Alessandro Baricco, Emmaus, 2009

mute, che non promettono niente. La luce, spesso, è

apparentemente non credono a niente. Ma anche una certa

un sedere non significa niente, né l’angolo perfetto

ci si può fare niente. ¶ Per quel che ne

non sembra importarle di niente. Ogni mattina, nuovamente è

quel momento, non frega niente delle nostre domande, perché

madri che non sprecano niente, neanche la pressione di

che non ci capiva niente, non sapeva di cosa

senza riuscire ad aggiungere niente, come invece avrebbe fatto

po’ non ci dicemmo niente. Arroccati nei nostri pensieri

sul ginocchio. Non dice niente. Non dicono niente. Ogni

dice niente. Non dicono niente. Ogni tanto il padre

si alzi, senza dire niente, quando non abbiamo ancora

può trovare nelle enciclopedie. Niente di speciale, ma a

giusta. Non ne rimarrebbe niente, data in pasto al

che non ne capiamo niente. Alle volte è una

non le ha detto niente. Allora ha aggiunto qualche

cose, non ha capito niente. Il sesso è peccato

ma non c’entravo niente, e nessuno mai si

senza proprio cambiare voce, niente. Qualsiasi cosa avesse in

età. ¶ Nessuno disse più niente, per un po’. Sarebbe

dire tutto senza nominare niente, e perfino Andre non

giorno dopo a cercarlo. Niente confessione, una lunga passeggiata

cosa suoni con lei? ¶ Niente, è per un suo

due cerotti in faccia, niente di complicato, una mano

noi. Non vuol dir niente. ¶ Sarebbe? ¶ Sarebbe che non

che non vuol dire niente, quel che facciamo non

che facciamo non significa niente, non c’è una

storia, o un’idea, niente. Lei balla, io suono

stonatura. Non le frega niente che sia bello in

una cosa che aiuta – niente come l’indigenza può

chiese Bobby, ma sorridendo. Niente, disse Il Santo. ¶ Fu

che cazzo stava succedendo. Niente, rispose Bobby, è solo

noi, che ci crediamo – niente di peggio che chiamarle

qualcosa di caro: ma niente di più. Nessuno di

in chiesa, poi più niente. I bassi li facevo

Bobby, non voleva dire niente, non c’era una

una storia, un messaggio, niente, solo quella apparente necessità

Non avevamo paura di niente. E Luca raccontò di

per me. Non conoscevo niente di simile, ma tale

e non c’è niente da fare, era bellissimo

che non ne sapevamo niente, che facilmente non c

non ne venne fuori niente. Si capiva che aveva

con Dio, senza chiedere niente. ¶ Morto il padre di

è resurrezione nei cuori, niente. Al segno della pace

giacca non si leggeva niente, la magrezza decisa e

genere. ¶ Che c’è? ¶ Niente. Sei andato? ¶ Stette un

Luca era morto per niente. ¶ Anche pensai al bambino

di Luca, e che niente aveva imparato su di

dissi che non avevo niente per lui. Sono giorni

Che cavolo dici?, disse. ¶ Niente. ¶ Ah, ecco. ¶ Faceva il

ne faccia una ragione, niente risate per un po

parole, o parlando di niente. C’era, naturalmente, da

cui non vogliamo sapere niente. Ci piace pensare che

non c’eravamo detti niente. Allora, prima di cercare

dolcezza – lui, con dolcezza. ¶ Niente, dissi. Stavo pensando che

di capire nulla, di niente, in nessun momento. Dei

forza curiosa, appoggiata sul niente, e per questo simile

fatta. ¶ Io non dissi niente. ¶ L’hai sentita?, mi

ma poi non disse niente. ¶ Che va bene così

bellezza che non esprimessero niente. Vuoti – non guardano infatti

che non è successo niente. Non è mai successo

Non è mai successo niente. ¶ Allora son tornato ai

quello, non volevo più niente di nascosto. Mi sembrava

concezione non c’entra niente con la verginità di

sesso non c’entra niente. ¶ E mi chiedevo che