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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Bonaventura, L'educazione della volontà, 1927

concordanze di «nostro»

nautoretestoannoconcordanza
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bisogno di difendere il nostro organismo da qualche azione
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che non sono in nostro potere, che sfuggono al
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potere, che sfuggono al nostro controllo e ci trascinano
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quante volte, nel viver nostro quotidiano, siamo schiavi, non
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fatica e riflessione nel nostro primo acquistarle, esse hanno
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inclinazioni col freno del nostro superiore potere di dominio
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dal più profondo del nostro cuore la voce che
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con la morte, il nostro dovere. Quell'attimo di
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e compiere tutto il nostro dovere per non privare
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prepotenza sono dunque a nostro avviso le più pericolose
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tutti i moti del nostro cuore, quanto più si
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dichiariamo di limitare il nostro programma all'intento di
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con sereno ottimismo al nostro avvenire. Poichè, chiunque possegga
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speri: questo è il nostro primo ammonimento: ci vuole
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i motivi profondi del nostro operare. Molte volte ancora
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una falsa immagine del nostro carattere, creiamo, al posto
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creiamo, al posto del nostro vero essere, un fantasma
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sopra i movimenti del nostro corpo, e quindi della
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e della direzione del nostro pensiero, e quindi della
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perfettamente i movimenti del nostro corpo e ad indirizzarli
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posti dall'intelligenza. Il nostro corpo, dicevano i savi
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savi antichi, è il nostro maggior tiranno: è una
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la compiuta padronanza sul nostro corpo. ¶ GIUOCHI. ¶ Ai fanciulli
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noi preferiamo molto – dal nostro punto di vista – gli
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il problema soltanto dal nostro punto di vista. Quanto
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subito in opera questo nostro consiglio: entri immediatamente in
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noi stessi e al nostro prossimo un avvenire più
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bellezze che strappano al nostro cuore commosso un grido
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e s'agita nel nostro pensiero. Giovinezza dorata, età
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orizzonti si aprono al nostro sguardo, in cui l
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fibre più intime del nostro essere. Noi siamo chiamati
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bisogna saper opporre il nostro «no» a tutti gli
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non si taccia il nostro rimprovero, non si nasconda
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non si nasconda il nostro risentimento, ogni volta che
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mettendo in burla il nostro «virtuismo», gli si gridi
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Giunti al termine del nostro lavoro, guardando il cammino
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perfezione. Se l'animo nostro non si chiude alla