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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

concordanze di «non»

nautoretestoannoconcordanza
1
1449
Che mai da' Monasterj non ti sepri, ¶ E con
2
1449
deh fuggitene al letto, ¶ Non vegliar più al vento
3
1449
che fior di Ginestra; ¶ Non ir più uccellando alla
4
1449
bene, ¶ Che 'n Culavria non fora mai creduto: ¶ E
5
1449
Risposta ¶ A MESSER ROSELLO. ¶ Non pregato d'alcun Rosel
6
1449
missive, spesse, e pronte: ¶ Non fù tal guerra mai
7
1449
zugo, addosso t'esco; ¶ Non hai più giuoco; e
8
1449
cima: ¶ Del falso accidental non fare stima, ¶ Che crea
9
1449
Per usurario ancor, se non ti sproprj ¶ Del Giudeo
10
1449
a credenza: ¶ Alcuna violenza ¶ Non ti faranno i pesci
11
1449
pesci, o schericato, ¶ Perchè non mangian di scommunicato. ¶ CCXIII
12
1449
rispondo colle rime propj; ¶ Non bolle il Sol sì
13
1449
coll'arco teso: ¶ Tu non hai ben questo mestiero
14
1449
del covile, ¶ Poichè vertù non ha tua conscienza; ¶ Disutil
15
1449
e brulla, ¶ Dove allignar non può buona semenza: ¶ La
16
1449
La tua sozza presenza ¶ Non mente in te di
17
1449
mecco: ¶ Ma più là non portava il tuo Stambecco
18
1449
al padre a lato; ¶ Non sopra spiagge, arbori, fronde
19
1449
Dio ti prego più non vi balocchi, ¶ E questo
20
1449
fatta carne da pidocchi: ¶ Non che pensier mi tocchi
21
1449
pensier mi tocchi, ¶ Che non cambierei lui per lo
22
1449
ci è sciocca, ¶ Che non si spinse mai da
23
1449
In buona fè, se non che noi siam noi
24
1449
Nella Vergine entrò; e non lontano ¶ Si fè d
25
1449
Avere in Cielo? e non pensiam vendette, ¶ Che vengon
26
1449
Dovremmo essere attenti a non peccare, ¶ Per aver fama
27
1449
ANTONIO ALAMANNI. ¶ Bench'io non sia malato, io non
28
1449
non sia malato, io non son sano, ¶ Perciò non
29
1449
non son sano, ¶ Perciò non venni a vederti, Alamanno
30
1449
l Zodiaco in Ciel non fece mai. ¶ Sicchè, se
31
1449
tu ti parti, stu non voli, ¶ Tornerai caricato di
32
1449
divario, ¶ Chi a rovescio non si mette gli occhi
33
1449
E la sposata ancor non ha la gonna. ¶ Ajolo
34
1449
CCXXV ¶ CANZONETTA. ¶ Fratel mio non pigliar moglie, ¶ Se non
35
1449
non pigliar moglie, ¶ Se non vuoi tormenti, e doglie
36
1449
Senza chieder il consiglio: ¶ Non voler moglie pigliare, ¶ Se
37
1449
far il tuo meglio, ¶ Non entrare in tal periglio
38
1449
lieto e contento: ¶ Che non c'è il maggior
39
1449
aver moglie. ¶ Fratel mio non pigliar moglie, ¶ Se non
40
1449
non pigliar moglie, ¶ Se non vuoi tormenti, e doglie
41
1449
canto e riso ¶ Che non s'ha, io te
42
1449
Gloria senza pena: ¶ E non c'è tal disciplena
43
1449
aver moglie. ¶ Fratel mio non pigliar moglie, ¶ Se non
44
1449
non pigliar moglie, ¶ Se non vuoi tormenti e doglie
45
1449
di quella vana: ¶ E non c'è cosa più
46
1449
aver moglie. ¶ Fratel mio non pigliar moglie, ¶ Se non
47
1449
non pigliar moglie, ¶ Se non vuoi tormenti e doglie
48
1449
far lo tuo migliore? ¶ Non la torre o fratel
49
1449
più che l'ira non trabocchi, ¶ Veggendo in forza
50
1449
di poco cibo, e non bee vino, ¶ Tal ch
51
1449
sì bene addosso, ¶ Che non si muovon mai d
52
1449
ci mandin tributo, ¶ Se non che noi manderem lor
53
1449
Con bianchi fior, ma non v'eran le foglie
54
1449
festa a San Martino: ¶ Non ti vergognastù Prete da
55
1449
io ti fussi presso, ¶ Non ti parrebbe mica d
56
1449
fugghi l'ozio: ¶ Che non che tu, ma se
57
1449
Disputando in tal guisa, ¶ Non ti dicendo del parlar
58
1449
perchè paja ch'io non temi, ¶ Com'io non
59
1449
non temi, ¶ Com'io non so, le tue frittelle
60
1449
tanto a schivo, ¶ Mestier non mi fu mai scorta
61
1449
ingegno si fida: ¶ Che non son di voi altra
62
1449
l'uccel, che mai non becca, e ha ¶ In
63
1449
s'inchina, ¶ Che' pesci non si muojono or di
64
1449
arrosto ¶ Giovani, grassi, e non sien cotti al forno
65
1449
Che le parole mie non sien da sera. ¶ CXCIX
66
1449
croce addosso: ¶ Però, deh non t'incresca di pescare
67
1449
ch'un cieco i' non farìa cantare: ¶ Se stasera
68
1449
a cenare ¶ Di pesci non m'arrechi pien la
69
1449
zucca, ¶ Io fuggirò, per non morir, a Lucca. ¶ CC
70
1449
che porta corna, ¶ E non ha moglie, nè nel
71
1449
l Drago in Cipri non fè mai tal fiacco
72
1449
Araldo. ¶ Messer'Anselmo; ei non è mia magagna, ¶ Nè
73
1449
sustanza presta ¶ La man non porga graziosa, e magna
74
1449
degno di tal cavallerìa, ¶ Non merta tanto onor mio
75
1449
Suo proprio stato; e non lo por più in
76
1449
sia: ¶ Farei gran villanìa, ¶ Non rispondendo a te, che
77
1449
te, che certo sono, ¶ Non sei degli ignoranti, ch
78
1449
ponte: ¶ Già di razza non sei di Chiaramonte, ¶ Ma
79
1449
elle ti sieno sconte: ¶ Non ti vergognerai che questo
80
1449
il finocchio alla Romana; ¶ Non ischifando scabbia, nè molt
81
1449
e ben l'annoda: ¶ Non è fine Spagnuola, o
82
1449
Che veramente s'io non sono errato, ¶ Natura manca
83
1449
dì sereni ¶ L'Anitra non pazzeggi; e sol favelli
