parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «noi»

nautoretestoannoconcordanza
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1983
camera di Kostja, e noi due occupammo la sua
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1983
un regalo fatto a noi, proprio a noi. Strappavo
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1983
a noi, proprio a noi. Strappavo un’erba, ne
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1983
luce. Pareva che tra noi e la pietra ci
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1983
Bastiano propose: «Vieni da noi. Ci stringiamo un po
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1983
sterratori, segantini…» ¶ «Che cerchino. Noi cosa c’entriamo?» ¶ Ma
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1983
Se fossimo andati anche noi a lavorare nella ferrovia
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1983
a parlarne tra di noi. Le resistenze di Bastiano
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1983
stesse cose che facevamo noi, ma la sua disapprovazione
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1983
I russi vicini a noi ci guardavano incuriositi, sentendoci
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1983
se fossero operai come noi, che andavano a raggiungere
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1983
e malinconiche apatie. ¶ Tutti noi, come ognuno dei passeggeri
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1983
treno e scendevano con noi erano operai destinati a
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1983
ormai affidati soltanto a noi stessi. I nostri fogli
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1983
invece, era che con noi fossero scesi dal treno
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1983
di sabbia smossa. A noi nessuno badava, nessuno chiedeva
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1983
o bramiti, molto lontani. Noi tre ci guardavamo con
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1983
fin dove aveva trasportato noi, e poi si perdeva
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1983
sera vidi attorno a noi gli alberi diradare e
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1983
la foresta attorno a noi. Oltrepassammo Ulan Ude, ma
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1983
ne sarebbe stato di noi? Cosa ci aspettava nel
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1983
qualche disguido che riguardava noi, proprio noi. La cosa
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1983
che riguardava noi, proprio noi. La cosa più strana
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1983
dei colpevoli, come fossimo noi stessi responsabili di quel
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1983
saremmo stati assunti anche noi. Lo starosta si mise
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1983
era già fatta. Ma noi eravamo ancora sopra il
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1983
e ridendo da solo. ¶ Noi tre, sperduti come animali
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1983
poco o tanto di noi stessi, e le scorie
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1983
aveva preso possesso di noi. ¶ Quel giorno andammo a
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1983
prestito a Katja. Di noi tre Bastiano era di
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1983
tutti sconosciuta, persino a noi stessi, e soltanto con
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1983
Anataj potesse arrivare da noi e buttarci fuori malamente
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1983
per nessuno, nemmeno per noi, che eravamo appena arrivati
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1983
Potete stare tranquilli». Ma noi non riuscivamo ad avere
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1983
accorgesse di me, di noi, e perché subito ci
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1983
tacito riconoscimento che anche noi eravamo del villaggio, almeno
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1983
doveva fare, e che noi dovevamo metterci contro. Che
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1983
come predicava, padre Nichanor! Noi lo ascoltavamo a bocca
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1983
e ricevute, perché sia noi che loro volevamo sapere
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1983
e girava sopra di noi i suoi occhi spiritati
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1983
come si aspettasse che noi, venuti da tanto lontano
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1983
po’ di sufficienza perché noi dovevamo ancora cominciare, e
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1983
linci e degli orsi. Noi eravamo l’ultima tappa
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1983
civile, ed eravamo proprio noi, con le nostre carrette
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1983
riscaldato, dove nessuno di noi avrebbe mai potuto mettere
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1983
segoni a due mani. Noi eravamo piovuti nel cantiere
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1983
ogni tanto. Dove stavamo noi il lavoro consisteva in
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1983
al di fuori di noi conosceva… ¶ I tronchi abbattuti
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1983
a poche verste da noi, alle nostre spalle, ve
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1983
vagabondi, un po’ come noi, e nessuno avrebbe più
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1983
lavoravano ogni giorno come noi in ogni angolo della
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1983
scendeva a mangiare con noi. ¶ Quando suonava la campana
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1983
raccontò ciò che tutti noi conoscevamo già benissimo, la
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1983
ansia lo aiutammo anche noi. Niente. I guanti parevano
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1983
più rada e invitante. Noi tenevamo il fiato. Poteva
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1983
siberiano. Del resto tutti noi guardavamo Silvestro con uno
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1983
che era diverso da noi e, nello stesso tempo
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1983
tempo, che era per noi impossibile chiudere gli occhi
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1983
essa riuscivamo a ritrovare noi stessi, ma anche perché
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1983
