Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

e ad altri toglie. ¶ Non era noia la sua

Purtroppo pure quel trucco non sortì gli effetti sperati

addormentava. ¶ In ogni caso non avevo di certo abbandonato

superpoteri, solo che Sasà non aveva più voluto saperne

no che i superpoteri non esistono?” ripeteva sempre, e

a uno sbuffo. ¶ Eppure non desistetti e, in attesa

la trasmissione del pensiero non richiedeva sacrifici a nessuno

sacrifici a nessuno, se non quello di perdere un

a lui l’auto non serviva quasi mai e

qualcosa da fare pur non facendo nulla. ¶ Nella sua

nulla. ¶ Nella sua vita non so quanti lavori avesse

tappezziere, ma a lui non piaceva. Poi, una sera

vero lavoro del nonno non ho mai saputo quale

con un sorriso tronfio. ¶ “Non capisco il mio ruolo

lo vuole conoscere e non riesco a togliermelo di

strabuzzai gli occhi. ¶ “Calmati, non è vero, è una

un chiarimento. ¶ “Senti, Mimì, non posso passare la mia

con quel fascio!” ¶ “Papà non è fascista,” precisai, “è

ancora,” ribatté, “e comunque non stare sempre lì a

l’hai un amico? Non ti puoi vedere con

vedere con Sasà?” ¶ “Sasà non sta scendendo più, deve

Giancarlo. Lei disse che non vedeva nulla e si

mi ero imbattuto in non so quante foto di

incorniciate con tanti cuoricini. Non avevo pensato per un

era ripresa il diario. Non ero e non sono

diario. Non ero e non sono bravo con le

mia sorella, ma Bea non si era mossa. Era

precisato di nuovo lei. ¶ “Non lo fa più, vero

era fatta baciare, ma non mi aveva rivolto la

inizia ad alluccare, tu non dire niente, non replicare

tu non dire niente, non replicare, chiuditi la porta

mare ’ntempesta!”. ¶ Il nonno non è mai stato un

stato un sindacalista e non so quale lavoro abbia

mentre mi guardavo attorno. ¶ “Non ti piace?” ¶ “Reputo molto

No,” ribattei, “a me non sembra. Comunque sono contento

giusto...” ¶ “E poi se non fossimo stati amici veri

fossimo stati amici veri non mi avresti regalato la

Bagheera. “Mimì, i superpoteri non esistono, te l’ho

film!” ¶ “Il potere telepatico non è un superpotere come

certo,” rispose, “su questo non ho dubbi.” Poi mi

è telecinesi,” risposi subito, “non c’entra. E poi

c’entra. E poi non esistono esperimenti a supporto

rispose: “In ogni caso non mi sembra complicato. Nulla

della tua età, io non ho il tempo...”. ¶ “Ma

rapida retromarcia. Poi disse: “Non sono una persona speciale

una persona speciale, Mimì, non so come dirtelo. Ti

al mare d’estate. Non ho nulla di speciale

speciale, la mia vita non ha nulla di speciale

bandiere, mentre alla radio non c’era nulla e

anziché in cose che non ritenevo alla mia portata

tante pietre da analizzare, non prima di aver salutato

che bisognava aspettare e non lasciarsi andare a facili

sessant’anni di amore non sempre corrisposto, non poteva

amore non sempre corrisposto, non poteva credere all’incredibile

sembra il caso? Poi non prende più sonno...”. ¶ “Nun

e la mia vita non cambiò di una virgola

di una virgola, se non per il fatto che

e del quale io non sapevo nulla. Ogni tanto

A Sasà, come detto, non dispiaceva certo usare le

a scuola, il pomeriggio non scendeva mai, lui, invece

girato e aveva aggiunto: “Non mi sono dimenticato della

neanche uno. Nostra madre non era una grande intenditrice

momento del loro incontro non fosse stato solo frutto

anche loro ogni tanto non si fossero lasciati rapire

i sacchetti della spazzatura non dovevano essere lasciati a

a piedi. In realtà non capitò mai in quei

spintonato dicendo: “Ué, Hemingway, non stare lì come uno

tartaruga di terra, e non avevo potuto fare a

può parlà italiano? Comunque non lo so, non gliel

Comunque non lo so, non gliel’ho mai chiesto

gliel’ho mai chiesto, non è il mio tipo

