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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
1
1983
idee cominciassero a confondersi nella mente, e prendesse forma
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1983
Per la prima volta nella mia vita mi accorgevo
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1983
per mesi a dormire nella morsa del ghiaccio. Allora
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1983
piuttosto disperso e perduto nella taiga infinita. ¶ Io i
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1983
Il padre si trasferì nella camera di Kostja, e
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1983
dormiva nelle pietre e nella terra, sognava nei cani
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1983
era entrata in profondità nella coscienza del popolo, perché
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1983
gente riponeva grandi speranze nella ferrovia, che avrebbe modificato
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1983
come avesse grandi riflessi nella sua vita privata… ¶ Irina
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1983
delle locomotive, che correvano nella notte verso Kamyšlov, Tjumen
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1983
di casa per buttarsi nella tormenta, quando il vento
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1983
d’inverno di Pietroburgo, nella reggia di Mosca o
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1983
che presto sarebbe tornato nella sua terra. Non tentava
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1983
la zia era ammessa nella stanza. Per alcune ore
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1983
ero diretto chissà dove, nella Russia senza confini. Provavo
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1983
isolate, fotografie, quadri staccati nella cornice del tempo, che
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1983
villaggio di isbe sperduto nella pianura. In lontananza si
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1983
tua roba e vieni nella nostra baracca». Ma io
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1983
Mi sarebbe piaciuto tornare nella steppa, come ai tempi
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1983
uomo si fosse perduto nella steppa o nel deserto
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1983
di andare a lavorare nella ferrovia siberiana. Ormai quell
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1983
anche noi a lavorare nella ferrovia, avremmo avuto un
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1983
centinaia di villaggi, dispersi nella taiga, cui facevano capo
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1983
uno sfondo di stupore nella voce. Bastiano invece continuava
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1983
voce perentoria del sorvegliante nella fornace di mattoni della
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1983
dell’alba, per ributtarci nella fatica di ogni giorno
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1983
di fare la sentinella, nella garitta di legno, col
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1983
fucilata che aveva tirata nella notte per spaventare due
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1983
con qualche albero incastrato nella neve. Raramente ci capitava
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1983
nelle loro case e nella loro intimità, o almeno
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1983
si entrava sempre più nella Siberia. Ognuno aveva il
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1983
finestre delle isbe sparse, nella sera o nelle prime
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1983
come una merce abbandonata nella stazione, e destinata a
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1983
Passammo un giorno intiero nella locanda della posta, trattenuti
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1983
poi ci saremmo smarriti nella taiga, senza possedere nemmeno
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1983
si adattavano a vivere nella taiga, in luoghi freddi
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1983
quinte e si perdevano nella lontananza. Quelle più vicine
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1983
essere che un villaggio nella taiga. Ormai questo sarebbe
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1983
sparire. Pareva fossimo ritornati nella steppa. Tra poco saremmo
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1983
precisione dove fosse, perché nella taiga era difficilissimo valutare
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1983
sonno vero e proprio. Nella carrozza stavamo tutti vicini
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1983
la guerra stette chiuso nella sua stanza, emettendo un
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1983
a star sempre più nella foresta, cercando di dimenticare
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1983
l’apiario, ed entrò nella taiga con una carabina
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1983
e continuassero ad aggirarsi nella foresta con la scure
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1983
a suonare l’armonica, nella foresta, e a cantare
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1983
vivo, in casa o nella taverna di Matvej. ¶ Ma
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1983
cessato persino di dissolversi nella terra. Forse la causa
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1983
ci calammo tutti intieri nella ricerca di ciò che
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1983
incertezze, e ci collocava nella schiera degli uomini senza
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1983
per ficcarsi come briganti nella casa del vecchio. Bastiano
