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Tomaso Monicelli, Il viaggio di Ulisse, 1915

concordanze di «non»

nautoretestoannoconcordanza
1
1915
due popoli nemici. ¶ Allora non si combatteva, come adesso
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1915
e con i fucili: non c'erano telegrafo e
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1915
resistenza dell'eroica città non più con la forza
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1915
e distruggere Troia per non tornare al suolo nativo
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1915
gli ingenui Troiani – ché non c'era più Ettore
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1915
dopo tanta guerra, e non domando, o illustre re
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1915
re di Troia, se non questa grazia: che tu
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1915
preghiere e i voti non bastassero, decisero di offrire
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1915
favore e, greco o non greco, sarai d'ora
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1915
cavallo costruito dai Greci non racchiude nessun inganno contro
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1915
No!» urlò. «No, Priamo, non concedere. Se tu concedi
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1915
avvide che il cavallo non avrebbe mai potuto passare
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1915
ventre del cavallo, essi non l'udirono. Gli araldi
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1915
parlamento i capi troiani. Non s'udirono se non
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1915
Non s'udirono se non gli squilli delle trombe
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1915
cavallo dono dei Greci non passa per le porte
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1915
vi dico che, se non lo fate, questo è
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1915
l'ultima disperata resistenza, non per vincere, ma per
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1915
sole del nuovo giorno non vide più Troia, l
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1915
degli abitanti inorriditi che non avevano potuto trovare scampo
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1915
patria». ¶ Ma i compagni non obbedirono. Ubriachi di vino
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1915
parole: ¶ «Forsennati!» gridò. «Se non verrete sulle navi, io
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1915
morirete tutti quanti, e non potrete più rivedere Itaca
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1915
essi erano morti e non avrebbero mai risposto. ¶ Allora
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1915
le navi, quasi fossero non di grave legno ma
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1915
rotte: onde i timonieri, non più reggendo al comando
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1915
da quella voce che non tremava, i marinai calarono
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1915
tendendole da ogni parte non capovolgesse i navigli. ¶ Ulisse
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1915
e faremo giuramento di non più abbandonarla, di vivere
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1915
speranza in disperazione. ¶ Bòrea, non sollevò, questa volta, le
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1915
felice. ¶ Il re Ulisse non conosceva il nome di
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1915
prendere terra, ma di non allontanarsi dalla riva. Scesero
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1915
la loro Itaca lontana: non ebbero più il desiderio
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1915
felice, per sempre: e non parlarono più di raggiungere
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1915
un giorno; e Ulisse non vedendo tornare i tre
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1915
domandò, irato – e perché non tornate?» ¶ I tre compagni
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1915
lo guardarono, e parvero non riconoscerlo. ¶ «Dove vuoi che
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1915
pacifico e felice, e non vorrai più lasciare questa
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1915
legarli agli alberi perché non potessero fuggire. ¶ «Che hanno
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1915
grandissima meraviglia. L'isoletta non era abitata da alcuna
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1915
abitata da alcuna gente: non uomini, non cose, non
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1915
alcuna gente: non uomini, non cose, non vita umana
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1915
non uomini, non cose, non vita umana: uniche abitatrici
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1915
capre selvatiche: un numero non mai veduto di belanti
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1915
dismisura: al punto che, non appena discese la sera
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1915
moglie e sui figli, non curandosi del vicino. Abitavano
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1915
e d'animo altero, non sopportavano che gente estranea
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1915
sotto i loro passi. Non sapevano che cosa fosse
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1915
e i suoi compagni, non immaginando il pericolo cui
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1915
Ma la spelonca immane non era abitata che da
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1915
e i suoi compagni, non appena videro quell'unico
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1915
l'ira di Polifemo. ¶ «Non siamo né commercianti né
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1915
a questi tuoi lidi. Non abbiamo altro desiderio se
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1915
abbiamo altro desiderio se non di tornare alla nostra
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1915
e sospiri. ¶ Ulisse, solo, non piangeva e non si
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1915
solo, non piangeva e non si lamentava, ma volgeva
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1915
Anche ucciso Polifemo, noi non potremo smuovere quel masso
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1915
dall'orco Polifemo. E non sapevano darsi pace, e
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1915
re nostro!» gridavano. «Noi non vogliamo servire da pasto
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1915
la sorte maligna». ¶ Ulisse non lo diceva, ma aveva
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1915
schioccando la lingua. «Questo non è vino, è nettare
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1915
lo dirò. Ma tu non mancare alla tua promessa
