Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

Elena, a quel tempo, non aveva che sedici anni

i poveri occhi stanchi non vedevano più. Talvolta la

Per molte settimane, perchè non le portassero la madre

sorella; poi, la sera, non potendo recare di meglio

con una voce che non era più la sua

l'obbligo giurato di non consegnarle che a voi

ed una vera martire: non dimenticatelo mai, Elena. Oggi

e santa eredità; bisognava non dimenticare quell'esempio di

dette un grande smarrimento; non aveva mai creduto ch

gli rispose pregandolo di non volerle bene, di non

non volerle bene, di non pensare a lei, di

mostrandosi ora diverso che non per il passato, e

divenne di porpora, ma non osò rispondere, perchè di

e la sua tristezza non guariva; ogni cosa le

inebbriandosi di sogni che non si sarebbero avverati mai

onde infiniti velieri e non sappia qual destino li

quei naufraghi alteri che non volevano arrendersi alla nemica

della fortuna e più non le rimaneva che una

s'innamorò di lei. Non glielo disse dapprima, forse

glielo disse dapprima, forse non osò; ma ogni giorno

si chiamava Miller; forse non aveva più di venticinque

ripetè la sua domanda: ¶ - Non vorreste voi, Elena, dividere

anima di avventuriera e non sapeva bene intendere nè

aveva ora migliori notizie. Non era più così povero

parve ad entrambi che non fosse trascorso nemmeno un

giorno. Si abbracciarono e non osarono baciarsi. ¶ Mathias non

non osarono baciarsi. ¶ Mathias non vestiva più quegli abiti

Elena in quei giorni non aveva denaro e non

non aveva denaro e non voleva certo vendere i

le disse tristemente: - Voi non mi considerate più come

nuovo delle fontane. ¶ Mathias non le parlava quasi mai

magnificenza di colori. Elena non poteva concedergli molte ore

forza e sapeva di non tremare davanti a quegli

Ecco, vedete: sono qui. Non ho avuto bisogno di

avuto bisogno di voi, non vi debbo nulla! ¶ Egli

con leggiadria. Elena quasi non poteva credere di avere

una specie di delicatezza, non disse a Mathias ch

divenne più cereo, ma non disse parola. ¶ Questo infatti

di commuovere!... Perchè Mathias non ammirava questa idea? Non

non ammirava questa idea? Non l'ammirava, eppure le

mutato, pure a lei non garbava di avere un

una donna estremamente cortese. Non più giovane, un po

aveva domandato: ¶ - E tu, non hai ancora avuto un

sarai vecchia e brutta non ti servirà davvero a

Per noi. ¶ - Ma io non l'ho mai desiderato

desiderato, - Elena disse, confusa. ¶ - Non c'è bisogno di

bisogno di desiderarlo, anzi, non si deve. Tu aspetti

uomo penserebbe sùbito: «Via, non è possibile che lo

conoscerla affatto meglio, di non aver penetrato ancora nessuno

irritarmi un poco. Davvero non ti comprendo. Mi hai

i modi possibili di non avere alcun legame, dici

di volermi bene, mentre non fai che ripetere: Dobbiamo

con estrema delicatezza, per non sciuparlo, per non lasciarlo

per non sciuparlo, per non lasciarlo cadere. E frugare

di andare in frantumi. Non ti pare? ¶ - Belle parole

qualche ottima ragione per non credere a nulla di

Dico la verità e non devi esserne offesa. Tu

ed io cerco di non lasciarmi ingannare, almeno fin

molte cose che tu non sospetti nemmeno. ¶ - Invece, se

le conoscessi davvero, forse non parleresti così, - rispose con

risposi. ¶ - E credi che non ti voglia bene? ¶ - Me

che sarai chissà dove; non abbandonarmi che una piccola

benissimo che tutto questo non è vero. ¶ - Oh, Dio

veduta oggi. So che non sei stata per nulla