era notato da tutti, noi passavamo quasi inosservati. Al
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1983
pochissimo. Al contrario di noi, che avevamo fatto diversi
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1983
le sabbie. Nessuno di noi aveva sviluppato in sé
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1983
a luccicare dentro di noi come un brillio di
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1983
a sbavare dentro di noi una scia simile a
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1983
sua ragnatela attorno a noi. Ci attirava e ci
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1983
e creava dentro di noi un’impressione di pace
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1983
lungo lavorio mentale: «Da noi a quest’ora l
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1983
Anche lui, come tutti noi, ci dava sotto nel
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1983
Neppure Arrigo, come tutti noi, marcava mai visita. Era
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1983
diventare molle sotto di noi, almeno nelle ore di
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1983
s’allargava attorno a noi. Su ogni carro v
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1983
e in pace con noi stessi. Facevamo le stesse
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1983
straniera. Non era per noi, ma per un popolo
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1983
attraverso tutte quelle cose noi lo potevamo cogliere e
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1983
qualcuno stava sopra di noi, dal quale dipendevamo, perché
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1983
dal quale dipendevamo, perché noi, così come eravamo, non
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1983
e ripetevamo dentro di noi le parole nel nostro
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1983
a conoscere qualcosa di noi stessi. ¶ Di tutti i
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1983
Dopo la messa anche noi ci muovevamo su e
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1983
altrettante costruzioni separate. Da noi spesso erano un’unica
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1983
sulla terra, come da noi, ciò era segno che
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1983
li sapevamo fare anche noi, e quella era un
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1983
asiatici che stavano con noi sul taràntas, quando attraversavamo
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1983
bastava a nessuno di noi. ¶ Nella tristezza di Bastiano
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1983
ben presente dentro di noi. ¶ A volte però ci
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1983
migliaia di operai come noi, sopra la dedizione e
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1983
loro villaggio. Ma a noi non era possibile andare
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1983
andare tanto lontano. Per noi il viaggio sarebbe stato
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1983
la braga, che magari noi stessi o altri visitatori
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1983
Si fidava più di noi che della gente del
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1983
sua amicizia. Ognuno di noi ascoltò a lungo, con
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1983
tutti eravamo ghiotti. Eravamo noi stessi a portarle una
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1983
mirtilli, perché ognuno di noi si era organizzato per
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1983
comunque utilizzare. Nessuno di noi diceva una parola sull
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1983
più. Si univa a noi regolarmente per bere il
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1983
lo ha detto, e noi non abbiamo chiesto niente
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1983
lavoro che facevamo anche noi al cantiere. Forse i
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1983
somiglianza di destino tra noi e i forzati. Facevamo
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1983
era molta similitudine. Anche noi eravamo lontani dalla nostra
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1983
babelica di linguaggi. Anche noi avevamo al cantiere soldati
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1983
discorso che ognuno di noi prende a tenere a
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1983
sua vita militare, anche noi ci sentivamo come fossimo
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1983
Del resto molti di noi il fucile ce l
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1983
che si stendevano tra noi e la Mongolia, fino
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1983
altro che operai come noi, soltanto con poche conoscenze
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1983
del mancato incontro stavamo noi, gli operai dei cantieri
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1983
svogliatezza infreddolita, perché anche noi come gli animali eravamo
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1983
Ci sentivamo abbandonati a noi stessi. L’ingegnere non
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1983
no, svegliavano dentro di noi sottili malinconie e pensieri
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1983
lontane. Ma ognuno di noi aveva stampato sul viso
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1983
per ricostruire dentro di noi un terreno saldo per
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1983
ora ristagnava, e se noi eravamo in licenza, nei
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1983
della taiga. ¶ Nessuno di noi poteva dire di conoscerla
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1983
perché v’era in noi, in Arrigo e Bastiano
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1983
Eravamo affidati soltanto a noi stessi e ai nostri
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1983
silenzio quasi irreale, se noi stessi col nostro passaggio
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1983
Indietreggiò, si avvicinò a noi. ¶ «È troppo giovane, e
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1983
Silvestro venne spesso da noi. Si fece più nervoso
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1983
e nuvoloso anche da noi, e pareva che ogni
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1983
venuto a stare con noi) aveva un’aria troppo
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1983
