Pantaleo Carabellese, Il problema della filosofia in Kant, 1938
concordanze di «non»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1938 | di validità soltanto soggettiva non bastano. Fin che sto | ||
2 | 1938 | soggettivo, ho rappresentazioni sensibili, non sono in quella ordinata | ||
3 | 1938 | universale concetto, la coscienza non è più soggettiva ma | ||
4 | 1938 | intelletto, apriori, concetto che non fa altro che determinare | ||
5 | 1938 | della coscienza, cioè la non coscienza. Se ne è | ||
6 | 1938 | all'io universale assoluto. Non è passaggio; è un | ||
7 | 1938 | salti che si facciano, non si può uscire: l | ||
8 | 1938 | mente (Obiekt e Gegenstand) non si possono staccare dalla | ||
9 | 1938 | inteso bene, l'oggetto non si potrà più dire | ||
10 | 1938 | dire qualche cosa di non coscienza. E allora la | ||
11 | 1938 | in generale di Kant non è dunque nè un | ||
12 | 1938 | coscienza. Kant certo questo non ci dice esplicitamente, ma | ||
13 | 1938 | ci dice esplicitamente, ma non pochi e non piccoli | ||
14 | 1938 | ma non pochi e non piccoli sono i motivi | ||
15 | 1938 | a pag. 88: «il concetto non fa altro che determinare | ||
16 | 1938 | a dei giudizi...»; e 96: «non vi sono condizioni di | ||
17 | 1938 | i concetti intellettivi puri non sono più che concetti | ||
18 | 1938 | questo «perchè», quantunque io non lo vedessi esplicitamente, non | ||
19 | 1938 | non lo vedessi esplicitamente, non ne facessi un giudizio | ||
20 | 1938 | concetti tratti dall'intuizione, non fosse venuto ad aggiungersi | ||
21 | 1938 | implicito alla intuizione, ma non deducibile da essa». E | ||
22 | 1938 | concetto puro come tale non è deducibile dalla intuizione | ||
23 | 1938 | il trovarli in essa non solo non ci allontana | ||
24 | 1938 | in essa non solo non ci allontana dalla realtà | ||
25 | 1938 | la coscienza in generale non ci indica esplicitamente questi | ||
26 | 1938 | questi concetti intellettivi puri non sono altro che il | ||
27 | 1938 | questi modi di giudicare. Non dunque critica di essi | ||
28 | 1938 | una rapsodia, perchè Aristotele non le ha dedotte. Già | ||
29 | 1938 | causa», ecc.... Per Kant non c'è possibilità di | ||
30 | 1938 | abbiam visto, questo secondo non può essere scisso dal | ||
31 | 1938 | assicurata dalla categoricità. Aristotele non fa (e certo non | ||
32 | 1938 | non fa (e certo non poteva fare a suo | ||
33 | 1938 | nella coscienza, per quanto non più chiusa nei soggetti | ||
34 | 1938 | Diremo: «è così», e non più soltanto «per me | ||
35 | 1938 | nel punto di partenza, non siamo ancora alla legalità | ||
36 | 1938 | legalità universale di natura, non abbiamo ancora risoluto il | ||
37 | 1938 | quello di oggettività Kant non venne inteso. Si prova | ||
38 | 1938 | ci ripete continuamente che non può essere tratta dall | ||
39 | 1938 | in una determinata esperienza, non per ciò questa sarebbe | ||
40 | 1938 | necessità della esperienza, e non può non parlarne se | ||
41 | 1938 | esperienza, e non può non parlarne se l'oggettività | ||
42 | 1938 | sono nella esperienza, provengono non da quanto di empirico | ||
43 | 1938 | e del poi, che non si riferiscono alla esteriorità | ||
44 | 1938 | la spazialità. Il tempo non c'entra con la | ||
45 | 1938 | è possibilità di esperienza, non esperienza di fatto che | ||
46 | 1938 | sinteticità (realtà). Il conoscere non è scisso dalla natura | ||
47 | 1938 | conoscitivo e il naturale) non fossero fondamentalmente uno, non | ||
48 | 1938 | non fossero fondamentalmente uno, non ci potrebbe essere nè | ||
49 | 1938 | ho di questa cattedra non posso invitare nessun altro | ||
50 | 1938 | un oggetto? dall'imprescindibile, non arbitrario consentimento di tutti | ||
51 | 1938 | tutti e sempre. Consentimento non arbitrario anche il mio | ||
52 | 1938 | intuìto anche dagli altri non si risolve nella soggettiva | ||
53 | 1938 | siamo ciascuno un ciascuno, non potremmo convenire nell'affermazione | ||
54 | 1938 | ciascuno di noi e non ci sarebbe il tavolo | ||
55 | 1938 | sarebbe il tavolo (e non ci saremmo, aggiungo, neppure | ||
56 | 1938 | tanto è possibile questo non arbitrario consentimento universale in | ||
57 | 1938 | è elevato ad oggetto: non è più soltanto un | ||
58 | 1938 | quid universale e necessario, non è più un singolare | ||
59 | 1938 | la scoperta di Kant, non è, come si è | ||
60 | 1938 | come conoscente. Kant questo non ha mai detto nè | ||
61 | 1938 | scoperta kantiana, quantunque Kant non ne sia sempre esplicitamente | ||
