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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

concordanze di «non»

nautoretestoannoconcordanza
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si rende conto che non è che poi sia
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una stella di cui non ricorda il nome. Non
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non ricorda il nome. Non importa. Va al buco
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attento che la ferita non si infetti.” A Tommaso
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si infetti.” A Tommaso non importa, era moribondo fino
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fa, adesso la febbre non se la ricorda. Pasticcia
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ancora lì. “Be’, insomma, non è che sia un
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polizia. Polizia.” Anche se non è vero, anche se
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DI PIERA. ¶ “Assolutamente no, non se ne parla.” ¶ “Ho
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un ordine del tribunale.” ¶ “Non può portarle a qualcun
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ha deciso il tribunale.” ¶ “Non c’è spazio.” ¶ Il
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Castroni indicando un ripiano. ¶ “Non possiamo metterli dove si
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E le danno fastidio? Non la facevo così bigotto
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troviamo un posto dove non si vedono. Altrimenti se
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pila di scatoloni lì non dà fastidio, non si
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lì non dà fastidio, non si vede. TENTAZIONI DI
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sente cadere, e per non precipitare afferra la sommità
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fai così, ci scoprono!” Non vede il ragazzino, si
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capelli ricciricci. Al buio, non si accorge che Tommaso
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indica le Crystal Ball, non voleva che uscissero, gli
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darle una mano.” ¶ “No, non serve! Stia giù.” ¶ Le
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visto che è vuota non potevamo mettere le cose
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Erano iene, quelle ginnaste.” ¶ “Non sapevo che le interessassero
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Castroni osservando le riviste. ¶ “Non me ne frega niente
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infatti.” ¶ “Quindi, queste riviste non sono sue... Mi faccia
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talento.” ¶ “Ma scusi, davvero non possiamo mettere qui le
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scatole del sexy-shop?” ¶ “Non le nomini neppure in
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che ha sulla spalla!” ¶ “Non è un teschio. È
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teschio. È una primula. Non gliel’avevo mai detto
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le palpitazioni. L’ufficiale non si è accorto di
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pensa Pietro. Controlla che non sia visibile l’ultima
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nome evocativo, le scatole non fanno riferimento al contenuto
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già volatilizzati nella notte. Non si conosce l’entità
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testimone oculare: quei ragazzini non agiscono da soli. Pietro
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mezzo. Il signor Jonathan non sarebbe in grado di
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ossia che i ragazzini non agiscano da soli ma
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Aria di Lenskij? No. Non è un’opera. È
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canzone dolce, triste. Lui non la conosce. Segue la
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scia, entra nel deposito, non fa rumore per non
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non fa rumore per non farsi scoprire, perché non
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non farsi scoprire, perché non si interrompa quel canto
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scaffale. Ma il ragazzino non si volta, non si
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ragazzino non si volta, non si sente scoperto. Allunga
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aria c’è chi non c’è. ¶ Tommaso avvicina
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gli occhi. Cosa vede? Non capisce, una bestia, un
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mollette per capelli. Ma non sente niente, nessuna reazione
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ma tanto sa che non può raggiungerlo. Pietro si
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Li apre: diapositive. Queste non se le ricordava. Si
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influenza? Le tue scarpe non si sono ancora asciugate
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Dove stavi andando?” ¶ Tommaso non capisce. ¶ “Be’, adesso stai
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grida Tommaso. “Ok, ok, non guardo.” Tommaso tiene il
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Calé. No Tommaso. No...” ¶ “Non capisco.” ¶ Il ragazzino scuote
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nome di una città. ¶ “Non la conosco,” fa Pietro
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disegno è finito. Ma non il racconto. ¶ Segna con
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spesse, sono cose che non ci sono più, che
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uno lo vedesse così non capirebbe niente; lo prende
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suo braccialetto, ma Pietro non capisce e a lui
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uno alto e magro. Non hanno volto, vestiti, occhi
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subito qui!” ¶ 14. ¶ Crystal Ball ¶ “Non ti uccido, non ti
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Ball ¶ “Non ti uccido, non ti preoccupare.” Pietro tiene
