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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Leonardo Sciascia, Candido, ovvero Un sogno fatto in Sicilia, 1977

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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una collina di olivi, nella notte dal 9 al 10 luglio
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specialmente in quella notte: nella Sicilia guerreggiata dalla settima
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soprannaturale e premonitore, dunque, nella nascita di Candido Munafò
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nato dodici ore prima, nella città fino a quel
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da stupirsene: capita ancora. ¶ Nella mente dell’avvocato Munafò
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uomo vivo e trapiantati nella statua, soltanto gli occhi
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curò. In quella campagna, nella grotta che poi scoprirono
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centinaio di donne che nella grotta facevano operosa confusione
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della normanna Costanza che nella piazza di Jesi aveva
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che lo rigurgitasse. Vacche nella campagna non c’erano
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il capitano americano che nella città comandava tutto e
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capricciosi, che a tutti nella città appariva. E parlò
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ogni momento il cornuto. ¶ Nella stanza accanto, Candido seguiva
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il processo filava dritto, nella sua inevitabile lungaggine. ¶ Intanto
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po’ tardo, un po’ nella mente annebbiato. E quando
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dunque bene a registro nella sua mente quella conversazione
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avvocato, sentendosi naufrago e nella professione e nelle regole
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restare con Concetta, e nella casa dai bei soffitti
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vagava, affamato e lacero, nella campagna), convinsero sua madre
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tanti voti di preferenza, nella lista della Democrazia Cristiana
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superare ogni altro eletto nella Sicilia occidentale. Gli avversari
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di guerriero fascista: ma nella folla che ascoltava i
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di campo del generale nella guerra di Spagna: l
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le figlie di Maria. Nella sua rinnovata sicurezza e
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parte paterna dando meno nella commiserazione; e così, quando
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stava: e ad ognuna, nella chiesa parata a lutto
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in quello che sognavano. Nella immaginazione di Candido, era
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a volte provocandola; ritenendo nella memoria e lavorandoci su
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quest’uomo misterioso, chiuso nella sua lunga veste nera
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silenziosamente, scattante. E così nella mente: pieno di fantasie
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a tutto che fosse, nella vita umana, errore, stoltezza
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arciprete un certo turbamento: nella sfera – delicata, traslucida e
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lui nel ricordo (e nella minaccia che sentiva sempre
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tutore. Tutore di Candido, nella dicitura ufficiale; dei beni
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può esserne il tutore». Nella sua rabbia, il generale
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gli cominciarono a girare nella testa e lo calmarono
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fu a casa, solo nella sua stanza, pianse: non
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finché fu sera, finché nella stanza buia, divisi da
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vendetta o di furto. Nella chiesa non c’era
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occhio destro e finiva nella bocca aperta di indignato
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era ancora come pietrificato nella sua muta domanda. Poi
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dalla canonica della cattedrale nella casa, rimasta per anni
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le più potenti; forse nella speranza che gli capitasse
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ma il rimprovero, duro nella sostanza, era nel tono
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era nel tono e nella scelta delle parole caritatevole
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primo viaggio, sviluppata poi nella memoria e nel pensiero
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stesse com’erano state nella vita di ogni giorno
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che capitò a Candido nella seconda notte. Poiché, come
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seconda notte. Poiché, come nella prima, all’albeggiare si
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corpo limpidamente si disegnasse nella sua mente soltanto per
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sentì e vide, vide nella sua profonda e dolcissima
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amore. Mi sento talmente nella verità, in ogni cosa
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per quanto si corra nella libertà, credo che in
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a farne una forza: nella storia d’Italia, nell
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sono meglio?» Candido, pur nella chiarezza di quel che
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ormai soltanto formale, che nella Chiesa ci sia». Candido
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ma il partito, particolarmente nella persona dell’onorevole di
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pessimo prete (e cioè, nella concezione dei più, un
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di andare a dormire nella stanza che era stata
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tentato e corrotto Candido nella mente, quella nel corpo
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e per alcuni imbecille nella misura in cui era
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Candido e don Antonio nella domanda di iscrizione al
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di vedere le cose nella giusta luce, e pentito
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ripetizione di quel che nella Chiesa era sempre accaduto
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per farlo uscire, devoluto nella sua organizzazione a tanti
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Fomìč, personaggio che vedeva nella stessa negatività – letterato inconcluso
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vedere. Tornò a sedere nella poltrona dove da tre
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vero. Si erano incontrati nella verità dei loro corpi
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ed io ci trovassimo nella trappola di assumere la
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restarono di indelebile significato nella memoria di Candido: la
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sfuggire; ma c’era nella sua voce una nota
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di Francesca si calarono nella speranza che l’unione
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molto ne aveva speso nella campagna. Il denaro accumulato
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considerate le sue spese nella sentenza di interdizione; e
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Era molto diverso che nella loro città. I comunisti
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più quelli si chiudevano nella diffidenza e pungevano. Candido
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immagine dei due scorpioni nella bottiglia in cui un
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erano come due scorpioni nella bottiglia: nella bottiglia che
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due scorpioni nella bottiglia: nella bottiglia che era Torino
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con una fiducia incrollabile nella qualità della stoffa o
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qualità della stoffa o nella bontà del cielo – chi
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tradotto dal francese, e nella considerazione di quanto fosse
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viaggio, stralunato. Ma già nella corsa del tassì dalla
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come visitato quel luogo, nella mappa dei luoghi mitici
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giorno che era arrivato nella nostra città, a scegliere
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Quando mi hanno mandato nella vostra città, mi hanno