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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Gabriele D'Annunzio, Il fuoco, 1900

concordanze di «non»

nautoretestoannoconcordanza
1
1900
vale questa certezza di non esser più solo fino
2
1900
Volevo fuggire – disse – ma non si può. ¶ Ella era
3
1900
indimenticabile quando aveva supplicato: «Non mi fate male!». Era
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1900
di muoverla – andiamo oltre. ¶ – Non si può. ¶ – Andiamo a
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1900
per la Calle Gàmbara. Non volete sapere la storia
6
1900
voi l’aveste ricercato. ¶ – Non so. ¶ – Radiana! Si chiama
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1900
cigolare assiduo delle passere non sopraffaceva il silenzio delle
8
1900
si stancò di guardare: non accadeva nulla di visibile
9
1900
di visibile; le finestre non s’aprivano; tutto restava
10
1900
Stelio. – Che fa Radiana? Non mi avete ancóra detto
11
1900
casco dalle quattro ali. Non conoscete Franz Lenbach? Non
12
1900
Non conoscete Franz Lenbach? Non siete mai entrato nel
13
1900
vi mostri quel ritratto. Non dimenticherete il volto di
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1900
mondo perché gli uomini non assistessero al deperimento e
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1900
dice che nella casa non vi sia uno specchio
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1900
forse è divenuta inerte; non soffre, come non soffre
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1900
inerte; non soffre, come non soffre un pomo che
18
1900
muro di contro e non avevano volontà di muovere
19
1900
baci crudeli. ¶ – Ti amo. ¶ – Non così, non così vorrei
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1900
Ti amo. ¶ – Non così, non così vorrei… ¶ – Tu mi
21
1900
un odio… ¶ – No, no, non dire! ¶ – Tu mi scrolli
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1900
finirmi… ¶ – Tu m’accechi. Non so più nulla. ¶ – Che
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1900
vedi tu in me? ¶ – Non so, non so che
24
1900
in me? ¶ – Non so, non so che sia. ¶ – Io
25
1900
sia. ¶ – Io lo so. ¶ – Non ti tormentare! Ti amo
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1900
Sei mia; ti posseggo; non ti perderò. ¶ – Mi perderai
27
1900
Mi perderai. ¶ – Ma perché? Non comprendo. Che demenza è
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1900
ti offende? Ma tu, non mi desideri tu forse
29
1900
mi desideri tu forse? Non sei presa dalla stessa
30
1900
come se le pieghe non più vi aderissero. Il
31
1900
con una stretta che non si allentava mai, indissolubile
32
1900
vivente. Pareva ch’ella non volesse più abbandonare la
33
1900
sua presa, ch’ella non potesse più esserne distaccata
34
1900
più esserne distaccata se non con la recisione dei
35
1900
incontrasse o la riconoscesse. Non forse viveva in quell
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1900
funebre. E tuttavia egli non si mosse, non parlò
37
1900
egli non si mosse, non parlò, non tentò di
38
1900
si mosse, non parlò, non tentò di dissipare quella
39
1900
avido e angosciato come non saprete mai… ¶ Ella sorrise
40
1900
di bontà, ah voi non saprete mai che sete
41
1900
vera, quella profonda, che non sa parlare ma che
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1900
tutto il suo sangue non come un suono ma
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1900
sia sicura per voi? ¶ – Non mi hai tu guardato
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1900
ora mi sembra di non potere se non una
45
1900
di non potere se non una sola cosa: andarmene
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1900
posso, che l’amore non può! – disse ella piano
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1900
piano, impallidendo, guardandolo come non l’aveva guardato mai
48
1900
offerta potrebbe consolarmi di non averti al mio fianco
49
1900
punse il rammarico di non aver mai posseduta l
50
1900
voluttà di quelle notti. ¶ – Non siate crudele, non siate
51
1900
notti. ¶ – Non siate crudele, non siate crudele! – supplicò la
52
1900
lui la turbolenza. – Oh, non mi fate male! ¶ Sotto
53
1900
una ferita lacerante. ¶ – Oh, non mi fate male! ¶ Ella
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1900
lacrime. Gli pareva di non riconoscerla più, di avere
55
1900
mi sembra che io non possa più dividervi dal
56
1900
e che voi anche non possiate più allontanarvi da
57
1900
dobbiamo andare incontro a non so quale alba… ¶ Egli
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1900
attimo in attimo. Egli non vedeva più dinanzi a
59
1900
tutto è scomparso. Io non ho vissuto, non ho
60
1900
Io non ho vissuto, non ho amato, non ho
61
1900
vissuto, non ho amato, non ho gioito, non ho
62
1900
amato, non ho gioito, non ho sofferto. Sono nuova
63
1900
ho sofferto. Sono nuova. Non conosco che questo amore
64
1900
ma le sue labbra non osavano di proferirle. Ed
65
1900
suo sorriso infinito, silenziosa. ¶ – Non è vero? Dite! Rispondete
66
1900
vero? Dite! Rispondete, Perdita! Non sentite anche voi questa
