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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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1991
Jun Rail, ovviamente. Stava nella fantasia di chiunque. Ed
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1991
Rail così forte che nella fabbrica di vetro ci
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bel crescendo generale culminante nella voce che alla fine
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gli si fosse rotta nella caduta, sgonfiata, polverizzata – mormorare
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parte del mondo, chiuso nella mente, sigillato nella fantasia
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chiuso nella mente, sigillato nella fantasia, per poi scodellarlo
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1991
si vedrà un segno nella sua storia. Storia singolare
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1991
mille di una vita. Nella notte del ricordo, ardono
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lago, si erano dispersi nella limpida verità di un
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stessa cosa diceva lui. Nella sua camera Mormy se
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1991
lei, e ritmicamente scivolasse nella follia, mai smettendo di
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signor Rail la guardava nella penombra e accarezzandola ripassava
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1991
prese fiato e mise nella voce una venatura di
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bitume della propria notte. Nella schiuma dei propri sogni
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1991
schiuma dei propri sogni. Nella merda della propria insonnia
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eminente professore ha riassunto nella affermazione, che mi corre
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il dovere di riportarLe nella integrale testualità, “quell’uomo
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diretta terrà a Quinnipak nella prossima festività del 26 luglio
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Poi affondò la mano nella tasca della giacca, prese
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raffinata biancheria intima femminile”. Nella stanza risultavano evidenti i
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duplice ed efferato delitto nella persona del sig. Marius
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sistematizzare come avrebbe voluto nella logica di un breve
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schifezze? ¶ – Sono cose che nella vita non bisogna fare
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scrivere: ¶ 280. Schifezze – un paio nella vita. ¶ Stette un attimo
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essere chiamata vedova Abegg. Nella sua conversazione iniziarono a
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andrai a cercare fortuna nella capitale. Se invece non
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era sensato e che, nella nebbia della vita, una
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come viaggia una lettera nella busta che reca scritta
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avvicinò al suo viso. Nella penombra lo vedeva sorridere
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i tempi in cui nella stazione di Buffalo c
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sei ce n’erano nella stazione di Pittsburgh, uno
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bucando montagne, quasi protervi nella loro feroce voglia di
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negli occhi, ferite incurabili nella memoria, e schegge, strisciate
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nel cervello quanto meno nella forma di quel mondo
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che non sfumi mai nella rinuncia di nessuno o
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rinuncia di nessuno o nella forza di nessuno, che
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nessuno, che sopravviva sempre nella memoria di almeno un
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la prima in assoluto nella storia del mondo a
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e scatenando i binari nella solitudine della loro forza
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suono che fece esplodendo nella mente di quella gente
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incredibile, eppure... ¶ Pekisch frugò nella borsa finché trovò il
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ripetetevela quando lavorate, cantatevela nella testa, lasciate che vi
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sotto la lingua e nella punta delle dita. E
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il giorno in cui, nella calca della festa di
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un filo di scetticismo nella voce. ¶ – Destinazione? ¶ – La città
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Come le ho spiegato nella mia lettera sarebbe mio
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ma intanto corre e nella sua corsa è già
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Rail e lo portò nella stanza accanto. Salotto cinese
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quel giorno. ¶ Quando rientrarono nella sala, Bonetti e Bonelli
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dalla casa alla strada. ¶ Nella notte, sotto il diluvio
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non la smetterà mai. ¶ Nella notte, sotto il diluvio
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1991
diluvio, e lui ascoltava. Nella sua stanza, in fondo
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e il diluvio. Ma, nella notte, la campana di
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a che non arrivò nella sua stanza davanti al
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e scendere a scomparire nella fessura tra un do
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oltre a quella, scivolando, nella strada, dove di nuovo
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un orologio impazzito chiuso nella cassa di quella pendola
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vero... eppure lo portai nella sua stanza e poi
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dal letto e tornai nella mia camera. Al mattino
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ho avuto un uomo nella mia vita e... ho
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Pekisch entra piano piano nella mia stanza... oppure io
