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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «noi»

nautoretestoannoconcordanza
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cápita ad ognuno di noi dopo la morte d
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regio Ginnasio, un notajo, noi medici, e due signore
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più vederci e leggere; noi, allegri e incuriositi, con
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e nella primavera del 1915 noi in Italia si ragionava
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il cuore di tutti noi. C’era in quella
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E LA MACCHINA. ¶ Quando noi entrammo in guerra, mio
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gli abitanti venivano da noi a protestare, taluni recando
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Nestore costano meno a noi che alla signora Elvira
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a portata di mano noi si resta all’oscuro
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un manovratore sul tranvai noi si resta a piedi
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borghesi. Era possibile che noi non ci si spaventasse
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Ma a ripetere che noi eravamo degl’inguaribili borghesi
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i nostri nemici politici, noi si dovrebbe non vederli
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prudenza quei partiti che noi chiamiamo estremi, quando predicano
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perchè dopo il teatro noi si va a casa
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E lo Stato siamo noi. ¶ — Ancóra, veramente.... ¶ — Lo Stato
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veramente.... ¶ — Lo Stato siamo noi, noi organizzati. Non mi
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Lo Stato siamo noi, noi organizzati. Non mi dirai
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poco da vedere perchè noi abitiamo sulla deserta piazza
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Nestore si voltò verso noi e sillabò rispettoso: ¶ — Non
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delle imposte). – E a noi, – si chiese quel valentuomo
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tangibile vittoria, – e a noi che per amore della
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punire il carabiniere e noi suoi manutengoli, si doveva
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Non è vero. Vigiliamo noi. Guardi quel ritratto che
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un gran diplomatico, e noi dobbiamo imitarlo. Lui che
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paese. E così facciamo noi per arrivare in un
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onorevole prima accese come noi un mezzo toscano; poi
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non ha bisogno di noi vecchi perchè andrà avanti
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mezzanotte sarebbe tornato da noi, avrebbe trovato l’automobile
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giacchetta. E là dove noi poveri borghesi avremmo deposto
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pugnale; ma allora, almeno noi vecchi rimasti quaggiù a
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supplicandomi di tenerla nascosta noi fino alla fine dei
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si ha la reazione. Noi s’ha lo sbadiglio
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s’ha lo sbadiglio. Noi si vive di sbadigli
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i prezzi li faremo noi. – Qualche bottiglia di rum
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a sinistra, e tutti noi convitati paganti, dai posti
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Nel giugno del 1918 quando noi si ributtò e si
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essere indiscreti; e anche noi uscimmo, lasciandoci dietro nel
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nemmeno commendatore, venuto da noi dopo essere stato durante
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antichi, più vicini di noi alla verità, abbiano offerto
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vera inchiesta la faremo noi, qui e in Parlamento
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sottoprefetto messo in fuga, noi dunque non si parlò
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bene. È vero? A noi vecchi ricorda anche il
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del volgare colletto. ¶ — Cavaliere, noi s’aspetta da un
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inventato, non è per noi. Ma qui si tratta
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vogliono assassinare un uomo. Noi abbiamo qui, firmata da
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innamorati, artisti: e aggiungerei noi medici, se anche i
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e perciò bisogno di noi, e perciò rispetto di
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e perciò rispetto di noi. La dea Macchina non
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piccolezza e debolezza di noi due uomini rassegnati chiusi
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seria, ma che almeno noi soldati non potevamo fare
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a incollare le scatole. Noi purtroppo s’ha da
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i meglio nascosti fossimo noi. Ognuno pone la sua
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più feroci che da noi, nè onestamente se ne
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scrivere in Russia che noi s’era velato il
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di spiegargli che per noi questo è un gioco
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già siamo in quattro; noi due, la mia amica
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a me avere con noi un figlio della Russia
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tratto si staccò da noi per andarsi a genuflettere
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regimi che nessuno di noi uomini sopporterebbe. Privazioni di
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s’era riaccostata a noi, ma non parlava nè
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baci, si spiccò da noi e, sfregatolo bene con
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parlò, sottovoce, sporgendo verso noi, di là dal suo
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via Venti Settembre; e noi li chiedemmo, nelle dovute
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assicuro. Ma nel frattempo noi vigilammo perchè i mobili
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abusivamente scaricati. Capirai, per noi si trattava anche d
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deserta giungevano fino a noi le sue grida. Accorsi
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sulla spalla e sussurrargli: ¶ — Noi la aspettiamo al caffè
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l’aria dietro a noi era ancóra lacerata dai
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Uno chiese addirittura a noi: – Che è successo? – Ma
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in piedi davanti a noi. E súbito ricominciò a
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della dignità di tutti noi, di tutta la libera
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tempi tornino e che noi siamo sempre quelli medesimi
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desiderio che ciascuno di noi ha di diventare più
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sempre fatto impressione: che noi italiani si doveva ormai
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che non dovessimo ricombattere noi, non arrivo nemmeno oggi
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o alla Dumas per noi adulti, il teatro per
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La spartizione la faremo noi. ¶ — Sono un imbecille. ¶ Nestore
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che muove la Montagna. Noi borghesi, sì e no
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bujo fitto, così che noi al Circolo lo sapemmo
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a lui, cosa sua. Noi non cedemmo. Prima si
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accusando di poca perspicacia noi che ce le eravamo
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officina. Ma adesso dovevamo noi borghesi rivoltarci contro loro
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contro loro, ed a noi era difficile unirci, sia
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pure in corteo, perchè noi si vive più soli
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è la reazione. E noi siamo un partito civile
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inchiesta sarà presto fatta. Noi si riparte alle cinque
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buona. Dentro un anno, noi socialisti saremo al Governo
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si potrà intendere facilmente. Noi rispettiamo la religione, tutte
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i direttori trovarono che noi s’era lavorato più
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a cui lo produciamo noi? E anche nel consumo
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quelli, a spese di noi borghesi. Io so che
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lo sguardo su tutti noi ci annunciò: ¶ — Andiamo a
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furbo. ¶ Perchè, caro lettore, noi si è soltanto quello
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gli altri credono che noi si sia. Le conversioni
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in piedi davanti a noi, tre signorine a gonne