E perchè no? ¶ - Perchè... non ero solo. ¶ Dopo una

una breve pausa, disse: ¶ - Non credo che tu m

m'abbia veduta. ¶ - Come non credi? ¶ - No: mi avresti

Immensamente curioso almeno. ¶ - Dunque non ti curare del come

in ogni modo che non sei stata ove m

voce dura, levandosi, - io non avrei fatto questo nella

feci quasi per inavvertenza, non pensando mai che si

d'un mistero. ¶ - Oh, non importa... - rispose con indulgente

ironia. - Tanto, a me non devi alcun rispetto! ¶ E

antico. ¶ - Via, - le dissi, - non essere ingenerosa ora... Ti

creduto questo? ¶ - Ma io non so niente! Non ho

io non so niente! Non ho fatto che leggere

fatto che leggere. Quando non si ha nulla da

ha nulla da nascondere non si fanno misteri. ¶ E

anche pensare ch'io non sono avvezzo a queste

a queste ambiguità. Volevo non dirti nulla, per non

non dirti nulla, per non sembrarti ridicolo, poi non

non sembrarti ridicolo, poi non ho potuto. Volevo lasciarti

stoltezza di amarti, così non l'ho saputo fare

l'altra, perchè io non so dividermi e non

non so dividermi e non accetto comunioni. ¶ Mi ascoltava

la voce che sibilava: ¶ - Non puoi credere questo! - affermò

tue parole solo perchè non credo che tu le

puoi supporre tu. E non l'ho nemmeno trovato

lo chiedi, ma, dopo, non me ne darei pace

Sei anche libera di non dirlo, - risposi duramente. ¶ - Ebbene

denaro, perchè a lui... non importa! Ma non mi

lui... non importa! Ma non mi voglio vendere a

tornasse con la memoria, non poteva rivedere la madre

rivedere la madre se non sotto le sembianze di

giorno, per lunghi mesi, non parlò quasi mai, divenendo

voce tranquilla: ¶ - Tutto questo non ci appartiene più, Elena

conto. Diceva che ormai non saresti più nel caso

i tuoi propositi veri non possono essere quelli che

uomo come Guelfo certo non ignora cosa valgano i

questa tua recente avventura non debba esser altro che

molto grave, molto seria. ¶ - Non credo, - rispose Fabio, dopo

avermi fissato a lungo. - Non ti posso credere. Sarebbe

ho troppo criterio per non comprenderlo. Definiscimi per quello

dice: Buona notte. Macchè! Non può essere! Io trovo

d'una donna quando non è possibile far altrimenti

Ora, cosa intendi fare? ¶ - Non so. ¶ - Questa non è

fare? ¶ - Non so. ¶ - Questa non è una risposta. Occorre

appunto venirtene a parlare. Non è da oggi nè

lo sai. ¶ - Calma! calma! Non diciamo sciocchezze. Hai riflettuto

riflettuto più del necessario; non solo, ma sono giunto

la minore. Io, purtroppo, non sono mai stato padrone

persuadente, - credi a me, non cedere ai nervi. Ragiona

sia. Da uomo pratico non so approvarti, ma, come

tu credi ch'io non abbia pensato a lei

pensato a lei? che non mi sia torturato fino

perchè, da solo, io non vi riuscirò mai. ¶ Egli

Dille ciò ch'io non posso dire; abbi questo

proprio? - egli domandò ambiguamente. ¶ - Non ne dubito, Fabio. Tanto

anni... E poi, tu non la conosci ancora. ¶ - Ne

mi guardò. ¶ - Ecco: io non decido mai a lungo

gli occhi. - Del resto non si sposerà. ¶ - Questa è

Un poco arrossendo, quantunque non veduto, raccolsi le due

la signora è uscita? ¶ - Non saprei, signor conte, - mi

signor conte, - mi rispose. - Non l'ho veduta passare

ingannato nell'affermarmi di non conoscere alcuno a Roma

passo rapido sebbene affaticato, non volgendo mai gli occhi

già stato a cercarmi, non è vero? - disse tosto

la pettiniera: il telegramma non v'era più. ¶ - Verso

Che hai? - feci amorevolmente. ¶ - Non so... - E pianissimo, sorridendo

