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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «non»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
non ci sono più, non ci sono ancora, non
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2015
non ci sono ancora, non ci saranno. ¶ E si
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2015
il loro peana che non si sente con le
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2015
genetiche degli immortali, perché non ci può essere il
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2015
degli immortali si modificasse non sarebbe più immortale e
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sarebbe più immortale e non sarebbero più immortali quelli
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2015
anche le onde sonore non possono continuare a scorrere
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e le sue parole non vengono più percepite da
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più percepite da chi non è immortale, sono da
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2015
da un’altra parte, non ci sono più, non
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2015
non ci sono più, non ci sono ancora, non
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2015
non ci sono ancora, non ci saranno. Per questo
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armati, la loro voce non si sente, il loro
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2015
sente, il loro canto non si sente, non si
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2015
canto non si sente, non si può sentire, non
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non si può sentire, non si sentirà, si vedono
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e i loro peana non si sentono, non si
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peana non si sentono, non si possono sentire se
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si possono sentire se non si è immortali, se
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suoni si estinguono o non sono più percepibili nell
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delle frequenze, su cui non ci si riesce a
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gira la manopola ma non si sente niente. Ecco
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i fronti sono cambiati, non ci sono più arabi
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risorgere e quelli che non hanno voluto risorgere, contro
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il loro peana che non si sente, inalberati sulle
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Tutsi, gli Hutu, ma non più gli uni contro
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2015
Botswana, nella Repubblica Sudafricana, non più tra bianchi e
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2015
espandere anche all’indietro, non solo in avanti, deve
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capire le cose che non riuscivo a capire prima
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2015
i miei occhi, se non si stanno aprendo sulla
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2015
aprendo sulla vita e non si stanno aprendo sulla
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2015
aprendo sulla morte e non si stanno aprendo sull
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2015
occhi e la bocca, non avevano il naso, si
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2015
nel cellulare e che non ho mai incontrato di
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incontrato di persona, finora, non so perché, o forse
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l’ho incontrato, ma non saprei dire dove, lo
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prima se il prima non è più prima e
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è più prima e non è più dopo, se
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dopo, se l’essenza non è più dentro l
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2015
adesso, se a Ducale non ci sono ancora arrivato
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2015
viene dopo, verrà? Sì, non so dove, non so
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2015
Sì, non so dove, non so quando, ma mi
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2015
tu mi hai detto: «Non mi riconosci più? Sono
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2015
aprendo, mi pare, eppure non ho ancora capito chi
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sei, chi sarai. E non ho neppure capito chi
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la prima volta che non era la prima volta
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spero che questa guerra non sia già arrivata fino
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Ducale, che gli immortali non siano già entrati nel
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sono più carri armati, non ci sono immortali. Si
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2015
ridendo. «L’altra volta non ce l’avevi.» ¶ «Sono
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guida stringendo il volante non solo con le mani
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2015
un’altra volta quando non avevo più la mia
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2015
dei rifiuti, perché allora non c’erano più giornali
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2015
nella sede centrale e non c’era neanche più
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2015
È proprio vero, io non so niente, non capisco
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io non so niente, non capisco niente. Però adesso
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capisco mi sembra che non si possa capire, non
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2015
non si possa capire, non si capirà...» ¶ «Sì, sì
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ci siamo incontrati ancora. Non ti ricordi!» ¶ «No. Quando
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2015