infinita, si chiama così. Non ricordi? L’abbiamo visto

loro nave dalla Sicilia non fosse stata fermata dal

innervosito con Bea che non era voluta venire. ¶ “Una

appunto, una volta tanto. Non mi ci avete portato

occasioni che a papà non piaceva molto perché “si

finita sul nascere. ¶ Papà non era un tipo allegro

era un tipo allegro, non sorrideva spesso e non

non sorrideva spesso e non faceva quasi mai una

eco lontana e sommessa. ¶ Non disse mai una parola

e sul suo viso non vidi mai alcuna invidia

assaporare quella bellezza che non gli apparteneva, una boccata

vissuta, di ricordi. ¶ Forse non è vero niente, forse

muffa e i ricordi non hanno aroma, eppure nella

di magia, insomma, e non solo per le piante

bisogno: ti permette di non credere troppo al mondo

papà era quello di non abbassare mai la serranda

può vedere, nonostante oggi non ci sia il sole

Virgilio blatera, ma io non lo ascolto. ¶ Un giorno

simpatico e leale, ma non dotato di una gran

terra. La cosa, però, non si era rivelata semplicissima

con me Sasà, eppure non avevo avuto il coraggio

biscotti. ¶ “Ma che fai?” ¶ Non era riuscito a rispondermi

delusa. ¶ Lui, vedendo che non mi divertivo, aveva smesso

bocca. ¶ Secondo me Sasà non si stava annoiando, stava

contro il padre che non rideva più e gli

sviscerare le verità che non avevo mai osato raccontare

se ne accorse, ma non disse nulla. ¶ “Anche la

sorrise prima di replicare: “Non ti preoccupare, semmai ce

aggrottò la fronte e non rispose. ¶ “Combatti o no

vidi ridere di gusto. ¶ “Non sei un po’ grande

Mi dispiace deluderti, ma non esistono i supereroi, Mimì

replicò: “Ma che dici, non ho nulla dell’eroe

a mostrarmi i bicipiti, “non ho neanche i muscoli

ho neanche i muscoli!” ¶ “Non c’è bisogno di

tornò indietro. “Senti, io non so che idea ti

lavoro. Ti assicuro che non ho superpoteri, altrimenti li

sorridere. ¶ Solo che io non ridevo per nulla, così

eroi sono quelli che non hanno paura di niente

dalle mie parole e non facesse come tutti gli

sotto i baffi. Giancarlo non stava ridendo, aveva solo

te l’ho detto, non credo nei superpoteri. Dovresti

un po’ troppo grande, non credi?”. ¶ “Sasà non capisce

grande, non credi?”. ¶ “Sasà non capisce un tubo di

guardò me e aggiunse: “Non vedi che il signore

mamma su questo punto non ammetteva obiezioni) e mi

di una energia che non riuscivo a contenere, e

del Vomero. Solo che non riuscivo a distogliere lo

soggiorno. La notte, però, non avevo chiuso occhio per

dopo le palpitazioni. Eppure non era la prima volta

domandato, fingendosi un esperto. ¶ Non so perché, la sua

in pratica il consiglio. Non avevo pensato, però, a

a Bagheera, il quale, non so come facesse, ogni

a miagolare finché qualcuno non gli prestava ascolto. “’Stu

il cibo costa e non cresce sugli alberi). ¶ “Mamma

prima volta. “Felis catus, non cactus”, e avevo riso

era perso (anche se non c’era un’anima

di Spider-Man che non mi potevo permettere ma

avessi avuto il coraggio. Non dico che mi ero

furto si trattava, però non riuscivo a distogliere il

finto ferro, pennacchio (che non mi pare avessero i

notare che il Napoli non vestiva con i pantaloncini

pensavo a Viola, che non avevo più incrociato e

battibecco fuori dalla salumeria non mi aveva più rivolto

più rivolto la parola. Non ero abituato a un

l’aveva già capita: non bisogna dare troppo peso

a male parole, ma non ti devi permettere di

devi permettere di allontanarmi. Non lo fare mai più

progetti più assurdi, anche non credendoci e fingendo di

sagoma dell’anziana donna, non avevo accesso alle espressioni

Popeye con gli occhiali non si era mai visto

con la maglia azzurra. Non amavo granché lo sport

