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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Leon Battista Alberti, I libri della famiglia, 1440

concordanze di «noi»

nautoretestoannoconcordanza
1
1440
simile? Mentre che da noi furono le ottime e
2
1440
discipline osservate, mentre che noi fummo studiosi porgere noi
3
1440
noi fummo studiosi porgere noi simili a’ nostri maggiori
4
1440
fortuna? Quel che a noi vendicò la nostra virtù
5
1440
la nostra virtù, confesseremo noi esserne alla fortuna obligati
6
1440
tutte divine virtù ascriverelle noi alla fortuna? La giudicaremo
7
1440
alla fortuna? La giudicaremo noi tutrice de’ costumi, moderatrice
8
1440
patrie nostre consuetudini? Statuiremo noi in la temerità della
9
1440
con ventura edificorono? Stimeremo noi suggetto alla volubilità e
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1440
prescrivono? E come diremo noi la fortuna con sue
11
1440
e dissipare quel che noi vorremo sia più sotto
12
1440
altrui temerità? Come confesseremo noi non essere più nostro
13
1440
della fortuna quel che noi con sollicitudine e diligenza
14
1440
che modi contro a noi, a que’ tempi e
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1440
mondo perseminando avverso di noi odio e malivolenza? Né
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1440
desidia usurpato, o poiché noi Latini abbiamo tanta a
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1440
Latini abbiamo tanta a noi devuta gloria abandonata e
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1440
per altri che per noi medesimi essere dal suo
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1440
volendo né lo permettendo noi, non obbedirci? Così adunque
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1440
congregarvegli, acciò che avendogli noi qui in uno luogo
21
1440
modi esserne assai lieto. Noi ch’eravamo al continuo
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1440
assettar prima questa a noi padri adiudicata soma, e
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1440
Ma non dubitare che noi altri, quanto ci fusse
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1440
Lorenzo, quale ciascuno di noi quanto sé stesso ama
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1440
stesso ama, sarebbono a noi care e racommandate quanto
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1440
vorresti, e quanto a noi più fusse possibile. E
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1440
E per qualunque di noi bisognando si farebbe per
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1440
prima, e stima con noi insieme, se noi non
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1440
con noi insieme, se noi non siamo troppo grandemente
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1440
lui sempre cercò da noi essere conosciuto prudentissimo e
31
1440
Così fece. Asettossi, e noi usciti fuori in sala
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1440
essistimasse necessario rendere a noi più grati costoro, e
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1440
poiché e' sono a noi stati racomandati, non far
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1440
giudicare. E così a noi è debito satisfarne alla
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1440
via per la quale noi pensiamo guidare e' nostri
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1440
incarco, pare che a noi padri sia grata, condecente
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1440
riguardo qui sia a noi padri necessario, quanta fatica
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1440
donna si rafreddi. ¶ Ma noi abbiamo riso assai. Quanto
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1440
onore e cortesia da noi! O infelicità nostra per
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1440
Non so se in noi Toscani questo fusse o
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1440
da queste leggi a noi date dalla natura, e
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1440
duole ancora, Lionardo, che noi non sappiàno il certo
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1440
quelle occultissime più a noi sta non conosciuta. Ecco
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1440
sono eglino pure tra noi alcuni destri e forti
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1440
loro parole. Che diremo noi di quel sidonio Antipar
46
1440
delle cose le quali noi proccuriamo perché siano utile
47
1440
di lode. E perché noi qui toccammo della religione
48
1440
m'è caro che noi, non so come, siamo
49
1440