andare alla Posta. ¶ - Ma non ricevi le tue lettere

una corona di smalto. ¶ - Non tutte, perchè non sapevo

smalto. ¶ - Non tutte, perchè non sapevo a quale albergo

scesa. ¶ La sua voce non tradì la minima incertezza

i capelli. ¶ - E tu non mi racconti nulla? - continuò

sembrato. ¶ - E tu? ¶ - Io non lo sono più adesso

verso di me. ¶ - Ora non mi dài neppure un

nelle mie braccia, perchè non potevo a mio malgrado

battendomi leggermente una guancia. - Non ti dirò più nulla

in un mio castello non lontano dal mare. ¶ Quasi

via... lo sai che non posso!... ¶ Feci come se

posso!... ¶ Feci come se non avessi udito e continuai

Ma bruscamente si ribellò: - Non posso! Non posso! ¶ Andò

si ribellò: - Non posso! Non posso! ¶ Andò rapida verso

giorno già lontano, di non conoscerla affatto meglio, di

ti sei battuto? ¶ - Ma non c'è! non esiste

Ma non c'è! non esiste! - affermai, assolutamente incapace

per fare qualcosa... Tu non crederai, ma quando un

semplice ragione che dopo non si avranno più. Mi

qui... Ma poi? ¶ - Poi, non c'è altro. Il

sciocchezza. Intanto, quell'Albanese, non l'ho mai potuto

come poteva crederlo, se non era? ¶ - Oh, Dio, si

con le carte ma non con le donne, perchè

tutto la mia colpa non è tanto grave! ¶ - Ed

il mio pensiero andò, non so come, verso le

un ripiego qualsiasi, poichè non avevo il denaro per

per estinguerla. Orbene, perchè non valermi di un tal

il coraggio supremo che non avrei mai trovato davanti

piana, gioconda. Stupii di non averla immaginata prima, e

man mano questa necessità. ¶ - Non mi credi? - ripresi. - Non

Non mi credi? - ripresi. - Non mi credi ancora? Ebbene

potessi. ¶ - Ecco il male. Non c'è quasi amicizia

piena di sospetti! ¶ - Oh, non lo dire! Tu sai

trova mutato; dice di non più riconoscermi. ¶ - Questo è

di essere solo, di non amare più nessuno, di

faresti, per esempio, se non dovessi vedermi più? ¶ Con

dovremo lasciarci momentaneamente... Oh, non ti spaventare! un'assenza

per contenerne l'affanno. ¶ - Non è una partenza, via

terre di San Biagio. Non potendola pagare, debbo rinnovarla

con desolazione. - E quando? ¶ - Non so ancora; uno di

forse... ¶ - No, ti prego, non parlarne! Sai bene che

parlarne! Sai bene che non voglio. Del resto non

non voglio. Del resto non mancherò di trovare un

Al più presto possibile; non appena compiuto il rinnovo

Mi sembra che tu non debba ritornare mai più

panni di ruvida stoffa, non senza una certa pretesa

caro Capponi, questa volta non si tratta di dame

conviene lo fate, se non vi conviene... lo fate

Le ho già detto... ¶ - Non facciamo chiacchiere inutili. Entro

risposta. Va bene? ¶ - Ma... ¶ - Non parliamone più fino a

possibile rendermi un servigio. Non appena vi sarete deciso

risposta. ¶ - Peuh! peuh! Se non si tratta che di

anche darla sùbito. ¶ - Grazie, non la voglio. Pensàteci. Ed

buon giorno! Stavi uscendo? ¶ - Non importa, vieni, vieni. Posso

Posso ritardare. Come va? ¶ - Non c'è male, grazie

rovesciandomi contro la spalliera; - non sarà la prima volta

sapere che a Roma non si parla d'altro

che puoi facilmente immaginare. ¶ - Non me ne curo, - dissi

dei loro commenti. ¶ - Via, non fare lo spavaldo! Qui

fare lo spavaldo! Qui non si tratta di questo

in questi ultimi tempi non è quella... insomma, perdonami

è quella... insomma, perdonami, non è quella di un

le tue abitudini, che non furono mai quelle di

date condizioni, un gentiluomo non dovrebbe3 dimenticare... ¶ - Zia... - profferì