67
1900
e i miei presentimenti non sarebbero più nulla, Perdita
68
1900
Perdita, se quest’ora non fosse. Dite che non
69
1900
non fosse. Dite che non potreste giungere all’alba
70
1900
di me, come io non potrei senza di voi
71
1900
fatta della fiamma che non appassisce, del fervore che
72
1900
appassisce, del fervore che non langue. I frutti magnifici
73
1900
si fissarono senza vedersi. Non vedevano più nulla. Erano
74
1900
Si guardarono ancóra; ma non poterono tollerare lo sguardo
75
1900
gonfie. Il suo cuore non soffriva più. Un aspro
76
1900
le altre. La donna non più giovine era rimasta
77
1900
del suo supplizio. Egli non seppe compiangere ma soltanto
78
1900
gioia. Il suo cuore non soffriva più. Ogni ansia
79
1900
alle rose dei Loredan. NON NOBIS, DOMINE, NON NOBIS
80
1900
Loredan. NON NOBIS, DOMINE, NON NOBIS. ¶ Il gran cuore
81
1900
Era vero ch’egli non potesse dormire se non
82
1900
non potesse dormire se non sul cuore della sua
83
1900
cadavere composto pel rogo. – Non forse Venezia aveva dato
84
1900
escito dal delirio notturno. Non aveva sonno. Sentiva intorno
85
1900
lavati con la rugiada. Non provava alcun bisogno di
86
1900
l’attributo della divinità. Non è possibile imaginare al
87
1900
e cotta in cui non v’era di chiaro
88
1900
era di chiaro se non qualche pelo canuto e
89
1900
floscia e gialliccia che non può più sorridere né
90
1900
della contessa di Glanegg. ¶ – Non la conosco. ¶ – Non sapete
91
1900
Glanegg. ¶ – Non la conosco. ¶ – Non sapete la storia della
92
1900
il braccio di lei, non potendo tollerare ch’ella
93
1900
due parole parvero modulate non dalle sue labbra ma
94
1900
Tu mi sei necessaria. ¶ – Non dire! ¶ – Ogni giorno tu
95
1900
la tua bella sorte. Non temo per te. Tu
96
1900
Chi ama teme. Io non temo per te. Tu
97
1900
di quel respiro stesso. Non nella finzione soltanto ella
98
1900
un impeto selvaggio, per non più lasciarlo. E il
99
1900
una forza d’espressione non mai veduta prima. L
100
1900
agonia della Serenissima. ¶ – Io non chiedo se non di
101
1900
Io non chiedo se non di servire quell’idea
102
1900
per sempre. ¶ – Il drama non può essere se non
103
1900
non può essere se non un rito o un
104
1900
vertiginoso – un colle romano. Non il legno e il
105
1900
da un dispregio allegro. ¶ – Non ammirate l’opera di
106
1900
Lutero. Il suo drama non è se non il
107
1900
drama non è se non il fiore supremo del
108
1900
genio d’una stirpe, non è se non il
109
1900
stirpe, non è se non il compendio straordinariamente efficace
110
1900
all’eccellenza del musico non servono solo le cose
111
1900
ritrovato l’ingegno umano». Non basta? ¶ – Il Bernino – disse
112
1900
Il barbaro è vinto. ¶ – Non basta ancóra – disse Antimo
113
1900
disse l’animatore, turbato, non riuscendo a contenere la
114
1900
voce tacque; la cantatrice non riapparve. L’aria di
115
1900
famoso teatro, seimila spettatori non avevano potuto contenere i
116
1900
dì m’allacciarono, ma non mai l’erba e
117
1900
e l’anima riviveva non so che sogno dell
118
1900
una oscura ostilità che non era d’intelletto, lo
119
1900
le cose, anche colui non aveva fatto se non
120
1900
non aveva fatto se non esaltar la sua imagine
121
1900
l’opera d’arte non appare se non come
122
1900
arte non appare se non come la religione fatta
123
1900
a portare i presagi, non sia se non la
124
1900
presagi, non sia se non la rivelazione monumentale dell
125
1900
il dolore dell’Uomo. Non il Coro, come nella
126
1900
La materia della vita non era più evocata dai
127
1900
la sua arte, pur non compresa, per il potere
128
1900
legge tributaria. Ciò che non muore val più di
129
1900
Pisanello, per l’eternità. Non sopravvive alla politica del
130
1900
politica del Machiavelli se non il nerbo della sua
131
1900
di tanto sangue eroico non doveva levarsi robusta di
132
1900
rami l’arte nuova? Non doveva essa riassumere in
133
1900
in un’attitudine dominatrice. «Non mi vedi tu dunque
134
1900
mio sangue che bolle non ti fanno paura? Provi
135
1900
chiudeva un segreto inviolabile. «Non mi toccare, non mi
136
1900
inviolabile. «Non mi toccare, non mi turbare; e io
137
1900
sole. Ah che cosa non aveva egli espresso, quale
138
1900
apice e quale abisso non aveva egli toccato, quel
139
1900
e affranto. Per ciò non l’abbiamo veduto al
140
1900
la sorgente dell’invenzione non s’inaridirà giammai.» L
141
1900
su la sua carne non più giovine pendeva quella
142
1900
La promessa, la promessa! Non voglio più attendere, non
143
1900
Non voglio più attendere, non posso, Perdita. ¶ Il bacino
144
1900
selvaggio quella carne profonda. ¶ – Non voglio più attendere. ¶ Di
145
1900
meraviglie. Attoniti gli occhi non più distinguevano i confini
146
1900
colorarsi di sconosciute sublimazioni. Non altrimenti avvamparono forse, negli
147
1900
suo velo d’acqua. Non siete pago? Guardate! Milioni
148
1900
nota più alta. ¶ Egli non aveva proferito quelle parole
149
1900
proferito quelle parole se non per indurre la cantatrice
150
1900
cantatrice a parlare, se non pel desiderio di conoscere
151
1900
convito – interruppe Stelio. ¶ – Ahimè, non quello di Cana! ¶ – Ma
152