62 | 1938 | scoperta di Kant e non l'inconoscibilità della cosa | ||
63 | 1938 | in sè come noumeno non è che l'oggetto | ||
64 | 1938 | sua purezza, l'oggetto non natura ma coscienza pura | ||
65 | 1938 | stessa. ¶ Ma di questo non qui e non ora | ||
66 | 1938 | questo non qui e non ora. Basta avervi accennato | ||
67 | 1938 | implicito alla intuizione ma non deducibile da essa. ¶ «Perciò | ||
68 | 1938 | ed universalità e «sebbene non conosciamo l'oggetto in | ||
69 | 1938 | primo grado del conoscere non c'è Obiekt (che | ||
70 | 1938 | c'è Obiekt (che non c'è, secondo Kant | ||
71 | 1938 | conoscere) divenuto fenomeno intuito, non c'è Gegenstand perchè | ||
72 | 1938 | c'è Gegenstand perchè non c'è ancora il | ||
73 | 1938 | fronte, fuori, cioè che non è coscienza, proprio per | ||
74 | 1938 | l'oggetto in sè non sia conosciuto, proprio perchè | ||
75 | 1938 | che mi fa dire: non ci sono solo io | ||
76 | 1938 | unità solida del concetto non possono non esserci le | ||
77 | 1938 | del concetto non possono non esserci le note, cioè | ||
78 | 1938 | quanto formuliamo il giudizio. Non è dunque possibile pensare | ||
79 | 1938 | senza che questo concetto non abbia in sè, non | ||
80 | 1938 | non abbia in sè, non sia anche un atto | ||
81 | 1938 | spetta soltanto all'intelletto)». Non dobbiamo dunque accusare di | ||
82 | 1938 | soltanto rappresentare, il conoscere non può adempire al suo | ||
83 | 1938 | a rappresentazione della realtà, non sarebbe mai la realtà | ||
84 | 1938 | parlamenti rappresentativi di popolo: non può esserci un assoluto | ||
85 | 1938 | rappresentante (coscienza). Il conoscere non è dunque soltanto rappresentare | ||
86 | 1938 | della conoscenza - rappresentazione, ma non se ne rende conto | ||
87 | 1938 | del mio stato», dunque, non nega l'oggettività, ma | ||
88 | 1938 | manca. ¶ «Per l'esperienza non è sufficiente, come comunemente | ||
89 | 1938 | del giudicare; da ciò non nasce una validità universale | ||
90 | 1938 | considerata una incoerenza kantiana) non basta per uscire da | ||
91 | 1938 | questa è giudizio, sebbene non sia esperienza. E per | ||
92 | 1938 | del giudicare, dovrebbe bastare. Non basta, perchè Kant ammette | ||
93 | 1938 | giudicare schiettamente soggettivo (percettivo, non fatto dall'intelletto); se | ||
94 | 1938 | essendo facoltà del concetto, non può non essere universale | ||
95 | 1938 | del concetto, non può non essere universale e necessario | ||
96 | 1938 | per Kant giudizi, ma non sono oggettivi. E perciò | ||
97 | 1938 | alla realtà naturale, concepita non soltanto come insieme di | ||
98 | 1938 | in tale caso noi non ne sapremmo niente. Infatti | ||
99 | 1938 | delle cose in sè non potremmo avere conoscenza nè | ||
100 | 1938 | avere conoscenza nè apriori (non potremmo chiuderci nel pensante | ||
101 | 1938 | aposteriori (da quest'ultima non risulterebbe la necessità e | ||
102 | 1938 | la necessità e quindi non ci sarebbero leggi, perchè | ||
103 | 1938 | legalità ci risulta, dunque non è delle cose in | ||
104 | 1938 | che troviamo nella natura non possono essere le cose | ||
105 | 1938 | secondo problema: queste cose, non ostante che non possano | ||
106 | 1938 | cose, non ostante che non possano essere cose in | ||
107 | 1938 | sì che una cosa non possa star sola per | ||
108 | 1938 | e propria scienza, e non della fisica sperimentale, che | ||
109 | 1938 | assoluta universalità e necessità, non interessa Kant. ¶ Per capire | ||
110 | 1938 | legalità. Ma questa legalità non ci sarebbe, se non | ||
111 | 1938 | non ci sarebbe, se non ci fossero le cose | ||
112 | 1938 | le cose in sè non la conosceremmo; perciò riguarda | ||
113 | 1938 | questi oggetti di natura non fossero quelli della esperienza | ||
114 | 1938 | esperienza nascente dal sentire non avremmo nessuna prova che | ||
115 | 1938 | mai, aver valore, ma non per la realtà naturale | ||
116 | 1938 | la realtà naturale; perchè non avremmo la prova che | ||
117 | 1938 | casa; pare che esso non investa la legalità, ma | ||
118 | 1938 | quegli oggetti della esperienza, non può porsi senza l | ||
119 | 1938 | spogli di qualificazione empirica, non nascerebbe l'esigenza del | ||
120 | 1938 | concreti. Tra questi e non tra i primi si | ||
121 | 1938 | che (pag. 79) «qui noi non abbiamo da fare con | ||
122 | 1938 | si noti bene, partiamo non dall'esperienza di osservazione | ||
123 | 1938 | come materiale della legalità, non sono gli oggetti già | ||
124 | 1938 | empirici e d'esperienza non c'è una inversione | ||
