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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittoria Colonna, [Rime], 1538

concordanze di «nostro»

nautoretestoannoconcordanza
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Tanto volò dal veder nostro lunge! ¶ SONETTO XII. ¶ A
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è che 'l minor nostro il maggior prive ¶ Del
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miei, oscurato è il nostro sole: ¶ Così l'alta
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Per questo mar del nostro secol rio. ¶ SONETTO LXVI
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mezzo della strada ¶ Del nostro uman viaggio, il fin
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Sempre è dubbioso il nostro miser stato! ¶ Ma per
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Luce che 'l secol nostro orni e rischiari. ¶ Tento
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che umano ¶ Del roman nostro padre alto valore, ¶ Interna
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Che rende il secol nostro adorno e chiaro. ¶ Questo
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più grate, il casto nostro e vero ¶ Parrebbe forse
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e bella al secol nostro), ¶ Con chiare voci e
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conte ¶ Sei or del nostro nome ampio ristoro; ¶ Di
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ha 'l ciel per nostro onore ¶ Tanti e tant
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Piansi l'acerbo martir nostro uguale. ¶ Ma se breve
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venti Eolo al lito nostro, ¶ Piangeano le sirene e
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terra e dal leggiero ¶ Nostro uso or alto or
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Ne ha tolto il nostro più fido ricetto? ¶ Tu
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L'agnel di Dio, nostro fidato amico, ¶ Con larga
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e sempre ¶ Tiene al nostro girar più salda e
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pietade ¶ Sua dolce il nostro amaro error contempre. ¶ SONETTO
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ch'ell'arda ¶ Per nostro ben; qual ghiaccio or
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al miglior fine ¶ Del nostro corso, ma non volo
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luce e viver morto ¶ Nostro, dove il sentier dritto
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accende, ¶ Non come il nostro che lo spegne il
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valle, ¶ Il cieco veder nostro ognora intrica. ¶ SONETTO XXXIX
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ei tutto 'l ben nostro ha in sè raccolto
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sua donna, ¶ Dobbiam del nostro error biasmare altrui; ¶ Ma
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deriva, ¶ Anima, l'esser nostro; e vedrai bene, ¶ Ch
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che ardendo langue ¶ Del nostro amor, tutti i rimedi
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pur fe! ma il nostro folle insano ¶ Voler cerca
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mercede ¶ Di dar per nostro cibo a noi sè
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mondo cosperse! ¶ Nasce il nostro riposo dalla guerra ¶ Dell
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innocenzia da noi per nostro errore ¶ Veggio punire, e
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Piangon gli spirti al nostro mal sì pronti ¶ Delle
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e voci pronte ¶ Al nostro ben molt'anni ha
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sè stesso il pensier nostro riede, ¶ E poi sopra
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Tentar se 'l Signor nostro avea più vita, ¶ Allor
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cui gran forza il nostro error difese. ¶ Fur sempre
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lume. ¶ Cieco è 'l nostro voler, vane son l
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tutto il valor suo nostro intelletto. ¶ Ma se del
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ingegno ¶ Ed ogni poter nostro incontro a noi! ¶ SONETTO
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lo condusse al cammin nostro umano. ¶ SONETTO LXXXIV. ¶ Quando
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ordini vostri, ¶ Troppo al nostro veder erti e lontani
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SONETTO XC. ¶ Stella del nostro mar chiara e secura
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il pondo ¶ Sgravar del nostro error, ma non s
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alte virtù, che 'l nostro insano ¶ Voler manda di
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bianco ¶ Vecchiezza, al vaneggiar nostro nemica. ¶ Un sol foco
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non sale, ¶ Né 'l nostro ardir convien che a
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al suo danno e nostro ben, raccolto. ¶ Ond'allor
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è più vile il nostro ingordo frale ¶ Senso terren
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nel vostro core, ¶ Padre nostro terren, che dell'ardore
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serpente, ed è qui nostro duce; ¶ E con quel
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CXLIII. ¶ O quanto il nostro infermo lume appanna ¶ La
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fredda nebbia intorno al nostro core ¶ S'oppon sovente
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Per mezzo del Signor nostro ad un modo ¶ Lega
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Non sprona il corso nostro industria o ingegno: ¶ Quel
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questo basso ovile ¶ Mondan nostro scendesti, e in vista
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per portar il fallir nostro, ¶ Festi di te medesmo
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Ma solo il voler nostro erge e ritoglie ¶ Dalla
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a lui coverse, ¶ Il nostro tenebroso aspro sentiero ¶ Era
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e torto ¶ Guado del nostro pelago securo, ¶ Scorgendo dentro
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E perchè il fallir nostro spesso ingombra ¶ La vista
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Nel cospetto divino il nostro indegno ¶ Voler s'asconde
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Il piombo dell'error nostro converte ¶ Col sol della
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Col puro sangue il nostro error lavando. ¶ Sua la
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m'invita; ¶ Quel del nostro gioir securo pegno, ¶ Ch
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Perch'ei sostenne il nostro ver sostegno. ¶ Non fu
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Quanto dovrebbe, oimè, del nostro affanno ¶ Tal rimembranza farne
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fargli onore. ¶ Il proprio nostro arbitrio è proprio errore
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tien del gran Fabrizio nostro ¶ Nome simíl, ma le
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rivolta ¶ Al gran principio nostro, aspra nemica ¶ Di sì