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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Maffia, Milano non esiste, 2009

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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compaesano mi ha ospitato nella sua cameretta. Abbiamo dormito
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ho comprato un terreno nella contrada Civita, davanti al
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io ho sempre confidato nella Provvidenza. Dio sa quel
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C'era il disprezzo nella sua voce, ma ho
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stavano accatastando tante ombre nella testa, cominciavo a sentire
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Al paese ognuno vive nella casa degli altri, si
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spiraglio si vede anche nella mia terra che, si
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che dicono. Sembra che nella fabbrica sappiano tutto, dalla
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stessa puzza che sentivo nella campagna quando stavo al
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niente e si scivola nella melma, tanto sta sempre
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zingari, fare le ronde nella città in modo che
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la portano come reddito nella denuncia e poi ancora
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mi ha raccontato che nella sua terra il sole
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spesa. Ed eccomi qui, nella città del lavoro, dove
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all'altro possono scoppiare. ¶ Nella casa di fronte hanno
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proprio come quello che nella barzelletta siciliana viene chiamato
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relegare in un recinto, nella riserva come gli indiani
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non è mai cambiata nella sostanza. E i più
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se piove cado interamente nella malinconia, mi ci faccio
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se all'improvviso sbarcheranno nella piazza del Duomo migliaia
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trascorse nel silenzio e nella mortificazione, nell'attesa di
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soppressata passiamo alla salsiccia nella sugna, dal caciocavallo della
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sugo di pomodori e nella ricotta salata. I sapori
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cestino all'alba, andare nella nebbia e nel buio
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e ti fa cadere nella melma. ¶ Quante volte alla
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lavoro imposto e regolarizzato nella catena di montaggio. ¶ Ci
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state dette negli uffici, nella fabbrica, dalla televisione. Voglio
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ne parlerebbero sempre. ¶ Comunque nella fabbrica si è parlato
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Milano è come vivere nella giungla, ad ogni passo
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se veramente le donne nella realtà sono così belle
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Ho sentito una conversazione nella metro tra due straccioni
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mi sono visto solo nella grande casa che sto
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Ci conosciamo quasi tutti nella fabbrica. Povera gente come
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e non si vive nella disperazione. ¶ Quando io ero
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che te ne restavi nella tua Calabria, mi ha
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Non possono lasciarmi solo, nella solitudine più nera. Fra
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un concorso come bidella nella scuola. L'hanno già
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perché suscitiamo tanto disprezzo nella gente di qui, anche
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prima a lavorare gratis nella sua vigna per tre
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dove altro che lavorare nella vigna: è un continuo
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vedere bene di milanesi nella città ce n'è
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che mi ha buttato nella malinconia più cupa. Letizia
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ho l'impressione che nella mia casa stia trovando
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della televisione ci entrano nella casa e bisogna trovargli
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L'abbiamo combinati noi nella nostra fabbrica? O perchè
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sicuro che domani anche nella mia fabbrica ci saranno
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piangere. Qualche volta vanno nella disperazione e finiscono male
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me, chi accanto, chi nella strada vicina. In questo
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e si sarebbe sistemato nella grande casa, oppure avrebbe
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Il sabato ci riuniremo nella trattoria di Pasquale per
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auto delle cianfrusaglie accumulate nella cantina, non si sa
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ogni giorno di finire nella lite. Gli ho offerto
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ha acceso tante lampadine nella testa. Ho saputo della
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fuori posto, non vivono nella mela dove sono cresciuti
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mela dove sono cresciuti, nella ciliegia sull'albero, ma
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e poi... voglio morire nella mia terra. "Smettila con
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nelle strade, nei condomini, nella metropolitana, sui bus. I
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dire. M'affaccio, guardo nella strada, guardo il palazzo
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dappertutto. Quando ero ragazzo nella bottega del paese c
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alla finestra e guardo nella strada, un po' riordino
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dello spazio che occorre. Nella macchina ci va quel
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guardia giurata vicino casa, nella terra che gli vuole
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entra nel naso e nella testa e non si
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pensieri, nelle loro chiacchiere, nella loro allegria. Mi prende
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parlare. ¶ Infilo la chiave nella serratura senza fare rumore
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dalla lunga attesa. Confidano nella mia resa, nel fatto
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pensieri mi s'accavallano nella testa, quanti ricordi. Non
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ho sempre avuto ragione nella mia vita e ho
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adesso, che mi lasciano nella bocca e nel cuore
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affaccio dal barbiere, entro nella chiesa vuota, saluto Antonietta
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ha promesso di portarmi nella Foresta di Castroregio e
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e tu senti che nella testa ti fioriscono rose
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stare sul terrazzo sprofondato nella sedia a sdraio. Il