l’euforia della famiglia non mi lasciò del tutto

sigaretta spenta in bocca (non gli era permesso fumare

la madre di Sasà non scendeva più in negozio

erano distratti e Bea non era in casa, li

i loro corpi nudi. ¶ Non avevo potuto comprendere la

il nostro momento, mammà non si sente bene neanche

di fronte all’altro. Non avevamo a disposizione chissà

tempo perciò cercai di non perdere la concentrazione, ma

perdere la concentrazione, ma non avevo nemmeno chiuso gli

prosciutto crudo... tuo padre non c’è?”. ¶ Sasà rispose

quale tirò fuori, con non poca fatica, la coscia

dedicò uno sguardo che non ammetteva repliche. Viola ci

occhi. Viola, vedendo che non rispondevo, incalzò. “Come te

inetto? D’altronde, bugie non le sapevo raccontare e

trattenne il respiro. “Davvero? Non ricordo...” esclamò poi. ¶ “A

eri sotto choc perciò non ricordi, ma quello Mimì

una volta fuori. ¶ “Io non credo a nessun supereroe

un esempio da seguire. Non hai un mito, tu

Sasà. ¶ Iniziai a sudare non sapendo come dare una

strano. A ogni modo non mi piacciono i miti

foto di Vasco Rossi. Non è un eroe, non

Non è un eroe, non ha fatto nulla di

gli chiesi quindi infastidito. “Non mi piace ingannare il

Fabio.” ¶ “No, ti sbagli, non di Fabio e basta

Sasà,” dissi serio, “questo non è un valido motivo

buona ragione,” ribatté sorridendo. ¶ “Non vedo propositi nobili nella

mi dispiace. E poi non è vero che non

non è vero che non credi ai supereroi e

supereroi e ai miti. Non hai un poster di

mica è un eroe...” ¶ “Non sarà un eroe, ma

tuo mito. E io non mi sognerei mai di

d’ora in avanti non sarai più il mio

E allora da oggi non siamo più amici!”, e

mio padre, il quale non riusciva a liberarsi dalla

di qualche giorno prima non si era fatto più

di scomparire all’esterno. Non potevo non andargli dietro

all’esterno. Non potevo non andargli dietro, il mio

dietro, il mio piano non doveva attendere oltre: dovevo

provai a chiamarlo, ma non dovette sentirmi perché partì

quindi. ¶ “Ciao,” risposi, e non aggiunsi altro, rimanendo come

che lui era lì non riuscivo a trovare le

nonno mi facesse entrare. ¶ Non poteva essere un caso

mentre apriva lo sportello. ¶ “Non è presente...” ¶ Giancarlo scese

le punizioni?” ¶ “Il calcio non ha il potere di

intendo...”. ¶ “Simulo interesse per non dare un dispiacere a

di bugie, come detto, non ne avevo mai una

mai una di scorta. ¶ “Non so mentire, perciò mi

Ok, te la descrivo, non puoi non ricordarla, è

la descrivo, non puoi non ricordarla, è la ragazzina

sono rotto il braccio...”. ¶ Non so se è perché

eroi, è vero, purché non abitino nel nostro palazzo

febbraio e il freddo non sembrava volerci risparmiare. Quella

dei film...” ¶ “Vuoi rubare? Non fare cose di cui

se attraversi il guado non torni più indietro...” esclamai

frase provenisse da Sasà, non certo un pensatore, contribuì

favore a Carminiello, che non ha il coraggio di

sarei andato io. Lui non era convinto, se metteva

chiesi. ¶ “I porno.” ¶ “Addirittura! Non comprendo tutta questa passione

musa triste e bellissima. Non avevo speranze contro di

padre. La piazza ancora non era attraversata dalle auto

occhi: centotrentamila lire! ¶ “Perché non lo prendi?” chiese Sasà

pensai di dargli ascolto. “Non posso, sarebbe un furto

fece segno di zittirmi. Non ebbe neanche finito di

avrei urlato se Sasà non avesse fatto un salto

i nervi saldi e non dire niente a nessuno

Lui sospirò e rispose: “Non c’è nessuna refurtiva

c’è nessuna refurtiva, non ho avuto il tempo

fidare di lui e non dire una parola. Io

Kamen faceva ridere Viola? Non ebbi tempo di rispondermi

singolo riquadro, attento a non svegliare la famiglia, e

nome faceva Professor X, non era dotato dei soliti