125 | 1938 | dire che la empiricità non basta a definire l | ||
126 | 1938 | anche se in questa non si può escludere del | ||
127 | 1938 | per intenderci, la vita non è definitoria della umanità | ||
128 | 1938 | di percezione. Gli ultimi non han bisogno di alcun | ||
129 | 1938 | un soggetto pensante» (nesso non in senso di giudizio | ||
130 | 1938 | intellettivo; egli mostrerà che non è possibile percezione senza | ||
131 | 1938 | che oggettiva la percezione, non la percezione, che, come | ||
132 | 1938 | risultano esistenti, e che non possono risultare esistenti se | ||
133 | 1938 | possono risultare esistenti se non in quel sentire, che | ||
134 | 1938 | intuita. Cioè questi esistenti non ci risultano che nel | ||
135 | 1938 | apriorità; laddove l'esperienza non ci farà perdere la | ||
136 | 1938 | di empiricità). Questa esperienza non solo non esclude l | ||
137 | 1938 | Questa esperienza non solo non esclude l'oggettività, cioè | ||
138 | 1938 | esclude l'oggettività, cioè non è soltanto soggettiva, come | ||
139 | 1938 | quanto la realtà intuita non è più soltanto intuizione | ||
140 | 1938 | cosa che altri può non dire, questo che faccio | ||
141 | 1938 | è un giudizio che non vale per altri. L | ||
142 | 1938 | oggetto no, anche io non posso che intuirlo: «Quando | ||
143 | 1938 | l'oggetto, che pur non è dato se non | ||
144 | 1938 | non è dato se non nella intuizione soggettiva che | ||
145 | 1938 | e del tempo; essa non è altro che la | ||
146 | 1938 | ultime però, per Kant, non interessano la scienza: il | ||
147 | 1938 | colore, il suono, ecc. non saranno mai suscettibili di | ||
148 | 1938 | scienza, perché imprescindibilmente soggettivi, non necessari ed universali perchè | ||
149 | 1938 | necessari ed universali perchè non apriori, e quindi incapaci | ||
150 | 1938 | nostro sentire puro, allora non è scienza della realtà | ||
151 | 1938 | confermando che la matematica non può riguardare l'in | ||
152 | 1938 | proprio perchè è conoscenza. Non è possibile che la | ||
153 | 1938 | perduto il conoscere e non sarebbe guadagnata la realtà | ||
154 | 1938 | matematicamente (anche se matematici non ci diciamo), e poi | ||
155 | 1938 | risponde alla matematica e non viceversa. Se lo spazio | ||
156 | 1938 | cose in sè, ciò non potrebbe avvenire. Lo spazio | ||
157 | 1938 | intuire puro del senziente non è affatto idealismo nè | ||
158 | 1938 | cosa in sè, io non la intuisco col mio | ||
159 | 1938 | cosa di esistente che non sono io stesso senziente | ||
160 | 1938 | questa essenza da me non conosciuta c'è una | ||
161 | 1938 | meglio, l'intuizione fenomenica non esclude ma anzi richiede | ||
162 | 1938 | mi insegnerà poi a non scambiare il fenomeno intuito | ||
163 | 1938 | mio sentire, insiste Kant, non esclude ma richiede tale | ||
164 | 1938 | essendo il sentire puro, non per questo è qualcosa | ||
165 | 1938 | che è vero, e non può non essere così | ||
166 | 1938 | vero, e non può non essere così, che la | ||
167 | 1938 | ed avere una quantità), non può essere l'essenza | ||
168 | 1938 | cosa, la cui essenza non è quella matematica che | ||
169 | 1938 | in sè, perchè altrimenti non ci sarebbe potuta essere | ||
170 | 1938 | e di ingannevole; fenomeno non è illusione, ma è | ||
171 | 1938 | dunque, si obbietta Kant, non è tutto illusione o | ||
172 | 1938 | che spazio e tempo non investono la essenza intima | ||
173 | 1938 | intuirle estese e temporanee, non sono esse una nostra | ||
174 | 1938 | una nostra comune allucinazione? Non è vero; anzi, dice | ||
175 | 1938 | è nello spirito, ma non è spirituale; spirito è | ||
176 | 1938 | essenziali: senza di essi non c'è cogito. Pure | ||
177 | 1938 | cosa (il sentire), che non è essenziale al cogito | ||
178 | 1938 | un qualche cosa che non è spirito; ad es | ||
179 | 1938 | è dello spirito ma non gli è essenziale: indizio | ||
180 | 1938 | se Dio, facendomi tale, non ha voluto ingannarmi. ¶ Leibniz | ||
181 | 1938 | della monade leibniziana. ¶ Kant non accetta questa concezione del | ||
182 | 1938 | si fermasse il conoscere, non sarebbe neppure conoscere; mancherebbe | ||
183 | 1938 | vedremo) di oggettività. Perciò non c'è solo questo | ||
184 | 1938 | nella conoscenza. Tale innesto non toglie che il sentire | ||
185 | 1938 | quanto a me risultante) non sono tolte ma poste | ||
186 | 1938 | loro reale esistenza; altrimenti non ci sarebbe il mio | ||
187 | 1938 | ideali le cose ideali. Non è però idealismo sognante | ||
188 | 1938 | senso e di scienza, non può riuscire mai a | ||