agli occhi. ¶ - Ebbene, sia! Non parliamone più. Cercate, se

vostro; io, dopo tutto, non c'entro. ¶ E riprese

troppi malanni addosso e non voglio farmi cattivo sangue

dove la vecchia signora non era mai di cattivo

si fende al sole. ¶ Non v'erano a guardarci

liberazione. ¶ Ma come ardire? ¶ Non ella era venuta verso

Dopo avere amato io non saprei che odiare.» ¶ Ma

a lei.... Compresi come non sia possibile odiare la

Le dissi piano: ¶ - Tu non sai come soffro nel

rapidamente una luce che non parve sorriso, ma fu

soggiunsi più forte: ¶ - Voi non mangiate nulla; perchè? Vi

Benedetta ragazza! benedetta! ¶ Edoarda non cessava tuttavia dal circondarmi

o che alcuna cosa non fosse abbastanza curata per

era vuoto; una volta, non avendo più pane, feci

come una lampada votiva: non si stanca mai di

pace». ¶ Questa immagine funeraria non mi era mai sembrata

Parlammo ancora, di cose non gravi. A poco a

sapeva, e guai se non ne avesse tenuto conto

con voce grossa: ¶ - Edoarda! non dormo, sai... Potreste anche

garretto, e l'animale non dava il più piccolo

dev'essere nella spalla. ¶ - Non importa; va sferrato. - Mi

sul divano, senza guardarla, non osando interrompere il silenzio

è mutato. ¶ - No, tu non rispondere... Taci, taci! Vedi

bene che cerco di non piangere... Ah! non voglio

di non piangere... Ah! non voglio piangere!... ¶ E scosse

pranzo tu mi dicevi: Non verrà nessuno? - Nessuno. - Dormirà

mi ricordo. Ma, vedi: non si può continuare tutta

è comune quello che non piace più. Vedi, Germano

Germano, anch'io darei non so cosa per trovar

più forte di me, non posso! C'è qualcosa

t'amo ancora terribilmente! Non ho dimenticato, io!... Vedi

lo so! ¶ - Senti, senti, non parlare così... - la supplicai

di strada, sei malata. Non è come tu credi

con maggiore insistenza. ¶ - No, non cercare d'illudermi: l

d'illudermi: l'amore non è una cosa che

volte meglio che tu non abbia questa inutile compassione

Credi forse che io non lo sappia? Finora non

non lo sappia? Finora non mi avevi mai fatto

io ti dò noia; non aspetti che l'ora

lasciare, perchè, oltre a non amarmi più, adesso ne

dolorosa commozione. - Per carità, non farmi queste scene terribili

rimarrai eternamente una bimba! Non puoi convincerti che un

un altro desiderio che non sia quello di prendere

a vent'anni, quando non si ha nulla di

più grave nella vita. ¶ - Non avevi però vent'anni

È una cosa recente. Non so, non lo comprendo

cosa recente. Non so, non lo comprendo6 neppur io

bocca, per baciarla, e non osando ancora, mi indugiai

E' una promessa... e non la mantenete mai. ¶ - E

voce rotta: ¶ - Perchè taccio? Non so... Mi sembra di

a noi sembra di non poterci parlare. Le parole

un poco di bene? ¶ - Non so, non so... ¶ E

di bene? ¶ - Non so, non so... ¶ E scuote il

mi respinge: ¶ - Lasciàtemi, lasciàtemi... Non voglio! ¶ Poi, dalla poltrona

e dice: ¶ - Vado via. Non posso più rimanere qui

No! Sono io che non voglio! ¶ Allora mi guarda

ch'io sia pazza, non è vero? ¶ - Lo sono

voi, Elena; molto più! Non andate via. ¶ Ed ecco

avversario... la stessa cosa, non è vero? ¶ - Come volete

un po' convulsa. ¶ - Io non ho fidanzate, o per

per lo meno, ecco: non ne ho più. ¶ - Ah

mostra dicendo: ¶ - Questa lettera. ¶ - Non firmata, probabilmente. ¶ - Non firmata

