parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «non»

nautoretestoannoconcordanza
1
1930
apertura, molti tra loro non s’erano riconosciuti, e
2
1930
mano sulla spalla. ¶ — Come non mi ravvisate? eppure son
3
1930
Del settantacinque. ¶ — Allora noi non ti possiamo, conoscere — dissero
4
1930
L’ardito rimase solo: non sapendo a quell’ora
5
1930
di cappa e torcia. Non usciva processione, rogazione, viatico
6
1930
o funerale, che lui non fosse incappato. Tutto giallo
7
1930
pensava a voi questa non la faceva! — dicevano le
8
1930
quando lo sollevava per non soffocare, colava sudore come
9
1930
la sua corporatura esile, non fu stradato a verun
10
1930
avido cibarsi. I fratelli non si potevano mettere alla
11
1930
di radice, se prima non dicevano sommessi delle preghiere
12
1930
gola. ¶ — Par che tu non abbia mai veduto terra
13
1930
a tavola. Il Tarmito non alzava la testa dal
14
1930
capelli come una pazza. ¶ — Non lo vedi come si
15
1930
Tarmito osservava i tre. ¶ — Non sei degno di guardarci
16
1930
erano accorti ch’egli non portava più il segno
17
1930
paese perchè dicevano che non aveva fondo. Una volta
18
1930
Le donne della Pinciana non sapevano della parola cremazione
19
1930
come significare: l’inferno non esiste e ve lo
20
1930
poggiato sopra una mano non aveva favella, il terrore
21
1930
la terra, e noi non avremo faccia da mostrare
22
1930
plantigrado; la gamba drittagna non l’alzava se il
23
1930
se il piede mancino non era sul sodo. Era
24
1930
chi diceva loro: — Perchè non andate al Casone? ¶ Il
25
1930
vecchia fino a che non usciva la messa del
26
1930
Senza di me tu non ne faresti uno — urlava
27
1930
lo Zoppo. — Senza chitarra non faresti un duino. A
28
1930
i ragazzi. ¶ — Voi se non trovavi noi, a quest
29
1930
rivolto alla donna — se non ti svaga rimani costassù
30
1930
e ladro che altro non sei. Bada che ti
31
1930
lui a esser cieco non ci pensava nemmeno, era
32
1930
si sono immalizziti e non li ravviliscono, te li
33
1930
serpe. ¶ — Ma la gola non ti secca mai, o
34
1930
Lo può comprare chi non lo conosce — disse al
35
1930
acquaio. ¶ — Luridone. ¶ — Bottino. ¶ — Scandalosi non ce ne voglio — disse
36
1930
chiavica. La Zoppa camminando non divincolava l’anche anzi
37
1930
le avevan detto di non farsi empire perchè sarebbe
38
1930
sole, i loro occhi non potevano soffrire la luce
39
1930
bocca alla padrona che non voleva scandali nè noie
40
1930
trogolo: nella su’ Casa non ci mangerei nemmeno una
41
1930
a ventola. ¶ — Le bellugie non mi sono mai piaciute
42
1930
goda ora. ¶ Quelli che non volevano le seccature della
43
1930
parte erano sicuri di non essere scorti perchè le
44
1930
le mogli premurose: — Suda, non stia a’ riscontri. Si
45
1930
faccia il piacere, o non lo sa che qui
46
1930
la pagherà cara. Se non fosse per queste due
47
1930
certo sei del cento; non impregnerai mai. ¶ — Tieni la
48
1930
diavoli dell’inferno io non erediterei un par di
49
1930
nemmeno uno. ¶ — E io non sono anche sverginata. ¶ — O
50
1930
un ciarpino. ¶ — Sulla pancia non mi monti, mezzana! ¶ — Non
51
1930
non mi monti, mezzana! ¶ — Non me ne gioverei, innanzi
52
1930
porgendo qualcosa all’infermo. ¶ — Non temere o scolopio, ogni
53
1930
tirarono sulla cassa e non volevano lasciarla portar via
54
1930
che chi nacque agnello non muoia lupo. ¶ Pian piano
55
1930
