶ La Reginotta restò
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1956
con sé sul monte, nella casa in cui ora
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era un stanza sottoterra. Nella stanza, seduto su una
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1956
guardare quella mano umana nella pentola e si ritirava
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1956
Drago, buttò la mano nella latrina, e ci versò
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che diceva: – Sono giù nella latrina. ¶ – Ah, briccona! L
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briccona! L’hai buttata nella latrina! – E afferrata la
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umano che lascio qui nella zuppiera. ¶ E Mariuzza, tutta
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Io sì… La colomba nella gabbia… ¶ – Cosa c’entra
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rosso fu fatto entrare nella camera della Bella, dove
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marito e moglie, affondando nella paglia, senza svegliarsi né
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1956
grandicello, la cameriera, scesa nella gabbia per rifargli il
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1956
non voleva più scendere nella gabbia. Ma la Regina
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1956
Principessa andò a sedersi nella sala. Subito vennero Principi
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1956
Tutt’a un tratto, nella sala entrò il cavaliere
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1956
vicina. La vicina, vedendolo nella cassa da morto, scese
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1956
vedere cosa si dice nella sala dello scialo –. La
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lunga lunga e andò nella macchia con Giuanni. Sradicò
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1956
nemico!» e lo richiamò nella sua grotta. Ma pensava
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1956
io? ¶ – Se ci sei nella lettera –. E ci guarda
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io? ¶ – Se ci sei nella lettera, – e il gallo
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1956
i ferri e andò nella macchia a tagliare la
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1956
mattina all’alba torna nella macchia. Lo stesso com
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1956
viva. Ma ecco che nella stanza più bella, seduta
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1956
le damigelle che erano nella stanza accanto, tutte addormentate
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1956
così: apriamo un’osteria nella campagna, con letti per
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1956
di spolverare i quadri nella sua quadreria. Spolverando i
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1956
e stava sempre chiuso nella stanza del trono, senza
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1956
due donne-fagotto scesero nella stanza e si misero
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1956
bruciacchiarono e scapparono via. Nella fretta, però, si erano
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1956
anche quel vestito, laggiù nella città degli Ebrei. La
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1956
e mise una colomba nella tinozza dell’acqua, legata
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1956
sua parte, e svolazzando nella tinozza la colomba che
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1956
a ingrassare e neanche nella stalla ci stava più
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a tempo a rientrare nella melagrana. ¶ – Da dove vieni
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La madre, insospettita, entrò nella stanza all’improvviso. – Ah
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1956
Rafanello a buttarsi giù nella corrente. Rafanello a nuoto
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1956
ne andò a stare nella capanna del tignoso. Il
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1956
le riportò dalla mamma nella grotta. ¶ Un giorno un
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1956
le frittelle che sono nella padella. ¶ Nella padella c
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1956
che sono nella padella. ¶ Nella padella c’erano le
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1956
disse: – Va’ a farlo nella stalla, ti calo io
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1956
fune, e la calò nella stalla. La bambina appena
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1956
noi. Se lo pigliassimo nella nostra compagnia?» E gli
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campagnolo, che non stava nella pelle di vedere la
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1956
fu messo a dormire nella paglia del pagliaio. Da
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1956
madre e la figlia. Nella notte si svegliò, e
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anche lei. ¶ Quando entrò nella sala della festa, il
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1956
casa, andò a guardare nella cesta e viste le
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1956
sospetto si faceva strada nella sua mente. Finché un
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1956
per me.» L’appese nella cappa del camino e
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1956
che te li istruisce nella dottrina come tanti passerotti
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1956
disse il locandiere, – mettiamolo nella stalla: lo copriremo con