lettera. ¶ - Non firmata, probabilmente. ¶ - Non firmata, infatti. ¶ - Posso leggerla

questa lettera? ¶ - Ieri. ¶ - E non mi avete detto nulla

spiegassi la ragione, forse non credereste. ¶ - Forse. Ma ditela

a vivere insieme. Allora non volevo lasciarvi supporre che

Ve l'ho premesso; non credereste. Ma è tuttavia

verso questa fanciulla, e non li posso più compiere

tardi. ¶ - Per qual motivo non li potete più compiere

tempo, i miei nervi non la sopportano più. ¶ - L

Lo intuisce; ma finora non ho avuto il coraggio

amano tutte così? ¶ - No, non scherzate! La cosa è

dovere. ¶ - Elena, vi ripeto, non burlatevi di me! ¶ - Non

non burlatevi di me! ¶ - Non mi burlo affatto. Se

avete detto è vero, non esitate, non esitate un

è vero, non esitate, non esitate un istante, perchè

avvenimenti, che più tardi non si ricordano nemmeno più

incontro alla fontana. Questo non mi diede nessuna gioia

riconoscenza, i calcoli... e non rimase che la paura

può essere necessario per non morire in due? ¶ Quella

spalle, strinsero, strinsero forte... ¶ - Non so! non so nulla

strinsero forte... ¶ - Non so! non so nulla! non so

so! non so nulla! non so nulla! - rispose con

avvinghiandomisi al collo: ¶ - Taci! Non parlare più!... ¶ Le sue

carrozza era passata improvvisamente. Non potendomi nascondere, m'ero

della portiera nel cristallo non avevo potuto discernere se

ambiguamente: ¶ - Oh, signor conte! Non la si vedeva da

nell'ombra. ¶ - Credevo che non saresti venuto mai più

più.... ¶ Furtivamente, nel corridoio, non sapendo come risponderle, per

appena urbano. ¶ Cosa dissi non saprei; una confusione sciocca

disse, guardando a terra. ¶ - Non fu chiamato il veterinario

Ancora un lungo silenzio. ¶ - Non avete altri duelli in

voce, - risposi, - e siccome non ho potuto venire ieri

Già; ma sembra che non tutti spieghino la cosa

sogguardandomi sopra gli occhiali. ¶ - Non voglio notare la sua

Non è così, forse? Non è vero che vi

che vi esaspera? Io non so come stiano le

che l'amore platonico non sia fatto per gli

ancora la vostra amica non vi renderei così triste

uomini che una donna non dimentica mai. Se non

non dimentica mai. Se non foste innamorato, Guelfo... ¶ E

dell'ampio manicotto. ¶ - Se non foste innamorato, Guelfo... ¶ - Ma

È gran tempo che non la rivedo. Ecco una

al solito siete crudele. ¶ - Non è crudeltà, caro Guelfo

crudeltà, caro Guelfo. Certo non posso impedirmi d'ammirare

passione, (oh quanto grande!) non solo, ma per colmare

ragione! ¶ - Ci vedremo allora? ¶ - Non so... ¶ - Come non sapete

allora? ¶ - Non so... ¶ - Come non sapete? ¶ - Bisogna riflettere... ¶ - Riflettere