visto cose nate e non create! ¶ L’ipocrita che
56
1930
Croce, alzatevi e ridete. Non paghi, tinsero di nero
57
1930
libeccio. — Intanato nel chiosco non aveva esposto nemmeno la
58
1930
ira di Dio ma non troverai pertugio ove non
59
1930
non troverai pertugio ove non sia fuoco ma non
60
1930
non sia fuoco ma non troverai ricetto ove non
61
1930
non troverai ricetto ove non siano fiamme, fiamme e
62
1930
sarchiate, potate, ricogliete? Se non vi rimane tanto da
63
1930
che alle moltitudini oppresse non era dato goderne. I
64
1930
La sua figura spettrale non si poteva nascondere agli
65
1930
fatalità. Egli era accorto, non cauto. La sensibilità esasperata
66
1930
faceva camminare guardingo ma non prudente ché la fronte
67
1930
alto come sfida e non pianse nemmeno di rabbia
68
1930
chiusa una fiamma che non potendo lampeggiare dagli occhi
69
1930
che la riparavano perchè non si sfiancasse sull’impiantito
70
1930
in piedi. ¶ Le amarezze non avevano distrutto su quel
71
1930
cantilena. ¶ Quando i catecumeni non udivano più il picchiottio
72
1930
e avvicinandosi al tavolo: — Non voglio che mi stringiate
73
1930
L’occhio di vetro non mutò l’espressione insulsa
74
1930
repentinamente: ¶ — Ma fosti o non fosti spia? ¶ — A questa
75
1930
A questa tua domanda non si può rispondere con
76
1930
precedette la mia decisione non dormii mai. Quando sfiaccolato
77
1930
confidenza. Una semplice confidenza non è far la spia
78
1930
È una rivelazione che non posso fare qui, uno
79
1930
come etere, le parole non ricevevano più suono dalla
80
1930
capo e stupito di non udire si voltò e
81
1930
mi disse: — Più forte. ¶ — Non potevo articolar verbo. Allora
82
1930
una società segreta che non lasciava veruna traccia di
83
1930
stanza dove si raccolsero non aveva finestre e vi
84
1930
umido di primo mattino non furono, le parole, parole
85
1930
creta. Scorgendo il Tarmito non provò stupore veruno e
86
1930
Che vento ti spinge? Non hai verbo? Non sei
87
1930
spinge? Non hai verbo? Non sei ancora partito? E
88
1930
con quel Cieco che non sarà pago finchè non
89
1930
non sarà pago finchè non saprà che tutti siamo
90
1930
spontanea volontà, a me non rimane altr’obbligo che
91
1930
per il viaggio. Io non vo’ morir di rimorsi
92
1930
nani. ¶ Il presentimento di non rivedere più il fratello
93
1930
in coscienza dell’anima, non ho da rimproverarmi nulla
94
1930
entro una cisterna. Filiberto non ebbe la forza di
95
1930
dei poveri, sull’erbe non mietute che ingiallano di
96
1930
scarnati dalla salsedine. ¶ — Se non muoio là per le
97
1930
Brandano, i cui abiti non avevano più il primo
98
1930
solo sul piazzale ma non parve smandriato. Gli emigranti
99
1930
viaggio, s’orientò subito, non esitò come soglion fare
100
1930
disse: — In pelago lodato non pescare. Così proverbiavano gli
101
1930
vi significo che se non divento pane per le
102
1930
pensiero medesimo. ¶ — L’America non è più quella di
103
1930
tempo! ¶ — In pelago lodato non pescare. ¶ — Dice che fan
104
1930
sembrerà che il viaggio non abbia fine; cielo e
105
1930
in giù a piedi non si ritorna. L’onde
106
1930
parevano singhiozzare. Amedeo, che non aveva mai messo piede
107
1930
Niente. ¶ — Con quel viso non mi uscirai più di
108
1930
Bevete con noi? ¶ — Quello non si rifiuta mai. ¶ L
109
1930
Farai il sacco? — Amedeo non comprese il significato della