succederà?» ¶ «Sì, io allora non lavoravo più allo smaltimento
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2015
della strada, lo scooter non era sul cavalletto, stava
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2015
poter ricordare quello che non è ancora venuto dopo
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2015
è quella domanda che non ha avuto risposta, che
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è l’unica che non ha avuto risposta? Perché
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per le braccia per non lasciami fuggire... Di chi
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già sentita? Anche se non l’avevo mai sentita
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l’avevo mai sentita, non la sentirò. Perché ho
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2015
averla già sentita, se non l’avevo mai sentita
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2015
avevo mai sentita prima, non la sentirò? Ma allora
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2015
l’ho sentita, se non l’ho sentita quando
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2015
quando ero prima, se non l’ho sentita prima
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2015
nel buio, anche se non l’avevo mai sentita
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2015
né prima né dopo, non la sentirò? Da dove
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2015
dagli immortali. ¶ Stiamo correndo non so verso dove. ¶ La
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2015
giorni su questo furgone non so verso dove, e
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2015
perché qui dove siamo non ci sono più distributori
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assalto e svaligiati, perché non c’è più valuta
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2015
dai fossi, e che non ci chiedono niente, non
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2015
non ci chiedono niente, non vogliono niente, ci vogliono
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2015
rogge, muti, impietriti, per non farci vedere, perché non
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2015
non farci vedere, perché non potessero snidarci e poi
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2015
loro quel canto che non si sente, degli immortali
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2015
si è perduta, che non si trova più, che
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2015
po’ la sua corsa. ¶ «Non lo so se l
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zone appenniniche, l’Aquila non è stata piegata da
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2015
confine è stato spostato. Non ci sono più nazioni
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2015
il flagello dell’immortalità. Non si sa ancora chi
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2015
ancora chi le comanda, non si sa da chi
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2015
è uno Stato Maggiore, non si sa chi è
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2015
possono essere nomi dove non c’è più distinzione
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2015
Dove sei, mia testolina non ancora inventata, mia gazzella
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2015
immortale te, se io non sarò più me, se
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2015
sarò più me, se non sarò prima di me
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2015
a chiamarsi, anche se non sanno più dove sono
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2015
ci sono o se non ci sono, se non
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2015
non ci sono, se non ci sono più, non
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2015
ridere, convulsamente, nel buio. ¶ «Non te la prendere. Lui
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2015
Lui ride di tutto, non crede in niente, anche
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2015
buio. ¶ «Vita e morte non sono più l’una
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la stessa voce. ¶ «Perché non c’è più resurrezione
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2015
c’è l’immortalità, non ci sarà.» ¶ «E le
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2015
nel buio. ¶ «Gli evidenziatori non evidenzieranno più nessuno e
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2015
che sono state forgiate non faranno diventare vivi i
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dentro lo stesso cerchio, non innesteranno nei morti i
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2015
le loro nuove armi non si rendevano ancora conto
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2015
rendevano ancora conto che non c’era la vita
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2015
morte, perché la vita non è contro la morte
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2015
morte e la morte non è contro la vita
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2015
della vitamorte. E allora non più e non solo
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2015
allora non più e non solo vivi e morti
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2015
dentro una storia che non c’era più, che
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2015
c’era più, che non c’era mai stata
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2015
era mai stata, che non ci sarà, e io
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2015
vivi dopo: “La rivoluzione non è un’anticipazione? E
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2015
distruggere lo Stato, che non lo si poteva prendere
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2015
esistere la moneta, se non può più essere scambio
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2015
esistere le banche se non possono più incamerare danaro
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2015
quello dei morti, se non ci saranno più vivi
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2015