84
1449
priego, ¶ Che di risposta non mi facci niego. ¶ CCIV
85
1449
piombo, ch'io dilibro ¶ Non mi trovar nel trasparlare
86
1449
Barruccio farmi libro, ¶ E non trovo cappuccio, che mi
87
1449
cappuccio, che mi 'ncappi, ¶ Non mi volendo cancellare il
88
1449
arar Mugnone scalzo, ¶ Sicchè non m'aspettare al primo
89
1449
dir le tue magagne non racconte: ¶ Bando hai tu
90
1449
nome del Rosello. ¶ Buffon, non di Comun, nè d
91
1449
occhio una stecca a non mentire: ¶ Ladro, non ti
92
1449
a non mentire: ¶ Ladro, non ti ricorda del fuggire
93
1449
lui diabolica: ¶ Che ciò non pate l'onestà cattolica
94
1449
Meschino a te; deh non aver più il capo
95
1449
li; ¶ Saratti onor, se non vi ti raccapoli, ¶ Che
96
1449
piglia delle lepri, ¶ Se non vuoi fare un dì
97
1449
ci è niun, che non sia concio a rete
98
1449
sia concio a rete: ¶ Non isperar di farci Cornamusa
99
1449
farci Cornamusa, ¶ Perchè Sieve non ebbe un mese sete
100
1449
fuoco, vecchia puzzolente, ¶ Che non ti resti mai di
101
1449
scale, ¶ Poi che moneta non trai dalla gente: ¶ Cieca
102
1449
fiamme spente: ¶ Lupo cervier non ha il veder sottile
103
1449
Amico; io mi partì non meno offeso, ¶ Che tu
104
1449
tutto a torlo via non è ragione; ¶ Rimbrotti, bizzarrìe
105
1449
cibo, e continuamente, ¶ Nondimen non lasciar l'uso di
106
1449
venne gran disio; ¶ E non trovando ella si fu
107
1449
avendoci vivanda, ¶ Ma quì non è, s'alcun non
108
1449
non è, s'alcun non ce ne manda. ¶ CLXXVII
109
1449
mia vaga disse: Deh non fate! ¶ Quando mi vide
110
1449
doglia, ¶ Sicchè mai più non vagheggiai di voglia. ¶ CLXXVIII
111
1449
mio buco, ¶ Ch'io non ho più che dar
112
1449
fior di Sambuco: ¶ Ma non mi curo, sì sono
113
1449
metto il pane, e non s'immolla, ¶ E sta
114
1449
puoi ben dimenar, che non si crolla: ¶ E dopo
115
1449
un sì tristo, ¶ Che non sarebbe buono a lavar
116
1449
un fino Cacciacristo. ¶ Staccio non passerebbe, nè stamigna, ¶ Tanto
117
1449
mi par ber, ma non di vigna: ¶ Chi ne
118
1449
vigna: ¶ Chi ne bee, non ghigna; ¶ Che gli è
119
1449
a chi vi passa, non sa d'Arcipresso: ¶ Quando
120
1449
bocciardi massicci: ¶ Le Donne non vi son cieche, nè
121
1449
temo, che la mia non s'accapricci, ¶ Vedendo la
122
1449
col guscio. ¶ CLXXXI ¶ Io non trovo per me chi
123
1449
avvien, che s'io non pago, ¶ Io non sarei
124
1449
io non pago, ¶ Io non sarei servito d'un
125
1449
antico, ¶ E dice: tè; non la darei altrui: ¶ E
126
1449
ben che 'l nimico ¶ Non mi verrebbe mai alla
127
1449
fo Sonetti, ¶ Perchè dormir non posso per li Sorchi
128
1449
è il mio mellone: ¶ Non cercar più; ch'io
129
1449
poi in quel tempo, non si può orinare: ¶ L
130
1449
seme mio, fussin zaffini, ¶ Non vi mettendo quei che
131
1449
guarda ben ch'ella non sia di miccia, ¶ Perch
132
1449
dia una piccia; ¶ Che non sia la corteccia troppo
133
1449
troppo arsiccia; ¶ E guarda non t'appicchi di quei
134
1449
dare un cacio raviggiuolo: ¶ Non guardar ch'i' sia
135
1449
son vecchio: ¶ Perch'io non vò così tosto a
136
1449
Cheto mi sto, per non esser sentito: ¶ Ma ella
137
1449
esser sentito: ¶ Ma ella non sa bene il mio
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1449
a me rincresce. ¶ CLXXXVIII ¶ Non ti fidar di femmina
139
1449
mal partito, ¶ Che tu non puoi saper con quanti
140
1449
dir, che se tu non la truovi ¶ Co i
141
1449
col brigante addosso, ¶ Tu non puoi tanto dir, che
142
1449
suo voler giammai tu non la smuovi, ¶ Tanto le
143
1449
osso: ¶ Ond'io veder non posso, ¶ Che solo il
144
1449
DI FIRENZE ¶ DEL MCCCCXXXIII. ¶ Non posso più che l
145
1449
sua fede credo. ¶ CXLI ¶ Non son tanti babbion nel
146
1449
più sentenze in Dante non s'intese; ¶ Nè più
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1449
al rezzo, ¶ E per non m'infangar i' vò
148
1449
minestra è un dolore; ¶ Non vi dico la carne
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1449
io ci temo di non far gozzaja, ¶ Che 'n
150
1449
per ritornare alla callaja, ¶ Non mangio cosa, che niun
151
1449
Imperador vien zu, ¶ Freschin, non terrem nu una bandiera
152
1449
disse, la mia chiave non s'appicca, ¶ Però me
153
1449
poco a poco, ¶ E non giuoco più oggi con
154
1449
più oggi con Cristiano. ¶ Non lo disse già in
155
1449
men, come s'io non gli udissi ¶ Fabbricando Sonetti
156
1449
come il pane, ¶ Ma non poss'ire al forno
157
1449
come il cane: ¶ Io non mi lavai man, poi
158
1449
la penna, ch'io non ho coltello, ¶ Ch'or
159
1449
t'assottiglia, ¶ Ch'io non toccassi della meraviglia. ¶ CXLIX
160
1449
il suo nemico stretto, ¶ Non facendo ancor l'uno
161
1449
caddero in un'orto; ¶ Non ti vò dir s
162
1449
compagno suo, lasciatel dire, ¶ Non ci manca olio; e
163
1449
un grosso: ¶ Che chi non sa tornare al suo
164
1449
ricordanza, ¶ Disse il Dottor, non sai tu ch'jermattina
165
1449
della roba tal diserto; ¶ Non vi bast'egli aver
166
1449