189 | 1938 | dottrina, dunque – dice Kant – non è idealismo, se per | ||
190 | 1938 | scienza, nonostante la idealità (non appartenenza alle cose in | ||
191 | 1938 | delle costruzioni concettuali matematiche. Non è questo però il | ||
192 | 1938 | sentiamo di vivere e non soltanto in un acausale | ||
193 | 1938 | affermato che la matematica non è sintetica ma analitica | ||
194 | 1938 | fondata sul principio di non contraddizione), ma esse non | ||
195 | 1938 | non contraddizione), ma esse non costituiscono conoscenza reale. Questa | ||
196 | 1938 | in tale conoscenza reale non c'è alcuna necessità | ||
197 | 1938 | cioè tale conoscenza reale non è raggiunta. Hume riconosce | ||
198 | 1938 | osserva che la matematica non riguarda la realtà ma | ||
199 | 1938 | costituire le idee. ¶ Kant non accetta questo: per lui | ||
200 | 1938 | accetta questo: per lui non è vero ciò che | ||
201 | 1938 | dice che la matematica non riguardi la realtà esistenziale | ||
202 | 1938 | è anche sapere sintetico; non è vero che nelle | ||
203 | 1938 | c'era nel soggetto; non è vero che esse | ||
204 | 1938 | è vero che esse non abbiano riferimento alla realtà | ||
205 | 1938 | realtà, investe la realtà; non è pura astrazione ideale | ||
206 | 1938 | presenza dell'oggetto. Matematicizzare non è discorrere, è intuire | ||
207 | 1938 | tali enti matematici, che non sono però i materiali | ||
208 | 1938 | sono enti intuitivi puri, non materiati, non qualificati sensibilmente | ||
209 | 1938 | intuitivi puri, non materiati, non qualificati sensibilmente. ¶ Il sapere | ||
210 | 1938 | essere pura; la sinteticità non deve essere a discapito | ||
211 | 1938 | se no, la matematica non sarebbe conoscenza universale necessaria | ||
212 | 1938 | universale necessaria e quindi non sarebbe scienza. ¶ Tale intuitività | ||
213 | 1938 | scienza. ¶ Tale intuitività, però, non esclude la concettualità della | ||
214 | 1938 | e perciò intuire apriori non dovrebbe essere possibile. Per | ||
215 | 1938 | la cosa in sè non è il suo fenomeno | ||
216 | 1938 | intuente e cioè senziente non darà mai l'intuizione | ||
217 | 1938 | apriori; pure per Kant non è tale. Se ci | ||
218 | 1938 | esercitare, pur sempre avendola, non è che l'atto | ||
219 | 1938 | esplicitamente che il conoscere non intellettivo è informe, cioè | ||
220 | 1938 | una forma del sentire? Non pretendiamo di risolvere il | ||
221 | 1938 | intuizione pura. ¶ Il senso non è discorsivo, ma unicamente | ||
222 | 1938 | e viceversa l'intelletto non è intuitivo, ma discorsivo | ||
223 | 1938 | b) Presupposta obbiezione sulla non realtà della matematica. Risposta | ||
224 | 1938 | questa obbiezione: 1) tale realtà non può essere inseità delle | ||
225 | 1938 | no. Quella realtà che non deve sfuggire al conoscere | ||
226 | 1938 | senz'altro, se essa non è che un «insè | ||
227 | 1938 | è spazieggiare: la coscienza non può avere immagine di | ||
228 | 1938 | come intuire, in quanto non possiamo non aver coscienza | ||
229 | 1938 | in quanto non possiamo non aver coscienza dell'intuire | ||
230 | 1938 | intuizione empirica (sensibilmente qualitativa) non può non avere la | ||
231 | 1938 | sensibilmente qualitativa) non può non avere la sua purezza | ||
232 | 1938 | la sua purezza intuitiva (non essere cioè proprio una | ||
233 | 1938 | una intuizione) e cioè non avere la sua apriorità | ||
234 | 1938 | gli oggetti primi ineliminabili, non vi troveremo che spazio | ||
235 | 1938 | come elementi da sintetizzare non sono il 12, che è | ||
236 | 1938 | quid nuovo che pur non è che sintesi di | ||
237 | 1938 | Se spazio e tempo non fossero in nessun modo | ||
238 | 1938 | scienza, allora l'intuire non puro non fa scienza | ||
239 | 1938 | l'intuire non puro non fa scienza. Il fenomeno | ||
240 | 1938 | scientificabile; il fenomeno empirico non avrà mai l'universalità | ||
241 | 1938 | concesse le sue grazie. Non poteva cessare, perchè la | ||
242 | 1938 | di tanti, di tutti, non era il non esserci | ||
243 | 1938 | tutti, non era il non esserci ancora della Critica | ||
244 | 1938 | filosofia, anzi la metafisica, non cominciò certo solo con | ||
245 | 1938 | certo solo con Kant, non ostante che egli ne | ||
246 | 1938 | su problemi di metafisica non è certo cessato dopo | ||
247 | 1938 | dopo la sua Critica, non ostante che certo quella | ||
248 | 1938 | oggi più che mai, non è vano il richiamo | ||
249 | 1938 | matematica e della fisica, non della metafisica. L'oggetto | ||
