Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

gli si confà. ¶ Anche nella bufera della guerra quando

vivere in pace, e nella bufera di questa pace

matrimonio mi ritrovavo solo nella mia vecchia sala da

assistenti e studenti che nella sua clinica s’affannavano

aveva più fede che nella natura naturans a beneficio

ferroviere. ¶ Quella sera, solo nella mia stanza da pranzo

si chiama vita, conficcato nella mota tra i due

il resto della giornata nella loro vita reale. Insomma

che ha insegnato zoologia nella Sapienza, cioè nell’Università

della loro attenzione, convocò nella sala di lettura l

il manoscritto per precauzione nella cassaforte comunale su deliberazione

belli? – Nell’inverno e nella primavera del 1915 noi in

potente società industriale nata nella frenesia della guerra aveva

non perdere più tempo nella speranza di farla più

li è fissati bene nella memoria per trarne profitto

preside restò tre anni nella nostra città; io per

questa onnipotenza di essa nella nostra vita quotidiana, così

imitare nelle vesti e nella favella, nei gesti e

fusione d’ogni egoismo nella fiamma del sacrificio, ecc

la pace ritrovata. Invece nella primavera del 1919 Nestore ci

casa un socialista, e nella persona di mio figlio

certo l’aveva, ma nella sua biblioteca di Torino

al tal teatro o nella tale piazza, leggere almeno

Pio VI in gesso nella nicchia sul primo ripiano

della Corona d’Italia nella famiglia di lui, tentava

Avevo davanti a me, nella sua cornicina di noce

o a vederlo placato nella soddisfazione per quel che

o nell’orario e nella costituzione delle commissioni di

io. Cento operai ho nella mia fabbrica di medaglie

alla fine, proprio come nella vita poichè nascere è

quel grido volesse dire nella linea dei fanti in

la trovai in piedi nella stanza da pranzo, le

ho chiuso in soffitta nella cassa con la canfora

perchè sperava e credeva nella violenta improvvisa confisca dell

l’aveva mai saputo? Nella lotta aveva perduta una

Lo chieda a Nestore. ¶ Nella chiesa non c’era

dopo, a veder passare nella città tranquillissima quei quattro

elettori lo ricollochino súbito nella poltrona sindacale. Una nuova

e con la chiave nella toppa scosse il cassetto

prudente nell’imprudenza, pratica nella passione, e tra i

bella dama di Persepoli nella favola di Voltaire. Intanto

era accorsa a nascondere nella casa del suo amante

vicende storiche, e tiene nella destra l’oggi, nella

nella destra l’oggi, nella sinistra il domani. Il

Tenente Tocci morto gloriosamente nella battaglia di Nervesa”. E

la guerra aveva travolto nella tragedia. Quella mattina lei

cinematografie d’innamorati “uniti nella vita e nella morte

uniti nella vita e nella morte”, chiedeva d’essere

divisa di lui; e nella ritirata, anzi fuga degli

projettili, incolume. Di là, nella confusione della disfatta era

ferro con una soneria nella corazza da appoggiare la

a cercare del vescovo nella villa del Seminario, fu

un pacco per braccio, nella seconda, senza far rumore

d’udire un sospiro nella terza stanza la quale

mano e un appoggio, nella spasimante attesa d’essere

quali al Grand Hôtel nella colazione offerta dal ministro

formalmente di tenere nascoste nella sua stanza da letto

suo comò. Poteva confessarlo. Nella confusione, davanti all’ordine

casa, se volli entrare nella mia soffitta, dovetti segare

lucchetto della prima porta. Nella stanza, bene assestata, trovai

Brenno gittò la spada nella bilancia sul piatto che

l’aveva veramente ricevuto nella coda e Mingozzo che

alloggio presso di lui nella stessa stazione. ¶ Io corsi

e si dilettano solo nella diversità: me da te

lo aspettavo. Roncucci entrò nella barracchetta e preso un

riapre il ristorante e nella spazzatura si trova sempre

universale: uno strappo, almeno, nella bandiera rossa. ¶ — E la

ostessa di Roma dove nella carestia più nera si

A San Pietro? ¶ — Sì, nella Basilica. Io non ci

non prendere il caffè nella stessa trattoria dove s

che è di ¶ stanza nella nostra città; e dalla

divano e mi sprofondai nella lettura d’un articolo

tramite di lui sottoprefetto. Nella prima classe erano i

deputati, i grandi avvocati; nella seconda i pochi milionari

da lui iscritto súbito nella terza categoria. Ma egli

includere il suo nome nella lista del blocco per

l’equilibrio, di ricacciarmi nella seconda categoria: ¶ — Certo ella

a Matteo. Quando entrò nella mia stanza, era felice

avevo a Roma trovato nella soffice sede del suo

come dovrebbero essere dosati nella vita. Ed è sua

accettato d’essere candidato nella lista avversaria? No di

tutti i passanti solevano nella vita ordinaria distogliere lo

erano come un’apparizione nella notte o, se il

revolverate un consigliere comunale nella sala stessa del Consiglio

dopo Novara a Vignale, nella litografia che sta appesa

bastone del maresciallo e nella bacchetta del penitenziere; poi

e pontando e rotolando nella polvere. Quelli attorno, e

cravatta e la spilla nella cravatta erano al loro

volta, come se lassù nella mia soffitta non m

restituirle la salutevole fede nella bugia e nel progresso

di borghesi e perfino nella Santa Russia si “riaffittavano

questa città, a frugare nella casa d’un Circolo