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1983
suo intimo disagio: «Siamo nella casa di un altro
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1983
pena, invece di tornare nella steppa con la sua
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1983
brillava come una nebbia nella luce della luna. Avevano
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1983
Mi era facile insinuarmi nella simpatia della gente. Come
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1983
stalle, cacciare, far legna nella taiga, formare grandi cataste
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1983
il Signore a mettergliele nella testa. Diceva che la
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1983
un carro da fieno, nella piazza del villaggio, perché
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1983
di andare a lavorare nella ferrovia e di sentirsi
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1983
del villaggio. Subito corremmo nella casa di Katja per
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1983
gli era bastato entrare nella bottega di Katja per
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1983
per un lungo viaggio nella steppa, l’anno del
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1983
di marzo. Sentivo che nella stagione qualcosa si andava
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1983
pietre, dove lavorava Silvestro, nella quale si ricavavano con
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1983
miei pensieri al lavoro nella sua totalità. Mi era
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1983
nelle steppe, nel deserto, nella taiga acquitrinosa del disgelo
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1983
suo lavoro in alto, nella cava di pietra. Ma
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1983
Ma pure lui, spesso, nella pausa di mezzogiorno, scendeva
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1983
era arrivato fin quaggiù, nella Transbajkalia, in una terra
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1983
e cinque a dormire nella stessa isba del cantiere
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1983
visti. Io lo seguii nella sua indagine affannosa. Li
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1983
girano nel gelo e nella tormenta, senza meta e
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1983
fascia disboscata, o addentrandosi nella taiga, dove era più
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1983
contro come una mosca nella ragnatela. Silvestro era fatto
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1983
gettarci a testa bassa nella fatica, non soltanto perché
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1983
poi trovato misteriosamente morto nella taiga, con un foro
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1983
oro si era spento nella gente del villaggio e
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1983
ululato dei lupi, che nella notte si udivano distintamente
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1983
tutto, facevamo qualche passo nella taiga, che si scuriva
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1983
lunghe veglie da sentinella nella garitta di legno, quando
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1983
fin lì. Era rimasto nella nostra terra. Invano mi
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1983
ciò che era detto nella Bibbia, e che i
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1983
i suoi nipoti trasportavano nella rimessa. Sui lunghi capelli
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1983
rientrare e a richiudersi nella sua tana. ¶ Lavorava senza
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1983
a nessuno di noi. ¶ Nella tristezza di Bastiano, sempre
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1983
di Bastiano, sempre presente nella sua faccia legnosa, ma
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1983
che si era perduto nella vastità della Russia. Vi
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1983
dal lavoro, per guardarlo nella sua totalità e nei
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1983
Guardava le monete brillare nella sua mano e sorrideva
90
1983
nel petto colmo e nella linea dei fianchi. Gli
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1983
marzo. Quando mettevo piede nella sua isba non avevo
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1983
non avevano alcun peso nella vita della gente. Sopra
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1983
riempivano sacchi o cassette nella cantina o nella cucina
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1983
cassette nella cantina o nella cucina. Tutto era circondato
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1983
Giobbe, prima che precipitasse nella sventura. Ci si meravigliava
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1983
e di protezione, perché nella casa di Ajdym si
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1983
Gerico, si fossero rifugiati nella casa di Raab la
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1983
che punto fossimo entrati nella sua fiducia e nella
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1983
nella sua fiducia e nella sua amicizia. Ognuno di
100
1983
di funghi, che raccoglievamo nella taiga, appena finito l
101
1983
e il cucchiaio immerso nella ciotola di legno. Adesso
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1983
di lui, e che nella casa della meretrice non
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1983
dodici ore al giorno nella taiga, anche d’inverno
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1983
ricchezza di un coltello. Nella taiga aveva visto di
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1983
gli arrivava alle cosce.» ¶ Nella sua fuga aveva incontrato