usanza, quanto facciamo testé noi. Seguiamo adunque questa tua
50
1440
non difficilissimo, o a noi padri molto ne' nostri
51
1440
tu ora che a noi non sia molta difficultà
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1440
quando tutto fusse a noi aperto a intrarvi colla
53
1440
composite parole, come se noi in presenza di molti
54
1440
di dottrina. Qui tra noi sia licito questo parlare
55
1440
desidererebbe. Già questo fra noi è stato uno ragionare
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1440
consuetudine più valere in noi che e' naturale nostri
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1440
ornamento alla republica. Dimentichianci noi Alberti, - così vuole la
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1440
guarda non avere a noi padri dato troppe faccende
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1440
o sì rare che noi possiamo de' casi avversi
60
1440
necessità, ben sarà in noi privati quanto ne' superiori
61
1440
quindi al continuo a noi padri istà nell'animo
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1440
di queste serà con noi avara, se inverso de
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1440
cogli altri cavalcare. Partissi. Noi rimanemmo, se Lorenzo ci
64
1440
più compiuta utilità a noi e certo maggior contentamento
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1440
come vedi è tra noi domestico, si richiede essere
66
1440
e molto aperto. Tra noi el nostro ragionare non
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1440
e lui e tutti noi d'ogni altro nelle
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1440
quegli animi già a noi benivoli ora sofferano essere
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1440
molti solevano monstrarsi a noi amorevoli e domestici, e
70
1440
a quello di che noi ragionassimo. E in questo
71
1440
sua stirpe, già che noi veggiamo gli animali bruti
72
1440
appetiti. Non credo a noi giovani sia licito ostare
73
1440
che non tanto a noi sono le nostre membra
74
1440
due anime. ¶ Che diremo noi, Lionardo, adunque? Che l
75
1440
tanto piglia licenza quanto noi stessi gli concediamo. So
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1440
concediamo. So desideraresti in noi giovani quell'animo senile
77
1440
forza di quella qual noi conosciamo e proviamo potentissima
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1440
innamorati, quasi come se noi ricercassimo chi tra gli
79
1440
brutto apetito. Che diremo noi, Battista, questo essere forza
80
1440
natura umana, se a noi fosse forza sempre perseguire
81
1440
questo amore. Sia in noi verso di lui quanto
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1440
con diligenza, Lionardo, per noi mai mancherà in questa
83
1440
amicizie non solo a noi essere, ma a tutta
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1440
tu così vuoi, e noi non poco desideriamo satisfarti
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1440
renderci più dotti, onde noi per tuo aiuto conoscendola
86
1440
pare incarico averti con noi facilissimo e oficiosissimo in
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1440
dicevi, commode e necessarie. Noi aremo ozio assai. Nostro
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1440
migliore opera obligato. A noi qui imparando da te
89
1440
ora, Lionardo, se da noi qui ti piace essere
90
1440
E spera, Lionardo, da noi mai mancherà in obedire
91
1440
questi ragionamenti così tra noi domestici, qual prudente desiderasse
92
1440
imparare. Gli altri udiamo noi volentieri come precettori; te
93
1440
BATTISTA ¶ Niuna cosa a noi più essere può grata
94
1440
più t'agrada. A noi solo questo accade a
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1440
continua el dir tuo. Noi t'ascolteremo. ¶ LIONARDO ¶ Piacemi
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1440
aggiugnere nuovo dolore, miseri noi! né a lei insino
97
1440
queste cose delle quali noi tutti eravamo abondantissimi, e
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1440
nostro primo qui tra noi ragionamento, nel quale io
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1440
di dire, perché tra noi mi pare si richiegga
100
1440
eleggersi una colla quale noi riposiamo la età nostra
101
1440
sozza", tal che tra noi mi pare sia simile
102
1440
tanto difficile che a noi quella col favore d
103
1440
gli altri facili, a noi non caggiano difficili. Ma
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1440
che disonesto. ¶ BATTISTA ¶ A noi non se' tu, Lionardo
105
1440
adrieto, non temere tra noi alcuno mordace calunniatore, e
106
1440
E che più? Aremo noi a imitare quel Gaio
