Alessandro Tassoni, L'Oceano, 1622

suo poema, i quali non sono né i primi

Quanto al poema, io non posso giudicare quello ch

sia per essere mentre non ne veggo né principio

del Mondo Nuovo, che non son pochi percioché, oltre

la quale, s’io non m’inganno, devrebbe esser

popoli dell’India Occidentale non avevano, all’arrivo di

pusillanimi e vili, se non vogliamo eccettuare i Cannibali

un eroe guerriero dove non si poteva far guerra

disarmati, ignudi e paurosi? Non vede Vostra Signoria che

ognun sa certo che non avevano armi e che

avevano armi e che non erano tali; onde esce

verisimile e l’intelletto non può gustare di cosa

fantasia delle cose notissime non estrae fantasmi diversi da

che intese anche, ma non la disse, Aristotele). Oltre

e vili, a me non pare che si possa

Ma bisognerebbe avvertire di non introdurre, come gli altri

esser chiaro ch’ei non condusse se non tre

ei non condusse se non tre caravelle con poca

moltitudine di gente ignuda non gli si può fare

anche il Colombo, se non si vuole introdur solo

andrei molto cauto, per non uscire dal cerchio, e

via ch’altri mai non ha più trita ¶ vi

la via che facciam non sia secura ¶ il vedermi

african da nessun canto ¶ non appariva più vestigio al

nel cupo fondo ¶ esser non può, con tre legnetti

ch’a quei regni ¶ non giunga mai che l

mio frale ingegno. ¶ Se non è tuo voler che

un peccatore indegno ¶ dove non pose mai, ch’io

a questi almen, che non han colpa, ¶ e del

ritorna indietro spinto; ¶ ma non può l’ira mai

azzurri e gialli. ¶ Ma non s’offerse cosa a

colpire alcun di lor non fea; ¶ ma sentiva il

de le delizie antiche, ¶ non affrettate oltre il suo

verran fra poco; ¶ ma non si geli poscia il

co’ suoi diletti; ¶ ma non sì tosto poi sazio

co’ frutti amati, ¶ ma non s’estingua poi la

prova spera, ¶ se ben non succedea la prima volta

e l’ire, ¶ ché non credeva alcun, né gli

per la paura ¶ che non partisser gli altri, ei

ove noi siamo? ¶ Noi non sogniam questa felice vita

amori, ¶ mostra che qui non giunga mai la morte

con miglior sorte. ¶ E non senza ragion l’antica

senza alcun verno, e non è piano o colle

colle ¶ che di frutti non sia pieno e fecondo

parte ha stabilito ¶ di non partir da l’amoroso

e al sol nascente, ¶ non vide Amor fanciullo in

dicea lor, «quest’isoletta ¶ non può mancarne mai. Venite

in così poco ciel non è ristretta ¶ quella felicità

ma gli ostinati petti ¶ non si movean però dal

fra sé volgendo il non pensato caso; ¶ e di

fuor del nido in non secura parte, ¶ poi che

s’oppone, e ritornar non gli concede ¶ o, se

il vento, ch’ottener non può la palma, ¶ subito

quaggiù il moto o non si trova. ¶ Gettan gli

Occidente ¶ e che più non tornasse a dare aiuto

l’angelo di Dio non discendea ¶ a diserrare il

cibo stati, ¶ di rimedio non pur ma di speranza

trova il terren che non produce umori, ¶ ma d