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1956
dormire. Il locandiere scese nella stalla, mise al posto
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1956
si cacciò la salvietta nella tasca del petto e
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1956
te ne scordare, ché nella cavezza stanno tutte le
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1956
il cavallo tutto piagato nella stalla, lo legò alla
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1956
diventato anguilla si buttò nella fontana. ¶ Il Maestro sentì
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1956
se lo facevano entrare nella camera del Re lui
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1956
trovarli perché erano nascosti nella grotta. ¶ Stanco morto di
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1956
tra le Sirene. Passò nella sala del palazzo: c
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1956
la vide che nuotava nella scia della nave. – Sposa
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1956
fitte, e tutt’intorno nella campagna ormai non si
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1956
a casa sua. ¶ Tutti nella casa dormivano, quando Liombruno
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paio ai piedi, tre nella tasca davanti e tre
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1956
preparativi per lo sposalizio. Nella sala delle nozze fece
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1956
Adelaide. Era già morta. Nella commozione del momento, raccontai
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d’averlo fatto rinchiudere nella torre. ¶ Fecero la spedizione
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1956
Allora il gobbino rientrò nella palla, la palla si
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E Fioravante fu messo nella stalla, a lustrare i
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che a star sempre nella stalla s’annoiava, sellò
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pigliarlo al volo. – Mettilo nella coppa di vetro, adesso
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1956
Fioravante l’agguantò. – Mettilo nella gabbia d’oro, – disse
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1956
il pesce che hai nella coppa e digli che
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La mattina, quando scese nella stalla, la cavallina gli
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1956
la prigioniera stava chiusa nella torre, quando vide apparire
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i due innamorati rinchiusi nella torre passavano le ore
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1956
si sdraiò di nuovo nella cassa e la ragazza
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1956
mettergli delle lenzuola sotto nella stalla perché al mattino
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1956
presi i denari fatti nella notte. ¶ Alla mattina, corrono
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1956
la pentola che bolle nella credenza? Come fa a
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1956
cannuccia e furono messi nella galera a vita. ¶ (Lucchesìa
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1956
che se si fermava nella sua città lo avrebbe
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1956
corse al vassoio, entrò nella mela e sparì. Il
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1956
pettinava e poi tornava nella mela. ¶ Quel Re abitava
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1956
da fare per entrare nella sua stanza. Fece mettere
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1956
gli era successo. Corse nella camera del Re e
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1956
Trovò una piazza, e nella piazza c’era il
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1956
Prezzemolina voleva farli tornare nella scatola, ma ne prendeva
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1956
tutti gli omini tornarono nella scatola del Bel-Giullare
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1956
Prezzemolina? Ti vogliono buttare nella caldaia, quando bolle. Ma
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delle ali, la bagnò nella boccetta d’Acqua che
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1956
gli calarono uno zecchino nella cesta e gli dissero
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1956
e invece d’entrare nella cucina, che era sorvegliata
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1956
si fece tirar su nella cesta, più morto che
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1956
fece che la misero nella cesta, dichiarando: – Be’, fa
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1956
giorno non dormì più nella soffitta. ¶ Dopo qualche tempo
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1956
La ragazza, che era nella sua stanza, sentì l
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1956
e allora, silenziosamente entrò nella stanza della Regina. Era
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1956
Che tutti i ceci nella pentola vi diventino figli
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1956
tornare, scesero a cercarlo nella stalla. – Cecino, dove sei
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era ancora là nascosto nella pancia d’un cavallo
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1956
Così se ne stette nella pancia del lupo e
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1956
ho ancora quest’aria nella pancia che mi fa
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1956
canino e glielo portò nella carrozza. Il canino s