saranno più vivi e non ci saranno più morti
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2015
evoluzione può esserci se non c’è tracimazione? Ma
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2015
piano del tavolo, e non è solo per le
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2015
senza più curarsi di non essere sentito da fuori
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2015
l’inconscio dei vivi non è più quello dei
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2015
l’inconscio dei morti non è più quello dei
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2015
è stato chiamato inconscio non è più la tracimazione
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2015
immortalità? Se la vita non è più dentro la
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2015
morte e la morte non è più dentro la
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2015
sessuali dei corpi umani non sono più dentro la
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2015
nell’immortalità qualcosa che non sia immortalità e che
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2015
sia immortalità e che non tenda verso l’immortalità
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2015
di colpo, come se non riuscisse più a continuare
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2015
tutto buio. ¶ «L’immortalità non è niente...» sento che
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2015
dolcezza, nel buio, e non capisco se è quella
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2015
altra voce che ancora non ho sentito. ¶ «No, resta
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2015
del vice, mi pare. «Non lasciarci soli! Non lasciarmi
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2015
pare. «Non lasciarci soli! Non lasciarmi solo ad aspettarti
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2015
lasciarmi solo ad aspettarti! Non andartene un’altra volta
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2015
di molti altri che non riesco a distinguere in
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2015
buio. «Se tu adesso non fuggi da me, non
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2015
non fuggi da me, non mi raggiungerai!» ¶ E allora
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2015
voglio raggiungerla, anche se non so chi è, chi
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2015
diventare immortale?» ¶ «L’immortalità non è niente...» mi sussurra
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2015
Sono arrivato in fondo. ¶ Non si vede niente. ¶ Faccio
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insorti.» ¶ Mi guardo attorno. Non ci sono più carri
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2015
riunione. Perché, se tu non cominci, rimarremo per sempre
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2015
stanno tutti sedendo. ¶ «Io non so perché sono qui
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2015
perché sono qui. Io non so chi sono, non
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2015
non so chi sono, non so perché ci sono
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2015
so perché ci sono, non so se ci sono
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2015
guardo attorno, anche se non vedo niente. ¶ «Neanche noi
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2015
a bassa voce, per non farsi sentire da fuori
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2015
chi siamo, perché questa non è una riunione come
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2015
questa è una fondazione.» ¶ Non so chi ha parlato
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2015
so chi ha parlato, non sono riuscito a distinguere
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2015
testa nel buio. ¶ «Io non lo so perché ho
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2015
parti, nel buio. «Io non lo so dove sono
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e chi sono, io non so perché adesso mi
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proprio io, quello che non sa niente, che non
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2015
non sa niente, che non capisce niente. Io ho
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2015
e un altro che non è voluto tracimare nella
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2015
a squarciagola peana che non si sentivano. E adesso
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2015
fondazione, anche se io non so niente, non capisco
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2015
io non so niente, non capisco niente...» ¶ «Proprio perché
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2015
capisco niente...» ¶ «Proprio perché non sai niente, proprio perché
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2015
sai niente, proprio perché non capisci niente...» sussurra un
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2015
prima che viene dopo, non potresti sapere quello che
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2015
che adesso viene prima, non ci sono più, non
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2015
non ci sono più, non ci sono ancora, non
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2015
non ci sono ancora, non ci sono mai state
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2015
ci sono mai state, non c’erano neanche prima
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2015
e che veniva prima, non ci saranno. E allora
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2015
l’avvento degli immortali, non c’è più mediazione
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2015
il mediatore?» ¶ «Tu adesso non mi vedi...» comincia a
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2015
voce, femminile, nel buio. «Non puoi vedere il mio
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2015
e una donna. Tu non sai chi sono, non
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2015
non sai chi sono, non lo sai ancora, non