110
1930
stai a te e non fare il curioso. ¶ Amedeo
111
1930
a che la nave non abbia sboccato lo stretto
112
1930
stretto, dopo in giù non ti riportano. Qui un
113
1930
velacci ma l’inquietudine non gli faceva prendere sonno
114
1930
un di quelli che non ha nè re nè
115
1930
gente che soffre e non maledice, che partendo perdona
116
1930
delle ruine ha paura non comprende la vita. Per
117
1930
io ho bisogno di non vederli”. Sotto una campana
118
1930
le parti del viso non ingiuriate dal morbo. Trasalì
119
1930
io ho bisogno di non vederli”. Al pensiero di
120
1930
Beati questi occhi che non videro mai! Se vedessi
121
1930
Se vedessi gli uomini non li amerei più. ¶ Ritornarono
122
1930
col bastimento in istallìa. ¶ — Non fare amicizia nè col
123
1930
nominato le Maremme. Ma non sapete cosa vuol dire
124
1930
dire Maremma: udite: ¶ Sentier non segna quelle lande incolte
125
1930
spazi si perde ¶ genti non hanno e sol mugghiar
126
1930
mare e cielo! ¶ — Se non fosse morto Rosolino io
127
1930
fosse morto Rosolino io non sarei qui — diceva un
128
1930
fatto i Collegi e non sarei, a questa età
129
1930
Appena là ci fucileranno. ¶ — Non sta a noi la
130
1930
mani alle serrette per non rotolare uno sull’altro
131
1930
pur via, ¶ a me non mi addiletta tal soggiorno
132
1930
proprio amici miei ¶ che non andiate a quella spiaggia
133
1930
cercando il bene e non si trova. ¶ — Ma la
134
1930
dal mare Morto, dove non guizzano pesci nè percuotono
135
1930
e sì precipitoso, che non possono nè venti nè
136
1930
sognato una cosa che non sarà mai — disse. ¶ — No
137
1930
il momento di ingegnarsi, non è l’ora dei
138
1930
dai tormenti degli invitati non le riusciva di accendere
139
1930
collo! ¶ — Col gogio noi non ci si muore — disse
140
1930
fossi rimasto in sala non sarei scesa. Tu non
141
1930
non sarei scesa. Tu non mi riconosci? ¶ — No. ¶ — Ma
142
1930
si stava vicini. — Tu non mi riconosci. Guardami bene
143
1930
mi riconoscerai. Chi sono non te lo dico. ¶ Il
144
1930
Come si conduce, eh? Non mi riconosci! Eppure da
145
1930
voce, che lo smarriva. ¶ — Non ti conosco. ¶ — Guardami. ¶ — Ti
146
1930
conosco. ¶ — Guardami. ¶ — Ti guardo. ¶ — Non mi conosci? ¶ La ragazza
147
1930
lampo della sua infanzia. ¶ — Non mi conosci ancora? ¶ — No
148
1930
assopì nel sonno dei non nati. Sulla tolda il
149
1930
ritireranno fino a che non si sono allineate dalla
150
1930
mia soltanto l’ossa. Non senti che bella parola
151
1930
bella parola: Nostra! Qui non abbiamo di nostro nemmeno
152
1930
maghi abolila egico giechelo. Non era mia moglie quella
153
1930
dubbioso: Ma sei o non sei? Fidati era buono
154
1930
sei? Fidati era buono, non ti fidare era meglio
155
1930
ho rivisto? Sei o non sei? – L’ometto trasse
156
1930
e atoni come statue. ¶ — Non li fissare, son già
157
1930
su cui la manica non armata sventolava come una
158
1930
per amare gli uomini non bisogna conoscerli! ¶ — Sempre la
159
1930
dal manico rotondo. ¶ — Io non faccio la spia. ¶ — Lo
160
1930
del cieco, questa fiaccola non lo illumina, essa può
161
1930
spia? ¶ — A questa domanda non si risponde con un
162
1930
picchian sodo. Cotesti libri non li venderei nemmeno se
163
1930
si è accecato. Lui non è stato vittima del
164
1930
strozzato dai libri. ¶ — Sì. Non dal libro. ¶ Mentre esplodeva
165
1930
che ad averli chiusi non avrebbero fatto razza, pareva
