parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

concordanze di «nella»

nautoretestoannoconcordanza
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1924
sorriso affettuoso, con umiltà. Nella stanza si diffonde subito
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con la sottana infilata nella cintura per tenerla rialzata
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cercare nei suoi lineamenti, nella forma della sua testa
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sguardo volgendolo in giro nella stanza, subito il corso
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malcontento. S’era gettato nella corrente socialista fin da
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aveva acconsentito ad entrare nella magistratura, perchè il suo
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pensato subito di stabilirsi nella città dove viveva sua
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rapidamente: era già sparita nella porta della villetta quando
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sopra, dalle voci udite nella camera di Paolo, capì
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Di nuovo si addensò nella camera la grande quiete
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suggellate filtra a stento nella camera la luminosità del
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luminosità del giardino. Vivono nella penombra il filo d
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senza conforto d’indizii, nella sua ragione turbata era
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la sua gran voce, nella quale parevano confondersi con
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silenzio. ¶ Dalla densa radunanza, nella sera d’autunno ancora
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braccio, ed ella rispondeva nella stessa maniera, senza guardarlo
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vostro diritto ma più nella vostra forza.... In tutto
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il viale, quindi svolta nella larga strada scendente verso
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uno spintone la avviò nella direzione opposta. ¶ L’operaia
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nove son pecore. ¶ Infervorandosi nella discussione, Pietro e Lando
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sempre. E la speranza nella bandiera rossa. Roba da
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per cortesia, al mutilato. Nella sua parlata vivace si
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qualsiasi “classe”, ma solo nella massa umana ridivenuta amorfa
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1924
tre furono lasciati entrare. Nella stanzetta c’erano alcuni
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1924
mano, cercava il vino nella dispensa con mosse incerte
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la signorina. ¶ Giuliana era nella sua camera. Da tre
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fondo, oltre il fiume, nella massa compatta dei fabbricati
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già conosceva. Quasi nascosto nella scanalatura d’un pilastro
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con officine, con fabbriche, nella vasta regione donde attirava
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piccola stufa rovente diffondeva nella stanza un buon calore
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giungeva, Margherita era passata nella stanza accanto, a guardare
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trovò niente da rispondere. ¶ * ¶ Nella cucina non avevano più
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che si era operato nella gente simile a loro
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cercò una lettera nascosta nella dispensa. “Pietro avrà ragione
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si disputava clamorosamente: ¶ — È nella caserma Palestro! ¶ — No, sono
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ripetersi di secchi comandi, nella prossima strada, dov’era
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Siderurgica” è stato assalito nella sua automobile; per le
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se ne darebbe pace. ¶ Nella sala da pranzo assettata
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nato da loro. ¶ Entrò nella stanza Giuliana, vestita per
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forte, non la giustizia. ¶ Nella cornice piena d’ombra
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di Clelia: sempre uguale, nella sua tenuità di creatura
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quindi in casa. ¶ Entrato nella stanza il giovine forestiero
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semplicità. Il reduce aveva nella memoria una grande confusione
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1924
di lontano la casa, nella squallida via dove tutte
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resistano! Quelli che sperano nella rivoluzione per mutuo consenso
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sua ansietà si diffondeva nella casa, vi creava un
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Appena si trovò, solo, nella propria camera, Davide si
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chi urta, alla fine, nella necessità tante volte prevista
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1924
il tremito del cuore. Nella figura della figlia, così
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1924
quella tresca gli suscitava nella fantasia turpi immagini che
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1924
senza mai soffermarsi, disseminava nella penombra silenziosa, con lunghe
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1924
più libero. Ma se nella sua esistenza era passata
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nostro avvenire? ¶ L’avvenire.... Nella mente del padre questa
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necessario, se posso rimanere nella tua casa o se
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1924
era infinitamente tranquilla. Giù nella via, punteggiata dalle rare
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E sopra di essa, nella vòlta immensa e vicina
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creatura si perdeva dolorosamente nella propria illusione ed egli
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rimescolava accuratamente lo zucchero nella sua tazza. ¶ — Versi non
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tardi, ch’era entrato nella redazione di un quotidiano
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il vecchio giornalista guardando nella cornice della porta il
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E continua ad estendersi nella provincia. Vedi la strada
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psicologica. ¶ — E tu conosci, nella storia, delle crisi non
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niente? Non vi sono nella vita dell’umanità dei
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parlato troppo forte perchè nella saletta i silenziosi lettori
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tutti sono veramente uguali.... ¶ Nella penombra della saletta erano
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da festa e sformati nella persona dalle fatiche di
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io procedo terra terra. Nella società presente conosco quanto
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nell’esistenza quotidiana, scagliata nella fornace delle guerre, calpestata
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capiva solamente che inoltrandosi nella vita si discerne sempre
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1924
scricchiolante sotto il carico. ¶ * ¶ Nella piazza donde partivano altri
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1924
Aveva davanti a sè, nella calca, un giovine magro
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tribuna. Davide, che cercava nella memoria dove avesse già
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1924
passandosi una manina rachitica nella capigliatura ricciuta e incolta