il mio grande amore non è stato che una

illusione... ora è finito; non c'è rimedio nè

bene, tu cantarellavi... Certo non hai avuta mai un

fondo al giardino per non pregarti di tacere. Tu

quando l'amore pericola, non hai saputo valerti della

semplice ancora, dirle: ¶ «Io non ti amo più, perchè

un pretesto plausibile per non accompagnar a teatro Edoarda

perchè la vecchia zia non s'addormentasse dopo la

Questo languore in fondo non era che un'ottima

altro, ed io stesso non riuscivo a comprendere per

ingenuità puerili; raffinato ma non corrotto e facile all

una singolare noncuranza. Costui non amava e non rispettava

Costui non amava e non rispettava la vita, ma

rasa. Costui, che certo non ignorava i miei legami

al portiere. Io, poichè non vantavo sopra Elena che

ragguardevoli. Siccome il gioco non ammette cordialità, fui accolto

son proprio destinato a non aver fortuna. ¶ Io risi

le alleanze di giuoco non sono che tregue armate

giuocano con raccoglimento, e non ammetteva che si potesse

il fiore e risi. ¶ - Non serve! - egli scherzò con

risi. ¶ Continuammo. La fortuna non mi lasciò. Molti si

bene che l'Immacolata non c'entra, - dissi al

Capuano, il quale trepidava. ¶ - Non bestemmiare, per l'amor

lo avevi prima, se non vuoi che ti porti

Anche le donne, adesso? - Non mancava che questo per

il colpo iniziato, - se non mi fosse contesa. V

un po' livido. ¶ - Io non millanto mai, - risposi con

pacata ironia; - perchè, sebbene non mi chiamino l'«Assillo

il portiere dell'albergo non ricevette più nè profumerie

dirmi nulla! ¶ - Da ieri non ci siamo più riveduti

al cielo... Ma perchè non dirmi nulla? ¶ - Oh, Dio

e scioccamente... Insomma, questo non conta! Poi mi hanno

che vi lascino stare. Non siete mia, lo so

mia, lo so, ma non importa. Qualche volta penso

lo siate. Del resto non val la pena che

della fiamma: ¶ - Ebbene - domandò - non mi dite nulla? non

non mi dite nulla? non mi salutate neppure? ¶ - Vi

in collera? ¶ - Con voi non mi riesce! Solo, durante

soltanto le cose strane... ¶ - Non sempre, qualche volta, anche

unico libro suo che non avessi ancor letto. ¶ - Vi

con un'anima che non è sua, ma che

è vero. Per voi, non so... perchè non vi

voi, non so... perchè non vi conosco. ¶ - Ah?... ricominciate

La mia vita passata non vi appartiene, come non

non vi appartiene, come non appartiene a me sola

a me sola... dunque non insistete, perchè inevitabilmente vi

Questa frase risolve tutto; non insisto più. ¶ - Ed è

segno cui potevo giungere: non chiedetemi oltre. A me

ad una confessione, perchè non amo intrusi nella mia

memoria... Perdonatemi, la colpa non è mia! ¶ Tutto questo

persuasa che devo partire. ¶ - Non comprendo questa necessità. Voi

troppo della vostra libertà? ¶ - Non è per questo, Germano

lasciato Roma. Per ora non mi domandate nulla, nulla

se fosse partita, se non avessi potuto più soffrire

le parlai quasi tremante. ¶ - Non andrete via, - la pregai

andrete via, - la pregai. - Non posso lasciarvi partire! ¶ Mi

se partite questa volta, non ci vedremo più; mai

farò in modo che non ci si riveda. ¶ - Voi

e me l'amicizia non è possibile. Perchè essere

da che vi conosco non ho avuto verso di

la più piccola irriverenza, non ho tentato mai di

voluto prefiggere, trovando questo, non solo naturale, ma opportuno

debbono avere sempre o non avere mai. ¶ - Credete proprio

cosa migliore. Ma purtroppo non ho mai saputo dare

si chiudeva con ostinatezza non mi sono mai fermato

oppure tante altre che non ricordo più. ¶ - Voi parlate

ridendo. - La vostra ironia non mi ferisce affatto, perchè