166
1930
di salici piangenti e non sarebbero entrate in succhio
167
1930
Vito perchè nell’attacco non si cavassero gli occhi
168
1930
si ridiventa uguali: tu non hai camminato in falsetto
169
1930
camminato in falsetto ma non sei andato allo Stabilimento
170
1930
limoni. La fanciulla che non era italiana, quando sospirava
171
1930
succo di un sangue non più vegeto. L’uomo
172
1930
colpa della mercanzia. Qui non si parla mai d
173
1930
e sospiri. O perchè non vanno a prendere una
174
1930
preso dal tremito e non potè fermare il ripercuotersi
175
1930
e tenebrosa il Tarmito non poteva dissociare la poveraglia
176
1930
agognano il pasto e non possono risucchiarlo, le braccia
177
1930
di sughero ed egli non riuscisse ad affondarla. Quando
178
1930
statuetta di gesso: — Guardate! ¶ Non ancora snebbiato dal sonno
179
1930
storia di Niccolao, ma non l’avea mai conta
180
1930
bocca, abbacinava la gente. ¶ — Non mi guardate qui che
181
1930
dorme alla buona stella. Non mi guardate ora che
182
1930
oro fino a che non ti levi su, purchè
183
1930
con la roba fatata non si commercia. Vedete, di
184
1930
vent’anni, Isaia, io non ho più denti in
185
1930
e le tigri. Firmate. ¶ — Non so. ¶ — Fate una croce
186
1930
paura. Lui, mezzo cieco, non scorgeva nulla. Essa messe
187
1930
medicar le buche? ¶ — Se non avessi messo il bianco
188
1930
partite all’istante se non volete essere incantato dentro
189
1930
donne. ¶ — Un santo protettore. ¶ — Non è di nostra competenza
190
1930
quali se il colpo non è assestato a dovere
191
1930
e ore il Tarmito non scorgeva anima viva. Maraviglia
192
1930
alla vita migratoria, ora non posso vivere lontano di
193
1930
che altro è se non una barca che deve
194
1930
Di qui in su non troverete vestigia di cimiteri
195
1930
ossa dei nostri padri non si dimentica mai. Sull
196
1930
croce e la cassa. ¶ — Non vi ho fatto verbo
197
1930
delle sue ossa. Io non reggo più gli anni
198
1930
sotto il coltello predone non vi conturba? ¶ — No. ¶ — Nella
199
1930
diventeranno fiammelle di focolare, non adombreranno il vostro spirito
200
1930
Quando i vostri piedi non renderanno più sangue voi
201
1930
Su questa statua molle non si scorgeva altro che
202
1930
calafatare le canoe altrimenti non avrei potuto proseguire il
203
1930
una penna solidissima. Se non resi l’anima a
204
1930
Era il Rio che non più rattenuto dall’intrigo
205
1930
in due quelle noci, non ancora mature, e nelle
206
1930
centro, in modo che non potessero parlarsi nè farsi
207
1930
per imitare i civili non possedendo abiti, si era
208
1930
che da tre giorni non si dissetavano. Il caldo
209
1930
Voi vi lamentate perchè non avete ricevuto niente: dovete
210
1930
loro imprese guerresche. Quando non avevano coltelli di ferro
211
1930
stazionavano in quei luoghi, non avevano mai veduto uscire
212
1930
un uomo così equipaggiato. Non v’era dubbio che
213
1930
indiano negò sempre: ¶ — Noi non abbiamo visto cristiani. Io
214
1930
fu colto da tremito : ¶ — Non so nulla. Qualche tempo
215
1930
L’indiano asserì di non poter più ritrovare il
216
1930
che l’immagine orrenda non era sciolta dalla luce
217
1930
e giunchete. Le opre non scassavano più la terra
218
1930
sulle prode, gli alberi non potati ramificavano sulla terra
219
1930
sui confini della Patria, non più espressione di dogane