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1956
Capitano la fece entrare nella carrozza della sposa. ¶ Cascando
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sbarcava nel Perù, chiusa nella sua carrozza. Appena il
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e vide che entrava nella casa del marinaio. Andò
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da sposa, e stette nella sua stanza ad aspettare
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1956
vide cuocere la coratella; nella madia c’erano i
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1956
Mentre la ragazza era nella botte, la matrigna prese
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1956
bollente e la versò nella botte. Credeva d’aver
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le persone. ¶ Giuanni andò nella macchia, e camminò finché
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1956
e il Re comparve nella camera della figlia, lei
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Regina Marmotta ¶ Si trovava nella Spagna il giusto e
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1956
medicina si trova soltanto nella città della Regina Marmotta
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1956
piede proteso avanti. Entrò nella città; da una parte
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1956
entrato nel bosco. Portati nella capanna questa pizza e
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1956
Quando arrivò in Portogallo, nella Città Reale, sporco e
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Ma era appena entrato nella stanza, che udì il
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1956
forti e valorosi, quando nella pista entra al galoppo
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1956
cucina e la scagliò nella brace. La bacchetta andò
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1956
La scimmia fu accompagnata nella sua stanza e volle
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1956
buio, riportò le vacche nella stalla ben pasciute, e
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e intorno a lei nella notte ci si vedeva
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1956
Lui continuava a guardare nella bocca del forno per
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1956
del Re si precipitò nella cucina, e dietro di
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1956
libri. Leggeva, sempre chiuso nella sua stanza, chiudeva il
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1956
Andò dunque il cacciatore nella camera di Fiordinando, che
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1956
era giovane e bellissima nella persona, ma il viso
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1956
un manciata d’oppio nella bottiglia. Quando Fiordinando e
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1956
di Fiordinando e tornò nella sua tana. ¶ Quando Fiordinando
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1956
Ma lei, col pianto nella voce, gli rispose: – Ho
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1956
mamma, – rispose lei, – e nella fretta m’ero scordata
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1956
e ringraziamenti. ¶ Alla domenica nella Sala Reale c’era
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1956
tuo. Prima però vai nella stanza del tesoro e
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1956
Disse la madre: – Portalo nella sala d’armi. Se
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1956
Re condusse Fanta-Ghirò nella sala d’armi. Fanta
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il bagno con te nella peschiera in giardino. Se
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1956
di mio padre. E nella lettera ci dev’essere
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1956
rimase solo e nudo nella peschiera. L’acqua era
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1956
Fanta-Ghirò era passata nella sua stanza a prendere
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1956
educare la vostra bambina nella credenza ebrea. Starà sempre
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sempre; così fece irruzione nella camera e la sorprese
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1956
gran funerale e seppellimento nella Cappella reale, presentandosi tutta
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il contadino, – ho trovato nella mia vigna questo mortaio
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tutto il Regno, e nella città si fece anche
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1956
altro contadino. Ecco che nella notte, la vacca fa
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1956
Re. ¶ Bisogna sapere che nella città reale una volta
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1956
viaggiatore torinese ¶ C’era nella città di Torino un
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1956
tutta una notte sballottato nella tempesta, finché il vento
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1956
amicizia. Il Torinese stava nella grotta reale e imparò
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1956
intorno e vide che nella caverna veniva avanti un
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1956
sorte –. Allora Giuseppe riconobbe nella donna la sua antica
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1956
furono accolti con generosità nella stessa abitazione del Re
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1956
un bastimento lontano, soffiò nella tromba marina a chiamare
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1956