250 | 1938 | pur problematico della metafisica non ci risulta esplicitamente. Kant | ||
251 | 1938 | spirituale umana in Kant non è mai nato il | ||
252 | 1938 | dubbio. Il «se» quindi non riguarda l'esserci della | ||
253 | 1938 | risolvere, nasce, dicemmo, dal non constare della metafisica come | ||
254 | 1938 | scienza, in quanto essa non è da tutti ammessa | ||
255 | 1938 | dogmatica. Kant, per ora, non ne ritiene alcuna come | ||
256 | 1938 | Kant, prima della Critica non sussiste. ¶ Il metodo da | ||
257 | 1938 | concetto problematico della filosofia non basterebbe. Per fortuna (pag | ||
258 | 1938 | necessaria (necessaria, cioè che non può non essere; universale | ||
259 | 1938 | cioè che non può non essere; universale, cioè valida | ||
260 | 1938 | dire: questo per me non vale). Tale universalità e | ||
261 | 1938 | Tale universalità e necessità non può fondarsi sull'esperienza | ||
262 | 1938 | di tutta l'umanità, non per questo sarebbe scienza | ||
263 | 1938 | molti o di tutti non può fondare la necessità | ||
264 | 1938 | e finirà; oggi questo non si intende: si è | ||
265 | 1938 | evitare un equivoco: questo non fondarsi della universalità e | ||
266 | 1938 | della conoscenza sulla esperienza non vuol dire escludere tale | ||
267 | 1938 | carattere kantiano della scienza: non fondarsi sull'esperienza ma | ||
268 | 1938 | matematica e fisica e non sul se ci sia | ||
269 | 1938 | costituire conoscenza la scienza, non basta il carattere di | ||
270 | 1938 | apriori, e cioè fondata non sulla esperienza ma sullo | ||
271 | 1938 | ma sullo stesso pensiero, non sarebbe conoscenza, in quanto | ||
272 | 1938 | sarebbe conoscenza, in quanto non riguarderebbe la realtà. La | ||
273 | 1938 | apriori le nozioni scientifiche non dipendono dalla esperienza, ma | ||
274 | 1938 | analitici, cioè esplicativi, che non apportano nulla di nuovo | ||
275 | 1938 | concetto di corpo quindi non si è avvantaggiato con | ||
276 | 1938 | il corpo è pesante; non è necessario, secondo Kant | ||
277 | 1938 | in analitici e sintetici non è qualche cosa che | ||
278 | 1938 | per tutti i pensanti, non devono i concetti che | ||
279 | 1938 | un nesso oggettivo che non si sa come risulti | ||
280 | 1938 | come abbiamo già detto, non intende porre e risolvere | ||
281 | 1938 | schietta logica formale, che non riguardi la realtà di | ||
282 | 1938 | ciò che si pensa. Non saremmo nella conoscenza. ¶ Questa | ||
283 | 1938 | mentale, alla esistenziale (e non puramente essenziale) realtà della | ||
284 | 1938 | perchè, se fosse analitica, non avrebbe questo riferimento alla | ||
285 | 1938 | mentale, di essenze pensate; non sarebbe, come invece deve | ||
286 | 1938 | Chiusa nella sua analiticità, non avrebbe rapporto di sorta | ||
287 | 1938 | con l'esperienza. ¶ Conoscere non è fantasticare, nè chiudersi | ||
288 | 1938 | se fino a lui non aveva ancora dato luogo | ||
289 | 1938 | della possibilità della conoscenza: non hanno visto che il | ||
290 | 1938 | che il criticismo kantiano non è solo il problema | ||
291 | 1938 | filosofo d'ora innanzi non potrà fare la sua | ||
292 | 1938 | la sua filosofia se non risolve anche coerentemente ad | ||
293 | 1938 | Per questo infatti egli non potrà rivolgersi a nessuno | ||
294 | 1938 | della filosofia per Kant non è soltanto uno dei | ||
295 | 1938 | che nella sua opera non c'era nulla di | ||
296 | 1938 | per i futuri maestri, non ad uso di scolari | ||
297 | 1938 | scolari (pag. 5), e che non sono per coloro «che | ||
298 | 1938 | storia della filosofia. Che non si possa filosofare senza | ||
299 | 1938 | vero che il filosofare non si risolve solo nella | ||
300 | 1938 | filosofico precedente, e cioè non è soltanto la ripresentazione | ||
301 | 1938 | ma dalla concretezza (che non è soltanto storica) dell | ||
302 | 1938 | è tale scienza. Questa non può permettere tale duplice | ||
303 | 1938 | anzi opposta presentazione: permettendola non sarebbe più, come deve | ||
304 | 1938 | sugli stessi problemi, ma non è vero affatto che | ||
305 | 1938 | i difetti dell'altro, non lo rinnega, lo integra | ||
306 | 1938 | lo integra. Ancora oggi non solo non è svanito | ||
307 | 1938 | Ancora oggi non solo non è svanito ma è | ||
308 | 1938 | scienza della natura egli non si accontenta più; ne | ||
309 | 1938 | questa che pare ma non è mutevolezza, Kant elogia | ||
310 | 1938 | scienza che sia filosofia non sarà possibile risolvere nessun | ||
311 | 1938 | c) sarà sicuro che non esiste ancora una metafisica | ||