107
1440
arte de' pistori? Aremo noi a 'nsegnarti ancora a
108
1440
pe' fanciulli? Ma poiché noi siamo caduti in questi
109
1440
e l'autorità in noi più splendida e più
110
1440
prima voglio appresso di noi sia manifesto: perché gli
111
1440
in vita, stiano tra noi quanto più tempo a
112
1440
qualche danaio. ¶ E poiché noi abbiamo fatto menzione del
113
1440
la donna lebrosa, diremo noi che sia manco licito
114
1440
misericordia quanto sia in noi darsi a costui, esserli
115
1440
e a non pregiare noi stessi. Nuocere a sé
116
1440
mancheranno gli astanti; ma noi provederemo alla sanità nostra
117
1440
e' figliuoli nascono, a noi sta niuna certezza quanto
118
1440
Quando che sia a noi gioverà avere imparato da
119
1440
e più lodati. E noi ora che faremo? Seguiteremo
120
1440
ora che faremo? Seguiteremo noi dicendo di quello che
121
1440
e grazia verso di noi sempre potemmo riputarti fratello
122
1440
persuadere questa opinione, poiché noi vediamo altro niuno animante
123
1440
uomini, e parte di noi si debbe alla patria
124
1440
colle quali tutte virtù noi possiamo quanto dobbiamo onorare
125
1440
e onestà. Se pertanto noi abbiamo a prendere essercizio
126
1440
molto bene, innanzi che noi ci dedichiamo ad alcuno
127
1440
tradurci quanto meglio a noi sia possibile verso la
128
1440
e da volerle, a noi rimane officio quanto in
129
1440
rimane officio quanto in noi sia con opera non
130
1440
perché poi essendo in noi, così agli altri parremo
131
1440
modo essercitando che per noi non manchi aggiugnere a
132
1440
onestà e integrità, onde noi abbiamo conseguita fama e
133
1440
ne' traffichi nostri di noi si trovò chi ammettesse
134
1440
da' nostri maggiori, a noi sarebbe vergogna nolle conservare
135
1440
e benigne trattato da noi. Mai fu nella famiglia
136
1440
escludiamo la fortuna ove noi ragioniamo della industria. Se
137
1440
guadagni vengono parte da noi, parte dalle cose fuor
138
1440
dalle cose fuor di noi. In noi sono atte
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1440
fuor di noi. In noi sono atte a guadagnare
140
1440
E sono ancora in noi accommodati a guadagnare quegli
141
1440
e' quali sono in noi si chiamano arti, e
142
1440
le quali sempre con noi dimorano, le quali col
143
1440
fama nostra. Fuori di noi le cose atte a
144
1440
la fortuna vorrà con noi liberale essere e facile
145
1440
facile. E fuor di noi ancora si truovano posti
146
1440
poiché da questi principii noi tutti gli abbiamo qui
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1440
diventeranno maggiori crescendo in noi colle faccende insieme industria
148
1440
di questi quali apprenderemo noi? Quegli certo, come dissi
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1440
e' quali più a noi si confaranno. Poi come
150
1440
Poi come gli adopereremo noi? Qui forse si richiederebbe
151
1440
sarà grandissimo guadagno, se noi asseguiremo grazia e lode
152
1440
riavere quello che a noi sia vietato, sarebbe pazzia
153
1440
in vita, e doppo noi firmissimo e perpetuissimo, dico
154
1440
a che fine qui noi adoperiamo e facciamo; così
155
1440
sarà altrove da disputarne. Noi vero qui ci consiglieremo
156
1440
alla onestà, che con noi sia come un publico
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1440
a non essere povero. Noi non cerchiamo altro. Le
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1440
onesta cosa abonderà. Poiché noi così testé abbiamo veduto
159
1440
padre Lorenzo Alberti a noi spesso referiva, non raro
160
1440
dubitava nostro padre a noi populi italici così trovarci
161
1440
della quasi devuta a noi per le nostre virtù
162
1440
usiamo lingua, che a noi quella quale usavano gli
163
1440
gli antichi? Non vediamo noi quanto sia difficile a
164
1440
ignorante sarà apresso di noi da temere? E chi
165
1440
in emendarmi, acciò che noi lasciamo a' detrattori tanto
166
1440
tuoi". Non fu tra noi chi più potesse tenere
167
1440
GIANNOZZO ¶ Troppo bene a noi vecchiacciuoli ogni piccolo travaglio
168
1440
dì serotini fanno a noi il contrario che agli
169
1440
gli alberi. Vero a noi vecchietti e' dì serotini
170
1440
si lodava altri che noi Alberti. Io, pensa, come
171
1440
Ora da chi poteriamo noi udirne più a pieno
172
1440
sì utilissima, non vogliate noi non la conosciamo più
173
1440
Questi saranno ragionamenti tra noi in casa, utili a
174
1440
in casa, utili a noi. Siedi. Egli è meglio
175
1440
Or bene, che diciavamo noi della masserizia? Ch'ella
176
1440
le cose di che noi abbiàno a essere veri
177
1440
d'animo col quale noi appetiamo e ci cruciamo
178
1440
e ci cruciamo tra noi. Voglia la fortuna o
179
1440
no, pure sta in noi. L'altro vedi ch