due bambine crebbero insieme nella torre. Avevano quasi vent
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1956
figlia del Sole nacque nella torre, e la balia
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1956
sul fuoco! Olio, va’ nella padella! e quando friggi
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1956
poi lui decapitato finire nella botola. ¶ Già si stava
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si fermò a vivere nella casa dei pastori, mentre
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1956
avrebbero diviso sempre tutto nella vita: il male e
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1956
loro: – Mettete quel giovane nella cesta, copritelo di fiori
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1956
ridere, lo fecero entrare nella cesta, e le damigelle
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1956
portarono su. Quando fu nella torre, sbucò di tra
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1956
gioielli; e fecero calare nella stiva prima Bella Fronte
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1956
padre. Anche lui entrò nella stanza del Re e
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1956
di qua - chissà; e nella terza invece: Se tu
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1956
lo lasciarono passare. Entrò nella stanza della Fata, che
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1956
lasciarvi: solo tre pecorine nella stalla. Cercate d’andar
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1956
per mungere le pecore nella stalla, vide che c
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1956
bisogno che tu venga nella stalla, le mungo io
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1956
Adesso ti mangio! Sono nella stanza! ¶ La bambina trattenne
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1956
d’oro, la portò nella sua stanza e passava
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1956
sono mica tutte qui! Nella stalla ho una cavalla
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1956
L’Uomo Selvatico corse nella stanza e vide che
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1956
Re non stava più nella pelle dall’allegria. Ma
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1956
E ficcò le mani nella apertura del tronco per
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1956
lesina fece un buco nella parete di legno della
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1956
nascosto là al buio nella stalla, tornò fuori dal
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1956
cima a fondo. Scesero nella cantina, che era piena
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1956
chiese ancora Stellina. ¶ – Va’ nella stanza del Re degli
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1956
la noce che trovò nella poltrona, e appena ebbe
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1956
alloggio a una locanda, nella stanza più bella che
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1956
più bella». Si sprofondò nella poltrona nera e dette
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1956
erano più viste. Andarono nella stanza delle sorelle e
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1956
il modo di salvarla. Nella Reggia c’era un
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1956
che portassero il candeliere nella sua camera, perché era
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1956
corteo di carrozze e nella prima ci stava il
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1956
sveglia il mezzano, va nella stanza del fratello maggiore
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1956
senti del rumore, ché nella stanza ci verranno tutte
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1956
vedere cosa succede. ¶ Vennero nella stanza lupi, orsi, aquile
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1956
molti complimenti. La sera, nella stanza di Sandrino, la
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1956
pesci ricevette Sandrino volentieri nella sua locanda e gli
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1956
aquila lo portò proprio nella camera della Regina. ¶ Appena
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1956
quattrini. Cacciò una mano nella sporta della vecchia, e
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1956
suonò mezzogiorno s’infilò nella settima buca; c’era
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1956
il primo che entra nella barca, dopo che ha
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1956
al fiume e saltò nella barca. – Paghi il traghetto
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1956
brutto ceffo rimase male. Nella storia non ci vedeva
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1956
quel mentre la Principessa, nella sala d’udienza, a
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1956
le loro sette lingue nella bocca. ¶ Le sette lingue
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1956
seduta stante fu impiccato nella piazza. ¶ Tutti allegri, Re
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1956
lì a un po’, nella grotta venne a cercar
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1956
vestisse di nero. ¶ Intanto nella casa del pescatore, dal
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1956
e restò anche lui nella grotta tramutato in statua
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1956
fratelli e partì. Rifugiatosi nella grotta per il temporale
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1956
lo cacciarono di casa nella notte buia. Il ragazzo
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1956
