Pietro Metastasio, Giustino, 1713

per doppia ragion dobbiamo noi ¶ Muoverci contro i Goti

ogni sua dottrina, ¶ Di noi nemici e della nostra

degli anni ¶ Dimostri a noi sì generoso core, ¶ Va

L'Iberia renderemo a noi soggetta ¶ Con poca forza

partenza? ¶ AST. Perché pria noi curava, anzi il fuggiva

sarà la via ¶ Che noi tener possiamo ¶ Per rivocar

Ne avrà forse di noi maggior piacere. ¶ Né rincrescer

potrebbe in paese a noi nemico ¶ Facilmente assalir le

ciò fia necessario a noi ¶ Un uom fedele e

tostò ubbidisca e a noi ritorni. ¶ TEOD. Io son

avrà Sofia quando da noi ¶ Saprà quanto per lei

tempo di mestizia in noi si desta. ¶ Quanto pianse

brieve attendo ¶ Che a noi si renda con Giustino

danno, ¶ Dell'altra in noi sta la memoria appena

che l'appelli a noi; ¶ Che anch'io godrò

e fa che a noi ¶ Or or venga Cleone

non sapendo esser da noi richiesto, ¶ Potria drizzare ad

Taci, Sofia, che a noi son giunti. ¶ SCENA TERZA

luce. ¶ SOF. Poiché a noi ne veniste, almo signore

Basterà che narrare a noi vi piaccia ¶ Qual fine

dall'amato oggetto in noi discenda, ¶ Cangia l'animo

lungo tratto ¶ Opra in noi la ragione, opra la

Giustin pria che da noi partisse. ¶ FOS. Parmi; ma

occhi l'onda a noi nemica! ¶ Questi son dunque

è grave, ¶ Narrare a noi, Giustin, potreste il corso

Ma, poiché indietro a noi restar le arene ¶ Di

Al bergantin che a noi poc'anzi giunse, ¶ E

Sicché qualche speranza in noi rinacque: ¶ Ma fu cagion

profondossi in mare, ¶ Lasciando noi senza sostegno a' flutti