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sedia. ¶ “Vieni, Pietro.” ¶ “No, non se ne parla.” ¶ “Pietro
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la mano di Tommaso non è incerta, procede spedita
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una beccaccia di mare? Non ce ne sono quasi
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Ai pesci quella lenza non piace. “Forse è un
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E lo ripete finché non prova a ripeterlo Tommaso
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po’ frustrato; gli secca non capire. ¶ Allora Pietro si
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con la polenta, se non ci fosse un caldo
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testa, per dirgli che non è che foglia vada
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foglia, le sue vittime non si accorgono se si
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stessa posizione, anche se non se ne accorgono. Muovono
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l’alto, anche se non è più azzurro, ormai
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ormai è notte, luce non ce n’è. ¶ “Cielo
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un metodo rapido. Ma non ha mai insegnato niente
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complicate. “Terra”, per esempio, non è mica quella che
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il contrario di “cielo” non è una manciata di
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a quella terra, che non esiste una parola per
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anche tutto quello che non si vede. Perché forse
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tutte le cose che non ci sono più. Non
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non ci sono più. Non che le cose che
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che le cose che non ci sono più ogni
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sono più ogni tanto non si vedano nel mare
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sono tantissime parole che non si vedono, che non
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non si vedono, che non si possono mostrare. “Male
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se Pietro lo sgrida: “Non comportarti male!”. Ma non
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Non comportarti male!”. Ma non è quello il “male
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e anche se Tommaso non conosce la parola italiana
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di Pietro, cos’è? Non ha vissuto niente di
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diverso. Forse il suo non è davvero “male”, solo
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il respiro. Che forse non avrebbe motivo di esserci
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sempre da sola finché non è arrivata la sedia
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che potevano succedere e non sono successe, la sente
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E quante parole, poi, non esistono nemmeno, non sono
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poi, non esistono nemmeno, non sono mai quelle giuste
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dire. E quante volte non bastano, non servono più
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quante volte non bastano, non servono più a niente
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niente. “Verdi”. “Nina”. Tommaso non sa neppure che ci
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giovani erano inseparabili, ora non si sentono neanche a
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arrabbiato con lui perché non era andato al suo
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dire che il Ballestra non aveva capito niente. Alla
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Duomo... Ma il Duomo non c’è. C’è
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aggrappa al finestrino, biascica. “Non serve! Non serve!” lo
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finestrino, biascica. “Non serve! Non serve!” lo interrompe Pietro
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alimentari, potrebbe giurarci. Ma non vede nessuna insegna. Che
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muro. ¶ Ma il Canzoniere non c’è più. Ora
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era?” ¶ “Dove doveva essere. Non le ho detto che
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Perché?” ¶ “La vedo stanco.” ¶ “Non è niente.” ¶ A Pietro
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una tentazione. Ma no, non può fargli queste domande
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posto anch’io.” ¶ “Perché?” ¶ “Non ha letto il giornale
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meravigliato. ¶ “Qui di solito non succede mai niente, al
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girano in città.” ¶ “Quali?” ¶ “Non si sa da dove
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Furti nelle case.” ¶ “Io non li ho mai visti
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Sono clandestini, in Italia non possono mica restare.” ¶ Il
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di un Ufo. ¶ Tommaso non c’è. ¶ Pietro si
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è già SOPPRESSO. ¶ No, non c’è nessuno neanche
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controlla lo schermo, ma non ci trova nessuna segnalazione
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gialla, un convoglio che non si ferma, il muso
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foglie da terra, lui non si sposta. ¶ Il treno
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cose se ne vanno, non c’è niente da
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è niente da fare. Non si possono mica trattenere
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chissà dove. ¶ L’amore non attende. ¶ L’amore se
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Ma perché le cose non finiscono mai bene? E
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E perché alcune cose non finiscono mai del tutto
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finiscono mai del tutto, non si riesce mai a