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1983
che lo avevano accolto nella propria isba, lo avevano
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1983
Vi facevano abbattere alberi, nella taiga?» domandai. ¶ «Già. Era
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1983
contro la loro volontà nella folla immensa dei lavoratori
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1983
visto i deportati fermi nella stazioncina e li avevo
110
1983
avevo sentiti cantare. Ricaddi nella sensazione che la Siberia
111
1983
che fanno il nido nella parte sommersa dello spirito
112
1983
villaggio. Poi, anziché ricondurli nella stalla, salirono sulla loro
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1983
occhi, lei lo attirava nella sua stanza. Anche col
114
1983
suoi frutti. Pochi giorni nella sua isba lo avevano
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1983
Anataj l’aveva trovata nella steppa, sfinita e al
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1983
riva, cauto e silenzioso, nella speranza di riuscire a
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1983
di Ekaterinburg, avevano fiducia nella ferrovia. E quando vivevo
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1983
ferrovia. E quando vivevo nella loro casa avevano acceso
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1983
del mondo intiero, credevano nella ferrovia e si sentivano
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1983
ero convinto che lavorare nella ferrovia voleva dire realizzare
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1983
essere questa che vivevamo, nella solitudine siberiana, ma un
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1983
come fossimo altrettante sentinelle nella garitta di legno, col
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1983
non si poteva lavorare nella taiga senza un fucile
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1983
tutti coloro che lavoravano nella ferrovia, o che ad
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1983
finalmente il sospirato richiamo nella capitale, e finisse il
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1983
neve, e parve che nella taiga si fosse diffuso
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1983
scogli. Il ghiaccio chiudeva nella sua morsa erbe ed
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1983
gli immensi tesori sepolti nella Siberia, e teneva gli
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1983
Oppure erano individui rovesciati nella follia, come padre Nichanor
130
1983
qualcosa. ¶ Ma il lavoro nella taiga era stato molto
131
1983
pepite d’oro. Andavamo nella piana che circondava il
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1983
a trovare il ragazzo nella sua isba. Erano miti
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1983
dei suoi zoccoli, che nella fuga angosciata si urtavano
134
1983
passare un giorno intiero nella taiga, allontanandosi il più
135
1983
di perdersi, voleva internarsi nella taiga per dimostrare a
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1983
forza delle sue zampe. ¶ «Nella taiga non si va
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1983
va bene. Vi porterò nella taiga. Ma dovremo essere
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1983
cose che lo attendevano nella taiga come quello che
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1983
quello che aveva sentito nella spirale di madreperla della
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1983
non esisteva se non nella sua mente. Dove andavamo
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1983
un paio d’ore nella solitudine più totale, spostandoci
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1983
essere del tutto immersi nella taiga. ¶ Dopo mezz’ora
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1983
né cacce, né vagabondaggi nella taiga. ¶ Arrivati in prossimità
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1983
riuscire neppure a scorgere nella notte il riflesso dei
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1983
e poi, quand’era nella nostra isba, non vedeva
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1983
esse una piccola diversità, nella loro frana continua e
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1983
continuava a buttare legna nella stufa. Ogni tanto aveva
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1983
quando si era chiuso nella stanza, e per un
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1983
tombe erano pressoché sparite nella neve, e si vedeva
150
1983
là, svolazzava di continuo nella sua mente. Non aveva
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1983
la mania di mutamenti nella tranquilla gente dei villaggi
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1983
sentito ululare il lupo nella taiga, nelle vicinanze del
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1983
un desiderio di tornare nella taiga di nuovo, a
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1983
sentivo il loro lamento nella notte siberiana… ¶ «Ma dove
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1983
la stufa si spegnesse, nella isba di Katja, e
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1983
tutti suoi amici, e nella buona stagione si fermava
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1983
quella possibilità. C’era nella mia vita quell’elemento
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1983
suo passato, e che nella sua isba egli, seduto
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1983
era un fenomeno ricorrente nella zona del Bajkal. Era
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1983
per così dire, implicita nella sensazione di dovizia e
161
1983
per scavare le fondamenta nella terra gelata. La difficoltà
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1983