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2015
non lo sai ancora, non lo saprai. Però io
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2015
siamo tutti qui e non ci vediamo neppure, parliamo
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2015
neppure, parliamo sottovoce per non farci sentire da fuori
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2015
capelli lucidi di brillantina. ¶ «Non sanno neanche loro dove
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2015
sono tutti morti, forse non sono vivi e non
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2015
non sono vivi e non sono morti. Solo gli
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2015
perché si combattono se non sono vivi e non
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2015
non sono vivi e non sono morti?» provo a
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2015
prima, verrà. Tu ancora non sapevi, non avevi ancora
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2015
Tu ancora non sapevi, non avevi ancora aperto gli
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2015
ancora aperto gli occhi, non li aprirai. Io ti
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2015
altra parte, solo che non capivi dov’eri, chi
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2015
mia opera? Quale opera?» ¶ Non mi risponde. ¶ Sorride, nel
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2015
riunione di fondazione di non so che cosa, si
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2015
impercettibilmente a tremare. ¶ Io non lo vedo, perché ho
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2015
o sei qualcun altro?» ¶ Non mi risponde, riprende a
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2015
fine...» ¶ Di nuovo silenzio. Non si sente neanche più
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2015
il ferro da stiro...» ¶ «Non importa...» gli dico, mentre
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2015
le sue dita che non riesco neppure a vedere
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2015
Qui c’è freddo, non c’è il riscaldamento
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2015
riscaldamento, le stufette elettriche non funzionano più, le serpentine
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2015
del frigorifero. ¶ «È perché non ci possano vedere da
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2015
viene dal fornello. ¶ «Io non capisco bene quello che
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2015
azzurra del gas. ¶ «Io non capisco perché ti conosco
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2015
continuo a dire. «Io non capisco perché sono già
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2015
con la saliva per non scottarsi. ¶ Mi giro verso
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2015
dentro la pentola perché non si attacchi. ¶ Tira fuori
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2015
dispera. «Si è mineralizzato, non si può più grattugiare
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2015
può più grattugiare. E non c’è neanche l
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2015
a condirti la pasta?» ¶ «Non ti preoccupare» gli dico
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2015
strade sono pattugliate e non possiamo mandare qualcuno a
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2015
duro, fino a che non si può irrompere ancora
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2015
nuove colonne degli insorti, non si potrà.» ¶ «Sta’ tranquillo
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2015
tranquillo» lo consolo ancora. «Non ha importanza, non mi
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2015
ancora. «Non ha importanza, non mi accorgo neppure se
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2015
pasta dopo l’altra. ¶ Non stacca gli occhi da
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2015
e inghiotto la pasta non ben masticata di fronte
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2015
freddo e nero. ¶ «Io non capisco bene quello che
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2015
di velluto rosso che non poteva uscire di casa
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2015
uscire di casa finché non le passava il morbillo
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2015
quella camiciaia di cui non ho mai parlato, non
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2015
non ho mai parlato, non parlerò, con quell’enorme
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2015
chiamavo il Centro e non rispondeva nessuno, mi ripetevano
220
2015
ripetevano che il numero non esisteva da tempo, era
221
2015
di militanti e invece non ho trovato niente, nessuno
222
2015
oppure ero io che non ti vedevo, ti inseguivo
223
2015
Perché ti vedevo e non ti vedevo, come se
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2015
Fino a questo punto non ci si accorge di
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2015
fino a questo punto non ci si accorge di
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2015
ero in questa sede non avevo più la veste
227
2015
avevo più la veste, non l’avrò?» provo a
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2015
stiano piangendo nel buio. ¶ «Non lo so neanch’io
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2015
improvviso, con dolcezza. «Io non lo posso sapere.» ¶ Mi
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2015
silenzio. ¶ Ci guardiamo e non so se ci vediamo
231
2015
al buio. ¶ «Ma perché non si sente il loro
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2015
a bocca chiusa, per non farsi sentire.» ¶ Ascoltiamo per
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2015
in questo mondo che non si sa se è
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2015
anche a me, perché non so dove sono, chi
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2015
quelli che stanno cantando non sanno dove sono, chi
236
2015
dalle loro teste che non sanno dove sono, se
237
2015
al secondo piano, ma non si vede nessuno, sembra
238
2015
