Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

sopite – ¶ Io sognai nella neve di un’immensa ¶ città

montagne ancora coperti di neve. Lasciai la macchina alla

i lucernari oscurati dalla neve. Passai un dito sul

i muri tiepidi, la neve che gocciola nelle grondaie

quell’acqua fatta di neve e di roccia ricominciava

stupore di trovare la neve all’inizio di luglio

osservando le chiazze di neve nel pascolo di fronte

terreno ai margini della neve. Avevo preso un libro

a un po’ di neve che cominciava a cadere

a ovest, e la neve prese il posto del

verso nord affondai nella neve fino all’anca, così

intorno alla baita. La neve sciogliendosi regalava sorprese: il

sei mesi sotto la neve, la mia stagione sotto

un po’ da solo. ¶ Neve ¶ Una mattina di metà

mi svegliai sotto la neve. Nei prati stavano già

Misuravo lo strato di neve che si accumulava sul

classificava le nevicate tardive: neve della rondine a marzo

della rondine a marzo, neve del cuculo ad aprile

era per lui la neve della quaglia. “Una nube

temperatura, ed ecco la neve di maggio. Dura solo

fare un giro. Sulla neve trovai diverse tracce di

non era caduta altra neve: dunque, mentre io seguivo

di germogli affondavano nella neve, e mi sembrava di

è spoglio, trattiene poca neve sui rami; ora invece

vidi un uccellino nella neve. Faticava a muoversi e

così piccolo? Per la neve che c’era fuori

caffè e osservando la neve sciogliersi al primo sole

il larice caduto. Della neve del giorno prima non

erano già sgombri dalla neve. Alla fine del bosco

ghiaccio e circondato dalla neve: solo qualche roccia spuntava

la pioggia ridusse la neve in poltiglia. Giornata ideale

un pascolo coperto di neve per sei mesi all

dei libri e della neve, ed era cresciuta impolverandoci

da pelliccia, e sulla neve gli insegnava a riconoscere

pietraia si intiepidiva, la neve era ridotta a minuscole

torrenti, il vento, la neve. In montagna, in quegli

in estenuanti cavalcate nella neve fresca, lontano da ogni

dal sole. Chiazze di neve grigiastra languivano sulla roccia

avevo mai visto la neve disegnare linee così nette

poltiglia che era quasi neve, e quando non pioveva

slavina. Non pestavo più neve da settimane e decisi

addio al rifugio, alla neve e a tutto il

o rododendro, l’ultima neve ghiacciata nei canaloni. Il

e ai fiordi, alla neve. Ma una volta, in

nel bosco sotto la neve. ¶ Amo il larice come

fare crescendo, per la neve che li torce e

di pioggia vedevo la neve imbiancare le cime delle

nera. Una crosta di neve ghiacciata velava le rive

ha ricominciato a nevicare. ¶ Neve secca, farinosa, invernale, che

mobile della cucina. La neve fuori non faceva nessun

coi boschi coperti di neve. ¶ Ho fatto un giro

bocca, si rotolava nella neve fresca. Forse sei stato

piacevano gli alberi, la neve e il cielo. C

e io. Arrivava la neve, quella vera questa volta