sera, il ragazzotto andò nella stanza tutta illuminata e
241
1956
lungo e in largo nella stanza finché non trovò
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1956
trasformarsi in canarino. Volò nella stanza e la Principessa
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1956
si sporcò tutto. Tornò nella sala dove la sposa
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1956
lasci dormire una notte nella stanza di quel giovanotto
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1956
fantesca accompagnò la giovane nella stanza e la lasciò
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1956
il tempo facendola entrare nella stanza più tardi e
247
1956
Si svestono, si tuffano nella vasca e cominciano a
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1956
anche il Re, andò nella stanza degli sposi e
249
1956
una colomba che volasse nella piazza di San Pietro
250
1956
Papa. I tre arrivarono nella piazza gremita e si
251
1956
che s’era fatto nella piazza s’udì un
252
1956
disse, – io ero nascosta nella zucca e tu m
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1956
studiare in una stanza. Nella stanza c’era solo
254
1956
aveva fatto di buono nella vita era stato di
255
1956
che finché non sarete nella camera nuziale, non è
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1956
e la tirò su nella stanza. E quando l
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1956
ti prego. Lo metteremo nella peschiera insieme con i
258
1956
pescatore mise il granchio nella peschiera e ricevette una
259
1956
e il granchio saltarono nella sala, la Fata toccò
260
1956
mangiato e bevuto, tornò nella scorza di granchio, la
261
1956
in groppa, s’immerse nella vasca e scomparve con
262
1956
si tuffò anche lui nella vasca e nuotando sott
263
1956
acqua andò a sbucare nella peschiera del Re. La
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1956
Quando il giovane rientrò nella scorza di granchio ci
265
1956
che andasse in fretta nella tal città perché gli
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1956
questi tre giorni, vada nella stanza di questa serva
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1956
sposa! Adesso sta’ tranquilla nella tua stanza: lascia fare
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1956
nascosero tutti e tre nella pancia del cavallo, e
269
1956
in camera sua, entrò nella camera degli sposi e
270
1956
bella, la ragazza salì nella carrozza, abbracciata dal Re
271
1956
Voglio andare a trovarla nella sua stanza. ¶ La giovane
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1956
uscio. ¶ – Prendilo e chiudilo nella stia, – le disse, – e
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1956
e aperse uno spiraglio nella stia. ¶ Pierino Pierone fammi
274
1956
l’oca la porteremo nella stalla. ¶ – Questo poi no
275
1956
che non stava più nella pelle dalla contentezza, corse
276
1956
ha seguito il compare nella tomba e non è
277
1956
dottore. Quando sarai solo nella camera della figlia del
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1956
un’ora da solo nella camera della figlia. Appena
279
1956
fa più scuro che nella bocca d’un lupo
280
1956
e il cane era nella sua cuccia, e il
281
1956
calar giù dalla montagna. Nella pianura c’era da
282
1956
a tuo padre. Entra nella stanza di questa donna
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1956
volete giocare? ¶ – Noi giochiamo nella chiesa, – dissero. Entrarono in
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1956
riportarono palla e birilli nella cripta e se ne
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1956
sera entrò di nuovo nella sala, trovò già una
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1956
sedie voltate e messe nella posizione giusta. E dalle
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1956
che le sedie voltate nella sala erano ancora di
288
1956
per battere la fiacca. ¶ Nella stessa contrada del vecchio
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del Bagli. PAOLO TOSCHI nella sua Romagna solatia della
290
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cunti» si trovano poi nella rivista «La Calabria» (a
291
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Rua (cfr. la nostra 18). Nella raccolta Trevisini, il volume
292
1956
i criteri di Comparetti, nella cui collana uscì il
293
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molto bella nostra n. 8. Nella collana Trevisini, il volume
294
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di BERENGARIO AMOROSA (Riccia nella storia e nel folklore
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cunti» di Benevento contenuti nella raccolta di Francesco Corazzini
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più interessanti si trovano nella rivista di Luigi Molinaro
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del MANGO, che uscirono nella collana delle «Curiosità» del
298
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del Reverendo Carlotti. ¶ 42. Fiabe, nella «Nuova Antologia» del 16 aprile
299
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la fortuna della «novella» nella letteratura italiana, è il
300
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origini al Bandello, Milano 1924) nella «Storia dei generi letterari
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STITH THOMPSON, La fiaba nella tradizione popolare, Il Saggiatore
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Quando furono di nuovo nella sala del camino, l
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mezzo al mare. – Scendi nella scialuppa e va’ a
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intorno. ¶ Baciccin Tribordo scese nella scialuppa e la nave