180
1440
e fango quale a noi tiene l'ingegno e
181
1440
opera e spesa per noi conservata e amplificata. Come
182
1440
di cavalieri nati di noi Alberti. ¶ Ma lasciamo andare
183
1440
dalle altre faccende a noi era licito, al continuo
184
1440
cose avverse e moleste, noi meritavamo non meno che
185
1440
queste parole date a noi buono ricordo a seguire
186
1440
ad averla che a noi non sia difficilissimo quella
187
1440
permette, e ancora quanto noi le sappiamo usare. Benché
188
1440
sappiamo usare. Benché, a noi Alberti in queste nostre
189
1440
ci era dolore a noi insieme e danno, imperoché
190
1440
dì non dico in noi credere, ma fingere quanto
191
1440
malivolenza e odio che noi, i quali ogni dì
192
1440
di ciascuno da chi noi perfino testé sentiamo tanta
193
1440
questo sia inverso di noi iudice più piatoso che
194
1440
voi perché? Sì perché noi Alberti ce ne siamo
195
1440
danno troppo grande. A noi non sarà amico colui
196
1440
abbino perduto, ché a noi, i quali siamo contenti
197
1440
perdere quello di che noi non facciamo stima. E
198
1440
questo per ancora a noi non lice, restiamo di
199
1440
e crudelità contro di noi, forse, giustizia di Dio
200
1440
degna e meritata vendetta. Noi in questo mezzo, Battista
201
1440
quando la stagione interverrà, noi ci porgiamo tali che
202
1440
se pur bisognasse per noi serballa, ché mai alla
203
1440
LIONARDO ¶ Oimè, Giannozzo, e noi ancora giovani, parte nati
204
1440
minima alcuna requie, miseri noi, sempre perseguitandoci, sempre con
205
1440
il quale così a noi dà materia d'acquistare
206
1440
paresse. Vero? E se noi ci dividessimo, tu assettassi
207
1440
altrove, volendo ciascuno di noi quanto prima vedere bene
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1440
il gran freddo e noi avessimo qui in mezzo
209
1440
pessimi uomini, che a noi padri conviene, per essere
210
1440
la subiezione di chi noi tema; e non reputo
211
1440
così è, se a noi per bene scegliere molto
212
1440
ricordere'ti quanto a noi stia debito avere cura
213
1440
tu certo che a noi padri di famiglia non
214
1440
grandire e' nostri, se noi li terremo adrieto quasi
215
1440
con che ragione abbiamo noi ad essequille? ¶ GIANNOZZO ¶ Come
216
1440
non dovuto che a noi vecchi si renda molta
217
1440
addimandiate e riceviate da noi padri consiglio. Molte cose
218
1440
giudicio e prudenza, e noi uomini non gastigati dalle
219
1440
quelle cose, quali a noi mortali sono nel vivere
220
1440
e negligente, e a noi debba piacere farci e
221
1440
e arestine disagio se noi ne fossimo straccurati, di
222
1440
Iddio, sono tante che noi doviamo bene contentarcene: se
223
1440
doviamo bene contentarcene: se noi sapremo conservalle, queste saranno
224
1440
sa' tu quel che noi faremo? Come chi fa
225
1440
tuoi. Però qui a noi sta debito pensate non
226
1440
non quanto ciascuno di noi ci portò, ma in
227
1440
ma in che modo noi possiamo bene mantenere quello
228
1440
dissi: ¶ "Moglie mia, a noi non basta avere di
229
1440
Iddio, se in esse noi non saremo diligenti e
230
1440
GIANNOZZO ¶ Perché dovessino tra noi durare crucci? Di noi
231
1440
noi durare crucci? Di noi niuno mai volse dall
232
1440
fra' primi lodati. E noi poi insieme premiaremo ciascuno
233
1440
e molto amore a noi e alle cose nostre
234
1440
sentimento, non starebbono con noi, adatterebbonsi a qualche altro
235
1440
mancherà materia da incolpare noi. Così adunque tenere uomo
236
1440
mandarlo vedi quanto a noi sia danno e vergogna
237
1440
amare e riverire? O noi beati mariti, se quando
238
1440
luoghi loro, e quando noi onoraremo gli amici, tu
239
1440
prima che quella a noi in casa scemi afatto
240
1440
che spesso accade a noi uomini perché conversiamo e
241
1440
onore, imperoché più a noi debba essere caro molto
242
1440
farà danno chi a noi torrà qualche cosa, che
243
1440
ragionamento Adovardo discese verso noi. Giannozzo e Lionardo si
244
1440
pare si convenga a noi, quanto prima diventiamo padri
245
1440
il nostro avere, se noi così avessimo potuto portarne
246
1440
Stimerete voi forse a noi non fosse testé più
247
1440
sentenza dicendo pervertiva? In noi forse litterati? Quanto io
248
1440
fortune insieme sarebbono tra noi non più sue che
249
1440
adunque con questi saremo noi? ¶ GIANNOZZO ¶ Sapete voi quale
250
1440
amici. ¶ ADOVARDO ¶ Quanto a noi pare, Giannozzo, testé qui
251
1440
parte dicendo della liberalità. Noi desideriamo udire e imparare
252
1440
dire in modo che noi non possiamo loro dinegare
253
1440
più fu utile con noi dicendo tutto ciò che
254
1440
ora non buona per noi coniunti che noi fummo
255
1440
per noi coniunti che noi fummo, persino che ella
256
1440
