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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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alla cascina della Mora nella grassa piana oltre Belbo
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essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella
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nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa
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è molto in su nella valle, l’acqua del
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mano, m’ero buttato nella festa, al tiro a
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li buttano a ceste nella riva sotto il Salto
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per correre con lui nella riva o dentro il
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mi pareva di rientrare nella cucina della Mora, di
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mi bruciavano la casa. ¶ Nella riva del Salto Nuto
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a noi quando andavamo nella riva, – gli avevo detto
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era morta la moglie nella cascina prima di questa
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le fascine, andare scalza nella pioggia, mangiare ceci e
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strada, di esser sceso nella riva a cercare le
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sentiva far festa, e nella palazzina del Nido laggiú
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si poteva neanche andare nella riva, tant’acqua e
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piú profondi. Io dormivo nella stanza là dietro con
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lamentarsi che aveva freddo nella riva… ¶ – Nella riva l
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aveva freddo nella riva… ¶ – Nella riva l’altr’anno
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No, veniva da lassú, nella riva. L’acqua l
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cercarli –. Non mise disgusto nella voce, né pietà. Sembrava
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qualche pesca cadeva allora nella riva e ci sembrava
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dovrebbero essere a frutto; nella vigna è cosí. ¶ Con
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qualche volta sullo stradone nella carrozza a tiro doppio
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disse, – se ne fanno nella vita. I veri acciacchi
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dissi. – Allora credi anche nella luna? ¶ – La luna, – disse
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forse no, credeva sempre nella luna. Ma io, che
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io, che non credevo nella luna, sapevo che tutto
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grassi di due cacti nella conca sotto la strada
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di ombre vaghe, e nella notte la strada si
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questa l’America. ¶ Ritornai nella cabina, mi feci su
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per me. ¶ Piú avanti nella notte una grossa cagnara
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i rossi che sparano nella nuca senza processo. Poi
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venuto apposta da Asti. Nella riunione in canonica il
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io e guardai giú nella vallata. ¶ – Se vuoi combinare
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per la vigna o nella riva stavo sempre col
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e i sacconi, andai nella stalla a staccare la
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per via del parroco. – Nella cascina dove va Padrino
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avrebbe messo un saccone nella stanza dei grani dove
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caldo in cucina o nella stalla, c’era soltanto
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alla casa del Salto, nella bottega del padre di
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in un’altra occasione. Nella casa del Salto lui
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storie grosse come case. Nella vetrina c’era un
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calzoni stirati – era impiegato nella banca dove andavano a
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piena di mosche. Tornai nella stanza, ruppi per terra
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Sui coppi voleva dire nella torretta della piccionaia, una
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si dovevano sentire fin nella vigna bianca sulla strada
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la vetrata i fiori nella stanza, gli specchi, la
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ridendo. Poi Nuto entrò nella stanza, e le voltava
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tronchi. La vedevo bene, nella luce asciutta, digradare gigantesca
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a far giocare Santina nella sabbia e non c
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notte salivo a trovarla nella sua cuccia e facevamo
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seduta accanto a me nella macchina – mi disse che
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Matteo non poteva entrare nella stanza senza pulirsi i
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E poi tra noi, nella cucina, in mezzo ai
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un’occhiata dal terrazzo nella stanza del pianoforte, saperle
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piovere a diluvio neanche nella notte. Il sor Matteo
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del medico passava sovente nella strada sotto il terrazzo
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e uscivano sul terrazzo nella neve. Qui i due
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ci cadevano ai piedi, nella neve, e allora là
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mi feci alla porta. Nella prima sala trovai una
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proprio averci un uomo nella palazzina, perché a volte
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il ricamo a sedersi nella vigna insieme a Santina
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verdi di lana, e nella borsa riportava a casa
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si fermava nel cortile, nella vigna, era un piacere
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sia lei che Irene nella vigna bianca, e io
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facevamo con tuo padre nella bottega? Lui diceva già
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quante notti avevamo passato nella serra della villa a
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Qualcuno correva sullo stradone nella polvere, sembrava un cane
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allora si è impiccato nella vigna… ¶ Cinto ansava, mugolava
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graffiato. S’era seduto nella polvere sui miei piedi
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papà si è impiccato nella vigna, ha bruciato la
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me, non voleva tornare nella vigna. Era corso a
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spegnessero il fuoco, ma nella vigna non voleva tornare
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coltello. ¶ – Noi non andiamo nella vigna, – gli dissi. – Ci
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fico. Già dal sentiero, nella luce della luna, vidi
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ancora dato dei calci nella faccia e nello stomaco
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manzo bruciava anche lui nella stalla. ¶ Il Valino era
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Il Valino era corso nella vigna, cercando lui, con
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il coltello, era scappato nella riva. Lí c’era
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cane ululava sempre. Anche nella riva era chiaro come
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ricordava che cosa facesse nella riva. Allora piano piano
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gli altri dovevano cercare nella cenere quel che restava
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i boschi d’albere nella piana, il luccichío dell
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inverno. Mi ricordo che nella stalla o alla pioggia
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che Matteo, quando lei nella bella stagione tornò, s
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per alzarsi e entrare nella stanza di Silvia, gli
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la litania del prete nella stanza vicino e si
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erano già in troppi nella casa del Salto, tra
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maceria l’aveva turato. Nella riva, degli uccelli facevano
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a guardare in giú nella valle. Fin quassú non
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una pistola lo nascondessero nella riva. Due giorni dopo
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Allora Nuto la portò nella riva e la fece
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Fece tagliare tanto sarmento nella vigna e la coprimmo