La cosa, in realtà, non nacque dal nulla; qualche

russare, così a me non restava che trascorrere la

realtà anche il nonno non scherzava mica, perciò dopo

quei frangenti, imparai a non avvertire più il russare

russare di papà, a non sentire le telenovele della

di diventare un supereroe, non sapevo che, in realtà

persona fidata, qualcuno che non mi prendesse in giro

ai miei discorsi scientifici non batteva ciglio e mi

sole, cosa in verità non particolarmente difficile in quel

a un’eccitazione che non pensavo potesse provare per

modo di procurarcene uno, non aveva creduto alle sue

se, per la verità, non avevo idea di chi

risposto con espressione seria. ¶ Non ho mai creduto a

sì, mi ascoltava, ma non mostrava mai un reale

e le moto, anzi non tutte le motociclette, solo

mito da imitare, se non Arthur Fonzarelli, in arte

se il tizio giovane non lo era più da

più da tempo. ¶ Sasà non credeva ai suoi occhi

una mano sulla sella. Non sapevo neanche cosa fosse

una Triumph e Fonzie non mi era particolarmente simpatico

era particolarmente simpatico. ¶ “Perché non provi a sederti?” ¶ “Sei

salire – anche se lui non me lo disse mai

credo che i genitori non volessero gente fra i

la mamma di Sasà non scendeva più a lavorare

giocare a calcio finché non si appisolava. Angelo era

un po’ burbero, e non capivo mai quando scherzava

che una simile ignoranza non me l’avrebbe perdonata

E ti pareva che non interveniva Piero Angela. Ma

mia ricercata risposta, però, non aveva suscitato chissà quali

suscitato chissà quali reazioni, non di certo come l

in bocca). “Cricetidi o non cricetidi,” aveva sentenziato, “semp

età la mia vita non ha avuto nulla di

un buco, da genitori non di certo acculturati, la

di Sasà (che se non sbaglio da poco si

ammirati. Per i corridoi non la incontravo mai, anche

se, per la verità, non è che fossi il

la filastrocca di Rodari non aveva riscosso successo, ero

fra me e lei non ci fosse stata quella

lo capii subito. Eppure non fiatai, non dissi nulla

subito. Eppure non fiatai, non dissi nulla mentre Angelo

loro sì, a Viola. Non dissi nulla nemmeno quando

testa bassa, cercando di non mostrare alcuna smorfia, nonostante

pagliaccio ¶ Per quarantotto ore non uscii di casa. Avevo

di incontrare Viola e non riuscire a reggere il

era fuori uso e non riuscivo a mangiare, non

non riuscivo a mangiare, non potevo sfogliare i fumetti

perciò con la spugna non le permettevo di scendere

la sinistra, anche se non riuscivo a coordinare i

quel bugigattolo di bagno non c’era spazio che

a scuola, risposi che non mi sentivo bene. Lui

Lui sembrò dispiacersi, ma non disse nulla. A cena

E come?” chiesi indispettito. “Non posso neanche scrivere!” ¶ “E

guardò papà che, però, non raccolse la provocazione, intento

Chinai il capo e non dissi una parola. Fu

se io fingevo di non accorgermene), aveva la quarta

mi rendevo conto che non c’era ragazzo che

c’era ragazzo che non infilasse gli occhi nel

aveva risposto placido: “Mimì, non te la devi prendere

per il carattere aperto, non era una che passava

un giorno del cacchio. Non è quella che sta

sta nella tua testa, non sono i film, i

le parole di Beatrice. “Non esiste alcuna Debora,” risposi

scoppiarono a ridere, perciò non trovai più il coraggio

ebbe la premura di non dire nulla, o forse

ribattuto lei, e se non si era presa un

notevole trasformazione perché Sasà non seppe trattenersi e scoppiò

a mettermi in imbarazzo, non mi guardò nemmeno e

perché scrive cose che non si dovrebbero scrivere...” ¶ Ascoltavo

fermato. Davanti agli occhi non avevo che l’immagine

uno sguardo truce che non dovette impressionarlo, perché scoppiò

voluto rispondere e, se non ricordo male, qualcosa stavo

