Vittorio Alfieri, Bruto primo, 1787

di persona, e vivendo noi dall'immenso oceano disgiunti

troppo abbiamo comune fra noi, che l'amor della

iniqui, ¶ abbia or da noi vita novella; o noi

noi vita novella; o noi ¶ (ma vendicati pria) cadiam

Bruto ¶ Liberi, o no, noi vendicati e grandi ¶ cadremo

eccone stuolo ¶ venir ver noi: di favellare è il

Popolo ¶ Oh! che udiam noi? Qual maestà, qual forza

lor empie insegne, a noi difender ratti ¶ volano già

ah! tutto grida a noi: ¶ «Oggi, o tornarvi in

tutti ¶ liberi, sì, sarem noi tutti, o morti. ¶ Bruto

leggi; ad una ¶ voce noi tutti anco il giuriamo

peggio ¶ ne avvenga a noi, che a Collatin, se

porte; ¶ poiché fortuna a noi propizia esclusi ¶ gli ebbe

tempo. ¶ Il senno voi, noi presteremvi il braccio, ¶ il

augusto e sacro ¶ cospetto, noi d'ogni alta causa

base a libertà per noi. ¶ Popolo ¶ Il primo dì

primo dì che vivrem noi, fia questo. ¶ ATTO II

tuo cor, che a noi pur sempre ¶ tralucea, non

t'apre. ¶ Deh possiam noi nella tua forte impresa

del nostro almen, ver noi si addrizza, ¶ con grida

è la rabbia in noi: tiranni a schiavi ¶ credean

addietro, ed ecco a noi venirne ¶ del tirannico stuolo

havvene indegno, ¶ poiché fra noi re più non havvi

havvi. — Il labro ¶ a noi tremanti e mal sicuri

inique lor leggi; o noi primieri ¶ cader dell'ira

È ver, pur troppo! ¶ Noi da gran tempo a

più ch'ogni reo, noi stessi; ¶ che più? sforzati

ci femmo ¶ minori assai noi della plebe; e il

popol debbe ¶ alcun di noi, tranne gli uccisi tanti

non resta ¶ oggi a noi dunque, che alla nobil

fia quest'odio sacro. ¶ Noi dunque, noi, per gl

odio sacro. ¶ Noi dunque, noi, per gl'infernali Numi

imprenderia far fronte ¶ a noi Romani e cittadini a

Or, poiché Roma in noi ¶ per la difesa sua

non havvi ¶ patto fra noi, che il morir loro

il riferisca. ¶ Popolo ¶ A noi ¶ venga su dunque il

padre, e non di noi... ¶ Bruto ¶ Vi piaccia, ¶ quai

figlio, ¶ forse il vorremmo noi? La uccisa donna ¶ ha

ciò risponda ¶ Bruto per noi. ¶ Bruto ¶ Non vien la

trono ¶ darem la vita noi». Fu questo il grido

A scabro ¶ passo siam noi. Che far si dee

la patria, il padre ¶ noi tradirem?... ¶ Mamilio ¶ Tradiste e

Certo, a ciò far noi pur potremmo... ¶ Tiberio ¶ Ah

già il messo: ¶ stretti noi siam per ogni parte

di nuovo ¶ a respingerlo noi. ¶ SCENA II ¶ COLLATINO, BRUTO

strada ei teneva. A noi fra mani ¶ cadean costoro

il traditor Mamilio. Andiam noi dunque ¶ tutti a breve

riposo; assai ben, parmi, ¶ noi cel mercammo. Al sol

per Roma; ¶ per tutti noi. — Tu questa mane, o

un foglio ¶ fatal per noi: leggilo. ¶ Bruto ¶ ... Il cor

sì ben Mamilio, che noi presi ¶ dall'arti sue

padre, a lui tradir noi stessi ¶ sforzati, noi, dal

tradir noi stessi ¶ sforzati, noi, dal troppo amarlo fummo

al par siam degni ¶ noi d'ogni grave pena

ma la sola ¶ che noi temiamo, e che insoffribil

giuro, ¶ che niun di noi la merta. ¶ Bruto ¶ Oh

re mai più sopporci noi? ¶ Tito ¶ Nol niego io

severo, ¶ attesta almen, che noi del tutto indegni ¶ di

per Roma lieti ¶ morremo noi. ¶ Tito ¶ Ma, benché reo

nasceami speme, che per noi sottratto ¶ dalla regia vendetta

detti, astuto ¶ Mamilio a noi ciò promettea. ¶ Bruto ¶ Che

tremai; più amato ¶ da noi fu il padre, che

Nomali. Udiamo... ¶ Valerio ¶ E noi, benché convinti ¶ pur troppo

loro nomi a prova ¶ noi col popol chiediamo. — Oh

onta ¶ n'erano in noi vili patrizi aggiunte ¶ al

ambìto dei mertati ferri. ¶ Noi, più presso al tiranno

d'esserlo, che voi; ¶ noi quindi al certo di

brama ardente d'onor noi tutti invada. ¶ Popolo ¶ Oh

il nome ¶ abbian da noi! Chi è traditor spergiuro

macchiata ¶ non è da noi giustizia. I Numi avremo

I Numi avremo ¶ con noi schierati, e la virtude

lor tesori infami ¶ darem noi loro, affin che a

cal dell'oro ¶ a noi, che al fianco brando

giusta. ¶ Tito ¶ Sol, fra noi tutti, uno innocente or

fia vero? Salvar dobbiam noi dunque ¶ questi duo soli