1900
quello di Cana! ¶ – Ma non ci sarà dunque Lady
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1900
paoleschi? ¶ – Certo, Lady Myrta non mancherà. L’avete vista
154
1900
di festa, cui elle non potevan riconoscere ora alcun
155
1900
lor profondità con aspetti non mai veduti di mostruosa
156
1900
felicità del canto. Ella non aveva ancóra parlato! ¶ Sol
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1900
rispose Donatella Arvale. – Già non dovrei esser qui. ¶ La
158
1900
vederla partire. Ma ella non può rimaner troppo tempo
159
1900
un balsamo senza pari. Non avete fede anche voi
160
1900
vedeva; poiché sembravagli di non poter far precedere il
161
1900
specie di appassionata impazienza non dissimile a quella dell
162
1900
conquista. Divinò ch’ella non aveva omai più speranza
163
1900
ella si doleva di non essere omai se non
164
1900
non essere omai se non la custode di un
165
1900
artefice fulminato gli apparve non quale era, poiché egli
166
1900
quale era, poiché egli non ne aveva mai conosciuta
167
1900
una mano minacciosa; e non vi fu fibra che
168
1900
fibra che in lui non ne tremasse. ¶ Allora la
169
1900
ghirlande delle ultime rose. – Non l’avevo ancóra riveduta
170
1900
più, ¶ Nina mia cara… ¶ – Non vi sembra che sia
171
1900
voi figurata alla folla non sia se non la
172
1900
folla non sia se non la vostra, Èffrena? – disse
173
1900
altre barche canore. ¶ – No, non è questa – rispose Stelio
174
1900
ma l’anima vera non si discopre se non
175
1900
non si discopre se non nel silenzio e più
176
1900
disgusto del suo corpo non più giovine. E ricordando
177
1900
metallo che la reggeva. ¶ Non sfuggì a Stelio quel
178
1900
da tendere e per non perdere il sapore di
179
1900
vostri innumerevoli amori umani non s’è sprigionato un
180
1900
flutto di dubbii che non più varranno a risollevare
181
1900
nostra lunga comunione, noi non abbiamo saputo preservarlo; e
182
1900
orbe delle costellazioni, io non ho più veduto in
183
1900
la promessa della gloria, non per la promessa del
184
1900
la promessa del piacere. Non avete voi compreso come
185
1900
meravigliosa invenzione, come sempre, non avete voi condotto pel
186
1900
venendo verso di me, non avevate voi l’aspetto
187
1900
o un annunzio inatteso? Non inatteso forse, Perdita, non
188
1900
Non inatteso forse, Perdita, non inatteso; perché qualche straordinario
189
1900
Anch’io, come voi, non ho dato ma ho
190
1900
rispose il dottor mistico – non era meno eloquente della
191
1900
età umana; pur tuttavia non da altro se non
192
1900
non da altro se non dal moto di un
193
1900
sudate. Nulla gli sfuggiva: non la lacrimazione assidua delle
194
1900
prima comunione. Egli ora non vedeva più in lei
195
1900
indimenticabile la parola risvegliatrice. Non per una promessa di
196
1900
continuò «chi m’ascolta non vede qualche analogia fra
197
1900
esistenza. Il suo nome non è scritto in alcuna
198
1900
alcuna opera; e taluno non gli riconosce alcuna opera
199
1900
un campo d’ombra. ¶ Non era quella forse la
200
1900
l’onda che saliva «non è oggi considerata, dai
201
1900
considerata, dai più, se non come un grande reliquiario
202
1900
oblio! ¶ «In verità, io non conosco al mondo altro
203
1900
mondo altro luogo – se non Roma – dove uno spirito
204
1900
il grado supremo. Io non conosco palude capace di
205
1900
a un rifugio benigno non vengono qui le anime
206
1900
amore, e quelle che non cercano il silenzio se
207
1900
cercano il silenzio se non per sentirsi perire? Forse
208
1900
vero, la lor presenza non pesa più delle alghe
209
1900
somiglia al languore. ¶ «Pur non sempre l’ambigua indulge
210
1900
simulacro della Bellezza, e non era se non una
211
1900
e non era se non una sfinge corrosa che
212
1900
ciò che in noi non è se non un
213
1900
noi non è se non un presentimento, aperte risposte
214
1900
a ciò che noi non osiamo chiedere ancóra. Esse
215
1900
un tempo indefinito, esse non resterebbero mai dal versare
216
1900
ch’esse ci dicono non giungono fino al nostro
217
1900
con milioni di radici, non come alberi soli ma
218
1900
i tipi ch’ella non giunge a stampare integri
219
1900
colossali fabbri della Bellezza non mai stanchi e non
220
1900
non mai stanchi e non mai dubitosi, tutta la
221
1900
un messaggio inaudito. Ella non si sentiva più estranea
222
1900
come se le memorie, non più immobili nell’ombra
223
1900
l’attributo della Divinità. Non è possibile imaginare al
224
1900
volti segreti: – La musica non ha da essere chiamata
225
1900
pittura. – La lor pittura non è soltanto una poesia
226
1900
voluttuosa e superba, noi non interroghiamo il sire biondo
227
1900
trovare il presentimento di non so qual sera grave
228
1900
di un gran fiore. ¶ «Non la vedremo noi veramente
229
1900
al Palazzo dei Dogi? ¶ «Non ci appare essa da
230
1900
innumerevole. Delle recenti parole non scorgeva egli traccia nella
231
1900
memoria; delle recenti imagini non scorgeva segno. Soltanto gli
232
1900
capo della musa tragica non più si ergeva nell
233
1900
un sospiro più profondo. Non era, dopo il flauto
234
1900
ed incitano al delirio, non era l’augusta lira
235
1900