È un ragazzo che non ha paura di combattere

contrario di voi che non credete più in nulla

più in nulla se non nel padreterno, credo negli

Giancarlo è uno che non ha paura. Dovreste essere

non potevo acquistarli perché non avevo i soldi, e

il motivo della raccolta non aveva nulla di macabro

trovavo il modo per non rispondere alle sue domande

con tono più morbido. ¶ “Non provo alcuna attrazione morbosa

morti e il paradiso non esista. Mi piacciono, semplicemente

toccò alla nonna infuriarsi, “non fare quel gesto in

interdetto, perché a me non facevano ridere per niente

niente e di certo non li collezionavo per scopi

unica frase: “Gesù, perdonali, non sanno quello che fanno

al volere degli altri. Non che avessi una personalità

personalità debole, è che non trovavo interessante perdere del

la giornata. Il calcio non mi appassionava più di

appassionava più di tanto, non di certo come al

sapeva come difendersi e non si faceva mettere i

di giorno in casa non ci potevo stare, quindi

giù al palazzo, ma non giocava mai a calcio

un corpo esile che non aveva ancora conosciuto le

è qua”, ma lei non dovette cogliere il senso

della dedica o, forse, non conosceva Rodari, perché mi

voltarsi. Fatto sta che non vidi partire il calcio

di occhiali banali (ma non per questo a buon

gonfio, ma ai miei non dissi che era stato

io avevo fatto spallucce: non ero bravo a difendermi

staccarmi dicendo qualcosa tipo: “Non ti preoccupare, nella vita

giudicavano “pesante”; e poi non ero bravo a giocare

scuola è ’nu mostro, non so da chi abbia

suo orgoglio materno che non faceva nulla per mascherare

mia intelligenza e bravura non era altro che un

vicini, che io allora non potevo vedere. ¶ Ero considerato

era accanto tanto normale non era. Mi piaceva la

scoppiato a ridere, forse non capendo), oppure mi alzavo

cotto di Viola, ma non potevo sapere, allora, che

di amore purissimo e non potevo confidarlo a nessuno

fossi innamorato?” ¶ “Io? Innamorato? Non dire baggianate...”, e arrossii

mi abbracciò. ¶ A Sasà non potevo dire nulla, perché

perché a lui Viola non era simpatica e, anzi

diceva spesso. In effetti, non è che Sasà avesse

ridere e replicò: “No, non me l’ha detto

quando passa per strada non capisci più niente, fai

ridacchiò di nuovo. Se non l’avesse fatto, se

sentire bene, nonostante Viola non mi degnasse di uno

come un altro per non dare troppo peso alle

peso alle cose. ¶ Per non restarne schiacciati. ¶ E poi

un rapido incontro e non potei mettere in atto

spiegazione; del calcio, infatti, non me ne fregava nulla

un’offesa, come se non avesse bisogno di soluzioni

stanza abitabile nella quale non vi erano letti; perciò

so’ come i topi!” ¶ “Non è un topo,” aveva

sciocchi, ¶ di quelli che non hanno ancora capito ¶ che

hanno ancora capito ¶ che non vivremo in eterno. ¶ Alda

amico di un supereroe. ¶ Non uno di quelli classici

No, il mio supereroe non aveva tuta e mantello

aveva tuta e mantello, non volava, e non era

mantello, non volava, e non era di Gotham City

mie insistenze, diceva di non essere per niente un

perché i veri supereroi non muoiono mai, nemmeno se

capire che sto arrivando. Non mi sfiora neppure il

il pensiero che possa non essere lui: indossa un

è una casa che non posso permettermi. Ma questo

permettermi. Ma questo, ovvio, non lo dico. Fa un

la neve a Napoli non si vede da una

anni ottanta, al contrario, non esistevano le strisce e

erano più piccole e non era poi così complicato

Super Santos. Se papà non avesse frenato in tempo

a un’auto e non fa nulla per dissimulare

un tempo. È che non si dovrebbe tornare a

della casa in vendita, non ho potuto resistere. ¶ “L

La casupola del portiere non c’è più, però