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1915
del verde tronco reciso non prese fiamma, ma rosseggiò
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1915
morte sicura. Ora bisognava, non appena giorno, uscire all
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1915
belli. I sei superstiti non se lo fecero ripetere
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1915
palpava le schiene, e non s'accorgeva che sotto
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1915
d'essere scoperto. Polifemo non sospettò di nulla. E
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1915
coi suoi cari compagni, non si chiama Nessuno, ma
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1915
tu sia, Ulisse traditore! Non possa tu mai tornare
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1915
compagni e sopra nave non tua». ¶ Quindi, sollevato un
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1915
i venti cattivi, perché non ti molestino durante il
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1915
molestino durante il viaggio, non sollevino contro le tue
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1915
otre, e bada di non lasciarli sfuggire. E ora
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1915
e faremo giuramento di non abbandonarla più, di vivere
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1915
che Ulisse dorme e non ci può vedere, apriamo
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1915
dèi. I venti cattivi non ebbero tregua. Con un
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1915
splendido palazzo di Eolo. ¶ Non appena i figli e
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1915
urlò. «E che più non ti veda! Tu non
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1915
non ti veda! Tu non meriti i miei benefici
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1915
tutti i venti». ¶ Ulisse non ebbe parole. Curvo e
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1915
quale il sole mai non tramontava. Sempre il cielo
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1915
imperversare dei massi, filò non vista sulle onde, prese
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1915
alla dolce patria che non si sarebbe forse più
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1915
parlò: ¶ «Cari compagni, io non so quale terra sia
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1915
Lestrigoni; e giurarono di non voler più esporre la
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1915
vita. ¶ Ma Ulisse parve non intendere le grida dei
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1915
Euriloco. ¶ Salutati e abbracciati, non senza lacrime, gli altri
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1915
di Circe, le belve non si scagliarono contro gli
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1915
deve essere ospite buona. Non abbiamo niente da temere
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1915
grande sciagura!» gridava, e non sapeva dire altro. ¶ Finalmente
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1915
il fatto spaventoso. Ulisse non tremò. Si armò della
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1915
Lasciami qui, Ulisse. Io non ho il coraggio di
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1915
tale spavento che io non voglio presentarmi alla maga
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1915
seguitò il giovanetto. «Tu non sai la potenza di
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1915
la tua spada. Ella non avrà più alcuna potenza
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1915
maga!» le rispose Ulisse. «Non posso io abbracciarti, mentre
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1915
loro sembianze umane, di non fare nuovi sortilegi contro
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1915
il viaggio verso la non dimenticata Itaca. ¶ Presero congedo
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1915
maga sulle grandi acque. ¶ Non tutti partivano: uno restava
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1915
il quale le oda, non può passare oltre, e
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1915
verso di esse, e non ne ritorna più». ¶ I
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1915
fatali Sirene!» implorarono. «Noi non vogliamo udire il loro
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1915
dà la morte». ¶ «Voi non udrete quel canto» proseguì
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1915
albero della nave, e non mi slegherete per quante
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1915
in giù pesci. E, non appena s'accorsero della
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1915
soave. ¶ I compagni, che non le udivano, si erano
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1915
avevano preso terra, e non erano ritornati più. ¶ Scilla
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1915
Euriloco: ¶ «Taci, Euriloco, e non dire cose insensate!». ¶ Poi
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1915
sa, m'ingiunse di non toccare quest'isola, di
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1915
nave». ¶ Ognuno si tacque: non Euriloco, il quale parlò
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1915
Ulisse, – esclamò – se tu non lasci che la nave
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1915
disse ai compagni – che non toccherete le mandrie e
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1915
pascolano nei prati, che non ucciderete né un bue
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1915
la notte, si addormentarono. ¶ Non era ancora giorno, che
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1915
ritornò a splendere, ma non tacquero i venti. Per
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1915
fatto» diceva ai compagni. «Non toccate le mandrie e
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1915
mandrie e le greggi, non uccidete né un bue
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1915
cogliere i pesci; ma non saziavano la fame. Pallidi
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1915
pietà. ¶ E i venti non tacevano: soffiavano e fischiavano
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1915
di morte immediata che non di lenta fame». ¶ Tutti
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1915
celeste. ¶ Ma i compagni non apparivano né turbati né
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1915
prodigi, segni di sventura, non atterrirono i cuori dei
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1915
e faremo giuramento di non più abbandonarla, di vivere
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1915
turbine, sballottato dai flutti, non porta ormai sopra di
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1915
le ore, e mai non muta la sorte maligna
