Egisto Roggero, I racconti meravigliosi, 1901

stato portato moribondo, di notte, trovato ferito in una

prego, domani mattina. Nella notte voi ed io penseremo

sì – risposi – tutta la notte non ho fatto che

sortami nel cervello nella notte, l'idea che forse

vegliato, nella sua ultima notte terrena, da' figliuoli derelitti

riposo dopo la lunga notte insonne, grave di pensieri

strano vicino. ¶ Ma una notte che mi ero attardato

perchè si divertisse nella notte, a scuoiare dei gatti

il quale durante la notte, aveva tentato di profanare

tutta la sua ultima notte, era ancora lì, allo

dorme quasi nulla, la notte, – mormorò. ¶ Paolo si prese

dei fiori appassiti nella notte. ¶ Triste in un angolo

grido soffocato risuonò nella notte: ¶ — Aiuto! ¶ E in pari

aveva gettato giù nella notte quieta e silente i

che nel cuore della notte, e in pieno dicembre

improvvisamente nel cuore della notte, sentì il posto vicino

tutto il resto della notte sveglio, agitato da uno

Pompeo, nel cuor della notte; lo avevano freddato, poi

ciò che in quella notte tragica aveva detto alla

era in ufficio. ¶ La notte poi tanto lei che

Tina nel cuore della notte si svegliava improvvisamente in

l’anniversario preciso della notte fatale – la signora Tina

ruppe il silenzio della notte e disse: ¶ — Perchè, dunque

l’ho ucciso, quella notte, ricordi? Quella notte, quando

quella notte, ricordi? Quella notte, quando mi hai veduto

qui a passare la notte. ¶ Il contadino mi guardò

forse offrirmi, per la notte, un letto nel suo

improvvisamente nel cuor della notte. ¶ Un chiarore scialbo c

che pel resto della notte non chiusi più occhio

quanti hanno passato la notte nel Castello. ¶ — Sicchè mio

rinfrancò alquanto. Era una notte nitida di gennaio; le

alberi – scheletri immensi nella notte – contorcersi urlando e scricchiolando

alberi – scheletri immensi nella notte – e il fremito potente

tragico paesaggio pauroso della notte innanzi ov’era egli

di quei morti. ¶ * ¶ * * ¶ È notte fonda. ¶ Tutto il giorno

nella Cappella che la notte proteggeva con le sue

aurata Casa scendevano nella notte.... ¶ E fra le tazze

logge volaron giù, nella notte, sulla bruta plebe, cadde

Ora, pare che una notte – non si seppe mai

tetti: nero come una notte invernale, silenzioso come l

erano andate perdute, quella notte. Perciò, adesso, una vaga