ferisce affatto, perchè davvero non penso di aver seminate

accorto alla fine di non aver amato mai. E

fiore dell'anima e non la pénetra, ma la

così? ¶ - Io?... - fece trasognata. - Non saprei. ¶ - Volete forse ripetermi

del cielo. ¶ II ¶ Ella non dava pace a' miei

sensi; la sua bellezza non posseduta mi assediava come

allegramente. - A' miei tempi non vi conoscevo questa passione

con me; chissà che non vi possa dare un

Vi assicuro, marchesa, che non facevo nessuna scelta; guardavo

un garbo davvero impareggiabile, non solo mi accordò volentieri

la sua bellezza matura. ¶ - Non vi sta bene; mi

bocca da molti baciata. ¶ - Non vi sembra incredibile, - ella

scherzosamente: - Se le signore non facessero così, finirebbero con

un esercito di nemici. Non vi pare? ¶ - Siete caustico

soffrire? ¶ - Chi? ¶ - Eh, via! ¶ - Non vi comprendo. ¶ - Oh, insomma

riso esperto, e disse: ¶ - Non è così, forse? Non

che diverte assai. ¶ - Tuttavia non rinunziate ai piaceri di

questa: soffro d'insonnia, non mi riesce di chiuder

assai difficile a seguire. Non credendo necessario nasconderlo, raccontai

la Grévier! - (E chi non conosceva egli dunque?) - Se

avventura di un sapore non comune. Si sa, per

gl'idoli, quand'essi non sono per lo più

altrui? Tutta la vita non ho fatto che osservare

vero ed il falso non sono che apparenze affatto

qualche prodigioso destino. Invece non si accorge ch'essa

bestialità così plateale da non meritarsi nemmeno la mia

malignità così perfide, quanta non potrebbe mettere in opera

dare ed un rendere. ¶ - Non siamo ancor abbastanza amici

potete, moralmente e materialmente; non rinunziate a nulla di

uomo forte la coscienza non è altro che l

Dio, certo... E chi non ha qualche rimprovero a

le peggiori; al mondo non vi sono che due

vantaggi. Io, per esempio, non sono in dubbio mai

ch'era veramente impossibile non ammirarlo e quasi quasi

ammirarlo e quasi quasi non dargli ragione. ¶ - Trovo - seguitò

con uno sguardo penetrante. Non potevo ben comprendere se

per burla; sopra tutto non potevo comprendere lo scopo

un fine palese. ¶ - Dunque non approvate la mia logica

scuola siete? ¶ - Oh, io non mi sono mai data

con praticarlo assiduamente. Ormai non cercavo nemmeno più di

più cose ch'io non desiderassi. Un giorno s

troppe cortesie; ma invece non fu così. Davanti ad

ispira diffidenza e timore. Non mi stupirei se un

temere le cattive amicizie? ¶ - Non si sa mai, Germano

odio; l'odio di non potermene impadronire come di

un bene mio, di non poterla del tutto conoscere

che mi aveva tessuta non poteva essere la sua

poteva essere la sua, non le calzava, era in

da lei. Mille indizi non traducibili mi davano questa

davano questa certezza. Tuttavia non volevo tormentarla con nuove

prova de' miei dubbi non tardò ad offrirmisi nel

e di luci come non si è mai veduto

musica, senz'esser nuova, - non c'è mai nulla

Lo conoscete forse? ¶ - No, non lo conosco; tuttavia questo

conosco; tuttavia questo nome non mi riesce nuovo. ¶ Lo

a Roma, o qui... non ricordo bene a che

di varietà... ¶ - Oh, questo non conta! È un uomo

un uomo al quale non mancherà la fortuna, perchè

se una certezza morale non avesse profondamente avvalorato i

da un singolare malessere; non potei più parlare; il

vettura, lato a lato, non tardai a cercare il

appunto: la vostra fisionomia non mi era nuova. Debbo

di più facile. Roma non è Parigi, dove non

non è Parigi, dove non ci s'incontra quasi

ridendo. - In ogni modo non importa, e vi ringrazio

ripetermi: ¶ - Dica, signor conte, non si dimentichi poi quelle