scheletri delle cornacchie. ¶ Da noi di preferenza si occupava
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1983
soltanto perché, davanti a noi, c’è il fantasma
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1983
è la morte. E noi non facciamo che scaldarci
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1983
E il fatto che noi ci sentissimo come gente
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1983
Solo dei disperati come noi potevano capitare quaggiù.» ¶ L
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1983
seguivano e rispettavano. Solo noi due eravamo fuori di
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1983
e che petto stupendo!». Noi sorridemmo. Ma io sapevo
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1983
di alimentarla dentro di noi, di soffiarvi sopra come
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1983
a circolare tra di noi, e parve subito aver
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1983
per far circolare tra noi l’allegria e gli
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1983
le cose dentro di noi, ci toglieva le muffe
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1983
e del sospetto tra noi erano cadute. ¶ La mattina
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1983
fosse una nebbia perenne. Noi e gli altri operai
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1983
preparazione, e ognuno di noi gli dava un nuovo
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1983
fosse una principessa e noi ospiti di riguardo, venuti
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1983
era finita, e per noi era venuta l’ora
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1983
lasciato dormire dentro di noi, per un tacito accordo
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1983
buone gambe per camminare. ¶ «Noi stiamo qui al caldo
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1983
angolo trascurato dal tempo. ¶ «Noi ce ne andiamo, Anataj
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1983
sopra una delle sue. Noi augurammo la buona notte
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1983
silenziosamente, e ognuno di noi simulò di non averlo
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1983
di raccontarci qualcosa, ma noi glielo vietammo e cercammo
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1983
o l’altro di noi, o anche tutti insieme
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1983
e una profuga. Come noi ronzava attorno alla chiesa
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1983
Anataj, o qualcuno di noi, l’avrebbe portata in
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1983
grande vantaggio, come per noi. Sopra la sua faccia
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1983
intuizione. Per i dirigenti noi non eravamo che piccoli
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1983
trecento verste lontano da noi, nella zona di Irkutsk
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1983
che accadeva anche a noi? Dovevamo cominciare i piloni
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1983
fare. Non dipendeva da noi, e quindi il nostro
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1983
fosse arrivata fino da noi. Ciò per facilitare l
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1983
fossimo per davvero anche noi dei forzati e dei
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1983
di pena. Passavamo anche noi la giornata a picchiare
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1983
un’irsuta disperazione. A noi si poteva chiedere qualunque
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1983
bisognava rifare dentro di noi ogni progetto, ristorare e
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1983
edificata innanzitutto dentro di noi, perché il primo materiale
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1983
non c’era alternativa. Noi eravamo dei forestieri, delle
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1983
della corrente. Ognuno di noi si figurò il disastro
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1983
acqua. E ognuno di noi cacciò il pensiero per
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1983
avevamo rimosso dentro di noi, strappato via dal cuore
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1983
dello sforzo costruttivo. In noi esistevano meccanismi misteriosi che
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1983
pareva così diverso da noi, in realtà era della
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1983
come se dentro di noi ronzassero in eterno le
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1983
del lavoro. Dentro di noi risuonavano da sempre gli
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1983
fondamenti e le motivazioni. Noi sapevamo soltanto lavorare, costruire
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1983
innanzi tutto dentro di noi si limasse e si
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1983
per burla sopra di noi dopo essere stato consumato
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1983
il primo, ma per noi fu come fosse la
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1983
posasse su uno di noi. Due operai mongoli furono
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1983
ombra maligna. Ognuno di noi sapeva che dal cantiere
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1983
realtà. ¶ «Poteva toccare a noi. Potevo esserci io là
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1983
smagliatura. Che sciocchezza! Anche noi eravamo fatti di carne
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1983
e anche dentro di noi la paura o la
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1983
estranei.» ¶ «Succede a tutti noi. Non farci caso.» ¶ «E
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1983
ne sai più di noi.» ¶ Da mesi e mesi
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1983
pensiero che stava con noi. Tutti insieme ce la
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1983
destino di ognuno di noi.» ¶ «Sai cosa penso, certe
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1983
penso, certe volte? Che noi uomini non siamo niente
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1983
avuto molto meno di noi. Tutto ciò che siamo
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1983
ci è stato regalato. Noi non siamo che un
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1983
di lui, o di noi, o di chi gli
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1983
