Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

muove e si imbruta nella sua indolenza. Il cuojo

per le sale, ¶ e, nella mischia, intrepido e feroce

per infilar la seta nella cruna astrusa, ¶ e puntar

ne' cuori molli, e nella polvere; ¶ i fianchi ondeggiano

anima ancora, ¶ che serra, nella carne colla carne, le

amico di pietà sincera, ¶ nella bufera de' sensi e

e imitan l'irochese nella inurbanità; ¶ ospite, a parassiti

enorme allo sparato, - ¶ sono, nella parata, il piú grande

delle obbligazioni, ¶ se cadrò nella ragna ordita ad uccellare

sempre tutte le mattine nella Corte. ¶ Il buon sole

codice arcigno e severo nella sua funzione, ¶ reggendo la

non era a speranza nella religione ¶ dei plurimi animali

Tripoli, che si incontrano nella nomenclatura geografica, due sono

mano ai prodi, ¶ irrequieti nella lunga pace. ¶ In fine

scintillar le bianche armate ¶ nella rada, aspettate... ¶ scendon nelle

cristallo, ¶ per rispecchiarsi tutta nella istoria, ¶ perché smentisca il

al sole italico, immersi nella salina, ¶ a lavorar per

della toga; ¶ orazioni sgargianti, nella foga ¶ delle pensate improvvisazioni

arrovella; ¶ piangono le preghiere, ¶ nella crisi postrema della arresa

lurido Barabba: ¶ dite, che nella gabbia ¶ m'hanno rubato

liriche, ¶ e di sciupare, nella melma, i fiori. ¶ Ho

s'acconcia l'Imbecille, nella grave bigoncia, ¶ a salvar

e croce d'oro, ¶ nella scossa popolare, ha fruttato

compreso, ¶ ogni anima compendia, nella sua, la vita di

al fresco in aria, ¶ nella pazzesca e varia mutazion

misteri ¶ della Borsa grifagna nella City, ¶ all'alea di

Vita e la Morte nella sua maestà. ¶ Fuoco, adunque

Sprizza, va, scintilla attizza, ¶ nella bizza del pitocco: ¶ esaspera

sdrajarsi, in sulla sera, ¶ nella melma fredda e nera

vivere, ¶ nel tugurio depresso, nella tana, ¶ cripta, tra le

trova il suo conto nella partita. ¶ Sorge dal fango

dimettono, ¶ finalmente e sommergon nella folla ¶ fede, speranza e

promette con cinico diletto. ¶ Nella frusciante e instabile Città

le Grazie, ancora Grazie nella corruzione; ¶ all'Artista beffardo

delle membra in riposo ¶ nella smania bizzarra che le

uccide santamente e sopprime ¶ nella ferocia della passione e

ma nascere d'inverno, nella noja dei chiusi, ¶ nel

di un dí rappreso nella neve, ¶ sucida neve a

Bambina; quanto meglio assicura, ¶ nella buja avventura della vita

Col Satana fremente patarino ¶ nella nostra coscienza intollerante? ¶ Convien

forte; è l'urlo, nella notte, ¶ come una rossa

e Canavese, ¶ bel paese, ¶ nella fertile terra del Piemonte

vergogne Lissa e Custoza ¶ nella porpora ardente delle nuove

a sofrire sé stesso, nella vita del mondo. ¶ Son

sereno e irriducibile, ¶ fermo nella perpetua agonia, ¶ sfida perenne

afferma; ¶ divina si conferma nella sua libertà. ¶ All'Anno

in lo stocco, e, nella galloppata, ¶ vibrata a doppio

Vascello a franare muraglie ¶ nella bufera dell'artiglieria, ¶ e

ironico ai Francesi, ¶ e, nella notte, da sul Gianicolo

come una vela, segnarlo nella mischia, ¶ bianco come il

il coraggio, ¶ irresistibile, miracoloso, ¶ nella tormenta del convulso paesaggio

lancieri. ¶ Livido Carl'Alberto, nella bruma, ¶ sente ghignarli vicino

arrese delle vinte Città. ¶ Nella vigilia del rimorire, ¶ rinnova

in traccia Ecuba vedova; ¶ nella notte s'insegue l

gelsomini incoronata un dí, ¶ nella foresta di Witelsbach compagna

Altri ¶ le larve avite nella rassegna al bando della

mestizie, ¶ fresco e sereno nella primavera, ¶ glorie di morte

muta parola, or morta, nella morta ¶ bocca straziata; estrema

umane al Suicida. ¶ Fu nella notte illune; ¶ grave e

e superbia, ¶ avete preparato, nella notte, ¶ bara meravigliosa e

Non avere timori: sperare nella Morte, ¶ nella sua e

timori: sperare nella Morte, ¶ nella sua e d'altrui

ritornano, Atomo, ¶ qui integrati nella dissoluzione, ¶ costante ai mirifici

angosciosi pensieri di dubio ¶ nella muda ferrata. ¶ Vecchie letture

azione; ¶ su Te discese nella muda oblio? ¶ Ferme coscienze

parole di spavento; ¶ e, nella casa toscana una Madre