coperto, ¶ Asine, Troje, or non vi vergognate? ¶ Ma quando
167
1449
vede, o ode ¶ Ciò non dico per lor, che
168
1449
di Quaderni, ¶ Se già non rincrescessi lor la via
169
1449
dispietato, ¶ Che per dormir non chiusi stanotte occhi: ¶ Più
170
1449
feci giuro, ch'i' non v'entrerei: ¶ Poi pian
171
1449
tinto, ¶ Che mai baciar non volle quel de gli
172
1449
d'importanza? ¶ Ch'ancor non sarei vendico, nè sazio
173
1449
smarrito infra la lana; ¶ Non mi dà più mattana
174
1449
più mattana; ¶ Erbolajo è, non istrologa piùe, ¶ E pisciomi
175
1449
sia Anselmo Calderone, ¶ Che non scrive mai senza la
176
1449
come voi sapete, ¶ E non che loro, i Can
177
1449
Che 'n tutta notte non chiusi mai occhi; ¶ Pugnevan
178
1449
amare; ¶ Lui, per ricetta, non vi debbe andare, ¶ Ch
179
1449
l dice maestro Ugo] ¶ Non tornar di mal'aria
180
1449
Son medico in volgar, non in Gramatica, ¶ Signor mio
181
1449
gioventudine, ¶ Sì ch'io non ti guarrei d'una
182
1449
fantasia di sonno, ¶ Che non gli paja forar qualche
183
1449
bocconi, ¶ E s'io non posso aver del pesce
184
1449
ALBERTI. ¶ Compar: s'io non ho scritto al comparatico
185
1449
ho scritto al comparatico, ¶ Non è rimaso per ingratitudine
186
1449
umil popol mio, tu non t'avvedi ¶ Di questo
187
1449
sua mano; ¶ E disse, non mirar ch'io faccio
188
1449
carcato, ¶ Disse allor Nino: Non facciam covelle, ¶ Son più
189
1449
Lauro verde, alcun'acqua non vela. ¶ CLXX ¶ PER LA
190
1449
pan di Puccio ¶ Diventato non son però Puccino: ¶ Che
191
1449
co i Pancaciuoli; ¶ E non men quel di Piramo
192
1449
E fa che tu non bea all'onde Lete
193
1449
già le spine lor non riterranno: ¶ E non passa
194
1449
lor non riterranno: ¶ E non passa quest'anno, ¶ Che
195
1449
gran flagello, ¶ Che bue non rimarrà dentro a Mugello
196
1449
tal conforto, ¶ Che Dario non fè mai di sua
197
1449
poco avanti, ¶ Che per non far a' pellicelli oltraggio
198
1449
sciloppi acetosi, ¶ Se prima non si prova a gli
199
1449
cul portan sigilli; ¶ Se non che le lamprede in
200
1449
farò le fiche, ¶ Se non m'aguzzi alquanto l
201
1449
Puntando i solchi, che non eran pari; ¶ Dottorato il
202
1449
guanti. ¶ Se gli Albanesi non avessin pressa ¶ Certo s
203
1449
co' Raspanti, ¶ Ma ei non piace lor l'Arista
204
1449
mosche di Ferrara. ¶ Chi non ha senno a Bologna
205
1449
far di ciò vendetta. ¶ Non so se seguirà; ma
206
1449
poi che cantò Parca, ¶ Non debbe addurre all'uom
207
1449
d'un corno: ¶ Io non ti dico più; ma
208
1449
chi mette le corna non si vede. ¶ CXXI ¶ Cuor
209
1449
a digiuno, ¶ Se prima non t'impeci ben le
210
1449
un chiodo da carro, ¶ Non te 'l ber tutto
211
1449
E d'un Cristeo non ti gravi la spesa
212
1449
difettoso, ¶ Che la Natura non ti stesse salda, ¶ Come
213
1449
col capo basso, ¶ Per non potere entrar ne' loro
214
1449
pelare i fegatelli, ¶ Per non errare a scegliere il
215
1449
de' primi, e mai non fui sicuro, ¶ Ch'io
216
1449
piato si perdè ¶ Per non saper de' punti quistionevoli
217
1449
e le rape riscaldate, ¶ Non fate a ser Zombin
218
1449
nella peccia, ¶ Ch'io non poteva le labbra serrare
219
1449
della sella, ¶ Perch'io non ebbe arnesi, nè pianella
220
1449
Stava nell'antiporto smemorato ¶ Non veggendo nè occhi, nè
221
1449
pena: ¶ Tornotti sette; or non ci far di grosso
222
1449
ti nojo: ¶ S'i' non fuss'io, e l
223
1449
petto caldo, ¶ Ch'egli non ha 'n sì vil
224
1449
il cuore: ¶ Ed io: Non più romore, ¶ Che non
225
1449
Non più romore, ¶ Che non ci corra la secchia
226
1449
Deh sta su, che non postu mai sentire, ¶ Deh
227
1449
sentire, ¶ Deh va, che non ci nocci, mal bizzocco
228
1449
Dì a Peccion, che non ti dia tropp'osso
229
1449
buon Popone, ¶ Fiutalo, che non sia zucca, o mellone
230
1449
Tolo del sacco, che non sia percosso: ¶ Se de
231
1449
percosso: ¶ Se de' buon non n'avessero i Foresi
232
1449
e fagiuoli; ¶ Un mazzo, non dir poi; io non
233
1449
non dir poi; io non t'intesi; ¶ E del
234
1449
suo calido umore. ¶ Battaglio non sonò tanto a martello
235
1449
di quel gran baccello. ¶ Non vidi mai maggior contradivieto
236
1449
ha un sapore strano: ¶ Non vermiglio, o Trebbiano, ¶ Ma
237
1449
Un capo di castron non ha lasciato, ¶ E 'l
238
1449
lui sì rincarato, ¶ Che non se ne dà più
239
1449
a Don Baccello, ¶ Se non, è me' ch'aspetti
240
1449
Nibbi al Spaventacchio: ¶ E non vale un pistacchio; ¶ Se
241
1449
l Diaccio al muro non s'appicchi: ¶ Ora incomincia
242
1449
il perfetto vino, ¶ Tu non ne vuoi; ei mi
243
1449
avanzi, ¶ E persona giammai non n'andò innanzi. ¶ LXXX
244
1449
n quel dì punto non ti specchi, ¶ Che nuoce
245
1449
viti in terra, che non hanno retta: ¶ Presteratti la
246
1449
ti farem la bua: ¶ Non ho più lana, e
247
1449
più lana, e cenci non ci sono; ¶ Vonne col
248
1449
la virtù, che mai non si trasforma; ¶ Onde per
249
1449
Dio, Lettor, fa che non dorma ¶ Trasfigurando in te
250
1449
Solennemente, e tua virtù non temi: ¶ Però, che se
251
1449