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e la fece salire nella barca. Ma la barca
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locandiere perché gliela custodisse. Nella notte, mentre il giovane
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e dopo tre mesi, nella notte, videro un faro
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del sole che entravano nella sua camera. – Bravo, – disse
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io! – Cominciò un andirivieni nella bottega che non finiva
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lasci passare una notte nella tua stanza, – le disse
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che metto il lievito nella farina, anzi fammi questo
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questa canapa, ti sposo. ¶ Nella stanza c’erano anche
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1956
di stracci e cadde nella stanza. Il pacco di
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pacco di stracci rotolare nella stanza. Il pacco di
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Rondello. Gli andò vicino nella stalla, lo chiamò, lo
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in formica e penetrò nella stanza attraverso una fessura
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testa; tirò una pietra nella corba e ruppe tutte
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sola. La sera dormiva nella sua cameretta, quando Naso
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contadini accendevano un falò nella piazza del paese, le
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tremante, cercava di nascondersi nella barba che Masino gli
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Le corbe furono portate nella dispensa del Re, e
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si nascose. Stava lì, nella dispensa, e non avendo
323
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con noi, e servirai nella cucina del Re. ¶ La
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vedere cosa c’era nella cassetta. L’aperse e
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pulcini d’oro rientrò nella cassetta. ¶ Tornando a casa
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due se le mise nella cacciatora e una la
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1956
la chiave d’argento nella toppa ed entrò in
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1956
oro. Mise la chiave nella toppa ed entrò in
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1956
e la bambola rimase nella carrozza abbandonata. La ragazza
330
1956
era innamorato: stava chiuso nella sua stanza a contemplarla
331
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busso, infili il mignolo nella toppa della chiave, e
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1956
non infilava il dito nella toppa, infilò lei la
333
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infilò lei la testa nella gattaiola. Uno dei fratelli
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al buio, e cascò nella tinozza. Cric, visto che
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l’amico era morto nella pece, provò a tirar
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chiesero le altre Masche. ¶ – Nella sua stanza c’è
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fiaba prosperò e morì nella letteratura francese col gusto
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alba del secolo XIX nella letteratura romantica tedesca, come
339
1956
del popolo, riportò fiabe nella parlata vernacola per dare
340
1956
di più regioni, pubblicando nella collana – diretta da lui
341
1956
con la sua firma, nella rubrica Favole ed Apologhi
342
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di comporre o fissare nella tradizione collettiva un dato
343
1956
Così, più mi sospingevo nella mia immersione, più il
344
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Sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e
345
1956
e s’andò codificando nella seconda metà del secolo
346
1956
cui mi sono imbattuto nella mia ricerca e che
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parole di Vittorio Santoli11 – «nella comunanza non esclude la
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opera completamente mia, come nella tradizione dei nostri novellieri
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un esercizio di stile (nella fiabuccia infantile Il bambino
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rozzo suggerimento del testo; nella leggenda sarda di Sant
351
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gradino a un altro nella scala della partecipazione poetica
352
1956
scena del popolo, che nella letteratura italiana avviene col
353
1956
Ecco come il Pitrè nella prefazione della raccolta descrive
354
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della Messia più che nella parola consiste nel muovere
355
1956
erbe per la minestra nella campagna!), la fiaba toscana
356
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dell’epica cinquecentesca, non nella trama, che nelle sue
357
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assai diffusa, e neppure nella fantastica geografia che era
358
1956
vestiario, ma diverse in nella faccia, ed erano, Lucrezia
359
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solo una raggiunta unità nella pacatezza del dialetto e
360
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spero qualcosa sia rimasto nella mia trascrizione delle sette
361
1956
un taglio letterario.26 ¶ Bologna, nella cui tradizione operò una
362
