Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

fuga: quella di mio nonno...». ¶ Guglielmo Carlotto, anarchico vicentino

l’anno 1886 e il nonno aveva diciannove anni. Rimase

proprio nel locale del nonno. Il portafoglio gonfio di

altri parenti su quel nonno che io non avevo

pasta dei panettoni, il nonno, per non deludere i

che dalla figura del nonno, e mi sono spesso

fine, ha spinto il nonno a tornare in Italia

il mistero sudamericano del nonno. Così, l’altro giorno

un’altra ancora... Suo nonno lo sapeva, per questo

raccontai la storia del nonno. Poi calò il silenzio

paese della famiglia del nonno!» esclamai. ¶ Lei mi raccontò

suo padre e suo nonno. Lo stiamo cercando da

non dimentichi quella del nonno» mi ammonì. «Deve riannodare

cerca la storia del nonno, una bella favoletta di

certo fosse passato il nonno. Un tempo, le navi

media luna» aggiunse lui. ¶ “Nonno Guglielmo” pensai, e corsi

si fosse rincoglionito. «Mio nonno è morto nel ’49...». ¶ Il

señor. Ma ora il nonno ha preso in prestito

ha detto che il nonno ha ballato con le

Chiusi gli occhi. ¶ Il nonno cammina sul molo del

i suoi vicoli. Il nonno corre incontro alla vita

e di mano. Il nonno nella Pampa e in

le emozioni troppo forti. ¶ «Nonno» chiamai. ¶ Ma lui se

nel mistero sudamericano del nonno e pensai che se

passeggiare e pensare al nonno. Invece la memoria di

assonnata. ¶ «Ha incontrato il nonno, señor?» domandò con un

prima volta sognai il nonno. Mi faceva cenno di

a bere. ¶ Sognavo il nonno quasi ogni notte. A

di aver sognato il nonno. Camminava sotto i portici

veniva mai pronunciata. ¶ Il nonno visitava quasi ogni notte

l’anno seguente. ¶ Finalmente nonno Guglielmo mi svelò che

Nell’ultimo sogno il nonno passò davanti a un

intenzione di deludere il nonno: sarei entrato in quel