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luce al primo piano, non ci crede, lui l
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è sicuro, corre come non correva da anni verso
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custode del deposito giudiziario. ¶ “Non sono qui per quello
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Sul serio?” ¶ “Ti dispiacerebbe?” ¶ “Non fare il cascamorto e
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fare il cascamorto e non farmi perdere tempo. È
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No.” ¶ “Tachipirina? Un antibiotico non posso dartelo senza ricetta
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l’antitetanica?” ¶ “L’antitetanica? Non penso proprio.” ¶ “È meglio
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meglio se guardo.” ¶ “No, non mi pare il caso
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bianco della carne?” ¶ “No, non direi.” ¶ “La terra è
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Ma come fai a non ricordarti del taglio?” ¶ “Ero
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fa male? Resisti!” Pietro non si intenerisce, sfrega anche
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pulita, che sui bordi non ci sia niente, solo
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superficiale, forse la febbre non viene da lì. “Dormi
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Dai che ti passa.” Non gli piace quel metallo
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un po’. E se non fa effetto? Bisogna andare
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cosa gli può succedere? Non ha mica documenti, Tommaso
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si rende conto che non ci sono tende, nella
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Allora, pensa Pietro, forse non rischia il tetano. Allora
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all’autostrada e poi non ha saputo più dove
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attento che la ferita non si infetti. Stai attento
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Shtai attento!” fa Tommaso. ¶ “Non farmi il verso. E
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mezzo alla carta, per non doverla calpestare; Tommaso lo
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anni. Quanti viaggi che non ha fatto, avventure che
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sé. E ogni volta non c’è niente. ¶ Tommaso
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sposta le riviste. Pietro non collabora, sembra assorto. Il
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biancheria. Pietro di lenzuola. Non c’è un cuscino
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ferma, questa volta no, non deve chiudere. ¶ Mette la
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ma è silenzioso, cauto, non si ha l’idea
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fiume è grande che non si immagina. E quando
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dell’altro argine. Pietro non è mai stato dall
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stato dall’altra parte. Non l’ha mai passato
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lì, il fiume. Ponti non se ne vedono. ¶ Tommaso
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se ne vedono. ¶ Tommaso non ha parole: guarda in
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l’elastico che quasi non le tiene più. Ha
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Pietro ma resta prudente, “Non sai nuotare? Ti insegno
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Tommaso guarda il fiume. “Non devi aver paura. Ti
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lo osserva, la corrente non è forte, non deve
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corrente non è forte, non deve preoccuparsi: “Un’anguilla
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le parole il ragazzino non lo sente, con le
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Troppi corvi; una volta non c’erano, adesso distruggono
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aironi invece sono tornati; non tutto cambia in male
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tutto cambia in male, non tutto peggiora. Tommaso gli
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Tommaso?” Ma l’altro non capisce. “Pietro viene dal
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a dire, “È prezioso, non voglio che si rovini
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giusta. Ma il ragazzino non ne parla. Forse diffida
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i piedi nella melma. Non lo lascia andare da
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bisogna fare i turni. ¶ “Non hai fame?” ¶ Tommaso ha
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quello che si prende. Non siamo mica ricchi.” Apre
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hai usato?” Dal flacone non ne esce più. “Non
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non ne esce più. “Non premere REC!” grida quando
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un po’ di schiuma. “Non sapevo che avessimo le
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Nina voleva un figlio? Non gliel’ha mai detto
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gliel’ha mai detto, non gliel’ha mai chiesto
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perché sapeva che lui non ne voleva, anche senza
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chiederglielo? Ma davvero lui non ne voleva? Gli sembra
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Sì, vorrebbe dirglielo. Ma non glielo dirà. Non sa
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Ma non glielo dirà. Non sa niente di lui
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Proprio lui, Pietro, che non è anguilla né lampreda
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gettate alla rinfusa. Tommaso non c’è. Il letto
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impazzite. Il gatto grigio non s’è visto; forse
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ci va di sera, non vuole incrociare il benzinaio
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e per qualche mese non ci pensa più. Ora
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al distributore; venti pacchetti. Non deve prendere nient’altro