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dla banzola»), ha avuto nella seconda metà dell’Ottocento
363
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si presentano molto variati nella più gran parte dell
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volta modella la fiaba nella sua forma. ¶ Dobbiamo, s
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capanna delle iniziazioni venatorie, nella principessa da immolare al
366
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un suo importantissimo epicentro nella Francia gotica e di
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delle tre melagrane (come nella mia versione):51 una fontana
368
1956
far crescere il peso, nella Bambina venduta con le
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poi bruciata). ¶ Invece corre, nella fiaba italiana, una continua
370
1956
ad oggi, senza raggelare nella sua schematica cifra la
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1956
fiaba è sempre implicita, nella vittoria delle semplici virtù
372
1956
popolare, va cercata non nella direzione dei contenuti ma
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1956
riduttrice e conservatrice, ma nella stessa costruzione narrativa del
374
1956
oggettivata in senso umoristico, nella parodia delle fiabe «che
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1956
cui un giorno incappa nella rete un grosso pesce
376
1956
sa quanto è raro nella poesia popolare (e non
377
1956
il lettore può trovare nella Storia del folklore in
378
1956
luoghi, o addirittura tedeschi (nella valle di Gressoney, molto
379
1956
l’avevo già messa nella mia scelta, e non
380
1956
Mille e una notte nella nostra versione filologica del
381
1956
del Nerucci.» EMILIO CECCHI, nella prefazione alla 1ª giornata del
382
1956
Nerucci – senza grandi guizzi. Nella raccolta generale delle Novelline
383
1956
in senso stretto, essendo nella quasi totalità storielle e
384
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di LUIGI GORTANI e nella rivista udinese «Pagine friulane
385
1956
lo buttò di sotto, nella stalla. ¶ Gli altri cinque
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passò un brigante, entrò nella casa, vide la vedova
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1956
a vedere la stalla. Nella stalla c’è una
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un pesce, che solo nella bocca poteva entrarci intero
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1956
le tre ragazze stavano nella casa dalle porte murate
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1956
capo, vide un pertugio nella parete del pozzo, donde
391
1956
nome. ¶ – E dove state? ¶ – Nella casa con la porta
392
1956
porta. ¶ – In che strada? ¶ – Nella vanedda22 del polverone. ¶ – Signora
393
1956
dormivano di sopra, e nella notte sentirono un fracasso
394
1956
piangendo. A giorno incontrò nella campagna una donna che
395
1956
a Palazzo. Sfortuna entrò nella stanza reale e fece
396
1956
da sola, e giocava nella paglia dove dormivano suo
397
1956
e sua madre. Giocando nella paglia, un giorno si
398
1956
chiuse Pippina buona buona nella nave, e non le
399
1956
nera che sgusciò via nella polvere della strada e
400
1956
della strada e sparì nella siepe del giardino del
401
1956
dolore che si chiuse nella sua stanza e non
402
1956
maschi nati quella notte nella città e gli togliessero
403
1956
presero a consolarsi. Pippina, nella sua cella del monastero
404
1956
campagna stava un eremita. Nella sua grotta l’eremita
405
1956
quando la cerva tornò nella grotta, i cerbiattini cercarono
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1956
e se la portò nella grotta. Disse alla cerva
407
1956
entrare a qualsiasi ora nella stanza della Regina e
408
1956
dormendo, la vecchia entrò nella sua stanza. S’avvicinò
409
1956
Allora se ne venne nella stanza un oliarello.37 E
410
1956
e tutti si radunarono nella sala delle udienze, ognuno
411
1956
no; lasciatemi far progressi nella mia carriera, e poi
412
1956
è? Tutti i giorni nella sua stanza tira fuori
413
1956
vecchia entrò pian piano nella stanza, sollevò le coperte
414
1956
cadde questo gran fuoco nella mia casa? – e si
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1956
davanti! ¶ Il Bracciere cascò nella trappola; disse: – Ma, Maestà
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1956
a non star più nella pelle dalla voglia di
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1956
di sua moglie. Entra nella stanza da letto e
418
1956
del Gigante e cacciato nella gabbia. Domandai ai compagni
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1956
Mi misi a correre nella direzione opposta e corri
420
1956
fece entrare il picciotto nella pelle. In quella un
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1956
con un grosso randello nella stalla, ma aveva compassione
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1956
un pezzo di pane nella bisaccia e partì. ¶ Traversando
423
1956
dodici cavalli che sono nella stalla. Basta che strappi
424
1956
e domandava: – Orologio, orologio, nella mia lampada ce n
425
1956
Ognuno l’avrebbe voluto nella propria casa, ma nessuno
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1956
il quadro e guardò nella camera del Reuzzo. Vide
427
1956
metterlo al capezzale. Mentre nella stanza non c’era
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1956
a scendere ed entrò nella città. «Adesso andrò a
429
1956
gli fece causa, e nella causa tutti e due
430
1956
ritrovarono faccia a faccia nella locanda, i due compari
431
1956
passaggio. ¶ – Porta i buoi nella mia scuderia, – disse il
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1956
piantare una per una nella terra che hai arato