occhi attorno a sé, nella steppa, alla ricerca di
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1983
passando un giorno intiero nella taiga con un freddo
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1983
se stesso una novità, nella monotonia del villaggio. L
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1983
di Ghircik il tartaro nella taiga e nei villaggi
166
1983
chiederò a Nostro Signore, nella valle di Josafat.» Inutile
167
1983
Fatti un buon bagno nella tinozza, e magari anche
168
1983
boschetto cresciuto chissà come nella steppa. Poi li avevano
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1983
per un’intera giornata nella taiga, come un giovinotto
170
1983
motivo per cui eravamo nella casa di Ajdym. La
171
1983
e ghiacciato, che teneva nella cantina dell’isba, scavata
172
1983
cantina dell’isba, scavata nella terra. Poi ci offrì
173
1983
Anataj aveva trovato Ajdym nella steppa della maledizione, inselvatichita
174
1983
Anataj non interferiva minimamente nella sua vita. Lei era
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1983
anziani della sua tribù, nella steppa; sapeva che proibivano
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1983
abbracciarono e andarono insieme nella taiga col fucile e
177
1983
a ritrovare nel sangue, nella parte più in ombra
178
1983
Ajdym avesse voluto tornare nella steppa non avrebbe potuto
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1983
andavo perfino a lavorare nella stalla di Mironicha o
180
1983
forse era così anche nella realtà. Avevo sentito parlare
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1983
nell’aspettare la restituzione. Nella buona stagione a lei
182
1983
Che cosa teneva nascosto nella sua sacca da viaggio
183
1983
che le faceva passare nella fantasia un’infinita processione
184
1983
verste lontano da noi, nella zona di Irkutsk. ¶ Ma
185
1983
abbandono. Si diceva che nella zona di Nerčinsk un
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1983
convinzione, ossia che neppure nella costruzione della ferrovia vi
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1983
soltanto. Rifarle, significava cadere nella sensazione della parodia, della
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1983
conservare la propria fiducia nella prima stesura del lavoro
189
1983
era possibile conservarla anche nella seconda? A quali mezzi
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1983
complicato e di assurdo nella sua precisione. Quel disegno
191
1983
loro tane come volpi nella notte a minacciare i
192
1983
L’ingegnere, sempre perduto nella nostalgia di città lontane
193
1983
tutto ciò che andava nella linea della edificazione e
194
1983
fornace di mattoni, o nella solitudine di un bosco
195
1983
a costruire segherie, o nella taiga senza fine, alimentavano
196
1983
scaraventati con la violenza nella realtà. ¶ «Poteva toccare a
197
1983
avevamo le prove che nella costruzione della ferrovia i
198
1983
avevano gettato il corpo nella neve. Eppure quei due
199
1983
Mi pareva di udire nella conca delle mie orecchie
200
1983
era perso coi compagni nella neve, durante una tormenta
201
1983
a noi. Eravamo soli nella tormenta, con il vento
202
1983
cosa significava essere persi nella taiga, ossia una condizione
203
1983
con un vago spavento nella voce. Ecco, adesso ci
204
1983
verbo e di chiudermi nella dignità ripulita ed essenziale
205
1983
saremmo persi per sempre nella taiga, e forse non
206
1983
al mondo, e avanzando nella tundra desertica della disperazione
207
1983
restava ancora qualcosa. Neanche nella desolazione fischiante della tormenta
208
1983
la ferrovia, la camminata nella neve, combattendo contro il
209
1983
cosa che la camminata nella neve mi rivelava, ossia
210
1983
con una strana cantilena nella voce, cominciò a raccontare
211
1983
di aspettare la vecchiaia nella mia terra. Desideravo congedarmi
212
1983
termine della nostra camminata nella taiga, che per poco
213
1983
con certezza nel cantiere, nella curva del Bajkal v
214
1983
venuto un’ultima volta nella isba di Ajdym per
215
1983
che qualcosa potesse mutare nella sua vita, e se
216
1983
questo freddo?» ¶ «Siamo andati nella taiga, perché non dovremmo
217
1983
di nuovo si eclissavano nella taiga. I cavalli andavano
218
1983
Errò per un poco nella taiga, poi tornò nella
219
1983
nella taiga, poi tornò nella steppa, per un istintivo
220
1983
uno gli era morto nella taiga e nella steppa
221
1983
morto nella taiga e nella steppa, e certo poi
222
1983
Kadbar, quello che aveva nella stalla, era solo un
223
1983
volta che era stato nella taiga aveva colpito una
224
1983
a trovarlo, tutto imbacuccato nella sua pelliccia di pecora
225
1983
Marco andava a prenderlo nella casa di Katja, lo
226
1983
Kadbar, che stava sempre nella stalla e diventava irrequieto
227
1983
volta che qualcuno entrava nella scuderia, come venissero per
228
1983
a un’altra età, nella quale non si ritrovava
229
1983
fargli compagnia, Falalej collocava nella nicchia immensa del buio
230
1983
portò i due cavalli nella stalla di Vanka il
231
1983
aveva cacciato, e certo nella taiga non sarebbe ritornato
232
1983
donne del villaggio vivessero nella notte più buia dell
233
1983
Falalej e di vagare nella libertà del sogno, alla
234
1983
da nessuna parte, né nella taiga né nella steppa
235
1983
né nella taiga né nella steppa, e lui desiderava
236
1983
era, chissà come, penetrata nella taiga, e s’era
237
1983
che scompaiono per sempre, nella taiga e nella steppa
238
1983
sempre, nella taiga e nella steppa.» ¶ «Come lo sai
239
1983
dei villaggi lo ospitavano nella loro isba e lo
240
1983
che si era dissolta nella leggenda della Tribù dispersa
241
1983
mantiene le sue promesse.» ¶ Nella mente di Falalej tutto
242
1983
segrete del nostro spirito, nella parte notturna, che nessuna
243
1983
Cina, giungeva notizia che nella zona degli acquitrini la
244
1983
