Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

giorno e lavorava di notte, e solo raramente andava

del giorno e della notte. Era stato così fin

solo un incubo della notte. Poi anche il dolore

esserci anch’io, quella notte con Rino Gaetano. ¶ Per

ritornava a casa. Era notte fonda e il vino

lì per tutta la notte. Mario e Lucia dormivano

faceva il turno di notte alla Montecatini e a

vuoi?» ¶ Nel cuore della notte fu svegliato da un

Se ne andò nella notte com’era venuta: senza

rimorsi per tutta la notte. La mattina dopo, lei

guarda distratto. Come la notte con Rino Gaetano a

ceneri ancora calde della notte a Capo Colonna e

succedeva spesso, macàri la notte di Natale e di

in pensione per una notte, dato che l’indomani

d’artificio lontano nella notte. ¶ Alla fine lei si

che era successo la notte. Però prima di salutarsi

cosa rimarrà di questa notte» rispose Anna con un

spine dei cardi ¶ Ogni notte d’estate Capocolò usciva

bere in barca, di notte, per riscaldarsi un po

e a leggere. ¶ Quella notte Nicola fu svegliato dalla

brezza provvidenziale rinfrescava la notte. ¶ Capocolò aveva spento prima

illuminasse l’oscurità della notte. Gli sembrava di rinascere

vi restò fino a notte. Fissava il mare con

cartolina e un’indimenticabile notte in cui ho visto

andando in giro di notte con gli amici o

ragazzino era uguale: di notte gareggiava e vinceva per

di Capocolò e della notte in cui aveva raccontato

suo fianco giorno e notte. «Ora non mi fermerà

a sentire musica. ¶ La notte aspettò Anna come se

lo torturavano giorno e notte, diceva a Nicola. Ora

e parlavano fino a notte fonda. L’indomani Mario

se aveva trascorso la notte senza dormire. E alle

tra il buio della notte e la luce dell

amarono per tutta la notte nel letto di Nicola

facevano l’amore ogni notte. E ogni notte sentivo

ogni notte. E ogni notte sentivo il tuo respiro

una figlia. E la notte, a sorpresa, Anna andò

vicino. Restò tutta la notte così, stretta a lui

scaldano dei viandanti nella notte fredda, con alberi pecore

rientrava a Roma nella notte del lunedì. Anna lo

dal petto. “Ma la notte la festa è finita

Non dimenticherò mai questa notte. Un bacio e a

dalle lucciole della nostra notte indimenticabile. ¶ Per Anna, invece

l’ultimo treno. ¶ La notte apriva la porta del

prevaleva lo scoramento. ¶ Una notte, a letto, dopo l

Tutti qui insieme ¶ Quella notte era al bar. E

e alle tre di notte stava tornando a casa

con il treno della notte. Ascoltavano pallidi, gli occhi

staffetta 4x100. E di notte correva la finale a

pochi passi. ¶ Era la notte della festa grande di

Quadricello. Intanto avevano una notte per parlarsi con sincerità

rincasava troppo tardi nella notte. ¶ Quel pomeriggio lo stadio

stazione, Nicola bivaccando di notte davanti alla Montecatini per

morire, per rinascere.” ¶ Di notte, mentre si girava nel

attesa di qualcuno dalla notte del falò. E rieccoli

come il mare di notte. ¶ Anna si svegliò in

portata di sguardo, la notte delle lucciole, «ora basta

alba, non uscire nella notte. Tieniti forte alla Rosa