dalla voce divulgatrice. Poiché non la scorse, tornò con
236
1900
la forza della voce non anche modulata, quasi che
237
1900
spiava di là se non apparissero tra la calca
238
1900
dono di quel corpo non più giovine, ammollito da
239
1900
egli provava un turbamento non dissimile a quello che
240
1900
Foscarina, giungendo al pozzo – non speravo più di trovarvi
241
1900
rappresentarselo nella vita se non immune da ogni decadenza
242
1900
medesima idealità dello stile. Non riconosci tu qui le
243
1900
sino al fondo ove non appariva se non una
244
1900
ove non appariva se non una zona oscura cosparsa
245
1900
Zenobia Corner soffuse di non mai veduti pallori dal
246
1900
vaganti poté sembrar talvolta non so qual magico ponte
247
1900
veemenza ma che pur non mi sembrava nuovo poiché
248
1900
sue verdi acque; ma non m’ingannò il mio
249
1900
bellezza e di gioia? Non v’è aurora e
250
1900
v’è aurora e non v’è tramonto che
251
1900
tutte le sontuosità, ma non poté rappresentare il volto
252
1900
il volto glorioso se non in un nimbo di
253
1900
lo spirito essenziale: che non è – in simbolo – se
254
1900
è – in simbolo – se non una fiamma inestinguibile a
255
1900
e la sua vita.» ¶ Non egli era quell’uno
256
1900
vedessero in un aspetto non conosciuto prima. Il gran
257
1900
una forza d’espressione non mai veduta prima. Tutta
258
1900
gonfia d’un mondo non partorito. Il dottor mistico
259
1900
con un processo occulto non verificabile. Per analogia, egli
260
1900
eterno ch’eragli parso non nato dal suo cervello
261
1900
cieco istrumento. Una meraviglia non dissimile a quella svegliavasi
262
1900
dell’antica pietra. ¶ «Veramente, non è per giungere un
263
1900
un indicibile fascino inumano, non so qual bestialità delicata
264
1900
come a un apice non mai attinto prima; e
265
1900
il significato della lettera. Non era solo quivi l
266
1900
come d’una voce non sua che avesse proferito
267
1900
così rappresentati, gli parevano non aver alcuna attinenza con
268
1900
In quell’ora egli non era se non il
269
1900
egli non era se non il tramite pel quale
270
1900
divino dell’oblio. Egli non faceva se non tradurre
271
1900
Egli non faceva se non tradurre nei ritmi della
272
1900
tangibile – chi m’ascolta non vede le analogie che
273
1900
e promessa al martirio. Non è ella forse, casta
274
1900
casta, ingenua e fervente, non è ella l’imagine
275
1900
fornaci. Ma essi medesimi non avrebber messo un grido
276
1900
grazia dardeggia la martire non sembra veramente il giovinetto
277
1900
implacabile. La musica incantatrice non è la melodia che
278
1900
il suo compagno maggiore non somigliano quelli che Vettor
279
1900
intente ad altre opere non conobber mai il fresco
280
1900
sensualità è sopita, egli non cade sotto il dominio
281
1900
avrebbe potuto essere e non fu – si compone come
282
1900
altri, come colui che non ha cura se non
283
1900
non ha cura se non del suo bene. La
284
1900
armonie ricercate dal sonatore non gli sembrano se non
285
1900
non gli sembrano se non il preludio della sua
286
1900
parte come per sedurre non so qual cosa che
287
1900
pesantezza d’un bacio non dato ancóra; la sua
288
1900
è spaziosa così che non l’ingombrerebbe la più
289
1900
ve ne sembra, Perdita? Non crediate che io inventi
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1900
la corona di stelle. Non riconoscete nella bellezza di
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1900
qualche grave castigo. ¶ – Ma non lo pronunzierete stasera, nella
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1900
bestias; e andrò inerme. Non avete voi veduto dianzi
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ad ammonirmi che io non debbo assumere se non
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non debbo assumere se non quelle attitudini a cui
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amica mia, che io non so parlare se non
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1900
non so parlare se non di me. Bisogna dunque
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1900
trono dei Dogi io non parli all’uditorio se
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1900
parli all’uditorio se non della mia cara anima
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1900
vetrina del Museo Correr; non senza una profonda genuflessione
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1900
alla Regina nell’esordio, non senza una frondosa ghirlanda
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1900
estranee alla mia persona non meno dei Trionfi di
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1900
un sorriso di malinconia. ¶ – Non lo vedeste ieri quando
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1900
qui, su la Riva. Non vi sembra che, quando
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1900
Autunno, con una intonazione non diversa da quella che
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1900
si rappresentava il dio – non più inghirlandato di pampini
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verdi. Allora l’idea non era giunta a quel