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a passo d’uomo. Non c’è nessuno in
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al pianterreno, da signori, non stava la Tognazzi, che
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stava la Tognazzi, che non usciva di casa se
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è sicuro? Di giorno non avrebbe dubbi, di notte
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poi si accorge che non viene in città da
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tre anni. Sulla sinistra non c’era la latteria
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e conclude la lista. Non ne sa altre, di
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ne hai rubati?” Pietro non aspetta la risposta, va
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si accorge che Tommaso non è più sulla sedia
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un buon sonno, e non lo caccia da lì
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i capelli bagnati”. Tommaso non apre gli occhi: non
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non apre gli occhi: non gli sembra un gran
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suo, anche quello che non è suo. ¶ Pietro sceglie
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fin sopra l’argine. Non lo fa quasi mai
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stretto, scomodo, la Berta non gli sembra sicura. Siede
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E il fiume va. Non dice niente, ma forse
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EREDITÀ TODEVINI. E, se non sbaglia, ci sono ancora
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sé, l’anello che non le ha mai dato
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la testa. ¶ “Tommaso!” ¶ No, non può esserselo sognato. C
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letto. Uno di cui non sa niente, che viene
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dove andare. E che non si fermi per sempre
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le lenzuola, si agita, non si è accorto di
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si è accorto di non essere più solo nella
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più solo nella stanza, non si sveglia. Pietro lo
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fa tenerezza, quel viso. Non gli dà così fastidio
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accarezzarlo, sulla testa. Ma non lo fa. Non è
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Ma non lo fa. Non è da lui. Strano
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della Gazza ladra. “Sveglia!” Non vuole che Tommaso prenda
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con l’indice, “ma non usare il mio spazzolino
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il braccio del ragazzino. “Non ho intenzione di sentire
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lui si sta arrabbiando. “Non hai capito niente.” Lo
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il finestrino. I capelli non si scompigliano, ricciricci; c
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indica lui dove andare. Non è mai stato in
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mano. Tommaso lo imita. Non passano inosservati. Il ragazzino
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il polso. ¶ “Hai capito...” ¶ Non c’è la cassiera
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quando scoprirà i Rolex? Non ha le mèche, conclude
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mèche, conclude Pietro. E non gli sembra un pioppo
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di sole. ¶ “No, no. Non si può.” ¶ Lei si
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dall’abbraccio: “No?”. ¶ “Oggi non è possibile.” ¶ “Ma perché
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Se mi tratti così non torno più.” ¶ “Ma sono
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Devo andarmene?” ¶ “Sì, grazie.” ¶ “Non te l’ho chiesto
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perché tu mi dica ‘non andartene, voglio stare con
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I fantasmi?” ¶ “Ah no, non erano fantasmi.” ¶ “E cos
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il Castroni. Ma, tranquillo, non sa niente di noi
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Castroni parli?” ¶ “Sei geloso?” ¶ “Non lo sopporto! Non sopporto
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geloso?” ¶ “Non lo sopporto! Non sopporto le primule. Non
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Non sopporto le primule. Non sopporto nessuno di voi
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da me. Ma perché non ve ne andate tutti
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Guarda che è finita.” ¶ “Non è mai cominciata!” ¶ 9. ¶ “Navi
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chiave della camera chiusa. Non ci sono alternative, lui
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postina. E Nina no, non arriverà, e se arriverà
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Tommaso scimmiotta Pietro, che non se ne accorge. Già
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se ne accorge. Già, non è mica un momento
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entra lì dentro? Lui non ci viene dall’estate
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ma quando è lì non c’è più nessuno
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piatto c’è qualcosa. ¶ Non il würstel, però. Un
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Pietro è perplesso; no, non è sbavato, è pulito
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è pulito, la bestia non lo teneva in bocca
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alcol denaturato, ma potrebbe non bastare. Può scagliare le
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della FALEGNAMERIA LAGRASTA? Certo non la collezione di Rolex
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di legno. ¶ La postina non si è vista. E
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disfa lì, il vento non può averlo portato, il
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averlo portato, il vento non ha le mani per