odii e inimicizia quali noi spogliorono de' publici ornamenti
257
1440
GIANNOZZO ¶ Anzi e a noi tutti fie grato, e
258
1440
e pensiero per fare noi altri, quali ancora in
259
1440
famiglia nostra quanto in noi sia accresciamo da ogni
260
1440
forse più verso di noi sarà iniqua che non
261
1440
cose publice questa a noi Alberti calamità avviene, dovermi
262
1440
Ché ben sapete a noi sta debito in qualunque
263
1440
negasse che qualunque così noi renda più dotti a
264
1440
qualunque altro forse desiderava noi da lui meno essere
265
1440
e virtù nostra solo noi fa grandi, ma la
266
1440
ci si sottomette a noi acresce autorità, degnità e
267
1440
quanto egli aspettava da noi qualche utilità, e per
268
1440
e per conservare a noi, dotti credo dalla natura
269
1440
da innato alcuno in noi quasi ardore naturale, o
270
1440
vita da mortali a noi in una ora essere
271
1440
ad amare, sia fra noi nulla fitto, nulla simulato
272
1440
e frequente uso a noi sempre fie luogo a
273
1440
e' sono verso di noi, o se la amicizia
274
1440
per opera di chi noi quasi invitati coniugniamo a
275
1440
tutti buona speranza di noi e buona espettazione, queste
276
1440
allettarci grazia faremo che noi perdiamo dignità e autorità
277
1440
parola inconsiderata cancella di noi spesso buona oppinione. Adunque
278
1440
copia d'amici a noi. ¶ Ma chi può dire
279
1440
filosofi, che nulla da noi sia superchio, né si
280
1440
con buona fama di noi e commendazion, ad accappiarsi
281
1440
non pochissimo atti in noi l'indole e la
282
1440
ragione, però sempre in noi sedere qualche menda e
283
1440
credo, vorrai darti a noi difficile e duro a
284
1440
o poco essere a noi grati e utili e
285
1440
dorremoci se verso di noi, qual usasti verso di
286
1440
opera principiarsi; suggiungesti qual noi cose facciano chiedere, e
287
1440
me non prima intesa, noi e del tuo insegnarci
288
1440
dar qui opera che noi conosciamo te, quanto affermi
289
1440
affermi, nulla volere che noi lungo desideriamo la tua
290
1440
per molto giungercelo a noi benivolo e amicissimo. Sarebbe
291
1440
Ma basti qui a noi tanto asseguire quanto Valerio
292
1440
onore, non però fra noi sarebbe ch'io potessi
293
1440
quali vediamo che a noi monstrano benivolenza e prestano
294
1440
perché forse iudicano in noi essere virtù, prudenza e
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che sia merito a noi, e a loro dovuto
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intera prosperità. Alcuni a noi così sé danno, perché
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favore. Alcuni così in noi sono affezionati, perché non
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tengano gli animi a noi adiunti e dedicati se
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di virtù. Questi a noi tutti desiderano e parte
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Amici vero così in noi affetti, che d'ogni
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sono quelli, a' quali noi dobbiamo adirizzare ogni nostro
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per molto averli a noi benivoli; poiché non se
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quali sieno virtuosi, a noi ben possono veri essere
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fra questi scelti e noi molto cresca amicizia. Ma
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a Lorenzo e a noi sarà licito essere in
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e costumi, accioché fra noi la benivolenza di dì
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Ché se chi a noi perturba e diminuisce le
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amico, certo chi a noi torrà le cose preziosissime
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fanno e' viziosi a noi amici e familiari, più
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tanto potrà apresso di noi, che a noi in
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di noi, che a noi in qualunque modo non
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voglio sia appresso di noi qui persuaso che in
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sino a testé a noi fu coniuntissimo. E qui
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raccontarla; onde negano a noi mortali essere licito dividerla
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a vedere quale a noi e donde resti licenza
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dicono essere debito a noi serbare fede e ogni
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fussero quelle, onde a noi fusse prestata licenza a