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come nel terreno fertile non si perde alcun seme
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provava una pena riflessa non dissimile a quella che
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ogni altra cosa che non fosse il suo pensiero
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sé l’universo per non più morire, in colei
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1900
solitudine, per lunghi mesi non ascolto altra musica che
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1900
un atto interiore. ¶ Ella non rispose; ché anzi le
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1900
come il fiume che non più interrotto dalla cateratta
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1900
tanta veemenza che essi non ardivano di guardarsi nelle
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una cupidigia troppo brutale. ¶ – Non ci rivedremo stasera, dopo
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tremito nella voce spenta. – Non siete libero? ¶ Ella si
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1900
spasimi, verso quel corpo non più giovine, ammollito da
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agitazione. – Ah, finalmente! ¶ Ella non rispose; ma fissò su
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1900
quasi folle, ch’egli non vide. ¶ E rimasero in
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folla vera. La Regina non è ancóra escita dal
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1900
reale. Abbiamo tempo. ¶ – Finché non ti vedrò sul palco
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ridendo Francesco de Lizo – non sarò sicuro che tu
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un tabernacolo a cui non si accede se non
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1900
non si accede se non per elezione con quella
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diretto a una moltitudine, non debba aver per fine
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aver per fine se non l’azione, e sia
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1900
con un inchino piacevole. Non vi sembra che io
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più profonda che tu non creda. La signora che
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1900
interiore! ¶ – Per chi, se non per questi, tu parlerai
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1900
ansietà che tu forse non puoi comprendere. Sono tutti
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1900
la loro ansietà? E non ti sembra che tu
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1900
le parole del Petrarca: – Non ego loquar omnibus, sed
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1900
Ma i suoi occhi non vedevano perché il loro
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lo possedeva. Poiché egli non poteva parlare se non
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non poteva parlare se non di sé e del
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perfetto che l’imaginazione non poteva rappresentarselo nella vita
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EPIFANIA DEL FUOCO ¶ Stelio, non vi trema il cuore
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1900
suscitare con le parole? Non sentite già che la
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in una continua lode. ¶ – Non era possibile imaginare una
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rinnovellavano stupendamente antichi fiori. ¶ – Non vi sembra, Stelio, che
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1900
su quella veste, e non posso più veder altro
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1900
altro.» Ah, cara amica, non sorridete! Ella era ingenua
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1900
vorrei fare stasera se non fossi scoraggiato. ¶ Un nuovo
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1900
onta alle flotte fuggiasche, non placabile. ¶ – Conoscete voi, Perdita
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volto come per raccogliersi, non rispose; ma sentì in
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dovunque le sue animazioni – non vi sembra che noi
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da poppa a prua non senza armonia – conoscete una
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il dazio dei frutti. Non vi rallegra questa notizia
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fecondo. – A Venezia, come non si può sentire se
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si può sentire se non per modi musicali così
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per modi musicali così non si può pensare se
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si può pensare se non per imagini. Esse vengono
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fu immensamente grato. – Voi non potete perdervi, Stelio. Voi
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1900
Penso che vostra madre non debba mai aver temuto