sempre più mentre scendiamo, non so se per questo
239
2015
nostro dirigente!» ¶ «Ma io non so cosa dire, non
240
2015
non so cosa dire, non so neppure chi sono
241
2015
questa interminabile notte che non è ancora finita, e
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2015
timido che ogni tanto non si vedeva più, scompariva
243
2015
spostare le tegole perché non piovesse dentro, che non
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2015
non piovesse dentro, che non ha voluto venire via
245
2015
cadere questa neve che non sembra neve e che
246
2015
Come mai questi luoghi non li riconoscevo dalla terra
247
2015
intenti nel buio, per non passare sopra i punti
248
2015
tetti sono franati e non piombare dentro le case
249
2015
tenermi in equilibrio e non scivolare su questo sottile
250
2015
di neve. ¶ La sede non è lontana, mi ci
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2015
girato di schiena. ¶ “Se non la posso raggiungere dalla
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2015
comignolo trema un po’, non è ben saldo. ¶ Mi
253
2015
che il suo telaio non si sia incastrato, speriamo
254
2015
sia incastrato, speriamo di non dover rompere il vetro
255
2015
dalla strada, speriamo di non dovermi gettare dentro dall
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2015
a inclinarmi piano, per non scivolare. ¶ Afferro la maniglia
257
2015
nel vuoto, nel buio. ¶ Non respiro più, sento che
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2015
nel buio, nel vuoto. ¶ «Non avere paura...» mi sta
259
2015
altro è a terra. ¶ «Non mi riconosci?» sta bisbigliando
260
2015
il vice!» ¶ Ma io non lo riconosco, perché è
261
2015
ancora. «Se no adesso non avresti trovato il tuo
262
2015
vicino all’altro, ma non lo vedo. ¶ «Io non
263
2015
non lo vedo. ¶ «Io non lo so chi sono
264
2015
tutto questo buio. «Io non lo so se sono
265
2015
sei il mio dirigente, non sei un sogno.» ¶ «Però
266
2015
molto stanco, questa notte non finisce mai, non mi
267
2015
notte non finisce mai, non mi reggo in piedi
268
2015
nel profondo sonno. ¶ 23 ¶ Tu non sai ancora niente ¶ Devo
269
2015
dal cuscino, nel buio. ¶ «Non ci riconosci?» ¶ Ma io
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2015
ci riconosci?» ¶ Ma io non distinguo bene i loro
271
2015
nella sua casa per non farsi sentire da sua
272
2015
testa, nel buio. ¶ «Tu non sai ancora niente...» mi
273
2015
sarò, anche se tu non capivi chi ero davvero
274
2015
con la tua macchinina, non capivi chi erano davvero
275
2015
erano davvero quei clienti, non riuscivi a capire chi
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2015
sembrava deserta e buia, non capirai...» ¶ «Io sono il
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2015
troppo indurita, la cera non si scioglieva, le tue
278
2015
scioglieva, le tue dita non lasciavano impronte, e io
279
2015
perché le tue dita non lasciavano impronte nel continente
280
2015
ti liberava, anche se non era vero che stavano
281
2015
dai ferri, anche se non c’era nessuno, ti
282
2015
scusavo con te per non poterti arrestare, perché non
283
2015
non poterti arrestare, perché non ti si poteva arrestare
284
2015
increato con te, ma non si è capito che
285
2015
quel punto, cosa succederà, non è stato ancora detto
286
2015
è stato ancora detto, non siamo ancora arrivati a
287
2015
arrivati a quel punto, non si sono ancora trovate
288
2015
dirlo...» ¶ «Ma perché allora non avevo capito chi eravate
289
2015
non è ancora luce, non sarà? Perché nascono le
290
2015
sarò? Questa interminabile notte non è ancora finita. Qualcuno
291
2015
immortali ¶ Mi guardo attorno. ¶ Non c’è più nessuno
292
2015
Il fuoco è spento. ¶ Non c’è più il
293
2015
più il mio comandante, non c’è più Ilaria
294
2015
più Ilaria Del Carretto, non ci sono più gli
295
2015
quella neve sottile che non sembra neve. ¶ Devo essermi
296
2015
grida. ¶ Provo ad alzarmi. ¶ Non ci riesco. ¶ Mi fanno
297
2015
fanno male le giunture, non riesco a distendere bene
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cantando a squarciagola, ma non si sente niente. ¶ “Chissà
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cantando un peana che non si sente. “Saranno insorti
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la piazza è vuota, non un suono, neanche lontano
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questa città improvvisamente deserta. ¶ Non mi pare di riconoscerla
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abbandonata da tutti, e non vengono neanche da molto
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perché questa interminabile notte non è ancora finita, non
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non è ancora finita, non si capisce quando finirà
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sfondati e finestre strappate. ¶ Non una persona, una voce
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questa neve sottile che non sembra neve, sta coprendo
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strada. ¶ È tutto deserto, non c’è nessuno, solo
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sui pavimenti. ¶ Ma forse non sono fuggiti, forse sono
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in questa notte che non sembra finire. ¶ Continuo a
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averli già visti. E non solo perché li ho
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tutto questo buio bianco. ¶ Non si capisce se è
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meno si sente. ¶ Ma non c’è nessuno. ¶ Non
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non c’è nessuno. ¶ Non un uomo affacciato a
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porte o delle finestre, non un cane o un
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deserta. ¶ È tutto buio, non vedo niente. Passo di
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finestra, mi arresto per non precipitare, mi tengo a
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butto a terra, per non farmi vedere. ¶ Guardo ancora
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fragore è enorme, ma non si sente niente. ¶ Tiro