sue giornate. L’ascensore non è ancora arrivato, perciò

mischiava ai nippoli. ¶ Papà non mi guardava, le mani

e proseguì: “Vado io, non sia mai cadi da

la punta del naso. Non avevo mai visto la

visto la neve, se non in televisione, nei film

miei primi dodici anni, non era mai nevicato. La

e mi sembrava di non sentire nemmeno più i

come, ho poi saputo, non accadeva dal cinquantasei e

dal cinquantasei e come non sarebbe più accaduto per

insieme ai nonni, finché non bussarono alla finestra della

neve, proprio così disse. Non potei fare a meno

auto in sosta finché non ci ritrovammo fradici di

risate ed entusiasmo. ¶ Allora non potevo saperlo, ma in

Maria, e Beethoven, che non era il musicista, ma

di spazio in casa non ce n’era poi

aprire il divano letto. Non era una vita comoda

un braccio dicendo: “Tu non scoperai mai, fattene una

una ragione”. ¶ Ma io non l’avevo ascoltata e

quotidianità. Solo che io non avevo accanto nessun maestro

palle”, testuali parole, perché non aveva paura di lottare

con il Super Santos non accorgendosi del sorriso che

carrozzeria di plastica verde. Non era bella come la

spiazzato poiché, in effetti, non è che avessimo questa

cinque e noi amici non lo eravamo di certo

Sì, sono Mimì. Ma non ti infreddolisci a camminare

provai a domandare per non farlo andare via subito

piano le pagine per non farmi sentire da Nicola

Il fatto è che non potevo acquistarli perché non

a via Caracciolo, e non ti ho mai visto

il gran caldo. ¶ “Mimì, non esagerare adesso, che ti

Mimì...” tentò lui, ma non c’era verso di

tentennamenti, vada come vada. ¶ “Non ricordo il suo nome

che bbuò stasera?” domandò, non sapendo più cosa fare

più cosa fare. ¶ “Niente, non voglio niente, desidererei solo

leggeste qualche libro e non guardaste solo varietà stupidi

solo varietà stupidi, che non pensaste che i barboni

inspirai e conclusi: “Vorrei non essere figlio di un

una birra, in realtà, non ne aveva mai avuti

che al suo fianco non c’era mamma, ma

Se in quel periodo non ci fosse stata la

fosse stata la nonna, non so come avremmo fatto

lo sguardo dalla televisione. ¶ Non capivo cosa c’entrasse

calcio o ad acchiapparello, non certo di stare con

fatelo in fretta e non ci rompete le scatole

anche sentito sospirare, ma non avevo smesso di leggere

smesso di leggere e non mi ero mosso di

comprendere le sue parole. Non capivo cosa c’entrasse

parlare di una cosa... non so se sia recht

due ragazzi strani, che non mi sono piaciuti. Due

chiesi invece, come se non sapessi. ¶ “Due ragazzi che

d’oca. Lo sai, non posso vedere, ma posso

più in là, ma non so perché. Di sicuro

Ma come fai? Tu non ci vedi!” dissi solo

ci vedi!” dissi solo. ¶ “Non serve la vista per

andò dritto al punto: “Non so cosa volessero, ma

con tuo padre, e non tornare da solo a

chiamare Viola, fingendo di non accorgermi della solita testa

quel paese, poi, però, non trovai il coraggio e

fissando dalla sua casupola. Non ci eravamo più parlati

di Sasà, che Viola non era per me, che

stata la sua replica, “non si può fare.” ¶ “Che

fare.” ¶ “Che io sappia non ti intendi di scienza

di scienza...” avevo ribattuto. ¶ “Non serve la scienza per

questo che ti frega. Non esistono superpoteri ed eroi

solo sulle tue forze!” ¶ “Non afferro le tue parole

afferro le tue parole, non comprendo cosa tu voglia

con il muso e non parli con nessuno.” ¶ “E

troppo vuol dire che non sta ridendo davvero.” ¶ “Uh

ci divertiremo un mondo, non ti preoccupare...”. ¶ Liberai il

gatto qui dentro, perché non potrebbe starci un cane

e attesi che cacciasse non so cosa da sotto

Strabuzzai gli occhi e non dissi nulla. ¶ “L’esperimento

Sì, bravo, proprio quello.” ¶ Non mi decidevo a muovermi