312 | 1938 | ancora una metafisica perchè non si sono ancora avverate | ||
313 | 1938 | attuata prima della Critica non era scienza. ¶ Questa la | ||
314 | 1938 | dell'errore. Per Kant non c'era stata fino | ||
315 | 1938 | niuno seppe trarre vantaggio; non lo trasse certo, secondo | ||
316 | 1938 | vede che la causalità non è un risultato dell | ||
317 | 1938 | necessario ed identico, che non può constatarsi nelle cose | ||
318 | 1938 | nesso oggettivo della causalità non è tale, esso è | ||
319 | 1938 | ai rapporti tra idee; non può portar questa nell | ||
320 | 1938 | nel campo dei fatti; non c'è scienza dell | ||
321 | 1938 | è scienza dell'essere, non esiste la metafisica. ¶ Di | ||
322 | 1938 | presenta in questi termini: Non può, anzi non deve | ||
323 | 1938 | termini: Non può, anzi non deve il principio di | ||
324 | 1938 | come principio necessitante, e non deve così e solo | ||
325 | 1938 | esperienza, con la sua non necessaria successione di eventi | ||
326 | 1938 | sua nella umana speculazione, non solo non trovava risposta | ||
327 | 1938 | umana speculazione, non solo non trovava risposta, ma non | ||
328 | 1938 | non trovava risposta, ma non era neppure possibile porre | ||
329 | 1938 | dal fatto, che egli non si propose la questione | ||
330 | 1938 | principio di causa: questo «non è affatto l'unico | ||
331 | 1938 | quant'altra mai; indagine non mai tentata; indagine, a | ||
332 | 1938 | e svolgere la quale non esisteva ancora neppure l | ||
333 | 1938 | la logica aristotelica). Ma non si era pensato di | ||
334 | 1938 | essere in quanto tale. Non si vedeva l'inerenza | ||
335 | 1938 | come soltanto oggettivi e non costitutivi perciò del conoscere | ||
336 | 1938 | tanti, cui la metafisica non concesse le sue grazie | ||
337 | 1938 | ragioni mi persuasero a non esporre risultati di nuove | ||
338 | 1938 | fine che li unisce. ¶ Non vi misi le mani | ||
339 | 1938 | ha voluto dimostrare che non c'è un problema | ||
340 | 1938 | Benedetto Croce! I filosofi non devono esserci più, perchè | ||
341 | 1938 | spirituale, oltre la quale non c'è nulla. E | ||
342 | 1938 | spirituale è filosofia; cioè non v'ha più filosofia | ||
343 | 1938 | quali ragioni tal dubbio non è raro che si | ||
344 | 1938 | la soluzione di essi non c'è neppure il | ||
345 | 1938 | il pensare e perciò non c'è nessun pensante | ||
346 | 1938 | senza la loro soluzione non c'è il pensiero | ||
347 | 1938 | nessuna cosa, e perciò non c'è nulla. (Già | ||
348 | 1938 | in questi soli, i non filosofi diventano (e sono | ||
349 | 1938 | praticanti, mestieranti del pensiero, non pensatori, cioè non veramente | ||
350 | 1938 | pensiero, non pensatori, cioè non veramente pensanti. La vera | ||
351 | 1938 | filosofi. Di rivalsa, i non filosofi tacciano i filosofi | ||
352 | 1938 | la sua incomprensibilità e non rimarrà più nulla: altro | ||
353 | 1938 | essi sono veramente i non pensanti! In determinate contingenze | ||
354 | 1938 | filosofia, proprio in quanto non sanno risolvere tale difficoltà | ||
355 | 1938 | il vivere conta e non il pensare. ¶ Dal punto | ||
356 | 1938 | persone sarebbero archivi e non persone vive che vivano | ||
357 | 1938 | concreto, il vero sapere non è quello speculativo, ma | ||
358 | 1938 | che nella sua vuotezza non è nulla; non v | ||
359 | 1938 | vuotezza non è nulla; non v'è che la | ||
360 | 1938 | del vivere umano che non è filosofia. I filosofi | ||
361 | 1938 | filosofia. I filosofi, se non sono morti archivi, sono | ||
362 | 1938 | La filosofia dello spirito non potendo dirci chi siano | ||
363 | 1938 | la filosofia dell'atto non potendo dirci che cosa | ||
364 | 1938 | cui è sintomo. ¶ Ma non per questo dobbiamo, come | ||
365 | 1938 | quando si dice critica. Non riconosceremmo, non trarremmo vantaggio | ||
366 | 1938 | dice critica. Non riconosceremmo, non trarremmo vantaggio dal sintomo | ||
367 | 1938 | dal sintomo febbrile, filosoficamente non vivremmo. ¶ Per noi rimane | ||
368 | 1938 | che appartiene a tutti: non vi sarebbe dunque uno | ||
369 | 1938 | che tutti devono sapere: non vi sarebbe dunque uno | ||
370 | 1938 | un problema, dove altri non lo vedeva. Prima di | ||
371 | 1938 | valore della filosofia, ma non si dubitava della esistenza | ||
372 | 1938 | filosofia ci sarà, ma non ha valore; è la | ||
373 | 1938 | fede. In questi atteggiamenti non ci sono dubbi circa | ||
374 | 1938 | le conoscenze e che non bisognava che rinverdire, spiegare | ||
375 | 1938 | erano state mostrate parallele, non divergenti ma costituenti un | ||