non potevamo neanche immaginarla nella sua totalità, e dovevamo
245
1983
come un seme germoglia nella terra e prima o
246
1983
a finire come vorremmo. ¶ Nella vita c’è sempre
247
1983
fossero stati scritti soltanto nella neve, che i venti
248
1983
che essi si trovassero nella nostra stessa situazione, quando
249
1983
campagne militari già entrate nella storia. Li sentivamo come
250
1983
volentieri, forse anche perché nella casa di Ajdym riusciva
251
1983
assumere risvolti che andavano nella direzione del gioco e
252
1983
con una che venga nella direzione contraria.» ¶ Lei sorrideva
253
1983
la pianta della fiducia nella vita e nelle sue
254
1983
gente erano ancora vivi nella sua mente, anche se
255
1983
uscita per faccende. Entrò nella loro stanza senza farsi
256
1983
nascondeva come un verme nella terra. Si spaventò, gli
257
1983
rimaste in un’insenatura, nella parte più boreale del
258
1983
d’incubo dei pescherecci nella morsa del ghiaccio, nei
259
1983
le sue tracce perché nella notte c’era stata
260
1983
lamentarsi a bassa voce, nella sua isba, come un
261
1983
che Anataj fosse uscito nella taiga per una stramberia
262
1983
frase che avevo letta nella Bibbia, o che avevo
263
1983
davvero quando era sola, nella sua grande isba dove
264
1983
mistero. Le cose vivevano nella notte e nel buio
265
1983
rivelatore. Dopo una traversata nella incertezza e nello sbandamento
266
1983
stupito. Le aveva accatastate nella propria memoria, confusamente, e
267
1983
che egli avesse sentito nella conchiglia di Anataj. Esse
268
1983
disinteressò completamente. Falalej passò nella casa di Ajdym, e
269
1983
retroguardia della Tribù dispersa. Nella vicinanza della donna e
270
1983
di canti che scoppiavano nella gola di uccelli sconosciuti
271
1983
vedessero la loro alba nella storia degli uomini. Di
272
1983
di correre il mondo nella maniera più spericolata. Nessuno
273
1983
di esser nato. Tutto nella segheria era di legno
274
1983
e un suo spessore nella nostra vita, come fossero
275
1983
nazionale, che era scesa nella coscienza del popolo, e
276
1983
sterminati, abbattere foreste, piantare nella sabbia molle dei fiumi
277
1983
andato apposta a morire nella taiga, o la vecchia
278
1983
in due, e urlavano nella loro lingua sconosciuta. Sentiva
279
1983
di Venezia. Si rinsaldò nella sua convinzione che i
280
1983
carri di Eroska. Lei nella taiga non c’era
281
1983
l’avevamo vista ballare nella festa in casa sua
282
1983
e senza danni. ¶ «Vieni nella nostra isba. C’è
283
1983
allarmi veri, ma orientati nella direzione sbagliata. La verità
284
1983
a mettermi a letto, nella camera che era stata
285
1983
pareva d’essere solo nella stanza, leggero, avvolto in
286
1983
ed ecco che improvvisamente nella stanza c’erano anche
287
1983
cotone nelle orecchie e nella gola. Qualcosa di misterioso
288
1983
recinti del villaggio o nella taiga. Almeno mi pareva
289
1983
un’idea. Silenzio assoluto, nella stanzetta del ragazzo. Allora
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dall’altra una galleria, nella roccia, come gli operai
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una donna era entrata nella mia vita, essa si
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lasciavano colonne di fumo nella taiga, la quale esisteva
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villaggi che servivano, perché nella mente dei progettisti, dei
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li piega con cura nella cesta di vimini bianchi
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essere trasformati in traversine nella segheria di Arrigo. Apprendemmo
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che svegliavano allarmosi spaventi nella mente di padre Nichanor
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Era la prima volta nella mia vita che assistevo
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del successo coincideva spesso, nella vita, con quello dell
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mortificato e di umiliato nella sua guardatura. Quasi non
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che aveva sentito ronzare nella conchiglia di Anataj, c
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anche dei semi caduti nella terra, che cominciavano timidamente
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ci trasportava fosse scomparso nella taiga per riprendere il
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tutta la mia autonomia nella decisione che andava prendendo
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diffondere i suoni. Allora nella notte si poteva cogliere
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quando ci siamo persi nella tormenta? Ti ricordi di
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le loro donne, perché nella sua isba avevano ritrovato
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di Giosuè avevano goduto nella casa di Raab. ¶ Arrivò
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compiuta. Ormai potevo sparire nella Russia infinita, e nulla
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mai esistito, se non nella fantasia del popolo greco
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erano stati occupati e nella mia vita più nulla
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ricordavano di me. Perduto nella Russia, come lo zio
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Francesco delle macine. Perduto nella Russia. Ma per me
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senza ritorno. Certo, anche nella disastrosa invasione dell’avventuriero
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che s’era fermato nella casa di qualche donna
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in un certo modo, nella figura del donatore, del
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tuttavia presto accadde che nella isba ci fosse una