220
1930
Per tutta la notte non chiuse gli occhi. Le
221
1930
all’asprezza dell’addiaccio, non tolleravano più la mollezza
222
1930
azione e potente e non cieca e pazza e
223
1930
far la rivoluzione e non aspettare inerti che vi
224
1930
che sta crescendo, e non già nei rivoluzionari del
225
1930
delle rovine ha paura non comprende la vita. ¶ In
226
1930
verso la Patria che non vedranno mai più! ¶ XXV
227
1930
alla colonna. Il Tarmito non stentò molto a riconoscere
228
1930
che scolava: — Alla guerra non ci si può andare
229
1930
Cesare. — In tanti anni non l’ho mai saputo
230
1930
i calzini, il tacco non combaciava mai col fasciame
231
1930
il Profeta. — Ma ciò non significa già proteggere i
232
1930
sentenziò profeticamente Isaia. — Noi non saremo sconfitti perchè la
233
1930
senza rompere l’uovo non si fa frittate, che
234
1930
vince la guerra e non l’arme buona. Guerra
235
1930
buona. Guerra e compassione non stanno insieme. Dopo la
236
1930
è un campo infedele. ¶ — Non siamo sicuri sul mare
237
1930
Mi poso ovunque, ma non sul mare: dice l
238
1930
stiva inesplicabili alla gente non cognita della navigazione, che
239
1930
secondo la vostra giustizia. ¶ Non entrate in giudizio col
240
1930
apparvero, sulle loro fiancate non si scorgeva lume. I
241
1930
costato, ma la bestia non guattì nè abbaiò, uggiolò
242
1930
c’era tanto da non vedere più aria. Forse
243
1930
anche la bestia. ¶ — Che non fosse un lustrascarpe. ¶ — Con
244
1930
una botte. ¶ — L’acqua non frigge in verun luogo
245
1930
forme strane: la sera non sassate mai le bestie
246
1930
di cui il Tarmito non ricordava l’effige, gli
247
1930
il Tarmito dal Cielo. ¶ — Non ne ho veruna. ¶ — Di
248
1930
voltò: del tempo passato non vide altro che una
249
1930
mondo, simili a te non ne ho mai visti
250
1930
nemico dinanzi a noi non ci rimarrebbe barba radicia
251
1930
a te la “brennosa” non divaga? ¶ — Che ne dici
252
1930
Fino a tanto che non hanno ammazzato quei tanti
253
1930
Beccato” — il Tarmito tacque. ¶ — Non hai favella? ¶ — Noi si
254
1930
sdrucito da una bulletta non ribadita, il taglio gemè
255
1930
della sua sorella ma non gli disvelare che mi
256
1930
perdono su di me non lo prendi? ¶ Il Tarmito
257
1930
verso le fiamme e non vi trovava che cenere
258
1930
tanto osasti, degno altro non sei che d’andare
259
1930
sciolti sui campi abbandonati. Non un uomo valido premeva
260
1930
vanga affilata, il granturco non sarchiato abbassava il capo
261
1930
mazzengo sfioriva, le viti non cimate s’attortigliavano sui
262
1930
digrumato il cuore e non gli erano lasciati altro
263
1930
la via del mare non saranno più merce da
264
1930
l’ero in prigionìa ¶ non mi ci volle mai
265
1930
è dissanguato adagio adagio. ¶ — Non ha sofferto niente. ¶ — Sempre
266
1930
è uscito il mare? ¶ — Non ci sono ne barche
267
1930
l’Italia, anche quando non ero cognito. Per difendere
268
1930
scampanavano sopra gli zaini. ¶ — Non lo senti che pare
269
1930
della sassaia. ¶ — In terra non saprai mai dove vai
270
1930
mare e di lui non si seppe più nè
271
1930
marinaio. — L’inferno, ma non temere i primi a
272
1930
che guardano la terra. ¶ — Non hanno capito! ¶ — Che hai
273
1930
colta d’infingardìa e non si vide più. Il
274
1930
peccati. ¶ XXX. ¶ Quelli che non avevano capito camminavano sulla
275
1930
mia madre. ¶ — Per te non ho più occhi da