Vedrai rifare? e quì non si travagli ¶ Verun, che
252
1449
coltella in mano; ¶ Se non ch'io griderò a
253
1449
dentro a quella chiusa; ¶ Non ti si fa per
254
1449
che tu di ciò, non sii Medusa; ¶ Anzi fa
255
1449
Che lordarlo col Miccio non si suole, ¶ Quei di
256
1449
i Barbareschi di Cicilia; ¶ Non dando biada il dì
257
1449
una Chiocciola quì bassa. ¶ Non gli date batassa, ¶ Che
258
1449
guasta la corata ¶ Se non avessi fatto stracinata. ¶ XCI
259
1449
tante sorde lime, ¶ Che non è Besso a Siena
260
1449
mugliava, ¶ Perch'al Panico non si vende vino, ¶ E
261
1449
E perch'a Prato non si fa più gozzi
262
1449
codimozzi ¶ Canterà me', che non fè mai Calandra: ¶ Però
263
1449
Raminghi, forse una derrata; ¶ Non Zebedei, non gente porti
264
1449
una derrata; ¶ Non Zebedei, non gente porti broccia. ¶ Cerchisi
265
1449
Dicendo: se ti giova, non ti noccia. ¶ Per tal
266
1449
XCIV ¶ Oimè lasso, perchè non si corre ¶ Con lance
267
1449
in sul beato fiume: ¶ Non ci si mangin lepri
268
1449
ancor digiuno? ¶ E se non fussi alcuno, ¶ Che mi
269
1449
virtù rabbia serena ¶ Per non venir così tosto alle
270
1449
multae res divine; ¶ Che non si può far palle
271
1449
far palle Fiorentine, ¶ Se non ci dà licenza Scalabrone
272
1449
se ne cruccia, ¶ Che non gliene toccò pure un
273
1449
un boccone: ¶ Io, per non far quistione, ¶ Me ne
274
1449
di sete, ¶ E per non ber digiun, mangiai un
275
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gridando, che 'l vin non si meschi, ¶ Acciò che
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O sermargatth stil, noi non andreno ¶ Infin che noi
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Per vostra colpa, e non per vostro inganno; ¶ Oh
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con dolori, ¶ Perchè dentro non son deschetti, o panche
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lunga guerra, ¶ Che corda non vi stà, che non
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1449
non vi stà, che non si spezzi; ¶ Tanto fè
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lui cento pezzi, ¶ Se non ch'un Nibbio lo
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1449
terra: ¶ Dice Cato, e non erra ¶ Se la mosca
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è un'altra usanza, ¶ Non hai danari? grattati il
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mala, e dicon che non sanno, ¶ Perchè i Barbieri
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avessin pur gran male, ¶ Non ti maravigliar se smemorati
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lor pale, ¶ Però se non ti cale, ¶ Lasciagli strofinar
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e Asini smarriti, ¶ Che non volevan ritornare in villa
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Se i Nenci tosto non serran le porte, ¶ I
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1449
dell'usar la Cerbottana, ¶ Non pensar che la zazzera
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Imperator vago, ed onesto ¶ Non ritrovando il dì di
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la scorta a Diomede. ¶ Non ebbe tanto sdegno Cimabue
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rosta, ¶ Perchè mosca giammai non vi s'accosta ¶ Mette
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sopposta ¶ Di pastorale, e non di pastinaca. ¶ Nembrotto fe
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celesto, ¶ Che di State non porta mai cappello: ¶ E
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cappello: ¶ E se tu non intendi questo testo, ¶ Gettati
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come dice Caton Ghieremia ¶ Non si vorrebbe aver se
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si vorrebbe aver se non contanti: ¶ E chi avesse
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i fichi castagnuoli: ¶ E' non si vinse, e fu
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acqua santa di Befana, ¶ Non suderai di questa settimana
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1449
buoi, e 'l carro non si muove: ¶ Veder vorrei
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nuova foggia, ¶ Ch'io non posso patir più di
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Che a' lor cappucci non bisogna foggia. ¶ Ed a
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le sue impeciate ali, ¶ Non so se fusse il
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E se fusse così, non me ne giova, ¶ Che
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panieri, o 'n canestro: ¶ Non è gran lode al
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col balestro, ¶ S'ei non dà lor nella punta
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granchi in amore, ¶ E non si trova una viuola
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San Godenzio, ¶ Poi che non più si dice mattutino