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dono suo, dove stimeremo noi con più lode e
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molte ricchezze. ¶ LIONARDO ¶ E noi, stima, siamo nel numero
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lode e fama di noi, ancora non molto cureremo
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cose gravi, vorremmo da noi essere luntani. Parvi? ¶ LIONARDO
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un tratto avallava. Così noi lasceremo radurarlo in quel
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che non ruinerà a noi in inimicizia e in
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fatte, alcune sentiamo a noi con danno essere gravi
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tale iniuria, che da noi stimiamo meritino inimistà e
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e laude così di noi promulgasse qualche calunnia e
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in sé verso di noi prende grave odio. Così
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utile a me, a noi iocunde, e donde a
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primi corresti in arme, noi pertanto staremo ultimi a
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Terzo qui precetto: a noi sia sempre persuaso gli
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non amici, così qui noi reggeremo le inimicizie, come
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opera tôrli, quanto in noi sia, queste armi di
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armi a lui, e noi prepararemo che né in
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non possa nuocere a noi, che resta altro se
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da chi nulla a noi poteva né doveva nuocere
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inimico peggio afflitto che noi"; sarà e' che uomo
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furono le iniurie, a noi fie facile, declinandoci e
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iracundia, mitigare qualunque in noi commosso inimico. E per
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e solliciti e in noi e in altri schifare
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fu luogo quinto da noi proposto a dirne. Poiché
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altrui, quanto e da noi stare quello onde poi
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stimo facile bene instituire noi stessi che altrui. Adunque
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che altrui. Adunque così noi appareremo che agli occhi
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quanto dicea Aristotele: "Poiché noi raro amiamo chi a
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raro amiamo chi a noi non è iocundo, sarà
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e' ci dispiace, da noi sia mal volentieri veduto
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veduto. Così se in noi fussero atti alcuni immodesti
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sorgerne grave odio di noi a chi così impettorati
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e superbia. Così adunque noi conterremo e moderremo, e
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di superbia vorremo in noi essere palese. E molto
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di parole vorremo da noi molto essere lontana. E
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a' minimi conoscano da noi essere lungi ogni fasto
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ricevuto cosa ingrata, così noi molto fuggiremo essere non
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iocundi ragionamenti contenerli a noi molto benivoli. E come
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diceano sapea Alcibiade, così noi imitaremo el cameleonte, animale
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varia ad assimigliarlo. Così noi co' tristi saremo severi
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pensare che come in noi non sempre l'animo
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aperte. Come chi a noi viene non a tempo
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prima la verità. Così noi serviremo a chi ci
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schifarle. Accaggiono ancora fra noi e chi dice amarci
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la nostra sentenza di noi stessi più sia che
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te aspetti. Piero a noi insegnò acquistar benivolenza apresso