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stanza... oppure io entro nella sua... il fatto è
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visto entrare piano piano nella mia stanza, nel buio
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parola... e nemmeno dopo, nella vita, non abbiamo mai
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una volta mi svegliai nella notte, e lui era
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di bello c’è nella vita è sempre un
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Aveva qualcosa di complicato nella testa, Mormy. Forse di
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suo treno cieco, perché nella sua testa mai avrebbero
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passato e futuro. Volendo. Nella strada principale di Quinnipak
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culla o un proiettile nella canna di una rivoltella
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e infinito. ¶ Immediatamente esplosero, nella vetreria vicina, duecentoquindici calici
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istante, sparita per sempre. Nella sua rimase impressa come
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lì, lui, si fermava. Nella mente rimaneva quell’immagine
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correvano con i cavalli, nella strada di Quinnipak, dalla
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che negli occhi, e nella mente, e su per
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un uomo si perdeva nella sua casa, cercava l
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confermarLe quanto già documentatoLe nella nostra ultima lettera. I
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la pallottola gli entrò nella schiena e gli spappolò
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fermò, per un attimo, nella più piccola carezza del
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quella grancassa, mi suona nella testa, non ci capisco
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quando lo trovarono impiccato nella propria stanza, nudo come
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1991
verso di portarlo su, nella casa grande. Se ne
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Emporio omonimo rimase chiuso. ¶ Nella stanza più a sinistra
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a cantare Dolci acque. Nella stanza più a destra
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1991
stringere un ramo ghiacciato nella mano, bere un sorso
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dentro l’altra. Stipate nella vita. Un viaggio del
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odio scivolato a tradimento nella testa, la giacca sempre
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cui Hector Horeau – che nella circostanza aveva undici anni
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Non aveva letto molto, nella sua vita, Hector Horeau
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dèmone che gli giocava nella testa, nei momenti più
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quella di far giacere nella tasca dell’architetto il
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in tre partiti, riassumibili nella puntuale genericità di tre
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Brevetto Andersson giaceva disciplinatamente nella cartella segnata dalla lettera
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1991
suoi desideri. Gli passavano nella testa e basta. C
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L’ultima. / ... doveva andarsene nella capitale, quello era il
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lo schifo, lui era nella capitale che doveva andare
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che è notte. Rientra nella stanza. Va a dormire
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anche prima di tutto – nella calca di gente e
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passo in più costruisce nella testa un unico grande
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1991
in un’unica testa, nella testa di ognuno, quando
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a metà della strada / nella precisa metà della strada
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gli occhi chiusi e nella testa la marea di
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di suoni – lo scompiglio nella mente di ciascuno – cuori
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altronde tutti – l’infinito nella mente – perfino Ort ha
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Jun si trovò seduta nella stazione ferroviaria di una
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che ti inchiodava lì, nella notte illuminata a giorno
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farina. Non ha poesia nella testa, Caspar. È un
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quelle restituiscono la fiducia nella capacità della nostra amata
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Casa Assicuratrice ciò che nella vita ho di più
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è una dignità immensa, nella gente, quando si porta
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Poi un uomo entrò nella taverna e gridò che
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so come bisogna fare nella vita, ma lei quel
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è arrivato quel libro, nella sua vita, e io
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molto ben organizzato. Impassibile, nella sua sedia in ultima
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pensò più niente. Restò nella sala fino alla fine
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se ne andò. ¶ Seduto nella carrozza che tra mille
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gli piace starsene immobile, nella poltrona di fronte alla
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qui. Davvero. ¶ Si ritirava nella sua stanza, ogni sera
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uomo, accartocciato per terra, nella sua divisa a strisce
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quel momento, esisteva solo nella testa di Pekisch. Piovuta
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era esausto quando tornò nella casa della vedova Abegg
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quella maledetta orchestrina chiusa nella sua testa. Decise di
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tollerare di vivere con nella testa Fiori aulenti e
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dirò perché uno poi, nella vita, alla fine, scappa