Bernardino Martirano, Aretusa, 1618

poi la sua lingua non tacque, ¶ fin che il

Francia, ¶ in questa impresa non abbassi lancia. ¶ 5 ¶ Non vide

impresa non abbassi lancia. ¶ 5 ¶ Non vide tanti eroi famosi

tanti col buon Giason non canta Orfeo, ¶ quanti or

il cor ch'altro non vole ¶ che 'l suo

e gli occhi che non hanno ¶ altro oggetto, altra

orecchie ch'udir altro non sanno ¶ fuor che le

fa' di tua man, non pur bramando, io pera

e contento ¶ per partir non aspetta altro che 'l

monti o fiumi; ¶ che non può pur un'ora

che la turba crudel non la consumi: ¶ la turba

avanti il suo partir non l'acquieta: ¶ e così

altro ben che te non haggio. ¶ 21 ¶ Né dubitar che

io, ché meco essa non parte. ¶ 22 ¶ Vedi fuor de

occhi, vedrai ch'io non posso più gire; ¶ né

e di doglia io non mi mora. ¶ 25 ¶ Crudel, queste

mi mora. ¶ 25 ¶ Crudel, queste non son quelle parole, ¶ che

mi dei, ¶ quando giurasti non veder più sole, ¶ se

veder più sole, ¶ se non quanto mirassi gli occhi

ha da doler, se non ti dole ¶ il mancar

son cagion che tu non pieghi ¶ il cor, che

la cagione, ¶ di dolermi non ho (lassa!) ragione. ¶ 28 ¶ Disleal

e pensi ancor di non esser più d'una

esser più d'una; ¶ non sarà, signor mio, questo

o 'l maggio. ¶ 29 ¶ Tu non hai visto ancor quel

e spaventevol pioggia. ¶ 30 ¶ Tu non hai visto ancor la

Proteo che con Natura non ha legge, ¶ che si

forme sporche: ¶ contra costui non val elmo né scudo

vivo ne andrai, ¶ ivi non ti varrà forza o

uom vivo, ¶ se ventura non fosse o sorte o

e quanto trova prende. ¶ 36 ¶ Non è persona ch'abbia

cruda Caridi: ¶ Cariddi, che non è bombarda o squilla

suoi stridi. ¶ In Trinacria non è cittade o villa

cittade o villa ¶ che non la intenda, pur ch

quanto può rubare. ¶ Ma non pensar però che nel

gire al lito Moro: ¶ non comportar che i mostri

di te pietade aver non vuoi, ¶ di me t

produce il luto. ¶ 46 ¶ E non pensar d'aver poi

arena beve ¶ chi bee: non s'ha quivi acqua

Cristo Maumetto. ¶ Star sù non sol ti converrà, ma

converrà, ma armare, ¶ se non vuoi vile e codardo

da l'altro lato. ¶ 50 ¶ Non passeranno cinque giorni o

sei, ¶ che 'l viso non sarà più già qual

dal mar campi, ove non val coraggio. ¶ Il che

star molta brigata, ¶ ma non vi scorge il suo

la misera s'accorse ¶ non poter qui morir, che

il sonno e più non mangia o beve. ¶ 59 ¶ E

Stromboli il foco, ¶ uopo non t'era cercar d

col pianto a te non poco: ¶ potean questi occhi

quest'afflitta vita, ¶ mestier non era andar sì lunga

me l'ultimo strale, ¶ non più tòsco bisogna o

tua nobil vittoria. ¶ 64 ¶ Ma non sì tosto fia fuor

fier che prima, e non vuol ch'altri l

la beltà, che par non ebbe, spoglia ¶ il corpo

com'è tutta gentile, ¶ non vuol patir ch'un

né pastor è che non vegna ¶ per veder la

di lei l'onore ¶ non torrà il tempo e

le parla, fugge e non ascolta, ¶ ma rigido tien

scintille ¶ o stral mai non passaro oltra la gonna

tanto superbo, che riparo ¶ non pensa di trovare a

il sente, fugge e non l'aspetta ¶ ma par

suo valor lo svizzar non contese, ¶ quando sì ben

difficile la impresa ¶ che non pensava il gran guerrier

l'orgoglio: ¶ ma miracol non è se ha tanta

piangendo il suo marito ¶ non meno ella di lui

vien fore, ¶ a cui non era un volto, né

gioven: - Che fai, ché non domande -? ¶ Al bel Narciso

nomi a le foglie non creda, ¶ di venti impetüosi

che l'aspetta, ¶ per non star più la misera

famosi trïonfi di costui ¶ non caperanno in pietre né

ladro la gran fuga ¶ non teme, e chiaro fia

che vuol mostrar che non è ingrato ¶ e 'n

l'ombra ¶ e più non teme i ladri d

le navi restar, che non han vento, ¶ ché 'l

è stata cotanti anni; ¶ non comportar che stia più

ch'a vederla viene: ¶ non è più lagrimosa, né

mar liquida linfa. ¶ 142 ¶ E non molto di poi per

crudo Amore, ¶ che far non può il tuo velenato

a tergo ¶ cerca e non trova la sua amata

nessun mi risponde, ¶ se non del crudo mar l

crudel il vedi e non vuo' aitarmi. ¶ 153 ¶ Vedi, crudel

ch'io moro e non m'aiuti, ¶ e son

questo omai far più non posso, ¶ con la tua

viva, ¶ ché 'n te non è più carne, o

or beve a più non posso l'onde chiare

amor ne la ragna ¶ non altramenti sta che 'l

quali il disperato altro non tocca ¶ se non l

altro non tocca ¶ se non l'acque che 'l

pioveno in bocca; ¶ ma non però l'umore i

mangi il lucigno. ¶ 160 ¶ E non avendo mai tregua né

a tanto, ¶ che più non può parlar, ma piange