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a tavola il silenzio. ¶ Non fate come Papa Celestino
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al fischiar, l'udir non vi s'impeci, ¶ Come
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Cometa in Lombardia, ¶ Dubito non le tolga la corona
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1449
Cucina ¶ In Altopascio mai non portan suola; ¶ Se tu
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1449
portan suola; ¶ Se tu non fussi mastro di cazzuola
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e pianto di Gallina. ¶ Non fè tal viso il
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1449
d'una mezza torta. ¶ Non andar senza scorta ¶ Dietro
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1449
galera. ¶ E perch'ella non pera, ¶ Di mele cotte
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1449
stette alla catena ¶ A non lasciar passare i forestieri
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rincresce ¶ Gli appongon, che non paga mai pigione: ¶ E
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cappelluta senza cresta, ¶ Conoscer non si può quand'è
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quand'è castrata, ¶ Se non l'è fatta la
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Chi vuol vin dolce non imbotti Agresto. ¶ LXIX ¶ I
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ritto il Pastorale, ¶ Perchè non piova il dì di
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Come dice il Tedesco, ¶ Non andar mai a tavola
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a sedere, ¶ Se prima non vi trovi su da
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mandate con presenti, ¶ Che non faccin sì volgere il
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io v'aggiunghi; ¶ Se non che sbavigliando a braccia
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le leggi colle mani. ¶ Non più feroci corson gli
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n'avea più, che non ha egli. ¶ Ed ei
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Virgilio, ¶ Itaque fui domo, non cianciava, ¶ Proprio vuol dir
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1449
E dicea, che Macon non era vero. ¶ LXXV ¶ Quattro
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un tafan: questo moscion non erra, ¶ Ma lascial' favellar
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1449
lascial' favellar quand'ei non tosse. ¶ E trovo nelle
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Hanno saputo, come tu non puoi ¶ Di favagello adoperar
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1449
sopra i Gioggi: ¶ E non vò, che t'alloggi
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1449
Bertucce; ¶ Messer Otto beendo non si crucce, ¶ E 'l
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E un Ramarro preso non fè motto, ¶ Anzi quando
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disse: velli, velli; ¶ Ei non son dessi, il Bagno
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delle risa, ¶ Ch'io non ebbi giammai simil diletto
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Et imperò il Musaico ¶ Non ci s'impiastra più
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1449
guarda verso Siena, ¶ E non arai mai doglia nella
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1449
paura si scacazza, ¶ E non sa se l'è
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in piano. ¶ E se non fusse il gruogo, o
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1449
gruogo, o 'l zafferano ¶ Non si troveria mai saggina
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ci sarebbe pazza ¶ Se non fusse il buon vin
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doventar lo Scrocchi, ¶ Però non vo' che tu me
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gente di scarriera, ¶ Che non volean render fava nera
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1449
Far cose, ch'io non so se dir mel
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Che se l'imbascerìa non se ne andava, ¶ Che
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ci mangi Gelatina, ¶ Se non che gli verrà la
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le nocciuole ¶ Disser: voi non sapete porger gli utti
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Luna mi dicea: che non rispondi? ¶ E io risposi
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1449
i gufi, ¶ Ch'ognun non vuol mostrar le sue
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ciò credere a' micchi: ¶ Non vi fidate in questi
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vi posson legare, e non isciorre; ¶ Specchiatevi nel Bue
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mezzo, ¶ Fate che Befanìa non vi ci trovi. ¶ E