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lotta che si sosteneva nella città e in tutta
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ciascuna sembra cercare avidamente nella miseria altrui un sollievo
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per vedere la cosa nella giusta luce, ed essa
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a sua volta addormentato nella camera accanto, la vecchia
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1924
Davide un vecchio operaio: – Nella lotta questi sono sempre
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1924
di stupore fanciullesco. Incanalandosi nella via meno ampia, il
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1924
alla bambina, riuscì finalmente nella piazza vastissima, oltrepassata la
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della via donde veniva, nella quale vide l’ultima
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1924
quei discorsi, erano molte. Nella memoria di Davide balenò
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1924
ad un fatto che nella sua essenza morale gli
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Dubitava, sopra tutto, che nella sua vita si fosse
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1924
angoscia che aveva provata nella piazza, mentre schioccava la
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di rinfacciarmi che vivo nella tua casa e mangio
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poi non credo che nella coscienza tu sia veramente
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presenza; si udì invece, nella camera di Mimo, un
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altro da fare. Io, nella vita, ho ancora da
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1924
giovine fece qualche passo nella penombra della camera. Quindi
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immagine materna si disegnasse nella mente del giovine, perchè
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riprese mai quel discorso. Nella casa di suo padre
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si affrettò a scendere nella soffitta prima che tornasse
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ancora, stringendosi il mento nella grossa mano: – E il
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compagno. Quando era sola nella soffitta, e cercava con
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la sera, a casa. Nella notte, quando sentì addormentato
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tardi, una domenica, capitò nella soffitta Davide, per la
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qualche anno addietro ero nella magistratura. – Dinnanzi a quei
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Quegli sorrise. No, insegnava nella scuola municipale del rione
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i suoi simili; additare nella collettività, non nell’individuo
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smessi; ostentavano nel vestire, nella persona una democratica trascuratezza
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ma lo conosceva sincerissimo nella simpatia per la folla
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v’era di eroicomico nella sua smania d’essere
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ingenuità e il disinteresse. Nella società nuova il Reda
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aveva udita da Lando nella soffitta di Pietro: “I
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di un apparecchio telefonico, nella quale due giovani senza
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di reazione chimica effettuata nella massa umana. Quindi bisogna
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le norme da seguire nella pratica, insegnare il procedimento
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avrebbero posto gli operai nella necessità di dar vita
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all’amico appena furono nella via. ¶ Davide non gli
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caffè pieni di gente. Nella torrida sera d’agosto
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Ma subito gli tornò nella memoria il padre, quando
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ripari, il meccanico vide nella strada la folla di
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tra il vocìo diffuso. Nella maestranza della fabbrica d
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più grandicello. Ma indietro, nella fila, si protestava: – Avanti
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laggiù? – strepitarono di nuovo nella colonna i più lontani
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di fuori a comandarci! ¶ Nella fabbrica si cominciava a
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un tratto si udì nella via, davanti al portone
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e faticosa.... Temeva che nella notte lo stabilimento venisse
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lungo i ripari improvvisati. Nella pianura si perdevano tutt
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nel cortile compariva qualcuno. Nella strada si udì allontanarsi
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crescente agitazione si manifestava nella piccola folla che andava
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che spuntasse l’alba. ¶ * ¶ Nella chiesa deserta, già piena
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loro; gli chiede che nella lotta in cui sopportano
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rumori, l’aria stagnante nella quale è diffuso un
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di sopra, appena entrata nella cucina, si abbandona piangendo
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abbandona piangendo sul sofà. Nella stanza c’è anche
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a vedere la puerpera nella stanza attigua. ¶ Eligio riprende
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in quel misero nido. Nella donna magra e triste
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si affretta a tornare nella cucina. ¶ Bianca, che non
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ha messo del denaro nella mano della bisnonna e
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dirle il proprio pensiero. Nella luce che dalla stanza
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madre del fochista. Dentro, nella stanza del malato, una
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acceso qua e là nella rete delle officine un
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capo: – Voi sperate, tutti, nella vigliaccheria della maggioranza! – Fissava
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al compagno quando furono nella via – se l’unico
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da città a città. ¶ Nella sua casa, sebbene non
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sue mansioni di chimico nella conceria occupata dagli operai
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camera soffocandogli le parole nella gola. ¶ In quel tempo
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Egli sentiva invece che nella camera accanto vi era
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però tentava di fermar nella mente le sue idee
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non sapeva niente. Intuiva nella realtà di quei grandi
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il mondo si produceva nella moltitudine dei poveri questa
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poveri questa fermentazione violenta? Nella travagliata umanità operavano oscuramente
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più grande, si avvicinava. Nella sua purezza solitaria splendeva
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quella parola divina? ¶ Lontano, nella città invisibile, rintronarono di
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come usava ogni notte. Nella stanza chiusa dell’assente
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fucili provocando acuti strilli nella calca. ¶ L’ordine di
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non doveva lasciarsi prendere nella trappola degli accordi, delle