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le dita. Soffia forte, non lo faceva da quando
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un pioppo vuoto, che non sta in piedi, che
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senz’altro. Sì, ma non li ha presi tutti
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ha solo fame. ¶ Forse non è cattiva. ¶ Ha riempito
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messa lontana, all’ombra. Non ha spiato, ha continuato
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fiume, fosse acqua che non ha voglia di allontanarsi
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lui, il martin pescatore non smette il suo verso
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a intermittenza. “Vieni!” grida. “Non avere paura.” Si nota
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si arresta, accecato, ma non scappa. ¶ E allora lo
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la prima volta. ¶ No, non è un leone, il
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È un ragazzino! ¶ “Vieni! Non ti mangio.” ¶ L’altro
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Starnutisce di nuovo, forte, non si capisce come possa
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ti nutri di lampadari? Non è che mi mangi
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della cucina?” ¶ L’altro non capisce, sa poche parole
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è sudicio. Che puzza. Non si sarebbe mai immaginato
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stanco, ma dolce. Pietro non ha cuore di cacciarlo
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cuore di cacciarlo via, non ci pensa nemmeno, non
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non ci pensa nemmeno, non c’è posto dove
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città è lontana. E non sa dove cercarle, le
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lì, almeno un po’, non lo caccia mica, Pietro
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Pietro è brusco, diffidente, non è abituato, e il
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impressione giusta. Quell’uomo non è malvagio. Ce n
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di malvagi, ma lui non lo è. E se
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deciso di mostrarsi, di non scappare, non è solo
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mostrarsi, di non scappare, non è solo perché piove
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porta, lo fa entrare, non bada alla scia lurida
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2014
guarda intorno, curioso ma non stupito da quella stanza
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2014
dopo, si mangia dopo”. “Non morirai di fame, tranquillo
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2014
pudore. Pietro capisce che non sa cosa mettersi, dopo
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sforza chissà perché di non pensare. No, non ha
280
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di non pensare. No, non ha niente della misura
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2014
dentro, che il pollo non bruci. Mette due piatti
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le cartilagini. “A me non piacevano alla tua età
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piatto vuoto. “Ancora?” ¶ “Sì.” ¶ Non si alza, però. I
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è una cosa che non ha mai fatto in
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fatto in vita sua, non ha mai stretto la
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2014
il petto. “Io...” Pietro non capisce: “Che hai detto
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la testa. ¶ “Ovvio che non ti chiami Tommaso. Ma
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il suono è quello. ¶ “Non sai niente di italiano
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tipi di biscotti? Lui non sa quando mangiarli, non
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non sa quando mangiarli, non è tipo che ogni
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in quel luogo che non gli piace più tardi
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yogurt? No, lo yogurt non è da uomini. Il
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cosce di pollo. Tacchino? Non sa di niente, ma
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salvo che i 3x2 non lo inducano in tentazione
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quello che gli serve, non distrarsi. Radicchio? Ha l
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però risponde: “Un kalashnikov”. ¶ “Non faccia lo spiritoso o
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con un nodo perché non vaghino per l’abitacolo
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sui sentieri sfreccia ancora. Non è lo stesso per
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si muove frettolosa come non sapesse bene come comportarsi
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Chiude gli occhi, vorrebbe non pensare a niente. Ma
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pensare a niente. Ma non ce la fa. C
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lo guarda come se non gli appartenesse, come fosse
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veramente biscotti anche se non ha mai voglia di
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occhi. ¶ “Pietro!” ¶ No, questa non è un’allucinazione. È
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acero campestre, perché lei non lo veda; la liquirizia
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lì la postina, che non lo vede. Scende, rapido
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e le mutande. ¶ Ma non c’è niente. ¶ “Pietro
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è niente. ¶ “Pietro!” ¶ “Arrivo...” Non li aveva appoggiati lì
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la postina che sbuffa. Non conosceva quel broncio; gli
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facendo un bagno.” ¶ “Ma non è freddo?” ¶ “Freddo, ah
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altro.” ¶ “Porco!” ¶ “Vorrei e non vorrei...” ¶ “Porco!” ¶ “Dovevo rilassarmi
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mutande.” ¶ “E una doccia, non te la fai?” ¶ “Ogni