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fasciate le spalle, ¶ Deh non se ne rallegri Pietrapiana
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ci sia cutigna, ¶ Che non gli basterebbe unghie alla
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1449
Turcimanno disse: Or tu non vedi, ¶ Che 'nsino alle
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Per le mezzette, che non son marchiate. ¶ E trovo
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o birri pidocchiosi, ¶ Deh non portate il Maggio la
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tignosi. ¶ Guardatevi gottosi ¶ Di non mangiar ciriegie in dì
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forte caso. ¶ E se non fosser stati gli Aliossi
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Centonchio in Damiata. ¶ Io non potrei contar tanta sciagura
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sugo del Marrobbio, ¶ E non temer della morìa d
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1449
Deca ¶ A dir che non si rada contr'a
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1449
le prode, ¶ Che se non fusse il suono de
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un pajuolo. ¶ E credo non avesse tanto duolo ¶ Il
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1449
a lato, ¶ Che di non fare sgorbi era botìo
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e se il cervel non erra, ¶ Quattro braccia ha
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1449
che le sue frittelle ¶ Non fussin questa volta tanto
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volta tanto amare: ¶ Ei non rispose, ma passò il
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1449
poche ¶ Persone, che se non con vernacciuola, ¶ Conoschin la
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gli uccellini? ¶ E io non so uguanno quel ch
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fuor de' confini, ¶ E non so tanto far, ch
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io la riabbia: ¶ Deh non menate rabbia ¶ Di ciò
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1449
che stava con riguardi ¶ Non sunt, non sunt pisces
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con riguardi ¶ Non sunt, non sunt pisces pro Lombardi
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pungenti, e amorosi strali: ¶ Non desiate seguitar sue ali
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Cresima, ¶ Onde i Lion non voglion far Quaresima. ¶ XLIII
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di certo fiasco ¶ Di non so che, ch'io
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so che, ch'io non me ne ricordo: ¶ Ma
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1449
testo, ¶ Dicendo a' fegatelli non è onesto ¶ A star
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d'Avicena, ¶ Gridando, guarti non passar da Siena. ¶ XLVI
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Temendo, che l'imperio non passasse ¶ V'andò Imbasciadore
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fè di Dio, ¶ Che non c'è le maggior
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1449
maggior doglie. ¶ Fratel mio non pigliar moglie, ¶ Se non
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1449
non pigliar moglie, ¶ Se non vuoi tormenti, e doglie
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1449
bene il nome dritto, ¶ Non marito, anzi smarrito, ¶ Di
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1449
piglia moglie. ¶ Fratel mio non pigliar moglie, ¶ Se non
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1449
non pigliar moglie, ¶ Se non vuoi tormenti, e doglie
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1449
sedei; ¶ Che mai più non mi riduco, ¶ Sì mal
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1449
Calmo, Chimasco. ¶ Alpigo palmo non riguardò Lasco, ¶ Gajo filusco
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1449
la tua Boccarda, ¶ E non rignar nel morso, che
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1449
mangiato ¶ Con mille pille non potrei mai credere, ¶ Che
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1449
Sopposte, e medicine, e non mi vale; ¶ Che stitico
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1449
mi vale; ¶ Che stitico non sia più oggi che
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1449
anche in tal loco ¶ Non posson far ch'io
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vuol dottorare, ¶ Se primamente non sa far cacare. ¶ CCXXVIII
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1449
Che quando vuo' cacar non lo sto a chiedere
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1449
a chiedere, ¶ Il corpo non potrìa tanto comedere, ¶ Come