così lui fece: “Be’, non le prendi?”. ¶ “Sono per

pensato e... diamine, perché non provare? In fondo sarà

sugli occhi e... cavolo, non abbiamo le cuffie!” ¶ “Ah

po’ di timore iniziale, non ero tornato indietro sulla

volta mi chiedevo se non fossi troppo docile con

docile con Sasà, se non accettassi le sue direttive

le sue piccole prepotenze, non aveva mai invaso davvero

dovere di spiegare. “Be’, non sei fissato con quella

sorriso. ¶ Mi sembrava di non avere le parole per

senno? Che vai dicendo?” ¶ “Non ti permetto di disporre

vita in questo modo. Non hai il mio permesso

sembrato sgonfiarsi. “Ma scusa, non ti attizza quella? Non

non ti attizza quella? Non vuoi dichiararle il tuo

il tuo amore?” ¶ “No, non ho alcuna intenzione di

dichiararle il mio amore. Non così, almeno. Ora cancella

sbuffato; quindi, vedendo che non retrocedevo di un millimetro

di luglio. L’afa non lasciava tregua e nella

piccola casa la notte non si riusciva a respirare

poco più, adesso papà non voleva scendere prima che

già letto, ma che non potei fare a meno

per ulteriori accertamenti. Allora non gli avevo detto niente

volte: il nostro rapporto non sembrava più quello di

Vasco nello stereo, ma non sembrava mai veramente interessata

quel rituale, i miei non uscivano mai insieme: mamma

la nonna, papà, invece, non andava proprio da nessuna

nessuna parte e se non passava il suo tempo

Cossiga, che al nonno non andava proprio a genio

a genio. ¶ “Ma se non si è neanche insediato

i suoi”. ¶ Il che non mi aveva aiutato a

casa nostra. E, certo, non ero l’unico a

impraticabile. In ogni caso, non era accaduto nulla di

i famosi mocassini che non usava da chissà quanto

rivolto al soffitto. ¶ Finché non sono diventato adulto, ho

sono sicuro che lei non se ne sarebbe mai

La verità è che non mi guardava, il suo

mia espressione delusa, “perché non la lasci stare a

ragazze belle al mondo...” ¶ Non avevo detto una parola

diventavo grande e più non riuscivo a comprendere il

sempre a tutto, il non provarci neanche ad avere

di un uomo che non aveva il coraggio di

a me quel nome non piaceva, avevo fatto qualche

allora per quale motivo non hai mai pensato di

in tono provocatorio. ¶ Lui non sembrò prendersela e rispose

sei piccolo, certe cose non le puoi capire...” ¶ “Non

non le puoi capire...” ¶ “Non sono piccolo, e conosco

solo dando un consiglio...” ¶ “Non credo tu sia la

il campo libero e non mi fermai. “Dico che

eterno rimanere in attesa, non fai mai nulla per

tutti i giorni a non fare nulla, e non

non fare nulla, e non porti mai mamma al

stesso olio per friggere. Non la accompagni quasi mai

esclamato subito, ma lei non si era voltata, troppo

avrei voluto dirle, ma non avevo trovato il coraggio

sporgendosi dalla finestra. “Ma non si annoia a replicare

cui il musicista invisibile non smetteva più e mi

frettolosi. A quei tempi non avevo ancora chissà quale

che mi accorsi che non piangeva, rifletteva e si

la bocca piena, bofonchiò: “Non facciamo niente, il mio

si vede”. ¶ “Sono grande, non ho bisogno di tutori

casa, in quel periodo, non si parlava d’altro

ridere e aveva commentato: “Non sia mai, con la

con la tua pignoleria non finiremmo più. Io, invece

senza sforzo. Dovresti saperlo, non sei uno scienziato tu

allontanato senza chiederle altro. Non volevo avere responsabilità nel

incontrato da bambino e non avevo ricordi di lui

nel resto della famiglia non riscontravo grande preoccupazione, tutti

latte. Quando, invece, Sasà non poteva scendere e Fabio

e Fabio e Viola non c’erano, seguivo lei

l’autobus, solo che non passava mai e restava

Rosà, dove andate? Mimì non ha fatto neanche colazione

mamma. Solo che lei non lo sa, è il