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tutto questo fragore che non si sente. ¶ Mi giro
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giro di scatto, ma non si vede nessuno. ¶ Eppure
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questa stanza in cui non si vede niente, mentre
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Fatevi vedere, venite fuori!» ¶ «Non possiamo uscire, siamo terrorizzati
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ci siamo nascosti per non farci prendere!» ¶ «Ma perché
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voce, perché la prima non riesce più a parlare
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sbarrati. ¶ «Sono quelli che non moriranno!» mi risponde da
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buio. «Sono quelli che non entreranno né nella morte
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fa tremare il mondo. ¶ Non so per quanto tempo
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cantando a squarciagola, perché non si sente niente. ¶ Poi
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vittoria così fragorosi che non si sentono. ¶ Poi, all
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niente. ¶ Anche il pavimento non trema più. ¶ Mi stacco
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guardare giù, nella strada. ¶ Non ci sono più i
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sono più i carri, non c’è più niente
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fuori!» ¶ «No, no, noi non ci muoviamo da qui
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città strappata agli insorti. ¶ Non si sentono più voci
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si sentono più voci, non si sentono spari, solo
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che viene prima e non in quella che viene
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era domenica e molti non erano in casa. Così
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del Baltico, dovrà... Adesso non ti sto a raccontare
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autocarri e che però non sono rientrati in città
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principale è che allora non sapevamo contro cosa stavamo
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stessa morte e invece non eravamo dentro la stessa
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Nei quartieri operai, dove non sapevano che l’insurrezione
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solo 29 moschetti e 200 bombe, non un solo fucile. Alle
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di quelli tessili, 100.000 uomini, non sapevamo dentro quale vita
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emozione. «150 uomini armati e 6000 non armati. Contro di noi
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e intanto pensavo, fantasticavo, non so se fantasticavo oppure
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che viene prima, verrà. Non c’è storia, non
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Non c’è storia, non c’è progresso: c
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c’è la morte, non c’è la vita
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c’è la vita, non c’è la morte
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tremando forte, mi pare, non capisco se sto tremando
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stesso fuoco? E, se non esiste il fuoco, come
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di essere fuoco se non esiste il fuoco, non
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non esiste il fuoco, non esisterà? E, se il
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essere tempo? E, se non posso essere tempo perché
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brucio il tempo, se non posso essere fuoco perché
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era il fuoco quando non era ancora fuoco, non
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non era ancora fuoco, non sarà? E cos’era
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Ma, se la luce non c’era, non ci
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luce non c’era, non ci sarà, se nessuno
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era il fuoco, se non era dentro la luce
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era la luce, se non era dentro il fuoco
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sogno del fuoco, se non viene prima e non
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non viene prima e non viene dopo? Che cos
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fuoco? Un sogno che non sia solo la combustione
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e la luce? Di non essere fuoco per non
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non essere fuoco per non divorare la luce? Di
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divorare la luce? Di non essere luce per non
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non essere luce per non divorare il fuoco che
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perché ci saranno? Allora non si vedrà più niente
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saranno così grandi che non ci saranno, non ci
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che non ci saranno, non ci sarà più distinzione
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e che anch’io non riesco a vedere il
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per il sonno, se non sto già dormendo, se
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sto già dormendo, se non sto sognando. “Ero io
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ci sarò, perché io non capisco neppure se c
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gli occhi e che non avevo mai visto prima
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della morte del mondo, non sapevo dove, non lo
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mondo, non sapevo dove, non lo so neanche adesso