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prendendole la mano. – Voi non fate se non alimentare
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Voi non fate se non alimentare il mio orgoglio
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il potere di conferire non so che qualità divina
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periture. Voi, cara amica, non entrate nella mia anima
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nella mia anima se non a compiere simili esaltazioni
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timore ch’ella medesima non sapeva definire. Le pareva
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1900
propria nel poetico spirito non era di natura diversa
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sublime creatura dell’Arte. – Non l’attraeva egli forse
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della sua persona cotidiana, non la copriva egli di
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Ma, mentre a lei non era dato persistere in
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grado d’intensità se non per uno sforzo supremo
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che esse talvolta parevano non più appartenergli, appena espresse
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d’una stanza dove non erano ancóra accese le
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torrente infrenabile di gioia. Non vi ho mai raccontato
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tempo nella sua carne non più giovine. Crudelmente soffriva
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poteva farle tanto male. ¶ – Non credete voi, Perdita, – disse
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trovato qualche nuova ricchezza – non credete voi al beneficio
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beneficio occulto dei segni? Non parlo di scienza astrale
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che mi amano, esse non potranno mai essere se
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potranno mai essere se non mie. Per voi, e
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naturale; ed egli insomma non avrebbe avuto del mio
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invenzione. Voi medesima, Perdita, non vi compiacete di educare
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semplice parola. E noi non obbediamo se non alle
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noi non obbediamo se non alle leggi inscritte nella
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sono la nostra gioia. Non v’è discordo tra
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da noi imaginato. Io non comprendo perché oggi i
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armonico della mia invenzione. Non credete voi che il
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nel paese di là. Non avevo mai avuto un
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come la sua gola. Non v’è nulla che
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è un Ade che non ha fede, sembra, nella
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ella portava in mano, non sussistere se non in
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mano, non sussistere se non in quella inquietudine che
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piacere al mio signore…? ¶ – Non vi sapevo così familiare
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crudele Conte… Tante cose non sapevo, non comprendevo, nella
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Tante cose non sapevo, non comprendevo, nella mia piccola
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piccola anima profanata; e non so quale istinto di
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Quelli che mi martoriavano non sapevano quel che si
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gloria nel mondo ella non s’era mai sentita
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dalla culla e che non angosciavano se non i
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che non angosciavano se non i furori del suo
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vivi, finché vivi!» Ella non sostenne la tristezza di
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sapeva quel ch’egli non doveva mai sapere, come
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vinto quel ch’egli non avrebbe potuto vincere. Riudì
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promessa terribile. «Dimmi che non hai paura di soffrire
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d’una vita inimitabile. ¶ – Non ho paura di soffrire
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d’una voce che non fosse mia, e nell
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una volontà estranea che non riescivo a cacciare, come
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faccia, che certe sere non potevano quietarsi… La maschera
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alle radici dei capelli… Non riuscivo a riavere la