Prego il cielo che non ti faccia mai conoscere

di tanti anni, che non ti dimentica in quest

contro il quale tu non possa lottare. ¶ Resta lontano

una gente alla quale non appartenessi più. In quella

e dal disprezzo altrui non era infatti che il

eleganza e del piacere, non dominasse una divinità molto

donna straniera. ¶ Di questo non avrei potuto certo sperare

L'usuraio di Terracina non sarebbe stato in ciò

degli ippodromi, che certo non avevano dimenticate le mie

E costoro, indistintamente, oltrechè non perdonarmi, avrebbero anche vendicate

antiche invidie. Essi certo non avrebbero giudicata l'azione

un sentimento questo che non avevo conosciuto ancora. ¶ Edoarda

della sua dolce anima. ¶ - Non puoi credere - mi diceva

mi diceva: ¶ - No, tu non puoi comprendermi, Germano. Vi

troppe cose che tu non puoi comprendere. Vedi: quando

qualsiasi nella vita, tu non puoi comprendere come di

tra quelle anime che non possono mai ambire al

di malinconia. Che risolvere? Non avevamo denaro per andarcene

ed esaurito il credito, non mi rimaneva che vender

un feudo immenso, e non vedere altra gente all

migliore. ¶ Elena mi diceva: ¶ - Non pensare a me. Ho

il suo proposito, perchè non avevo alcun avvenire da

fino a quel tempo non era stato che di

Il passo in fondo non era facile nè breve

volte più vaste che non si possa con uno

più, vinta dalla stanchezza, non amava uscire. Così mi

contratta nell'esercizio scenico, non avevano più quella semplicità

dunque, un giorno, finalmente, non si sarebbe anch'ella

ferirla nell'orgoglio, per non lasciarle comprendere in quali

contro era docile come non mai; si arrendeva indulgente

di quel sorriso indulgente, non erano per me che

stessa, una parte che non mi avrebbe restituita mai

l'avvenire, incitandomi a non frapporre indugi dinanzi al

ne rimanevo stupito. ¶ - Tu non puoi figurarti, - le rispondevo

Credi, Elena, un Guelfo non apre bottega. ¶ - E con

nulla! Che aspetti ancora? ¶ - Non darti pensiero, Elena; oggi

queste parole. Che fare? Non ero avvezzo a chiedere

i suoi concetti morali non erano precisamente quelli che

gola trafitta. E Parigi non dimentica mai un bel

questa Saffo impenitente, che non si peritò di chiudere

di Francia.» ¶ Così pure non lo danneggiò l'esser

il suo braccio destro non gli nocque nell'opinione

passato la nostra conoscenza non fosse stata gran che

poche sere or sono. Non mancano da noi le

forse? ¶ - No, - risposi evasivamente - non è mia moglie. E

guardo gli altri vivere. ¶ - Non dev'essere una occupazione

ne ho bisogno e non potrei davvero transigere nemmeno

corrono, - dissi con noncuranza, non mostrandomi affatto sorpreso dalle

vero. Sono vecchio e non ho più voglia di

dentro alla cieca! Voi non volete nemmeno usare un

di tolleranza! ¶ - Ma se non posso, le dico! Vuole

voi! Il vostro pozzo non ha fondo e volete

per il vostro egoismo, non vi importa nulla di

trovate straordinarie! ¶ - Là, là... non fingete di non comprendermi

là... non fingete di non comprendermi! So quel che

come ad un altro... ¶ - Non dico di no. ¶ - Ma

di no. ¶ - Ma questo non ha niente a che

fanno un piacere; se non mi eleggono me ne

le voci sono vere, non v'è più alcun

anni ancora. ¶ - Impossibile! Impossibile. Non parliamone più. ¶ - Lasciatemi dire

se a quel termine non vi pagherò tutto, siamo

questo favore? L'ipoteca non muore, la terra è

è una garanzia che non corre pericolo. Se si

che un'occasione simile non vi càpiti più! ¶ - Non

non vi càpiti più! ¶ - Non è questo, non è

più! ¶ - Non è questo, non è questo! Gli è