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lo so neanche adesso, non lo saprò, e intanto
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spazio è questo, se non è più fuoco e
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è più fuoco e non è più luce, non
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non è più luce, non è ancora fuoco, non
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non è ancora fuoco, non è ancora luce, non
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altra, incernierati, saldati, per non venire separati e strappati
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e alcune notti così, non saprei dire quanti. Poi
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facevo il doppio gioco, non quello piccolo tra le
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avanzata degli inseguitori... Io non ero con te quando
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anche se sapevi che non c’era più niente
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dalla cintola in su non sentiva più il freddo
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sentiva più il freddo, non sentirà, e i tuoi
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in una stanza che non avevo mai visto prima
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improvvisamente, mi pare, se non lo sogno, perché si
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anch’io, cercando di non calpestare i corpi e
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e poi evidenziati, e non so neppure dove sono
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in che mondo sono, non so neppure se sono
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abbandono a dirgli. «Ma non sapevo come fare, perché
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di tracimati... Però adesso non so più se ci
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come un sogno che non sa se sta sognando
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e come un sogno non ancora sognato, perché la
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a bassa voce, per non svegliare chi sta dormendo
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improvviso. «Anche se adesso non capisco più quando l
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sognato, in quale vita, non capisco se adesso sono
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viene dopo, perché io non so mai dove sono
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ci sta sognando, se non siamo noi a correre
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Invece, per un po’, non si vede nessuno. ¶ Abbandoniamo
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Ci buttiamo a terra. ¶ «Non rispondete al fuoco!» bisbiglia
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Stanno sparando alla cieca. Non sanno neanche loro se
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tracimati oppure dei sogni.» ¶ «Non sanno neanche se loro
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o di quelli dopo?» ¶ Non c’è risposta. ¶ «Fatevi
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basso, così basso che non si erano neppure accorti
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in questo sogno che non so più dov’è
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tracimati. ¶ «Guida tu, che non sei stato evidenziato!» mi
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sopra il rimorchio.» ¶ «Io non so dove andare...» provo
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completamente con un telo. ¶ Non ho mai guidato un
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camion prima d’ora, non ho mai guidato un
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tra vita e morte, non ho mai guidato un
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quella neve leggera che non si capisce neppure se
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puntandomi contro una torcia. ¶ Non vedo che faccia ha
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o di quello che non è tracimato?» domanda un
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altra torcia negli occhi. ¶ Non faccio in tempo a
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grida, da qualche parte, non so se in sogno
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siamo sogni! Anche se non sappiamo in che vita
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uomini semiaddormentati di cui non si riusciva neppure a
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nei nostri sogni, se non eravamo prima dei sogni
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sogni e se adesso non siamo sogni che sognano
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sognano di essere sogni.» ¶ Non riusciamo quasi più ad
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e nel loro sogno.” ¶ Non riesco più ad avanzare
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quella leggera neve che non sembra neve e che
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bagliore, che viene da non molto lontano, da una
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i comandanti di battaglione non sono riusciti a radunare
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per l’ora fissata, non riusciranno, forse perché quando
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so niente, anche se non so neppure se sono
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un soffio. Ma prima, non so perché, ha emesso
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fanno i bambini quando non vogliono farsi sentire, quando
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gli occhi chiusi e non sanno neppure se sono
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a fuoco, di inseguimenti, non so neppure se in
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vi siete già incontrati! Non vi siete incontrati per
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Ma le nostre lettere non ci raggiungevano, perché lui
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sognando. «Ti cercavo e non ti trovavo, perché tu
