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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «neri»

nautoretestoannoconcordanza
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popolava di spettri i neri che davano nelle stanze
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i burbiglioni, quegli insetti neri, che nascono nel putrido
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capo dentro gli scialli neri: — Scurirà il cielo e
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i denti cariati e neri, e nere aveva le
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le braccia di listoni neri che tragittavano sulle pareti
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uccelli di sterminio i neri vessilli della rivolta. ¶ Il
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erano avvilucchiati da fili neri, sotto la rupe dell
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sulle calate, i monti neri s’alzavano come ombre
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e facessero due punti neri sul muro di rimpetto
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torba, caligo e scarabei neri. Gli scafi dei piroscafi
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giallo-terra con traversali neri, rosso tagliato in verde
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cielo, seguiti da cani neri. I meschini ciondolavano la
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dell’impietrato, giacevano uomini neri, come disegnati a carbone
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su cui crocidavano uccelli neri, di lamiera che il
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i rossi, verniciò i neri, accese i celesti, i
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un anelito di marmi neri e bigi saliva al
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scolorati. Nella penombra, composti, neri su bianco, con gli
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di carbone, gli uomini neri con gli occhi bianco
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pulsante. Le ciminiere, pozzi neri chiomati di nuvole sfavillanti
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schiena e metteva archi neri a ponente e a
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in cielo gli M neri di Maria intrecciati con
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draga con gli ormeggi neri cigolanti, a murata di
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incollato su due occhi neri e graniti come il
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altri nella coda, scheletrivano neri i nomi di Nietzsche
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ragazze con dei pipistrelli neri vertebrati dalle loro braccia
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traversò la città, alberi neri raddoppiati su l’argento
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pendenti di smeraldo, alfabeti neri e bianchi su ventole
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ravvolte intorno a pagliacci neri, facce infiammate dalla risipola
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d’argento volavano uccelli neri. Uccelli bianchi volavano su
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di sasso. I cipressi neri le dicevano tutti: No
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rosse, lineate di solchi neri, alzavano i pugni al
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con inchiostri rossi e neri: una vecchia nuda, increspata
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vene di cinabro, uccelli neri dibattevano l’ali rotte
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una rupe, gli occhi neri assetati d’avventure, la
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i capelli irti e neri, la dentatura bianca e
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primaverili. Sciami d’uccelli neri battevano l’ale sulle
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pettirossi, ombra di allodole, neri di rondini, il picchio
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battendo sul pietrato toni neri con strappi di giallo
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fioriti grimi di frutici neri, e le rappe cariche
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lordura si levavano uccelli neri come pensieri sinistri da
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capo ravvolto in teli neri portavano le madri lontane
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drappo di seta; calabroni neri bofonchiavano sui fiori del
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aggrovigliati all’otre muscelli neri. I risegolati dalla mitraglia
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si sfaldava con uccelli neri che si aggranfiavano sulle
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scolanti ginabro i piccioni neri spollinavano la notte dalle
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rondini che dipanavano fili neri sulle nuvole agghiomate nel