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1915
bionda e ricciuta Dea non rispose subito. Guardò fisso
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1915
io ti farò felice; non invecchieremo e non moriremo
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1915
felice; non invecchieremo e non moriremo mai; saremo sempre
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1915
Mi vuoi?» ¶ Ma Ulisse non cedeva alle preghiere di
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1915
io vada, o Calipso. Non tenermi tuo prigioniero. Sii
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1915
sei bella». ¶ Ma Calipso non lo lasciava partire. ¶ «Amami
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1915
le lacrime, che io non voglio vederti morire di
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1915
Ma come partirò se non ho nave da prendere
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1915
lo confortò Calipso – che non voglio vendicarmi di te
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1915
giorno, giorno e notte. Non dorme, mangia appena da
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isola ombrosa di monti. Non è Itaca, è l
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1915
Ulisse le tue pene non sono finite. Un Dio
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1915
libertà di movimento. Ulisse non può rimanere a galla
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1915
clementi: è salvo. ¶ No, non è salvo ancora. La
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1915
sempre, sempre più. Ulisse non sa se rimanere sulla
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1915
vita è perduta. ¶ No, non è perduta. Una fata
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1915
terrore si avvede che non c'è spiaggia o
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1915
senza respiro; invano: egli non sa come approdare nell
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1915
approdare? Ora le onde non battono più contro gli
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re». ¶ Era nudo, ma non si vergognò. Cinse intorno
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le ancelle fuggirono spaventate. Non fuggì Nausicaa che, volta
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Forestiero, – Nausicaa rispose – tu non sei uomo da poco
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seguici a piedi, ma non entrare con noi per
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più sontuoso palazzo egli non aveva mai visto. ¶ Era
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Alcinoo. «Promessa di re non si smentisce. Parla, dunque
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indomito cuore. Gli ascoltatori non battevano palpebra. Ulisse pronunziò
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1915
parole di Alcinoo. Ulisse non seppe dir nulla. Abbassò
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della sua patria: e non lo sapeva. Cara, cara
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1915
andare, andare sempre, e non arrivare mai. Si svegliò
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bel verde paese: e non riconobbe la sua Itaca
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1915
famiglia, di cui Ulisse non aveva da tanti anni
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questi tristi pensieri, e non si decideva di continuare
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vivono, ti ricordano e non hanno perduto la speranza
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sei morto, che più non ritornerai: e intanto sgozzano
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casa e le stalle. ¶ Non appena Ulisse, in veste
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mendicante. ¶ Il vecchio servo non aveva riconosciuto il suo
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belle mandrie, ma tu non sai che io debbo
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guerra di Troia, e non ha fatto più ritorno
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in sposa dai Proci, non dimentica il suo Ulisse
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come ella fa a non finire la sua tela
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speranza è finita. Ulisse non ritornerà più alla sua
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collo di Eumèo, ma non si svelò e rispose
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si svelò e rispose: «Non piangere, buon servo. Io
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Incauto!» esclamò Eumèo. «Tu non conosci i Proci. Sono
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Buon Eumèo, mio padre non è più sui mari
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E dove egli sia non so. Potesse egli tornare
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il mio grande padre non torna, i Proci mi
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mi uccideranno, perché io non possa salire al trono
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opportuno che i Proci non mi vedano e che
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mi vedano e che non sappiano che io non
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non sappiano che io non ho trovato mio padre
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1915
e Telemaco: e Telemaco non riconosceva il suo sospirato
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Ulisse. Ulisse la vide: non la vide Telemaco. La
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tanti anni di assenza, non lo riconosceva ancora, e
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turba, noi due soli?» ¶ «Non temere, figlio, – rispose Ulisse
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parola e obbediscimi ciecamente». ¶ «Non dubitare, padre» promise il
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Io lo aspetterò». ¶ Eumèo non fece parola: ma nel
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e gli animi afflitti. ¶ Non era sorta l'aurora
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il ben tornato. Telemaco non li degnò di uno
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per i loro banchetti. Non appena Melanzio scorse il
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aspettarlo quanto vuoi: egli non tornerà più». ¶ Ulisse ed
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che ancora tacque, e non si palesò. Con passo
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1915
incontro. Era vecchissimo, malato: non poté. Guaì, guaì di
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1915
regina Penelope, la quale non lo riconosce e gli
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Egli è buono e non dimentica. Il suo cuore
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pieno di ricordi che non può più contenerli. Racconterà