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d’asma, che poi non era davvero asma, era
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intermediari ma che forse non li ricevevano perché noi
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portare nel mondo, se non si sa più dov
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se è dopo, se non si sa neppure se
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la morte, continuerà. Ma non sono tracimata solo una
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lo spazio, ma che non sono tempo, non sono
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che non sono tempo, non sono spazio, non saranno
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tempo, non sono spazio, non saranno. Percepivo solo che
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prima, verrà. Emissari che non sapevo di chi, incontri
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segreti con persone che non sapevo se erano tracimate
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casa di periferia che non avevo mai visto e
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in una città dove non ero mai stato, in
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pianerottolo, in fretta, per non essere scorto da occhi
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la tracimazione... E io non sapevo più in che
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isola, ma che adesso non sapevo più dov’era
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e intanto piangevo, perché non sapevo in che mondo
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mondo ero, chi ero, non lo so neanche adesso
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lo so neanche adesso, non so nemmeno quando è
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capivo che anche tu non sapevi in che mondo
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qui c’è buio, non si vede niente. ¶ «Neanch
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dentro un mondo che non sapevo dov’era. Mi
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perché quell’uomo che non sapeva chi era non
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non sapeva chi era non voleva abbandonare il suo
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morte nel mondo che non sapevi neppure se era
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respiro si è arrestato, non riuscivo neanche più a
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l’agente, mentre tu non riuscivi ancora a staccare
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partito comunista boliviano che non mi voleva nel suo
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una trattativa e loro non volevano farmi andare nella
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cosa sarebbe successo, perché non sapevo dov’ero, chi
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mondo, perché senza tracimazione non c’era rivoluzione, perché
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rivoluzione, perché senza rivoluzione non c’era tracimazione, non
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non c’era tracimazione, non ci sarà.» ¶ Chiudo gli
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Chiudo gli occhi, se non li avevo già chiusi
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tua porta era aperta, non proprio aperta, socchiusa, per
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ho bussato piano, ma non con le nocche, con
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di me, perché ancora non sapevi bene chi ero
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chi ero, chi sarò, non potevi essere ancora sicuro
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con gli occhi sbarrati. Non staccavamo gli occhi l
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così a lungo cercati non riuscissimo a riconoscerci al
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riconoscerci al primo istante, non potessimo veramente vederci. “Tu
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tracimato e già evidenziato...» ¶ Non riesco quasi a parlare
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per l’emozione. ¶ «Io non lo so perché mi
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mente queste cose, se non sono ancora successe» provo
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Adesso la sua voce non parla più, non mi
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voce non parla più, non mi risponde, forse anche
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e così laceranti che non si può quasi respirare
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questa incontenibile musica che non si sente. ¶ Poi, all
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piano. La sua voce non si sente quasi in
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bocche e di corpi, non solo da quelli che
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quest’uovo musicale che non si sente, ma anche
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che io da qui non vedo. ¶ Non riesco più
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da qui non vedo. ¶ Non riesco più a respirare
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più numerose, più alte, non si capisce da dove
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tracimazione del canto. ¶ Io non conosco le parole di
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questo canto, perché io non sono stato evidenziato, perché
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stato evidenziato, perché io non conosco niente, non capisco
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io non conosco niente, non capisco niente, però sento
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in questa vita che non capisco che cosa sia
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con questa voce che non capisco di chi sia
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canto degli evidenziati, che non si riesce più a