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ritardo come al solito. ¶ Non ha ricevuto altro; nessuno
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Ma l’animale no, non ha fame, continua a
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porto qualcosa?” Il micio non vuole mangiare, vuole dirgli
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qualcosa. È che Pietro non capisce, non può ancora
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che Pietro non capisce, non può ancora capire, e
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aspetta, aspetta, e poi non viene nessuno. Solo Verdi
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schiacciano le stelle. Pietro non sa le stelle. Nina
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Pietro si deve alzare, non vuole che si rovini
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Ma questa storia finirà; non c’è posto per
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polistirolo. Sembra veloce. Pietro non ha mai visto niente
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un cane, un lupo, non quella roba lì, qualsiasi
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in testa. L’animale non si spaventa, latra, si
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un tamburo dell’Aida. Non apre gli occhi. La
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cominciato a sbranarlo? Eppure non ci sono odori, movimenti
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Figaro, bravo bravissimo, bravo! Non c’è animale che
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frigorifero è aperta. No, non ci sono sagome fuori
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va dove deve andare, non si può mica invertire
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mette sopra il dito; non si sposta, è indurita
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capra? Pietro è perplesso; non se la vede, una
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il giorno, la luce; non ha paura, deve riappropriarsi
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deposito, scacciare gli invasori. Non si è mai spaventato
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spaventato, a dormire lì; non può cominciare adesso, passati
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dabbasso; la strana bestia non ha saccheggiato le sue
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basterebbe anche uno, ma non gli piace lasciare aperte
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tettoia Pietro suda, ma non ha intenzione di spostarsi
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Nina. È lì. No, non è possibile. Nina se
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si può toccare. Lei non gli dice niente. Non
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non gli dice niente. Non ha niente da dirgli
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nebbia. Perché è venuta? Non vuole che Pietro la
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vita, come se lui non fosse esistito. E dire
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un posto dove lei non è mai stata, dove
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è mai stata, dove non ci fosse niente di
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pensare a niente, finché non si alza, in lontananza
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qualcuno, questa volta davvero, non è l’immaginazione. A
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si domanda Pietro. No, non è la postina, che
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cuffiette dalle orecchie. Pietro non sa che la canzone
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ha. Quella “maialeria”, comunque, non gli piace. ¶ “Buongiorno, Pietro
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suo salotto. Di notte non ha usato il lenzuolo
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che poi, alla fine, non c’è andato. Lì
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comprato per Nina e non le ha mai dato
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il fatto che finiscono, non durano all’infinito. Alcune
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smagnetizzate o srotolate, ma non le butta via. E
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anche se, da anni, non può più sentire Manon
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Le nozze di Figaro, non le ha mai ricomprate
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le ha mai ricomprate. Non è nemmeno passato ai
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aspetta, poi si rassegna; non troverà mai una nuova
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CRISTINELLI. È che poi, non si può far nulla
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al lampadario Zurlini. ¶ Pietro non ha bisogno di guardare
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asta. Ma i creditori non demordono. È di vetro
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trovarsi il lampadario, ma non c’è niente. Allora
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la camera chiusa, dove non entra quasi mai, dove
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entra quasi mai, dove non può essere finito. Al
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si arrende; pensa che non è il caso di
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olezzava la terra. Pietro non canta mai. Ascolta e
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è andato; un cane non vive così a lungo
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diventato vecchio?, si domanda. Non ha digerito; sarà quella
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Vorrebbe del bicarbonato ma non ce n’è; si
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da quella dell’autostrada. ¶ Non è la stessa cosa
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lì sotto il fiume non si vede. Da lì
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gli uomini che sfrecciano, non frenano mai. E per
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dietro ai vetri, ma non gli dicono mai niente
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Il cervo Pavarotti ¶ “Se non sporge denuncia contro ignoti
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legge. Ma quel lampadario non c’è.” ¶ “Ma se