fascia disboscata dietro di noi avrebbe assunto finalmente l
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1983
processione di carri tra noi e loro. Mi parve
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1983
andata addensando dentro di noi, come quella che aveva
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1983
ormai evocato, era tra noi, e chissà quando si
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1983
mai venuto incontro a noi. Eravamo soli nella tormenta
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1983
ci eravamo dentro anche noi, che quasi non la
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1983
Arrigo dal venire con noi. Avevo ceduto ai suoi
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1983
a pochi passi da noi un dedalo minaccioso di
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1983
e di padronanza di noi stessi per spararci un
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1983
stavamo per diventare anche noi dei fantasmi della taiga
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1983
cominciò a restituirci a noi stessi, dopo essere stati
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1983
che era più strano, noi non lo avevamo saputo
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1983
che non erano per noi. Una voce sottile come
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1983
con letizia sopra di noi. Certe volte Marco ne
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1983
ladri di cavalli…» ¶ Ma noi sapevamo da Ajdym tutti
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1983
che sia possibile, Falalej? Noi andiamo al cantiere il
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1983
accorgemmo di averlo con noi. Non disse una parola
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1983
diventare un operaio come noi. ¶ Finita la giornata di
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1983
cimiteriale che nessuno di noi sarebbe tornato, e che
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1983
magica e superstiziosa, perché noi tutti siamo un covo
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1983
ad eliminare. Forse tutti noi, del resto, abbiamo anche
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1983
suoi calori infernali… ¶ «Allora noi lavoriamo per niente?» ¶ «Che
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1983
potete farne a meno. Noi friulani siamo dei dannati
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1983
scuoteva il brusio che noi stessi ci portavamo dentro
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1983
senza posa dentro di noi. Le nostre paure più
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1983
con benevolenza sopra di noi, e ci distingueva col
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1983
della vita… ¶ Ma, con noi o da solo, il
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1983
già successo, e già noi stavamo pagando il prezzo
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1983
a sciamare dentro di noi anche una misteriosa impazienza
211
1983
prendeva significato, come se noi stessi fossimo una proiezione
212
1983
elemento che faceva di noi una sorta di popolo
213
1983
terra, e molti di noi avevano, per così dire
214
1983
di unione tra di noi, una linfa calda e
215
1983
comune correva tra di noi. La ferrovia ci univa
216
1983
e semidesertiche. E costruendola, noi imparavamo a conoscere noi
217
1983
noi imparavamo a conoscere noi stessi e a dare
218
1983
vita. Qualcosa circolava tra noi. Ognuno di noi si
219
1983
tra noi. Ognuno di noi si sentiva inserito in
220
1983
e per fare di noi il popolo più strano
221
1983
e dilagare dentro di noi. Ma era una malinconia
222
1983
dove lavoravano operai come noi, disseminati in qualche sperduto
223
1983
io? Cosa potevamo saperne noi, tagliati fuori dal mondo
224
1983
per arrivare fino a noi, non fossero molto mutate
225
1983
avrebbe mai saputo che noi ci avevamo lavorato; al
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1983
e niente di più. Noi eravamo come gocciole di
227
1983
viaggiato della gente felice. Noi eravamo certi, al di
228
1983
che avvenivano dentro di noi, quando Silvestro esalava i
229
1983
si aprivano dentro di noi come in un cargo
230
1983
e ci rivelano a noi stessi. Forse il significato
231
1983
di creare attorno a noi un alone protettivo come
232
1983
si risollevava dentro di noi il vento del dubbio
233
1983
passati. Già alcuni di noi avevano oltrepassato la soglia
234
1983
sensazioni che avevano popolato noi stessi, subito dopo il
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1983
trafila di esperienze a noi ormai ben note. ¶ Alla
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1983
mi sembrava possibile che noi, proprio noi, con le
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1983
possibile che noi, proprio noi, con le nostre mani
238
1983
e di potenza. In noi c’era la sensazione
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1983
fosse dipeso interamente da noi. ¶ Ci fu anche una
240
1983
ma entravano dentro di noi con naturalezza, e potevamo
241
1983
Aveva la faccia che noi stessi portavamo in giro
242
1983
assaggiato la morte. ¶ Tutti noi, persino Ajdym, accettammo l
243
1983
fondo più intimo di noi stessi. ¶ Anche in Ajdym
244
1983
distanza che correva tra noi e l’impossibilità di
245
1983
e arrivavano fino a noi. ¶ La fine del lavoro
246
1983
difficoltà vinte direttamente da noi o dagli operai degli
247
1983
quella reale, alla quale noi avevamo lavorato, noi, uomini
248
1983
quale noi avevamo lavorato, noi, uomini vivi, carichi di
249
1983
speciale. Non sei come noi. Tu ragioni in un
250
1983
a due passi da noi? In realtà la ferrovia
251
1983
era arrivata fino a noi. Gli operai si ammalavano
252
1983
Silvestro si aggirava tra noi agitato, pallido, inquieto come
253
1983
alla terra madre, e noi, esseri pieni di nostalgia
254
1983
da anni, ognuno di noi avesse cominciato a camminare
255
1983
faceva il viaggio con noi. Così, appena arrivati, Marco
256
1983
sventura aveva ricavato da noi statue dell’attesa e
257
1983
la stazione deserta, e noi vestimmo i nostri giacconi
258
1983
e così lontana da noi. No, non capiva. Ci
259
1983
cose molto semplici che noi non capiamo. Sappiamo perché
260
1983
fosse potuto dipendere da noi che la ferrovia non
261
1983
ma anche sopra di noi. Sentimmo che la ferrovia
262
1983
Ci era stata sottratta. Noi ci eravamo limitati a
263
1983
esercito, all’Imperatore, e noi eravamo di troppo, e
264
1983
continuava, come sopravvive in noi il sentimento dell’esistenza
265
1983
si è stabilito tra noi, e che è cominciato