376 | 1938 | dalla rivelazione religiosa, ma non rinnegandola. Ma proprio questo | ||
377 | 1938 | un pur luminoso passato, non si cammina; ci siamo | ||
378 | 1938 | semplice constatazione di Hume: non vedete che questa conoscenza | ||
379 | 1938 | ne sia l'origine, non ha nessun valore, perché | ||
380 | 1938 | ha nessun valore, perché non può attingere l'essenza | ||
381 | 1938 | infatti tante metafisiche ma non la metafisica. Cioè la | ||
382 | 1938 | metafisica. Cioè la filosofia non ha quella universalità e | ||
383 | 1938 | metafisica c'è o non c'è come scienza | ||
384 | 1938 | Possibilità, ricordiamo, per Kant non è che l'essenza | ||
385 | 1938 | diciamo esperienza: questa conoscenza non par possibile se non | ||
386 | 1938 | non par possibile se non presupponiamo già come reale | ||
387 | 1938 | con questo nesso ma non sapendo se attinge o | ||
388 | 1938 | nel nesso sostanziale e non soltanto in quello causale | ||
389 | 1938 | natura una natura che non sia l'esperienza. La | ||
390 | 1938 | di queste cose egli non può avere torto; la | ||
391 | 1938 | fenomeno. La conoscenza umana non è falsificante – come falsificante | ||
392 | 1938 | natura; il fenomeno naturale non è diverso da quello | ||
393 | 1938 | percipienti; il fenomeno naturale non è solo umano, non | ||
394 | 1938 | non è solo umano, non è creazione umana. Ha | ||
395 | 1938 | dalla legalità di natura). Non più dunque scetticismo della | ||
396 | 1938 | con la ragione noi non intendiamo in alcun modo | ||
397 | 1938 | come mucchio (il che non è neppure possibile) pure | ||
398 | 1938 | giudicare e perciò appunto non in sè. La ragione | ||
399 | 1938 | legalità naturale. Questa identificazione non dell'esperienza umana di | ||
400 | 1938 | è soltanto una falsificazione non uno sviluppo di Kant | ||
401 | 1938 | cosa arbitraria ed essi non servirebbero. Sono leggi che | ||
402 | 1938 | riempite del fenomeno e non delle cose in sè | ||
403 | 1938 | Kant forse anche lui non si è liberato del | ||
404 | 1938 | i principi sintetici apriori non sono altro che principi | ||
405 | 1938 | dell'esperienza possibile» e non possono mai essere riferiti | ||
406 | 1938 | sotto una natura conosciuta. Non è così per Kant | ||
407 | 1938 | è così per Kant; non bisogna confondere la cosa | ||
408 | 1938 | semplice contraddizione. Perchè natura non è che possibilità di | ||
409 | 1938 | alla natura soddisfi completamente, non diremo. Rimangono senza risposta | ||
410 | 1938 | sole finiranno; e perchè?) Non credo che si trovi | ||
411 | 1938 | per qualunque natura, quindi non più soltanto per soli | ||
412 | 1938 | delle categorie di giudizio. Non crediamo che Kant si | ||
413 | 1938 | assenza di contenuto e non l'ente intelligibile, la | ||
414 | 1938 | valgano per l'essere, non sono enti, ma solo | ||
415 | 1938 | vera è ciò che non può essere distrutto, ciò | ||
416 | 1938 | essere distrutto, ciò che non diviene, non finisce; e | ||
417 | 1938 | ciò che non diviene, non finisce; e questa essenza | ||
418 | 1938 | questa essenza immutabile che non finisce è solo quella | ||
419 | 1938 | essenza universale e necessaria, non possono essere che idee | ||
420 | 1938 | a dirsi vero. Ma non perciò questo mondo noumenico | ||
421 | 1938 | delle leggi naturali, che non attinge l'essere in | ||
422 | 1938 | fiero della sua scoperta: non devesi più confondere il | ||
423 | 1938 | il mondo noumenico, che non può essere che divino | ||
424 | 1938 | intelletto, soltanto formale e non ontologico. L'ontologismo dell | ||
425 | 1938 | L'intelletto kantiano perciò non è il soggetto, non | ||
426 | 1938 | non è il soggetto, non è l'io; l | ||
427 | 1938 | critica; così le categorie non saranno più scambiate per | ||
428 | 1938 | incapace, chi ne prescinde, non scoprirà mai l'insidia | ||
429 | 1938 | prescindendo dalla Critica. «Ma non può giovare a nulla | ||
430 | 1938 | delle cose in sè) non sia chiaramente dimostrata, e | ||
431 | 1938 | l'autoconoscenza della ragione non divenga vera scienza, nella | ||
432 | 1938 | infruttuoso, quei vani sforzi non saran mai tolti completamente | ||
433 | 1938 | dall'esperienza, ma che non per questo sono enti | ||
434 | 1938 | devono necessariamente avvenire – e non altro che i fenomeni | ||
435 | 1938 | vero invece l'opposto: non è la natura che | ||
436 | 1938 | legalità, la quale perciò non è eterogenea, in quanto | ||
437 | 1938 | sua presenza nell'uomo, non solo supera la singolarità | ||