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come le pietre, da non potersi ingoiare. La ripugnanza
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fondo alla mia umiliazione… Non so dire… Era forse
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col suo cuore profondo, non poteva comprendere da che
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e la nostra volontà non vale a resistergli, e
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sapete dire quel che non è dicibile… Là, su
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anima. Vidi quel che non è dimenticabile: vidi sovrapporsi
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le impedissero il cammino. – Non mi riconobbero, l’altro
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sapeva quel ch’egli non avrebbe potuto saper mai
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come se la pelle non le ricoprisse, e le
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che cercherai sempre e non ritroverai più mai? Quante
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maniera di sentire sconosciuta, non può dimenticarti e ti
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che mi pareva di non poter più parlare. La
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1900
Amai teneramente una che non aveva più le braccia
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di fascino, e tuttavia non sapeva in che modo
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di un’altra giovinezza non passata ma presente. Per
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troppo tardi!» La donna non più giovine, là, su
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limite della sua esperienza, non aveva ella conservato intatto
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1900
era quieto come oggi. Non un soffio moveva le
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mi venisse da loro non so qual consentimento a
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calore del mio sangue. Non v’era fibra di
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fibra di me che non desse un suono all
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Arena, chiedeva la morte; non voleva più ascoltare né
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quella, come la stella, non la dimenticherò mai. E
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con mio gran dolore non l’avevano sepolta in
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que’ bei cancelli. Ma non lo volevo dire, e
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lo volevo dire, e non lo potevo dire. Aprire
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ora infocato e ora, non so, come se soltanto
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abbracciate» volevo dirle; ma non potevo. Il fiume portava
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E io sentii che non era in me sola
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e il suo pensiero non riescì a porre un
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la soppresse. ¶ – Lasciami! Lasciami! Non sono quella che cerchi
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levò in piedi. Ella non lo vide più. La
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due, impenetrabile. ¶ – Conducimi fuori! Non mi reggo più, non
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Non mi reggo più, non ho più forze… Soffro
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più forze… Soffro. ¶ Egli non trovava le parole per
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qualcuno… ¶ – Te ne vai? ¶ – Non aver paura, non aver
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vai? ¶ – Non aver paura, non aver paura. Non v
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paura, non aver paura. Non v’è nessun pericolo
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dalla stravaganza dei sogni. ¶ – Non te n’andare! – pregava
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robustissimo. Si ferì inutilmente. ¶ – Non è possibile. ¶ – Grida, chiama
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sembrarono ore. ¶ – Stelio! Stelio! ¶ Non era più capace d
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e lugubre. ¶ – Férmati, férmati! Non correre così! Qualcuno ha
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Férmati! ¶ Pareva ch’ella non intendesse, o ch’ella
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intendesse, o ch’ella non potesse arrestare la sua
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fatale; e ch’egli non potesse soccorrerla ma dovesse
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lo sgomentavano. Chiamata, ella non rispondeva; né s’udivano
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lungo la Brenta. Ella non parlò, non aprì mai
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Brenta. Ella non parlò, non aprì mai bocca, non
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non aprì mai bocca, non rispose mai, come se