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1956
non son alberi laggiù nella terra arata da Peppi
434
1956
Andiamola a vedere. ¶ Arrivarono nella Cappella, e la statua
435
1956
ad aprire la stanza. ¶ Nella stanza c’erano tante
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1956
la chiave che avevi nella treccia, abbiamo aperto quella
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1956
se mi facesse dormire nella prima stanza del suo
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1956
matto da voler dormire nella prima stanza del vostro
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1956
per darglielo voleva dormire nella seconda stanza del suo
440
1956
suo appartamento. – Ha dormito nella prima, tant’è farlo
441
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tant’è farlo dormire nella seconda! – e gli fu
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far dormire il giardiniere nella terza camera dell’appartamento
443
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alla porta che dava nella camera della Reginotta e
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1956
linguaggio degli animali. ¶ Scese nella stalla per dare l
445
1956
il Reuzzo si sedette nella sua stanza tutto malinconico
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e tre notti chiuso nella tomba. ¶ – Se non è
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fece calare dal sagrestano nella tomba. Disse al sagrestano
448
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onze di mancia. ¶ Chiuso nella tomba il Reuzzo accese
449
1956
Il Reuzzo restò lì nella tomba, col serpente morto
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quando cominciò a soffiare nella canna, la canna cantava
451
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quanto me! – si sdraiò nella fossa e si fece
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aveva il suo nido nella stia, e invece del
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scampo, e si gettò nella peschiera. ¶ Quando fu sott
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1956
una lisca di pesce nella gola della figlia del
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i medici erano adunati nella stanza della Reginotta e
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strizzò uno per uno nella gola della figlia del
457
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e Giuseppe rimase solo nella casetta; vendeva le pere
458
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ma venite. ¶ Lo portò nella stanza del figlio e
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dammi cent’onze! – e nella borsa c’erano cent
460
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notte. ¶ Venne notte, e nella chiesa entrarono dei ladri
461
1956
salutati, subito domandò: – E nella nostra strada, sono sani
462
1956
sente dei ruggiti e nella chiesa entrano due leoni
463
1956
Re delle Sette Corone. ¶ Nella sala, in mezzo a
464
1956
domattina presto». Così entrò nella chiesa, trascinandosi il cinghiale
465
1956
compare morto, – chi entra nella schiera dei morti non
466
1956
coglierai! Perché ora sei nella schiera dei morti e
467
1956
ammazzati per colpa tua nella casa da gioco! ¶ – Te
468
1956
le membra ghiacciate, buttò nella fiamma il sacco e
469
1956
a pezzo non è nella tradizione; l’ho messa
470
1956
particolare ordinamento di polizia. Nella prima variante dell’ANDREWS
471
1956
Asia. In STRAPAROLA compare nella novella (III, 2) di Livoretto
472
1956
spartizione del bottino è nella novella (che credo segua
473
1956
India passò nel Medioevo nella tradizione orale italiana e
474
1956
tradizione orale italiana e nella novellistica letteraria (GIOVANNI FIORENTINO
475
1956
II 4) e un rospo nella romagnola Ohimè (TOSCHI 4). La
476
1956
nostra 63. Fuori d’Italia nella stessa fiaba compare talora
477
1956
anziché una rana, come nella prima versione letteraria che
478
1956
come in GRIMM 11 o nella nostra 178). La metamorfosi dei
479
1956
da un pesce, come nella nostra 101. ¶ 17. Cric e Croc
480
1956
orientale, il racconto entra nella letteratura medievale, nelle varie
481
1956
con un ladro è nella novellina abruzzese (FINAM. 24) da
482
1956
più ricca può trovarsi nella nostra 140. ¶ Già STRAPAROLA dedicò
483
1956
è già in nuce nella Viola del BASILE (II
484
1956
e una notte passata nella tradizione popolare italiana (cfr
485
1956
con la coda nascosta, nella siciliana PITRÈ 127 (da cui
486
1956
devoto di San Giuseppe nella leggenda popolare, Edizioni dell
487
1956
La punizione della ragazza, nella versione veneziana, è la
488
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veli si ritrova anche nella siciliana PITRÈ 38 (da cui
489
1956
cfr. quanto ho detto nella parte finale dell’Introduzione
490
1956
sempre presente o sottinteso nella narrativa orale friulana, e
491
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pubblicò la prima volta nella «Ricamatrice» del Lampugnani, Milano
492
1956
di quanto non appaia nella versione di BASILE, e
493
1956
e elegante versione bolognese, nella quale la risposta della
494
1956
piuttosto diversa, ORT. 9). Solo nella PITRÈ T. II 6, la
495
1956
l’Orco che resta nella barca è mio, ma
496
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Le domande sono simili nella siciliana GONZ. 47. ¶ 58. Il Drago
497
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cani; cfr. la nostra 48). Nella sua forma più completa
498
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incastrato nell’altro, come nella 57 dei GRIMM. ¶ 62. Il figlio
499
1956
conto suo (oltre che nella letteratura medievale e nella
500
1956
nella letteratura medievale e nella tradizione popolare europea; si