Edoardo Nesi, Storia della mia gente, 2010

manifestazione studentesca si gettò nella vita vorticante dell’America

l’enorme biblioteca neoclassica nella quale m’ero addormentato

balle di lana avvolte nella iuta cara al maestro

una volta all’anno, nella bellissima Porto, sull’Atlantico

socio più anziano impegnato nella gestione e aveva seguito

coperte e si specializzarono nella produzione di due tipologie

loro vita al lavoro. ¶ Nella nostra ditta, ai tempi

suo ristorante pratese preferito, nella Piazza Mercatale, e ordinò

fare solo lo scrittore nella vita: e scrittore mi

il posto di lavoro nella mia città, che di

ricchezze dei russi, ero nella condizione ideale per entusiasmarmi

soli, gli unici clienti nella grande veranda, perché le

Jerry Calà, che giganteggia nella foto con un microfono

a non scivolare prima nella depressione e poi nella

nella depressione e poi nella povertà. Anche a quei

che andava bene pur nella difficoltà dei tempi e

inverno, dopo una partita nella quale un arbitro imberbe

di assedianti medievali. ¶ Vivevo nella casa di fronte a

così che si entra nella fase terminale della storia

per la prima volta nella vita mio padre Alvarado

schiantato contro la torre nella quale vi trovate, e

entusiasta, da vero fan, nella quale le dicevo che

viva e preziosa, chirurgica nella precisione e allo stesso

allo stesso tempo incastonata nella parte più profonda del

bianco latte, lei che nella vita ha patito tanto

grande albero di jacaranda nella base americana di Schofield

dagli inglesi in Africa, nella Seconda Guerra Mondiale, ma

e l’oceano Pacifico, nella versione polinesiana e vera

ci sono tre indizi nella versione definitiva che non

gesta di Sergio Vari nella Milano da bere, del

li invitava a cena nella grande casa sulla collina

ora vivo io, e nella luce del tramonto gli

clacson che sentivo spesso nella mia giovinezza, quando la

so cosa mi piace, nella musica. A una canzone

pizzeria. Infilo la chiave nella serratura, apro il portone

che uscì nelle sale nella versione licenziata dai mestieranti

Sei tu in viaggio nella tua città, la città

si rappresenta ogni giorno nella tua città in centinaia

lerci come questo, perché nella Cina più profonda dalla

sposta lentamente ma inesorabilmente nella direzione di garantire maggiori

futuro che si incarna nella Costituzione, e non smetta

sta cercando di infilare nella fessura della macchinetta una

è sicuro di trovarsi nella fabbrica del mondo. Intorno

allora corre e corre nella fabbrica infinita. Corre finché

era stato licenziato, che nella vita c’era ben

poter fare ancora molto nella vita, aveva cullato l

non si svolge mai nella mia città: la città

quella banconota da infilare nella macchinetta, solo quella. Bestemmia

Non sono mai stati nella stessa sezione, i due

cinese, che pure vive nella stessa città di Fabio

pensiero di dover andare nella babele del pronto soccorso

infruttuoso gli hanno scolpito nella memoria, senza però riuscire

la scena e, urlando nella loro lingua incomprensibile, scendono

provare, però. ¶ Basta frugare nella memoria. ¶ Durante gli anni

lanciato verso la decadenza nella corsa pazza del pollo

somigliare, nei colori e nella luce livida e nell

promettevo. ¶ Dice Paul Newman: ¶ – Nella vita perlopiù ci sentiamo

da tempo che oggi nella Piazza Mercatale si sarebbe

chi della lana e nella lana e con la

impero economico, morto schiantato nella battaglia impari contro un

mentre mi tiene prigioniero nella morsa delle sue dita

che non capisco e nella quale non sono mai

di persone che spingono nella stessa direzione, e devo