438 | 1938 | e di cui esso non può spogliarsi; l'intelletto | ||
439 | 1938 | intelletto umano per Kant non dà esso a se | ||
440 | 1938 | possa spogliarsene ed esse non siano necessarie. L'intelletto | ||
441 | 1938 | necessarie. L'intelletto kantiano non è lo Spirito autocreatore | ||
442 | 1938 | fatto diventare dopo. Che non ci siano difficoltà e | ||
443 | 1938 | dell'intelletto, certo noi non neghiamo; ma neghiamo che | ||
444 | 1938 | pur costruire una fisica non imaginaria ma vera fisica | ||
445 | 1938 | quanto si voglia, esso non può essere quel fenomeno | ||
446 | 1938 | il copernicanesimo di Kant: non l'umanismo da una | ||
447 | 1938 | umanismo da una parte, non l'agnosticismo dall'altra | ||
448 | 1938 | generale? Kant parte ora non più dal senso (puro | ||
449 | 1938 | per la I parte, non più dall'intelletto (puro | ||
450 | 1938 | l'oggetto della metafisica; non l'apparenza o il | ||
451 | 1938 | apparenza o il divenire, non il greco mondo della | ||
452 | 1938 | greco mondo della sensibilità, non il contingente mondo naturale | ||
453 | 1938 | contingente mondo naturale cristiano, non il mondo fenomenico di | ||
454 | 1938 | ma l'essere che non ha cominciato, e che | ||
455 | 1938 | ha cominciato, e che non può finire; l'essere | ||
456 | 1938 | in sè; se no, non è più il sapere | ||
457 | 1938 | finora fatta da Kant non avevano certo bisogno nè | ||
458 | 1938 | nello stesso modo. Kant non vuole insegnare a matematici | ||
459 | 1938 | puri della ragione e non dell'intelletto. Di solito | ||
460 | 1938 | idee pure della ragione non pare si possa avere | ||
461 | 1938 | la libertà. Le idee non concorrono a formare l | ||
462 | 1938 | stessa idea di mondo non è esperienza possibile, non | ||
463 | 1938 | non è esperienza possibile, non può attuarsi in nessuna | ||
464 | 1938 | qualche cosa, quindi, che non comincia e non finisce | ||
465 | 1938 | che non comincia e non finisce. Ragionamenti falsi quelli | ||
466 | 1938 | in modo che uno non possa essere senza l | ||
467 | 1938 | questa categoria di reciprocità; non sentiamo noi forse questa | ||
468 | 1938 | una umanità comune; altrimenti non ci diremmo tutti uomini | ||
469 | 1938 | empiristi ed i monadisti non hanno compreso ciò profondamente | ||
470 | 1938 | una sua entità, laddove non ci troviamo che dinanzi | ||
471 | 1938 | verso di questo, ma non ci può dare, nella | ||
472 | 1938 | apriori, è del fenomeno, non dell'in sè. Elevare | ||
473 | 1938 | le regole dell'intelletto non è sufficiente a raggiungere | ||
474 | 1938 | realtà. Or la ragione non fa che quello. ¶ La | ||
475 | 1938 | di natura, del condizionato, non dell'Incondizionato; pur non | ||
476 | 1938 | non dell'Incondizionato; pur non potendo dirvi quale sia | ||
477 | 1938 | assoluta certezza che esso non è i vostri enti | ||
478 | 1938 | il suo compito nel non farci scambiare lucciole per | ||
479 | 1938 | falsi ragionamenti dell'Ideale, non servono a Kant soltanto | ||
480 | 1938 | eterna insoddisfazione umana, pure non si può dire che | ||
481 | 1938 | soddisfatto, perchè la ragione non solo teoreticamente ci attesta | ||
482 | 1938 | che gli enti naturali non sono essere in sè | ||
483 | 1938 | modo di raggiungere, se non di conoscere, questi enti | ||
484 | 1938 | e debba filosofare. Ma non sappiamo ancora quel che | ||
485 | 1938 | sintetica apriori. Cioè Kant non ha ancora risoluto il | ||
486 | 1938 | scienza? Kant in definitiva non risponde; e non poteva | ||
487 | 1938 | definitiva non risponde; e non poteva rispondere, e forse | ||
488 | 1938 | morì col rammarico di non aver dato questa risposta | ||
489 | 1938 | aver dato questa risposta. Non risponde, non ostante che | ||
490 | 1938 | questa risposta. Non risponde, non ostante che pur esplicitamente | ||
491 | 1938 | costruivano. Mancando la critica non ci si domandava fino | ||
492 | 1938 | della esperienza. Scienza che non può non essere unica | ||
493 | 1938 | Scienza che non può non essere unica, che non | ||
494 | 1938 | non essere unica, che non può esser diversa per | ||
495 | 1938 | essere in sè, che, non potendo essere scienza dell | ||
496 | 1938 | della conoscenza di esso non posso costruire scienza, ma | ||
497 | 1938 | che con la conoscenza non raggiungo. Or la metafisica | ||
498 | 1938 | uomo – puramente morale, anche non scienziato, non filosofo – possa | ||
499 | 1938 | morale, anche non scienziato, non filosofo – possa raggiungere l | ||
500 | 1938 | al IV quesito, risposta non trattata esplicitamente nei Prolegomeni |