parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ignazio Silone, Severina, 1981

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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Don Gabriele parve scosso nella sua apatia e chiese
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in quel punto entrò nella stanza la perpetua Maria
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per il fattaccio accaduto nella nostra piazzetta. Non sto
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questo resoconto del conflitto nella nostra piazzetta? Sì, te
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cosa mi interessa soltanto nella misura in cui è
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da sola al conflitto nella piazzetta» replicò la Superiora
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e la trovò inginocchiata nella propria cameretta. Non si
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voltò, rimanendo completamente assorta nella preghiera. ¶ Capitolo 3 ¶ La violenta
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avvenuta un sabato sera nella piazzetta San Camillo de
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termine d’una riunione nella sede della piazzetta, col
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un oratore che parlasse nella sala. Come era da
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d’intravedere don Gabriele nella portineria. Egli se ne
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lati d’un tavolo nella stanza d’ingresso. «Se
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fuoco di legna manteneva nella stanza un gradevole tepore
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per non essere udito nella stanza accanto. «La suora
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fu stabilito un compromesso: nella speranza di un ritorno
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prolungato del telefono risuonò nella stanza accanto. La suoneria
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dopo aggiunse: «Siamo arrivati». ¶ Nella penombra grigia, la sagoma
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Superiora. Ella entrò zoppicando nella stanzetta, seguita da don
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messaggi a lei indirizzati.» ¶ «Nella sua scrivania? Era lei
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Lei stessa era insegnante nella scuola media. Da circa
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vicino al grande camino nella stanza di soggiorno che
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Era un po’ robusta nella corporatura, aveva il colorito
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La fece quindi accompagnare nella camera già preparata per
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vigna di tuo padre nella contrada dei Passeri?» domandò
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giudiziaria per il complotto nella piazzetta di San Camillo
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mia testimonianza avrebbe provocata nella Madre Superiora. Mi chiamò
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a fare colazione. Rinvenni nella mia cella, verso sera
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Fulgenzio, poi si ritirò nella sua camera. ¶ «Come vedi
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mi dicesti che era nella Croce.» ¶ «Lo penso ancora
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d’un piccolo gradino nella scala sociale possono diventare
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verità non è purtroppo nella coscienza dei poveri, ma
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coscienza dei poveri, ma nella loro esistenza; vi sono
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sera e li gettò nella corrente. ¶ Capitolo 10 ¶ Gli sforzi
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i testi in uso nella classe che le sarebbe
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esponevano i loro prodotti nella piazza del mercato, Severina
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era nati e cresciuti nella loro condizione. ¶ Severina sognava
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di raggiungere un punto nella vita dove avrebbe potuto
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avrebbe potuto passare inosservata nella folla, scomparire in essa
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la gente com’era nella realtà. Ancora un po
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più con lei, che nella mischia era stata portata
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solo quella. Era bloccata nella ressa, al di là
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gradini e si buttò nella mischia, facendosi strada a
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sia entrato, però sembrerebbe nella schiena» disse Lamberto. ¶ Il
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don Fulgenzio fu ammesso nella camera di Severina. Pallida
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Silenziosamente donna Teodolinda entrò nella stanza e prese il
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Non me ne vado!» ¶ Nella stanza entrò don Gabriele
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chiamare don Gabriele. Tornato nella stanza di Severina, egli