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formavano, si disfacevano continuamente nella piccola folla. – Va tu
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Claudio teme appunto che, nella loro innocenza, finiscano per
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suore del vicino convento. Nella loro chiesa – queste gli
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Paolo, il padre, radunati nella sala da pranzo, si
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loro amore e ricondurla nella vita. ¶ — Dalla guerra, mia
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come presso una tomba. ¶ Nella famiglia si veniva così
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sorella, entrò una sera nella camera di Giuliana, per
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ambigue la ritirata. Intanto, nella borghesia cominciava a manifestarsi
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la parete Davide sentiva nella stanza del figlio un
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ripreso il suo posto nella lunga fila di tornii
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Se era con lei nella soffitta, Pietro faceva lunghe
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trascinandolo sempre più lontano nella “politica”; ma adesso soffriva
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ad accudire il giardino nella villa del suo padrone
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la ragazza le insinuò nella mano prima d’andarsene
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il quaderno. Rimasto solo nella soffitta fredda, in cui
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tutti. Non potrà esservi, nella lotta, da una parte
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ansiosa Maria, interrompendo Davide nella lettura. Ma egli non
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po’ più di luce nella mia oscurità. Sento come
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sè ogni cosa come nella vertigine. ¶ * ¶ — Perchè Paolo sta
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Le riunioni dei compagni nella camera del giovine si
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il corredo di guerra nella sua cassetta di ufficiale
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Stava ora quasi sempre nella propria camera, seduta presso
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preghiere che non leggeva. Nella camera di Mimo passava
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quel momento era sola nella camera, fece accorrere tutti
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Durante le ore trascorse nella presenza augusta della morte
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vastissimo recinto per tornare nella casa ove Clelia era
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di Spina Christi infilato nella cornice. Le tornava alla
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di una piccola fonderia, nella quale lavorava ora con
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farsi ogni giorno peggiori, nella fabbrica ov’era occupata
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con una dolorosa stanchezza nella mente; doveva prendere una
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era penetrato più profondamente nella coscienza: perchè lavorare per
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razione della gestante. Passava nella vita quotidiana con la
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dalla campagna, vedeva distendersi nella pianura le enormi officine
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retta, ma quegli insisteva nella sua vecchia teoria che
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poco appannati, si stringeva nella giacchetta nera il corpo
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in quelle ore, assorta nella sua fatica, con le
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assopita. Rientrando la sera nella soffitta, se il compagno
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lingue di fuoco, pallide nella viva luce, combattute da
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inesauribile sorgente di vita, nella vicinanza di Duccio che
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ora nell’animo e nella mente. Dopo alcuni giorni
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essa lo fece aspettare nella piccola stanza d’ingresso
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bella, un po’ scarna nella lunga persona, aveva il
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Intendo che cosa sono nella vita, qual’è la
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articolo di fede, religione. Nella pratica che cosa sono
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piazza della vecchia città. Nella sera accarezzata da soffi
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col torrente della folla nella Casa del popolo. Non
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il lavoro di prima nella fabbrica non aveva avuto
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inutile. Imbattendosi un giorno nella nonna, che scendeva spesso
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guadagnava poco; Michele lavorava nella fonderia di Berto, dal
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abbandonava qua e là nella soffitta. ¶ Un giorno, dopo
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non lo trovava più nella soffitta. Ma anche quando
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Una sera, appena entrata nella soffitta, si lasciò cadere
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lo studiava perplesso, sentendo nella sua stretta come una
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madre – disse Davide entrando nella soffitta – ho pensato di
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dar segni di fastidio. Nella pagina seguente, l’ultima
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che già altra volta, nella presenza di Pietro, gli
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un cenno per trattenerlo. ¶ Nella sera di festa il
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uscì; ma appena fu nella via, ebbe di nuovo
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si passava le dita nella barbaccia fulva. Dopo un
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tutta eguale della campagna. Nella luce sfolgorante, nell’aria
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l’aspettavi. Resta dunque nella tua scuola e fa
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e poi discendere ancora nella via a girare intorno
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risalita. ¶ Le undici! Sola nella stanza l’operaia si
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finchè Maria era discesa nella soffitta. Le pareva di
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il suo capo, perseverava nella fatica clandestina. ¶ Un colpo
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a risalire, a rientrar nella cucina, alquanto rianimata dall
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frotte: una folla rada nella quale tutti sembravano rassomigliarsi
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della fabbrica gli balenò nella mente come se solo
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più precisi, lo scoppio nella via deserta, il guasto
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certo, egli si confermava nella sua convinzione e un
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brillava, piccola fiamma rossa nella luce diffusa del mattino
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È riuscito ad ammazzarsi.... ¶ Nella memoria di Davide il
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che libera lo spirito nella calma divina dell’infinito
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un’ombra profonda emerse nella coscienza di Davide l
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giovinetto veduto una sera nella casa di Michele, tanti
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quasi per figgersi bene nella mente una verità che
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appresa. Quando si ritrovò nella via, ebbe la sensazione