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le è stato rubato, non voglio che passi dei
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sbaglio, con disegnato Bambi. Non c’è niente, in
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attorno e controlla che non ci sia nessuno. “Eccoci
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Sarà quarant’anni che non la vede, ma non
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non la vede, ma non c’è dubbio. È
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avuto sedici anni. Lei non apriva le labbra. Una
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è grassa. La Zerti non si è accorta di
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è eccessiva, la donna non può riconoscerlo, con quei
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capelli spettinati e ingrigiti non è il Pietro magro
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un tacchino di peluche. Non sono a casa loro
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immagina la storia. No, non può essere; non c
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No, non può essere; non c’è gente che
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Pietro che lo rincorre, non prima di aver impugnato
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colpi sono coreografici, per non farsi male. Il pubblico
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è ancora lì. ¶ No, non si può, bisognerà toglierli
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sfondo è ondulato ma non rovina l’immagine. Tommaso
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fa le ombre cinesi. Non è chiaro se quello
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un cane, ma Pietro non perde tempo con le
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E con questo caldo! Non si capisce come faccia
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si capisce come faccia. Non suda mai. Forse è
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l’opera faceva bene, “Non potete restare degli ignoranti
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che anche se lui non c’entrava niente gli
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atto. “Tommaso?” Il ragazzino non risponde. Pietro lo raggiunge
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deve aspettare qualche minuto, non quattro anni. ¶ “Salamino?” ¶ “Sì
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per mano un bambino. Non c’entra niente con
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chiude gli occhi per non accecarsi, sta in mezzo
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le braccia fa ombra, non si vedono più i
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sperando che bastino. Tommaso non può aiutarlo, qui ci
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lunghe. Da quanto tempo non apriva l’EREDITÀ GUIDACCIONI
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Il primo che spunta non va bene, pieno di
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Di un altro blu non se ne fa nulla
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fa nulla, anche se non è esattamente lo stesso
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stesso colore. ¶ “Questi Guidaccioni non erano mica normali,” dice
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giallo. Il primo scatolone non ha molto altro da
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che fanno confusione. Pietro non desiste. Dal terzo scatolone
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indefinito. Magari è ocra. Non ha mai capito davvero
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mentre giacciono delle bacche, “Non metterle in bocca”. Il
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gridando: “Grigio!”. Il cielo non può prenderlo e metterlo
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l’ombrello azzurro, e non può spostare il Po
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verso il deposito, di non bagnarsi: “Aspettami lì, che
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bagnarsi: “Aspettami lì, che non ti ammali di nuovo
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piedi divaricati. Da lì non guardano né l’autostrada
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oggi il Carro proprio non si vede.” ¶ 20. ¶ I piedi
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fra l’erba ¶ Stavolta non poteva fare altrimenti. Non
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non poteva fare altrimenti. Non poteva cacciare un’altra
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Ha detto a Tommaso: “Non è la polizia, non
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Non è la polizia, non è niente. Ma resta
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tirava dietro la porta. Non vuole che il ragazzino
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gambe. ¶ “Pietro!” ¶ “Eccomi!” ¶ No, non vuole cento donne. Adesso
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e imbarcazioni”, ma stavolta non la getta per terra
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la getta per terra, non gli corre incontro. Si
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la Callas.” ¶ “Scemo.” ¶ “Ma non possiamo fare l’amore
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amore e basta?” ¶ “Insomma, non è che quando vuoi
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fa l’amore, quando non vuoi non si fa
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amore, quando non vuoi non si fa l’amore
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si fa l’amore. Non sono un distributore di
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dico una cosa carina...” ¶ Non riesce a finire la
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ti interessano le navi?” ¶ “Non mi interessano per niente
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Ho voglia di vederti.” ¶ “Non sei capace di mentire
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voglia di dormire? Sì, non c’è dubbio, è
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questo profumo di fiume. Non resterà sveglio, le palpebre
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la bocca impastata. Lei non si è accorta di