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rispose mai, come se non potesse disserrare i denti
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intervallo in cui entrambi non avevano udito se non
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non avevano udito se non la cadenza dei loro
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tanto espressiva ch’egli non poteva più cacciarla dal
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causa di forza e non di indebolimento, un accordo
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un accordo libero e non un vincolo gravoso. ¶ La
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su una sola corda. Non vedeva più nulla, ma
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affascinante. ¶ – La sua voce non si dimentica – soggiunse egli
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Egli s’interruppe, bruscamente, non potendo più tollerare il
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l’attrice, l’arte non aveva alcuna risonanza, alcun
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e mi serva, ma non posso rinunziare nella vita
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altra verità. ¶ – Comprendo che non questo volevate sapere… ¶ – Sì
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questo volevate sapere… ¶ – Sì, non questo. Ebbene? ¶ Ella si
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avvampassero. ¶ «Scomparire, essere inghiottita, non lasciar traccia!» ruggiva il
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Perché, perché, amica mia, non volete voi essere la
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posso, che l’amore non può. – Bisogna sempre potere
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e tutte quelle che non può l’amore, per
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sua passione ed essi non ardevano se non perché
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essi non ardevano se non perché ella voleva che
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fuor della quale esso non avrebbe forse potuto vivere
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Conoscete tutti i segreti, non è vero? ¶ Il Muranese
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vetro. Vediamo. ¶ La Foscarina non aveva parlato, temendo l
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rapida e spontanea, già non era più per loro
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infisse nelle canne perché non si freddassero. E le
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vaso eletto. – Il sangue non mente. Il dono è
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magnifico: ¶ Vivere ardendo e non sentire il male! ¶ – Vi
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so che in me non son più viva, ¶ E
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in voi son morta…? ¶ – Non mi ricordo, Fosca. ¶ – Vi
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divino, come di cose non mai vedute, non mai
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cose non mai vedute, non mai possedute. Il prigioniero
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aver guardata la morte, non sono ebri com’egli
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andiamo nei paesi che non hanno autunno? ¶ «È in
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amore, amore mio!» ¶ Ella non era riuscita a vincere
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L’ansia della corsa non è placata; ed ecco
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dovuto. Chi t’aspetta, non ti perde. ¶ Gli occhi
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con un’impazienza che non riuscì a contenere. – Ma
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pensi? che temi? Perché non mi parli di quel
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erba sotto il piede non valeva più. ¶ – Sì, parleremo
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Sì, parleremo, se volete… Non ora… ¶ La gola chiusa
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potessero frenare il pianto. ¶ – Non esser triste! Non esser
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pianto. ¶ – Non esser triste! Non esser triste! – pregò il
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come quelle lacrime che non sgorgavano. – Tu hai il
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nella tua mano. Io non ti mancherò. Non tormentarti
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Io non ti mancherò. Non tormentarti! Sono tuo. ¶ Anche
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si versarono; ma ella non le lasciò scorrere lungo
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più fini delle tuberose non aperte. Ella rabbrividiva. Egli
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Via, Stelio. Qualcuno vede. ¶ – Non c’è nessuno. ¶ – Laggiù
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nessuno. ¶ – Laggiù, nelle serre. ¶ – Non si sente una voce