276
1930
pare incenerito, il pensiero non ha ricetto sicuro nel
277
1930
moriremo qui sulla sassaia. Non hanno capito. Loro si
278
1930
dal piano di Bestrigna non rivincevano il bruciaticcio del
279
1930
abbaio dei cani. ¶ — Qui non avevano mai sparato. ¶ — Siamo
280
1930
diacciato come il marmo. ¶ — Non gli si sente più
281
1930
la cucina da campo? ¶ — Non siete ancora pieni di
282
1930
osservato che una verla non restò mai di far
283
1930
dietro un paradosso. ¶ — Qui non ci arriviamo. ¶ — Sarebbe come
284
1930
è giorno di sole: non si può morire. ¶ — Felice
285
1930
la testa nel ventre. ¶ — Non l’empiresti con la
286
1930
purgherebbero con la “brennosa”. ¶ — Non hanno capito — sentenziò il
287
1930
mangiato la vita, ora non ne abbiamo più. ¶ Al
288
1930
gener nostro il fato ¶ non donò che il morire
289
1930
Speriamo che una bomba non flagelli tutto. Sarebbe la
290
1930
un capolavoro. ¶ — I capilavori non hanno fine. Ebbero un
291
1930
coccole fiorivano l’erba non mietuta. L’albero maestro
292
1930
fiammeggiò spietato, gli uccelli non cantarono più, le acque
293
1930
persero il corso, foglia non si muoveva. Il prete
294
1930
campi, per immensa distesa non scorsero bovi, non carra
295
1930
distesa non scorsero bovi, non carra, non aratri nè
296
1930
scorsero bovi, non carra, non aratri nè donne intente
297
1930
uno di quelli che non eri contento del tuo
298
1930
quelli che dicevi: Così non si può più andare
299
1930
quelli che sospiri: Così non si può andare avanti
300
1930
ci troveremo, urlerai: Così non si può andare avanti
301
1930
del mare. ¶ — Sono io, non temete, parve strepitare la
302
1930
e gelo. I boschi non esistevano più, li aveva
303
1930
acqua diacciavano le lame. ¶ Non spuntava mai il giorno
304
1930
sui lastroni d’acciaio. Non v’era spazio che
305
1930
v’era spazio che non gocciolasse. La nebbia fitta
306
1930
stesso del rio grande non s’era anche spento
307
1930
tua va pellegrina: ¶ mai non posi e notte e
308
1930
sotto il mento per non perdere nemmeno una briciola
309
1930
erano stirpati, di loro non rimaneva altro che il
310
1930
il pietrisco del Carso non mi sarà tirato a
311
1930
mie ossa e se non potrò salvarmi dalle scheggie
312
1930
scheggie, di noi Malfatti non resterà nulla e se
313
1930
Speriamo che la sorte non vi sia contraria. ¶ — Speriamo
314
1930
tua madre. ¶ — Anche tu non dirazzi. ¶ — La guerra salva
315
1930
fatto col mestone, se non si rimuove, il buono
316
1930
al godi-godi. ¶ — Inguviatevi. ¶ — Non guardate noi. ¶ — L’esalazione
317
1930
è come il mare. ¶ — Non secca mai. ¶ I soldati
318
1930
faccia pro. ¶ — Se no non prende. ¶ Una scrofa l
319
1930
per i baffi. ¶ Perchè non m’abbracci mai. ¶ — È
320
1930
bussola. ¶ — Donna di mondo non mi streghi nemmeno qui
321
1930
dal tubo. O che non hai faccia da mostrare
322
1930
da un quidde, prezzi non ci sono, tanto anche
323
1930
a quest’ora. O non lo sapete che ci
324
1930
all’elemosina. Ma tu non lo sai che per
325
1930
dei proiettili perchè questi non arroventassero entro la volata
326
1930
e sulle coltri, che non scaldano mai come il
327
1930
all’affanno ¶ che più non hanno ¶ pace nel cuor
328
1930
più chiare. La notte non rivinceva il cielo luminoso
329
1930
di vette. Le spere non scioglievano più le stelle
330
1930
parve alzarsi ed abbassarsi non altrimenti che il ventre