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vado a richiedere: ¶ E non mi fa bisogno troppo
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sopposta, o cristieri e' non mi cale, ¶ Del mio
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1449
tale, ¶ Com'io vorrei; non mi darei un poco
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E poi un peto non san far restare. ¶ CCXXIX
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Che la coltrice mai non può cullare: ¶ Sicchè giudica
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Di quel, che forse non vorrei trovare: ¶ Io vi
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dico Compare, ¶ S'io non sono ajutato dall'amico
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peggio assai ch'io non vi dico. ¶ CCXXX ¶ Jesso
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Hanci spieso un carlin non ci ripienza. ¶ E quissi
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mali muorti tuoi malditta, ¶ Non bicassimo nello paradiso: ¶ E
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amici di virtù, e non sì fatti, ¶ Ch'i
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d'ira accenso: ¶ E non sò quì trovare altro
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trovare altro compenso, ¶ Se non che 'l tempo è
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ratti, ¶ Verrà colei, che non sa romper patti ¶ Per
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consenso. ¶ Mill'anni parmi, non vuo dir che morto
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ma chi t'elesse ¶ Non altro ch'ignoranza quivi
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largo getti. ¶ Benchè ignoranza non merta sermone, ¶ Se i
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1449
ci vedete manicare; ¶ E non venite quì per piluccare
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quì per piluccare, ¶ Che non sian gente di nuove
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1449
e fatevene dare; ¶ E non curate niente di pagare
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Ch'i' ho disposto non mangiate a macca. ¶ CCXXXV
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1449
ch'io sento: ¶ E non gittar le mie parole
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occhi di virtù mai non insonna. ¶ Quanto paresse lor
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seme serra; ¶ Onde morte non mai perde poi guerra
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umanità pose in altura, ¶ Non ne schifò natura, ¶ Bench
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fè, come Fenice, che non cura ¶ Morte tra fiamma
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Così l'opre divine ¶ Non furon pigre al nostro
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dorme, Tigre, ed Angue, ¶ Non manca in sua virtù
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al cor gli avesti. ¶ Non già canzon, come molt
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Da quei che amor non hanno, ¶ Nè gentilezza, nè
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da quì innanzi più non gli rispondo, ¶ Per non
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non gli rispondo, ¶ Per non gittar le margarite al
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Chioggia, ¶ E canterò, che non fu mai Calandra; ¶ E
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fu mai Calandra; ¶ E non sarò Cassandra: ¶ Però non
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non sarò Cassandra: ¶ Però non ti fidar del Messeratico
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viene aloè patico, ¶ E non c'è vin da
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e filatato di rovajo, ¶ Non vuo' tu, che si
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1449
è fatto Notajo? ¶ Tu non sara' il primajo, ¶ Che
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1449
pena; ¶ Guarda, che Befanìa, non ti ritrovi ¶ Quando tu
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vuoi dar lor, se non gl'Ingati, ¶ Che sempre
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sciolvere, ¶ Che ancor i' non t'ho ben scosso
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freddo, che i baccelli ¶ Non posson più durar, perchè
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1449
darce la caccia; ¶ Se non passan tostamente quel duomo
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Io dico, Ispoletin, se non correte ¶ Colla masnada vostra
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misser nella mente, se non fossi ¶ Ch'io vidi
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l prenda, e questo non gli lede, ¶ Poi ne
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CCXLVI ¶ Se nanti carnascial non ci dai cena, ¶ Or