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la chioma della postina non sbuca più dalla sedia
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il desiderio. ¶ “Ma tu non hai proprio voglia di
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pelle. ¶ “Cosa c’è? Non avevi voglia?” ¶ “Molta.” E
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sembra a disagio. “Ma non ti va?” ¶ “Moltissimo.” ¶ “E
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Lo facciamo qui?” ¶ “No. Non se ne parla.” ¶ “Mi
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ci vedono?” ¶ “Ma se non c’è nessuno!” ¶ “Certo
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è nessuno!” ¶ “Certo che non c’è nessuno. Ma
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Pietro chiude la porta. “Non voglio che entri il
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entri il caldo.” ¶ “Ma non si vede niente.” ¶ “Accendo
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problema con la serratura”. ¶ Non le dà tempo di
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Hai un’altra?” ¶ “Uno non ti può fare un
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che scemo che sei.” ¶ “Non io.” ¶ “Che dici?” ¶ “Niente
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postina. E speriamo che non abbia sentito rumori da
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Come tutti i ragazzini, non ha il senso della
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con i gridolini. ¶ “Ma non ce l’hai la
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Tommaso. “Aspetta.” E scompare. ¶ “Non fare casino nel deposito
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Che stai facendo?” Ma non riesce a terminare la
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della FALEGNAMERIA LAGRASTA. Infine, non trova di meglio di
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suo sguardo, ma lì non c’è niente; solo
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ciuffi d’erba, poi non gli piacciono, trova delle
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chiuso”, che la ragazzina non si sporge più. Interpreta
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si fa vedere, ma non può aprire, batte sui
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tamburo. È prigioniera. No, non le è concesso accettare
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bussare. “Tommaso entrata.” ¶ “No, non sei entrata, sei entrato
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entrato. Sei un maschio, non una femmina. Maschile, non
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non una femmina. Maschile, non femminile.” ¶ “Toc toc!” ¶ “Puoi
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a voltarsi in giro... Non è possibile! Quella è
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fa nel negozio? Sì, non c’è dubbio. È
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sguardo, quel volto, no, non potrebbe confonderli con altri
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Nur,” spiega Tommaso. ¶ “Ah, non era da sola.” ¶ “Nur
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Tommaso e Nur shhhhhh...” Non si possono parlare così
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così, in pubblico. No, non devono dimostrare di conoscersi
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il ragazzino; la storia non è finita. ¶ Il ragazzino
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Ma chi sono?” ¶ Tommaso non risponde. Ha in mano
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al factotum! ¶ Ombra leggera non te ne andar, non
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non te ne andar, non t’involar, no no
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o chimera sei lusinghiera, non t’involar, no no
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È una preghiera, ma non ha sortito alcun effetto
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una nebbia intensa, da non vedere a un metro
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Il meteo, al solito, non si sbilancia; le previsioni
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tramonto. Sulla sedia, viceversa, non può fare a meno
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sudare. Ma di sdraiarsi non se ne parla. Se
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Tommaso arriva all’improvviso? Non vuole farsi sorprendere come
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a rimettersi in piedi? Non è agile come una
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Vespe bisogna morire!” ¶ Pietro non ha intenzione di sottrarsi
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Pietro, lì!” ¶ Il nido non è facile da vedere
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occhi. Prende un respiro. Non è niente, pensa. Ecco
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pensa. Ecco il nido, non può sbagliare la mira
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a fermarsi, ma no, Non sono vecchio, si dice
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e portato dentro, che non subisse la vendetta degli
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di riposare un po’. Non mi fa male.” ¶ Tommaso
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ha voglia di grattarsi. Non è successo niente; in
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il momento in cui non potrà più vivere da
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solo i fatti suoi. ¶ Non c’è traccia del
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pietre bianche sul greto: non si vede nessuno. “Tommaso
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vede nessuno. “Tommaso?” Niente. Non c’è. Non è
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Niente. Non c’è. Non è in camera, non
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Non è in camera, non è nel deposito, nella
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andato verso il bosco, non deve preoccuparsi, tornerà. Avrebbe
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l’ha portato via? Non c’è corrente, è
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sono ricresciuti. ¶ No, Tommaso non può essere lontano. Ma
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può essere lontano. Ma non ha senso prendere la
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Bambi. Ingolla. E adesso? Non può berne un altro