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Per modo tal che non l'abbruci il fuoco
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sì col cuoco, ¶ Che non sien troppo cotti in
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aver tal vin che non si leni ¶ Con un
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decreto, ¶ Pepo rubesto, tu non puoi la traccia, ¶ Perciò
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e starsi queto, ¶ E non menar a tempo ben
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una anitraccia, ¶ Se tu non mi sapessi un po
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di vieto. ¶ E perchè non mentisse pur l'autore
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tu pigli molti pipistrelli, ¶ Non te li manucar senza
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Barbarìa ¶ Rimase, ch'acqua non v'ha pur due
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uomeni gran rocchi ¶ Però non siate sciocchi, ¶ Non vi
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Però non siate sciocchi, ¶ Non vi fidate mai più
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l'amaror del mallo ¶ Non tornerà la libbra ch
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La vacca di Giunon, non siate sciocchi ¶ A creder
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stava ¶ Forsi altramente che non facien loro, ¶ Perciò di
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della pregione. ¶ E per non mi trovar dinari in
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trovar dinari in borsa ¶ Non fui menato per altrui
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l Serchio: ¶ Ma per non far lor troppa questione
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se nulla per me non s'apre, o serra
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più erra. ¶ Niente meno non m'è lo sperar
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Stò infra dua, e non sò se sognava, ¶ Che
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che vecchia già mai non vacilla, ¶ Ma è ruffiana
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si ponga, ¶ Pensi di non tenerla a capitale, ¶ Se
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Se vede ch'essa non temi vergogna; ¶ Per la
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sono in cuor di non portare ¶ Cappellina foderata di
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uscì di capo, e non fu mai levriero ¶ Più
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rabbuffo, ¶ Che mai e' non fu pelle sì in
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perda ogni gioja; ¶ Chi non mi vuole atare, non
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non mi vuole atare, non mi ajuti, ¶ Se morir
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che sia. ¶ CCLXI ¶ Chi non può quel che vuol
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voglia, ¶ Che quel che non si può, folle è
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Che da quel che non può il voler toglia
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fuor di sua soglia. ¶ Non sempre dee voler ciò
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e guida de' Cristiani, ¶ Non mettere a periglio tanta
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pace, ed in concordia, ¶ Non cercar or d'Italia
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bottando Sagun albognare. ¶ E non an villoron com'astetani
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m'apparve, s'io non mento, ¶ Di medicine mastro
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Racconterò, se d'udir non t'incresce ¶ La proprietà
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1449
starai del gozzo a non mentire. ¶ Ed al male
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1449
spesso, e fa che non ti stanchi. ¶ Al dormir
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1449
di Luglio al fuoco non si geli. ¶ E se
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1449
Bollire al vento, e non andar discosto; ¶ E legateli
489
1449
dì, e fa che non abbagli. ¶ Di queste cose
490
1449
braccio, ¶ E queste cose non tenere a sdegno. ¶ E
491
1449
fa che 'l caldo non ti paja giaccio. ¶ E
492
1449
d'una mezz'ora non saprai ¶ Che ben si
493
1449
Sicchè di state freddo non ti colga; ¶ E del
494
1449
che di verno mosca non ti punga. ¶ E a
495
1449
Sicchè di star più non gli parve gioco, ¶ E
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1449
ben dir, che tu non spric. ¶ Tutto il dì
497
1449
avere, ¶ E chi promette non vuole ottenere, ¶ Colui che
498
1449
coll'altro si percuote, ¶ Non val senza amistà ragione
499
1449
ragione, ¶ Beato a chi non fia mestier sapone. ¶ CCLXVII
500
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che a se mai non perdona ¶ Finchè le forze